V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Aschy |
Inserito il - 11/02/2009 : 10:55:00 Non sapevo se aprire questo topic in questa sezione o nelle sezione della "Sardegna che non mi piace"... ma penso che occorra fare un discorso costruttivo e quindi non solo critico.. propongo a tutti voi di segnalare secondo voi quali siti archeologici della Sardegna sono meritevoli di tutela e sopratutto secondo voi che cosa si possa fare per migliorare questa situazione... a criticare sono capaci tutti Per facilitare la discussione sarebbe bene fornire anche delle immagini visive.. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
gallosu |
Inserito il - 18/02/2011 : 16:18:52 All'Ovest niente di nuovo. |
Aschy |
Inserito il - 18/02/2011 : 15:47:46 Apro nuovamente un argomento che avevo trattato più di qualche anno fa, ma che malauguratamente era stato danneggiato irrimediabilmente da un hacker.
L'Anfiteatro romano. Oggi sull'Unione Sarda c è un articolo, ancora non disponibile on line. Un breve sunto è presente al link http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/213947
Stranamente, e finalmente, anche l'assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari si è reso conto, successivamente ad una relazione specifica fornita dalla Soprintendenza, che le tribune, collocate per gli eventi canori, hanno causato danni gravi al monumento romano.
Niente più di quello che affermai (anche includendo la documentazione fotografica) in quel tempo.
Non voglio entrare in merito sull'utilizzo futuro dell'arena, ma voglio solo ribadire che i danni causati all'Anfiteatro sono ingenti e so già che in futuro ci sarà il solito scarica barile fra tutte le parti in causa che hanno avuto un ruolo nella vicenda.
Ne è valso la pena? Non sarebbe stato più giusto fare tutto nel rispetto della legge e della ragione?
Sta di fatto che oggi Cagliari e tutta la Sardegna si ritrova con un luogo che non può essere impiegato per i concerti, che è stato profondamente snaturato e che probabilmente non avrà (almeno all'esterno) più neanche un forte appeal per il turismo culturale.
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MirkoZaru |
Inserito il - 28/04/2010 : 22:50:37 anni 90 penso |
Aschy |
Inserito il - 28/04/2010 : 21:35:45 | MirkoZaru ha scritto:
Qualche anno fa ho visitato la tomba in questione ed era già in quelle condizioni!
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ma il lavoro di Moravetti a quando risale? |
MirkoZaru |
Inserito il - 28/04/2010 : 21:12:13 Qualche anno fa ho visitato la tomba in questione ed era già in quelle condizioni! |
Aschy |
Inserito il - 28/04/2010 : 20:29:53 | igiemme ha scritto:
La tomba non esiste più: l'unico elemento che io ho potuto trovare è il concio sagomato addossato sopra altre pietre in un classico cumulo da spietramento e in posizione ovviamente non originaria. Per rispondere alla tua domanda, in effetti sì, il cumulo non è difficile da raggiungere. Lo indicherò su Wikimapia appena possibile (con eventuale tua correzione nel caso non fosse ben definito).
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A me più che altro dispiace che un nostro comune patrimonio sia scomparso. Come disse all'inizio di questo post Gallosu, occorrerebbe che i siti venissero oltre che censiti anche tutelati. So che è un lavoro molto difficile e complesso, ma così rischiamo di perdere buona parte delle nostre risorse archeologiche.
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igiemme |
Inserito il - 28/04/2010 : 19:35:13 La tomba non esiste più: l'unico elemento che io ho potuto trovare è il concio sagomato addossato sopra altre pietre in un classico cumulo da spietramento e in posizione ovviamente non originaria. Per rispondere alla tua domanda, in effetti sì, il cumulo non è difficile da raggiungere. Lo indicherò su Wikimapia appena possibile (con eventuale tua correzione nel caso non fosse ben definito). |
Aschy |
Inserito il - 28/04/2010 : 09:53:17 Ma la tomba in questione suppongo sia facilmente accessibile? |
igiemme |
Inserito il - 27/04/2010 : 23:20:56 Proseguo il lungo elenco delle sconfortanti situazioni in cui versa il nostro patrimonio archeologico giusto per comunicare l’ennesimo danneggiamento di uno dei tanti monumenti. Si tratta della tomba di giganti di Giuanne Pedraghe di Borore che, a suo tempo rilevata dal Prof. Moravetti (o da uno dei suoi allievi), già non godeva buona salute, ma almeno era “in situ”.
Il "situ" attuale della tomba, vittima del solito spietramento selvaggio
Il concio terminale del corridoio tombale, unico indizio che testimonia l’ex-monumento
La riproduzione del rilievo della tomba tratto dal volume del Prof. Moravetti “Ricerche Archeologiche nel Marghine – Planargia“ con evidenziato il concio superstite.
Aggiornamento della serie: Sardegna che scompare.
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Aschy |
Inserito il - 03/02/2010 : 00:12:25 Resto dell'idea comunque che a me sembra che sia un ponte originario romano che è stato restaurato in epoca medioevale... |
robur.q |
Inserito il - 02/02/2010 : 21:17:48 Scusate, ma tra "romano" e "romanico" c'è una bella differenza!!! Anche se i ponti non sono le costruzioni più significative del romanico, esempi di ponte romanico sono riportati sui biglietti da 10 euro. Il fatto è che in Sardegna ogni ponte DEVE essere romano, non so perchè, anche se è medioevale Forse per dare lustro alla struttura o al paese ma passi per i ponti, costruiti soprattutto per scopi militari, ci starebbe pure che siano romani. ma perchè continuare a chiamare l'anfiteatro di Caralis "romano"? Capisco la semplicità, ma lo stato romano sicuramente non scucì un sesterzio per costruirlo! Fu verosimilmente realizzato con decisione e finanziamento del Municipium di Caralis!! Sarò pignolo, ma è l'anfiteatro di Cagliari realizzato in epoca romana. Oggi chiameremo il teatro lirico di via S.Alenixedda il teatro "italiano" di Cagliari? Forse si dovrebbe iniziare a far cultura anche sui cartelli turistici |
MirkoZaru |
Inserito il - 02/02/2010 : 20:50:01 | Aschy ha scritto:
Il discorso invece si complica in questo caso.
Ci troviamo nei pressi del Pont'Ezzu, nel territorio comunale di Illorai. In questo caso il cartello dichiara esplicitamente che si tratta di un ponte romano, ma espone come data il secolo XII.
Ora convenzionalmente i romani in Sardegna rimasero sino al 456 d.C., quindi i conti non tornano...
Probabilmente si riferisce al fatto che il ponte in origine era romano e venne restaurato (o ricostruito?) nel medioevo?
Facendo una breve ricerca su internet ho convalidato la mia teoria (infatti quanto detto si legge anche su wikimapia http://www.wikimapia.org/#lat=40.33...2/Ponte-Ezzu).
Tuttavia anche in questo caso non era opportuno allestire un pannello informativo che spiegasse l'arcano???
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Il mistero si spiega facilmente!
Il cartello doveva riportare PONTE ROMANO (ARCHITETTURA ROMANICA) infatti il "Romanico" è inteso come stile architettonico che si spinge nel medioevo fino a prima del GOTICO!
ciao! |
Aschy |
Inserito il - 27/01/2010 : 10:57:52
Il discorso invece si complica in questo caso.
Ci troviamo nei pressi del Pont'Ezzu, nel territorio comunale di Illorai. In questo caso il cartello dichiara esplicitamente che si tratta di un ponte romano, ma espone come data il secolo XII.
Ora convenzionalmente i romani in Sardegna rimasero sino al 456 d.C., quindi i conti non tornano...
Probabilmente si riferisce al fatto che il ponte in origine era romano e venne restaurato (o ricostruito?) nel medioevo?
Facendo una breve ricerca su internet ho convalidato la mia teoria (infatti quanto detto si legge anche su wikimapia http://www.wikimapia.org/#lat=40.33...2/Ponte-Ezzu).
Tuttavia anche in questo caso non era opportuno allestire un pannello informativo che spiegasse l'arcano???
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Aschy |
Inserito il - 27/01/2010 : 10:49:47 | tholoi ha scritto:
Ma quindi è un ponte sardo ma tipico romano ? Come il pecorino ?
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Qualcosa del genere!!!! |
tholoi |
Inserito il - 27/01/2010 : 09:32:29 Ma quindi è un ponte sardo ma tipico romano ? Come il pecorino ? |