Forum Sardegna - Antichi strumenti musicali sardi
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Nota Bene: Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde - Fu costituita a Londra il 2 Giugno 1863 per l’esecuzione della legge 4 gennaio 1863 n. 1105 che prevedeva la costruzione di 122 miglia di strade ferrate nell’isola da parte della Società Smith, Knight & C. per diversi motivi, nel 1874 furono ultimate solo le linee Cagliari - Oristano, Decimo - Iglesias, Porto Torres – Sassari –Ozieri . Comunque, a fine secolo erano in esercizio 422 chilometri di linee principali e 560 chilometri di linee secondarie.



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Autore Discussione
Pagina: di 3

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2008 : 14:39:33  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Credo che dopo la parentesi maliziosa, potremmo cominciare a parlare seriamente di strumenti musicali sardi antichi:
1) a corda,
2) a percussione e
3) a fiato.
Credo che ce ne fossero molti, oltre a quello che cortesemente ci ha indicato Carlton.
M.







Modificato da - maurizio feo in data 27/10/2008 14:40:09

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Nuragica

Moderatore




Inserito il - 27/10/2008 : 16:57:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nuragica Invia a Nuragica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hai ragione Maurizio chiusa parentesi ( la foto postata da carlton si prestava troppo a questa parentesi maliziosa )

Comunque per rientrare in tema..
Sugli strumenti musicali sardi si è discusso tanto anche nella sezione tradizioni.

http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=1






  Firma di Nuragica 

Chiesa San Mauro - Monte Corona

Gesico (Ca)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Lombardia  ~ Città: trexentese inviata speciale nel nord Italia  ~  Messaggi: 15406  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 23/10/2020 Torna all'inizio della Pagina

UtBlocc

Utente Bloccato



Inserito il - 27/10/2008 : 17:27:45  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Scusa Maurizio.....inevitabile...follia.
Volevo sapere, se le launeddas è lo strumento sardo più antico in assoluto.






  Firma di UtBlocc 
6169

 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~ Città: genova  ~  Messaggi: -1  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 07/05/2009 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2008 : 17:44:08  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
miss diamante ha scritto:


Volevo sapere, se le launeddas è lo strumento sardo più antico in assoluto.

Personalmente - ma ci tengo a dire che io non sono affatto un esperto - non credo.
Credo anzi che le launeddas siano uno strumento molto sofisticato, e che abbiano avuto molti predecessori, nella stessa Sardegna.
Spero che nel Forum ci sia qualcuno che possiede maggiori informazioni.

Dall'Antropologia ricavo che più probabilmente uno dei primi strumenti è il "bullroarer" (una tavoletta di legno legato ad uno spago di canapa, che roteato sul capo produce un ululato di toni vari: in Sardegna si chiama muscone o mumusu o anche carrogheddu) e che si pensa venisse usato per motivi rituali religiosi.
Sono anche certo che molti antichi strumenti fossero a percussione e che non prescindessero dalla danza. Ma dovrebbe essere tutto materiale molto deperibile, nel clima sardo, quindi non c'è da meravigliarsi molto nel caso non se ne sia trovata traccia (di quelli antichi intendo)...
Credo anche che alcuni strumenti contadini - oggi considerati di bambini - fossero già strumenti musicali (come sa viduledda e su mudduru ed altri fatti con foglie o steli di piante e "suonati" tenedoli tra le mani o le dita e soffiandoci in mezzo): ma non credo che lo si possa provare...
Gli strumenti membranofoni (su trimpanu o su tunkiu) sono molto più recenti credo. Ma tra gli aerofoni alcuni devono essere molto antichi (basta pensare alla chigula e ai corni di animale o alle conchiglie)
C'è qualcuno che possiede altre notizie, più sicure, oppure prove dell'esistenza di strumenti antichi, sardi?
M.








Modificato da - maurizio feo in data 27/10/2008 17:49:46

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

tregadrusu

Utente Normale



Inserito il - 20/09/2010 : 18:33:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tregadrusu Invia a tregadrusu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Saludi a tottus!!

la mia presentazione la trovate qui:

http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=16095

Per miss diamante: credo che sas benas siano più antiche delle launeddas.. però non sono un'esperta di antichi strumenti musicali

Volevo invece chiedervi se sapete cosa significhi esattamente launeddas e l'etimologia di tale parola.
Io ho cercato ma inutilmente, nei testi che ho consultato questa parola risulta di origine incerta e tutti i diversi etimi sono risultati foneticamente precari.
Quest'estate però parlando con degli amici baschi, essi sentendo il suono per loro molto familiare di "lau" in questa parola mi chiedevano cosa significasse in sardo launeddas.
Io non ho saputo rispondere a parte spiegargli che è uno strumento musicale.
Mentre in basco "lau" significa quattro..proprio come le canne de is launeddas!! naturalmente correggetemi se sbaglio!!
Quindi cosa potrebbe significare launeddas? Quattro....???
Dico questo non a caso, perchè ci sono corrispondenze tra certune parole sarde e basche oltre che affinità culturali..
E' inoltre appurato che l'egemonia "nuragica" ad occidente del Mediterraneo si spinse fino alle Baleari, alla Cerdanya e alla Gallia Narbonese.
Aspetto vostri commenti

adiosu a luegu






  Firma di tregadrusu 
Procurad'e moderare Barones sa tirannia!

 Regione Sardegna  ~ Città: sulcis  ~  Messaggi: 69  ~  Membro dal: 20/09/2010  ~  Ultima visita: 10/09/2014 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 20/09/2010 : 19:23:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
dopo la parentesi scollacciata, in cui non entro ,,sono troppo coinvolto ,come ittirese ,
cerco di dare qualche risposta ai quesiti .. la documentazione storica sulle laudeddas e'frammentaria e molto lacunosa,,, dal bronzetto di ittiri ( la cui datazione e' controversa,, non tutti concordano per il 12oo a.C ma propendono per secoli successivi) passano millenni e si arriva all'epoca storica prima che qualcuno ne parli e le raffiguri.. a volte con notizie contradditorie,, le fonti scritte a volte citano più di tre canne.. ad esempio

la diffusione odierna ( ci sono anche a ovodda , ne nuorese) non significa che nell'antichità fossero parp paro cpsi' e diffuse anche nel nord.. molti fatti di tradizioni popolari mostrano il fenomeno di un oggetto, fatto e abitudine comuni, poi relegato in zone anche ristrettissime..
G. paulis da' ,per me, la sola ipotesi etimologica convincente: dal latino "ligula" ( trombetta,ancia) ligulella,, liguledda, launeddas ma ce ne sono molte altre ,anche fantasiose:persino chi ipotizza che in antico fossero fatte con ossa di leone da cui lionedda!!!

credo che lo strumento musicale più antico di cui ci sia traccia in sardegnasia il tritone nodifero ( conchiglia) modificato per trasformarlo in " buccina" l'etnografica "corra" in logudoro, associato a materiali del neolitico antico ( circa 5500 a.C ) di siti del meridione..

si sono altri bronzetti che" suonano" una suonatore di tamburo ( fuso con il copricapo) ammantato che regge la bacchetta fra le mani ( interpretazione di lilliu)ad es qualcuno decisamente falso come il suonatore di flauto di pan della mostra di Karlshroe.. un probabile cantore,, bronzetto da Orune al museo di Nuoro e persino probabili strumenti musicali ( i" sonagli" a forma di seggio miniaturistico da S,maria di Paulis ( ancora ittiri!!) oggi al british di Londra.. ciau







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 23/09/2010 : 10:38:22  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Interessante (anche se, forzatamente, non conclusiva, come spesso succede con le cose proitosarde!) l'etimologia del vocabolo...
Così come anche la deswcrizione della distribuzione dello strumento...
Vorrei chiosare sull'anzianità del bronzetto "nuragico" (che nuragico non è, se per nuragico ci riferiamo a qualche cosa di coevo a chi edificò i Nuraghi).
Se cercate - anche sull'internet - la metodica per ottenere un bronzetto a cera perduta, osserverete che il bronzetto appena esce dallo stampo è più simile ad un portaspilli o a un porcospino, che non ad una statuetta. Ciò è dovuto alle (necessarie) numerose vie di fuga per la cera, l'aria, il gas ed il metallo fuso.
Ne consegue che - per avere la statuetta finita - si dovranno (e si dovevano anche allora) prima eliminare tutte queste protuberanze tubolari indesiderate e sovrabbondanti ed in seguito rifinire e lucidare la statuetta (che, appena finita, sarà brillante e luminosamente chiara, sembrerà quasi fatta d'oro, a differenza di come siamo abituati oggi a vederle: ossidate, nero-verdastre e rugginose).
Rimuovere queste protuberanze non è cosa da poco: non si può fare con la selce, né con l'ossidiana, né tantomeno con il bronzo.
L'uso di uno scalpello risulta - oltre che impreciso ed insufficiente - estremamente pericoloso e rischia con ogni probabilità la rottura della statuetta, che invece si desidera salvare , proprio perché ogni statuetta è un pezzo unico...
Come fare, quindi? Si rende necessario (e si rendeva necessario anche allora) l'uso di cesoie di un metallo capace di tagliare il bronzo. Fatte, cioé, di un metallo più duro del bronzo. In seguito, si potranno pure usare lime ed altri attrezzi anche di bronzo o di altri materiali.
Ma non ci si può esimere dall'usare strumenti di FERRO.
Pertanto, la datazione dei bronzetti deve essere più tarda e non può prescindere da una già discretamente diffusa circolazione di strumenti di ferro.
Naturalmente, in seguito a ciò esistono persone che si affannano a "dimostrare" che il ferro iniziò a circolare in Sardegna molto prima della cosiddetta età del Ferro, ma questo - è chiaro - è tutto un altro discorso.
Mi interessa almeno qui sottolineare come risulti chiaro (mi sembra) da questo discorso che i bronzetti che noi continuiamo a chiamare "nuragici" non sono nuragici in senso stretto, bensì molto posteriori e con ogni probabilità non rappresentano affatto l'aspetto esteriore che avevano i costruttori dei nuraghi.
Questo non toglie loro alcunché del loro fascino, del nostro affetto per loro e del loro grandissimo significato antropologico ed archeologico, oltre che storico: si può forse discutere sul fatto che si tratti di Arte con la "A" maiuscoloa, oppure di arte minore, ma certamente non sul grandissimo interesse che essi meritano.
E, naturalmente, il fatto che un bronzetto di suonatore di launeddas sia, eventualmente, posteriore al 1000 a.C. non esclude affatto che la launedda (o uno strumento progenitore di essa) si suonasse anche tre-quattrocento anni prima, sia in Sardegna, sia fuori di essa!







Modificato da - maurizio feo in data 23/09/2010 10:49:54

  Firma di maurizio feo 
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