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Nota Bene: Il Cugliettu o Coeru o Collette era una sopravveste di pelle ben conciata, molto usata dai sardi nel 1700 e nel 1800 ed oggi quasi scomparsa. L'indumento deriva dei "cojeti" rinascimentali usati come protezione del corpo dai ferri delle corazze.
A parte diverse ricostruzioni, oggi e' ancora indossato dai "novizi" del Gremio sassarese dei Viandanti e dal Componidòri, il capocorsa della Sartiglia oristanese.



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 I Fenici son realmente esistiti?

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
kigula Inserito il - 08/05/2009 : 14:17:04
Visto che qualcuno ha introdotto l'argomento in altre discussioni e che ha destato l'interesse di molti, vediamo di affrontarlo da solo.
I Fenici sono esistiti davvero?
C'è chi sostiene con argomentazioni che in realtà non sono mai esistiti.
Che ne pensate?
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
masta83 Inserito il - 26/07/2009 : 11:18:33
grazie
Trambuccone Inserito il - 25/07/2009 : 17:30:42
X Masta
Tanìt accento sulla "i".
Cerca la storiella della pelle di bue......
JK
masta83 Inserito il - 25/07/2009 : 17:19:13
un'altra curiosità, il concetto di genti libiche, sempre legato alla storia dei fenici
masta83 Inserito il - 25/07/2009 : 17:14:15
ciao a tutti. Ho una curiosità. Qualcuno mi può ricordare come si pronuncia Tanit? grazie mille.
.machiavelli. Inserito il - 08/06/2009 : 11:43:17
in Oriente le sepolture erano ad incinerazione e inumazione senza che uno dei due riti prevalesse sull’altro. In Occidente la situazione è diversa: l’incinerazione prevale nettamente fino all’avvento di Cartagine.
DedaloNur Inserito il - 08/06/2009 : 09:27:32
mack piacerebbe molto anche a me.... ma cosa intendi per presenza nuragica?... poi non ho capito....stiamo parlando di tombe...fenice o puniche? scusate tanto....ma come al solito rischio di equivocare... a causa dell'uso di questi due termini come sinonimi...
.machiavelli. Inserito il - 07/06/2009 : 21:58:18
Acab ha scritto:
...se in quell'area sono state individuate le caratteristiche perchè nascesse un Porto importante, perchè i "fenici" su quel porto protetto dal maestrale, uno dei pochi su quel tratto di mare, non avrebbero dovuto impiantarvi una stazione importante?


...per il semplice fatto che i fenici non lo hanno mai fatto! I famosi fondaci fenici non esistono! Attendo smentite da qualche archeologo, ma devono essere corredate da prove certe...altrimenti si prega di fare silenzio e riprovare al prossimo turno.
La stazione importante magari c'era (le sepolture sono dimostrazione di insediamento stabile), ma gli scavi devono essere più approfonditi e forse dimostreranno che la presenza era nuragica.
Trambuccone Inserito il - 07/06/2009 : 18:40:51
Grazie delle info Zieddu...
Spero la prossima settimana di riuscire ad andare in biblio.
E saluti a tutto il GRS: prima o poi riusciro' ad incontrarli tutti...
T.
Acab Inserito il - 07/06/2009 : 18:23:33
Sulle tombe di cui ho parlato, nell'area di Portovesme, vorrei tanto che ne sapessimo tutti di più, visto quanto mi sta a cuore quell'area dal punto di vista archeologico e non solo. So che venivano cercate lungo la spiaggia con lunghi spiedi in ferro con i quali era possibile individuare le ciste litiche a incinerazione con all'interno corredi costituiti da vasi, piatti e chissà cos'altro, molti dei quali sarebbero stati donati agli investitori continentali per un posto di lavoro .... non è possibile documentare nulla per cui la mia segnalazione può essere considerata del tutto fantasiosa e le persone disposte a parlare sono davvero poche perchè l'area industriale è troppo importante per l'economia della zona e in molti pensano che archeologia e industria non possano interessare le stesse aree! Quel che però mi indispettisce, pur conoscendo i limiti delle soprintendenze in termini di uomini, di risorse economiche e anche di norme, è che i ritrovamenti dell'area, miracolosi visto il silenzio che ha accompagnato tutti gli altri dell'area, siano sminuiti e non abbiano portato almeno ad una "prospezione" più approfondita nell'area, magari sentendo i locali circoli archeologici (che pure si cono fatti sentire! così mi dicono!). Eppure l'Archeologia, la scienza archeologica con la A maiuscola deve sapere che l'uomo ha da sempre sfruttato al meglio le risorse del territorio ... se in quell'area sono state individuate le caratteristiche perchè nascesse un Porto importante, se sempre in quell'area ci fu lo sbarco di una delle flotte dell'infante Alfonso venuto a conquistare la Sardegna .... perchè i "fenici" su quel porto protetto dal maestrale, uno dei pochi su quel tratto di mare, non avrebbero dovuto impiantarvi una stazione importante?
.machiavelli. Inserito il - 07/06/2009 : 09:28:05
Grazie ad Acab per la segnalazione, evidentemente essendo della zona potrà darci altre indicazioni.

@ Judi...
Le necropoli sono tre: Funtana Noa, Abba Noa e Joanne Canu. Sono in due aree distinte ma probabilmente era un’unica grande necropoli scavate da Levi negli anni Trenta. Doro Levi in una campagna di scavo dal 1936 al 1940, individuò 150 tombe. Forse è un'unica grande necropoli che l'urbanizzazione ha diviso. La maggior parte sono tombe a camera con modulo d’accesso a pozzo, ma in alcuni casi presentano alcuni gradini alla base e dei banconi dentro le camere, esattamente come molte tombe africane. Questo dimostra che la fondazione di Olbia fu resa possibile dalla presenza di coloni venuti dall’Africa che hanno portato le loro tradizioni. Sono documentate anche tombe a camera con pozzo senza riseghe ma con gradini alla base come quella di Soùsse, a sud della Tunisia. Ci sono anche banconi di tipo tunisino-libico per la deposizione del corredo. Il sistema di chiusura delle tombe è rappresentato da muretti costruiti con anfore capovolte da trasporto messe in verticale come quelle che troviamo nei siti tombali nord-tunisini. Quindi un rapporto strettissimo con la madrepatria africana. Troviamo anche delle tombe a fossa con riseghe tagliate a diverse altezze oppure delle scalette tagliate su un lato che non sono documentate in altre aree della Sardegna. La pratica funeraria più diffusa nel IV, oltre ai primi due tipi, è quella a cassone. Nel III si diffonde il rito dell’incinerazione, praticata in tombe a cista e a fossa, che sono però più numerose.

Ciao dallo zione.
Peccato che ieri non sia potuta intervenire...c'era tutto il gruppone GRS.
DedaloNur Inserito il - 07/06/2009 : 00:18:59
si racconta di ritrovamenti importanti non meglio specificati e di sepolture , a centinaia, nelle sabbie del lungomare

chi conferma questoennesimo scempio?
possibile che si siano perse centinaia di tombe come dice acab?

rispondete per favore...
Trambuccone Inserito il - 06/06/2009 : 23:16:12
Olbia?????
Zio Mack, puoi darmi qualche dato in più?
Mi suonano decisamente strane tombe modello Tuvixeddu ad Olbia. Non fosse per altro che è tutto granito. Di quello bello duro.....
So della necropoli di Funtana Noa, quella della collana, e quella nei dintorni di San Simplicio, ma non so che tipo di tombe fossero e ora non posso andare in biblio.
T.
Acab Inserito il - 06/06/2009 : 22:58:10
Macchiavelli ha scritto: .... ma non è documentata la presenza di insediamenti nuragici nelle vicinanze ....

c'è un villaggio nuragico con tanto di nuraghe dall'altro lato della strada di circonvallazione dell'area industriale di Portovesme, sarà a non più di duecento-trecento metri di distanza da San Giorgio! Nonostante le segnalazioni ripetute di un cittadino di portoscuso relative a scavi clandestini al suo interno la soprintendenza pare non abbia mai neppure recintato l'area, operazione che è stata effettuata solo pochi anni fa .... le reti sono troppo facili da scavalcare! Per quanto concerne l'insediamento "fenicio" non si tratta di un insediamento di poco conto: una cosa è ciò che è stato "ufficialmente" trovato, una cosa è ciò che davvero è saltato fuori da tutta l'area di Portovesme alcuni decenni fa durante la realizzazione del grande polo industriale .... si racconta di ritrovamenti importanti non meglio specificati e di sepolture , a centinaia, nelle sabbie del lungomare .... oggi le aree libere sono davvero poche però sicuramente è ancora possibile fare ritrovamenti importanti, se solo si volesse, prima che sia troppo tardi!
.machiavelli. Inserito il - 06/06/2009 : 13:03:57
Le sepolture ad inumazione le conosci già, quindi è superfluo dettagliarle.
Le incinerazioni sono di due tipi: primaria e secondaria. La primaria consiste nello scavare una fossa abbastanza grande nel terreno, preparare la pira funeraria, preparare il cadavere e sistemarlo sopra. Dopo la combustione i resti sono automaticamente nella fossa (per caduta). Nella incinerazione secondaria esiste un luogo (ustrinum) dove il cadavere viene bruciato. I resti sono poi deposti in un urna che viene sistemata nella tomba. Ustrinum e tomba sono distanti (da pochi metri fino a qualche chilometro). Le varie sepolture (i riti) sono indizi del periodo perché si alternavano nel tempo e nei luoghi. I punici preferivano l'incinerazione secondaria (ecco spiegate le varie ceramiche tipiche). I sardi preferivano l'inumazione e, in seguito, l'incinerazione primaria. I tophet sono tombe ad incinerazione secondaria.
Ovviamente ho generalizzato...non tutte le sepolture dei popoli seguono uno schema preciso al 100% ma gli indizi che si ricavano dalle sepolture sono illuminanti: in Nord Africa si utilizzano tombe a camera particolari che poi ritroviamo a Tuvixeddu, a Tharros e in qualche altro sito levantino (mi viene in mente Olbia). Ma si tratta di tombe diverse da quelle cartaginesi. E' come se gruppi di africani arrivarono in tempi punici per popolare l'isola.
DedaloNur Inserito il - 06/06/2009 : 11:15:58
grazie mille mack... sempre preziose le tue info.

quali armi in ferro?

la ceramica quindi è di tipo fenicio? se ricordo bene le red slip sono tipiche di cartagine. Oppure sbaglio?

Il tipo di sepoltura è a cista litica con incinerazione e deposizione secondaria

ovvero... li incenerivano, poi deponevano le ceneri nei vasi (red slip...?) ed infine andava tutto nella tomba in pietra... giusto?
....


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