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sostro
Utente Medio
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 Inserito il - 26/06/2008 : 13:04:01
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babborcu, scusa se io mi intrometto, ma ho letto qualche mese fà in un opuscolettolocale (mi pare "il comune") che hai curato anche una pubblicazione sul costume di Tissi... posso saperne di più? e dovo posso trovare questo benedetto libro che cerco da allora?
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 26/06/2008 : 14:53:27
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Osil: ce n'è uno su tissi e uno su ossi ( sembra uno scioglilingua) un giorno vieni a trovarmi in ufficio e ti regalo qualcosa.. a forza di dare ormai ho poco... e ti trovo quel che ti interessa:
adesso che mi ci fai pensare ... caspita ho pubblicato quasi tutto il vestiario del sassarese: sassari, usini, olmedo, Thiesi, ossi, tissi, uri, romana, ploaghe, osilo... e poi il goceano.. e pattada...
tranquillo :non lo faro' su sorso: quello ti spetta ( ho uno studio su sennori nel cassetto.. aspetta tempi migliori) oh! non è che turbo i tuoi sonni ... non li vorrai tutti spero,, che debbo pensare a dove alcune cose sono pubblicate...
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 26/06/2008 : 14:54:47
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sostro.. scusa.. la fame mi fa sragionare... ti avevo preso per osil ( sennori vi fa associare e confondere ) aspetta messaggio
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osil
Utente Medio
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Inserito il - 27/06/2008 : 12:19:38
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ma gia da questo forum c'è molto da scrivere sia per la ricchezza degli interventi che per gli spunti i quali offrono per ogni argomento sul vestiario tradizionale un aiuto notevole.
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osil
Utente Medio
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Inserito il - 27/06/2008 : 13:06:50
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embe oe it'est suzzesu a bos ischidades ?babborcu dato che hai parlato del costume di Tissi come mai nella ricostruzione hai usato i pantaloni d'orbace e non le ragas,mentre già il gruppo folk le aveva già ,forse non sei riuscito a reperirne un paio antiche e quindi non avendo una tipologia da ricostruire hai preferito usare i pantaloni,
come mai loro(il gruppo ha le ragas);quindi suppongo le abbiano inventate o abbiano fatto delle ricerche più lunghe e più mirate.che cosa mi dici in proposito
un saluto
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 27/06/2008 : 13:20:24
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ma che dici!!! ricerche mirate loro??? ma li hai visti bene??? per mettere una loro foto decente sul libretto ne ho dovuto scrtare più di duecento!!! tutti tutti hanno la fissazione delle ragas,, delle quali in quasi tutti i centri del sassarese non c'è traccia diretta ( mi cherzo in ragas) e com'erano le vostre ragas,,, corte lunghem, increspate, pieghettate, otrlate come, con tasche o senza ( sempre ragas sunt)
gli unici centri del circondario che conservino reperti sono villanova, ittiri, osilo, thiesi...ma anche li convivevano con i calzoni....almeno nel 1920... tutti gli altri conservano i calzoni e per me si ricostruisce quello che è più attendibile e scevro da errori,,, e non quel che immagino con i sentimento delll'antico,,,, così è stato fatto a Olmedo, ma ora ho visto ragas improbabili,,, eper le donne: persino bottoniere d'oro e borsette in stile sardo 8 inue lu ponzo su telefonino si nono??) è una lotta contro i mulini a vento... ma io sono nato donchisciotte!!!
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sostro
Utente Medio
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Inserito il - 27/06/2008 : 14:33:07
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babborcu...Io ho sempre il pallino di Sennori, ma posso mostrarti se sei interessato degli esemplari autentici e antichissimi di Sennori… Comunque non so se c’è la mano tua nella ricostruzione del costume di Tissi che ora gira, ma è lontano dall’originale… oltre a reperti concreti (che in parte posseggo anche io) a Tissi c’è anche una buona documentazione fotografica… Ero curioso di vedere i tuoi studi perché sono interessato ai veri costumi di Tissi!
Però riflettendo mi chiedo perché in alcuni paesi si ostinino a creare pur di averlo subito e pagarlo poco costumi che sono ben lontani dall’originale, quando basta chiedere a chi custodisce i pezzi originali alcuni scatti per riprodurli… basta prendere in esempio Sorso, Usini, Tissi e via dicendo…
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osil
Utente Medio
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Inserito il - 28/06/2008 : 08:45:35
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babborcu:per esempio dato che stiamo parlando di ragas,voglio dissentire un po da te babborcu perche esistono ancora ragas distribuite per le famiglie per esempio a Sorso c'è ne sono forse uno o due tipi ancora in possesso presso certe famiglie io stesso ho una fotografia della prima cavalcata anni 50-51 dove un ragazzo del gruppo di Sorso(sorso fù uno dei primi gruppi a partecipare alla cavalcata;ancora non esistevano i gruppi folk e quindi i gruppi erano più che altro improvvisati quindi anche improvvisati dal punto di vista del vestiario tradizionale e lo si nota dalle fotografie)nonostante tutti partecipassero alla sfilata con i pantaloni,lui aveva le ragas che penso che dalla fotografia fossero di orbace.Molte cose anche sul vestiario tradizionale non le sappiamo perche c'è molta ritrosia o gelosia a mostrare pezzi antichi di vestiario così che certe ragas sono marcite e distrutte dalle tarme e mai ricercate o mostrate a nessuno(chissà quante).la fotografia te la faccio vedere al più presto
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cedro del Libano
Salottino
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Inserito il - 28/06/2008 : 09:49:28
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scusate,ma l'orbace che viene usato e Quello fatto di lana di pecora ,mamma mia quanto e ruvido e quanto punge.
o ne esiste un tipo morbido e non spinoso.
Ricordo un paio di pantaloni che mio padre indossavva da ragazzino,conservati come ricordo in un armadio,
poveretti i ragazzini di cento anni fa,
altro che lana d'angora sembravano un buccia di fichi d'india.
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osil
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osil
Utente Medio
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Inserito il - 28/06/2008 : 10:49:05
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babborcu a bi ses o drommidu ses?ti ho inviato la foto l'unica che avevo nel messaggio delle 10:34 guarda che la foto è una rarità di circa 60 anni fa e ritrae la donna con il costume in faia e il ragazzo con le ragas.In quel periodo molti paesi nel costume maschile indossavano i pantaloni di orbace perchè le ragas non le ricordava più nessuno e perchè ancora in quel periodo post-bellico c'era un'avversione a tutto quello che era puramente sardo,e quindi si tendeva a stravolgere o a cambiare certi modi di vestire per renderli più moderni.dopo un po di anni si è fatto il ragionamento contrario(per fortuna).Il sottoscritto si ritiene da questo punto di vista un purista alla ricerca della verità cosa alquanto difficile in questo mondo globalizzato.Scusate per la digressione filosofica ma ci voleva
un saluto
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interfolk
Salottino
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Inserito il - 29/06/2008 : 12:37:35
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Qualche tempo fa Barbaricina trovo molto curiosa e particolare, la lavorazione della manica della camicia femminile , "a sonettu" ...
Vi propongo la lavorazione per quanto riguarda la lavorazione della manica ( a sonettu) una peculiarità del nostro abbigliamento paesano, ne esistono anche in altri paesi ma con lavorazione di pieghe più larghe, o a (perra de canna) e con le pieghe stirate.
Infatti con questa particolarità a pieghe fittissime ci vuole tempo e pazienza, e sopratutto buona maestria, e non tutte ne sono capaci.
Questa lavorazione e fatta a mano con l’amido …
Preparazione dell’amido;
si Mette a riscaldare l’acqua e nel frattempo in un’altra ciotola si scioglie un po di amido nell’acqua fredda . quando l’acqua e molto Calda si versa l’amido che si e sciolto in acqua fredda nell’acqua calda e si fa cuocere per qualche minuto e si lascia raffreddare per essere pronto all’uso .
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interfolk
Salottino
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Inserito il - 29/06/2008 : 12:42:14
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Si inizia mettendo tutta la manica della camicia dentro l’amido bagnandola bene dopo di che si strizza …. Poi si stende la manica su un piano perfetto … cercando di non lasciare che si formino pieghettine
si piega la manica a metà per la larghezza
Un’altra seconda piega sempre per la larghezza nel senso inverso
Ora la manica e pronta per incomincia re a fare le pieghettine.
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interfolk
Salottino
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Inserito il - 29/06/2008 : 12:45:06
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Si fanno le pieghe una ad una iniziando dall’alto e per tutta la lunghezza della manica con ferro per lavorare a maglia.
Una volta realizzate le pieghe si fa asciugare all’aria aperta , se al sole coperta da un panno per non ingiallire.
Prima di indossarla si deve fare attenzione ad aprire le maniche nella dovuta maniera per non disfare il lavoro fatto.
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Modificato da - interfolk in data 29/06/2008 12:46:17 |
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interfolk
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Inserito il - 29/06/2008 : 12:47:41
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Ecco una volta indossata la camicia a manica “ de Sonettu “ (a mantice di fisarmonica) .
Questa maestria viene fatta da mia moglie tramandata dalla madre, dal quale la madre apprese negli anni 60 da una novantenne del paese...
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Modificato da - interfolk in data 29/06/2008 12:52:36 |
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