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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 27/07/2007 : 13:38:44
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Di censimenti di nuraghi non c'è solo quello del Marghine Planargia, ma ne sono stati pubblicati tantissimi; la proporzione complessi/monotorre è valida per il Marghine, ma per le aree costiere o di pianura va ricordato che il numero dei nuraghi complessi sale di molto e anche la distribuzione territoriale è più intensa. Nel Sinis ad esempio ci sono nuraghi complessi a 150 metri l'uno dall'altro. Dall'altra parte abbiamo anche il caso, già dal Bronzo medio (metà secondo millennio) di villaggi senza nuraghe. Continuo a credere che, allo stato attuale, il conteggio degli abitanti possa essere fatto solo per singoli abitati e non in generale per la Sardegna. Tenendo conto, come ha detto kigula, che l'aspetto abitativo delle torri è molto relativo e comunque non determinante. Per quanto riguarda la casetta nei modellini di nuraghe, se non erro è presente in un solo caso (quello di Ittireddu), e verosimilmente raffigura un edificio templare, forse il tempio a pozzo; da questo punto di vista la presenza di un volatile sul tetto è indicativa di una funzione votiva. alfonso alfonsostiglitz@libero.it
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francesco7
Utente Medio
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Inserito il - 27/07/2007 : 15:20:17
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Per Leo.
1) Se i villaggi di capanne erano la abitazioni dell’età del rame, il passaggio ai Nuraghi non avviene contemporaneamente dappertutto. 2) L’esistenza di villaggi non fortificati ( 2000 secondo Ugas ), rappresenta una prova ulteriore della mancanza di “nemici” e della necessità di fortezze. 3) Non ho visto il modellino che dici, ma posso provare a spiegartelo ( mentre scrivevo, ti ha risposto anche Alfonso ). La famiglia nuragica viveva sempre all’aperto, davanti al Nuraghe, sia d’estate sia d’inverno. Anche quando pioveva. All’aperto si lavorava, si cucinava, si mangiava. Solo quando il tempo (atmosferico) non permetteva di stare all’aperto, c’erano tettoie, ripari di legno o un capannone protetto dalle intemperie, dove si continuava a lavorare tutti insieme, al riparo. Nel Nuraghe si andava solo a dormire : non c’era la luce, ma per la notte non era necessaria. Saluti.
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francesco7
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Inserito il - 27/07/2007 : 16:08:51
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Per Alfonso.
1- Nuraghi complessi. Il maggior numero di nuraghi complessi nelle pianure, si può spiegare in questo modo : in collina si praticava in maniera prevalente la pastorizia, mentre nelle pianure sicuramente prevaleva l’agricoltura : c’era perciò, necessità di spazi minori. L’agricoltura, inoltre, consentiva una maggiore produzione e una migliore ridistribuzione degli alimenti, permettendo alla popolazione di svilupparsi maggiormente. Con la necessità di maggiori spazi, si aggiungevano le altre torri. I polilobati nascono come torri aggiunte a quella principale, in genere preesistente.
2- La funzione di magazzini derrate è valida sia per il Monotorre-monofamiliare, sia per i Nuraghi complessi, dove si aggiunge anche la ridistribuzione delle risorse. Nei nuraghi complessi con villaggio, tale funzione ( magazzino comune e ridistribuzione ), potrebbe diventare prevalente. ( Il nuraghe, quindi, perderebbe la funzione abitativa ).
3-Popolazione. Il conteggio dei singoli abitati si può e si deve fare, ma senza perdere di vista la situazione complessiva dell’Isola. Inoltre porterebbe alle stesse conclusioni. Non credo che i Nuragici costruissero questi edifici colossali per lasciarli inutilizzati. Che ce ne fossero 7000 o 12000, intorno a ciascuno di essi gravitava un certo numero di abitanti. Resta il fatto che sono in numero molto elevato. L’esistenza di villaggi senza nuraghe conferma ancora di più il mio ragionamento: per ogni nuraghe monotorre c’era una sola famiglia, forse anche meno numerosa delle 10 persone da me ipotizzate. A presto.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 27/07/2007 : 20:37:20
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[quote]francesco7 ha scritto:
A Kigula e Leo, bentornati !
I Nuraghi sono stati le abitazioni del popolo che è vissuto in Sardegna nel Secondo Millennio a.C.
E ciò, principalmente, per i seguenti motivi : 1- Il numero elevato di Nuraghi, che si concilia soltanto con la funzione abitativa.
2- Il limitato numero di abitanti per ciascun Nuraghe : 10 per i monotorre ; da 30 a 100 per i Nuraghi complessi, con villaggio annesso.
3- La dispersione, quasi uniforme, nel territorio : il pascolo utilizzabile dai suoi abitanti, con il Nuraghe al centro. Una simile ubicazione ha senso soltanto se finalizzata allo sfruttamento del territorio circostante.
4- Le caratteristiche architettoniche dei Nuraghi : sono specifiche e peculiari per un’abitazione, isolata nel territorio.
5- La presenza di una sorgente, o del fiume, o del pozzo : l’acqua, fonte di vita per l’uomo e per gli animali.
6- I materiali rinvenuti nei Nuraghi : focolari, suppellettili, vasellame, macine, ecc. Tutti finalizzati all’uso quotidiano.
Qualsiasi altra destinazione d’uso, a meno di non affermare che in Sardegna, nella preistoria, abitavano milioni di persone, è secondo me, priva di fondamento.
Alfonso (poi risponderò anche a lui ), ha dimostrato che TUTTE le funzioni da me elencate (eccetto, quelle che non conosco e che mi potete suggerire voi tutti ), sono improponibili. Ha salvato la funzione abitativa e, parzialmente la funzione fortezze, cercando di spiegare che cosa intendeva.
Ma qual è, Kigula, la funzione che tu ritieni più plausibile, per le torri ?
A presto.
/quote] Ciao Francesco! Allo stato attuale delle conoscenze non so dire quale fosse la funzione principale del nuraghe, insisto che dovevano essere tante. Per ogni nuraghe dovevano esserci funzioni più importanti di altre a seconda della posizione geografica. Sono d'accordo su molte di quelle che son state elencate.
Rispondo ai tuoi punti (o forse più che rispondere ti pongo altre domande): 1. non capisco perchè se i nuraghi son tanti dovevano essere per forza abitazioni. Per quale criterio?
2.I tuoi calcoli sul numero di abitanti per nuraghe a che dati materiali si appoggiano?
3. D'accordissimo sul controllo strategico del territorio e delle sue risorse, ma non vedo perchè questo possa provare la loro funzione abitativa.
4.Continuo a non essere d'accordo sul ridurre il ruolo del nuraghe a semplice abitazione famigliare. Penso fosse poco economico costruire tanti nuraghi solo per viverci. Quali sono le caratteristiche architettoniche adatte per una casa isolata? E soprattutto come casa, a parte le dimensioni, che cosa offriva più di una capanna? Forse la terrazza?
5. La vicinanza dell'acqua sotto forma di sorgenti o fiumi è un buon dato, ma è importante non solo per una funzione abitativa del nuraghe ma per uno svariato numero di attività o semplicemente come risorsa del territorio da controllare.
6.In molti nuraghi non son state trovate testimonianze d'uso abitativo. Allora il tuo calcolo?
In più: 7.I villaggi, che non son pochi, per chi erano? Perchè vivere in una modesta capanna se si poteva avere un bel nuraghe con terrazza con vista mare o vista pianura?
8.I villaggi senza nuraghe potevano essere legati a nuraghi non vicinissimi o persino andati perduti.
9.Su che basi ricostruisci la vita della famiglia nuragica?Io sinceramente una famiglia nuragica ferma all'aperto sotto la pioggia non riesco proprio ad immaginarmela (salvo mancanza di ripari nei dintorni). E poi la storia che nel nuraghe si andava solo a dormire.. Non capisco se è una specie di provocazione (visto che abbiamo tante ipotesi perchè non aggiungerne altre) o se credi davvero a quel che dici.
Ti ho risposto con tante domande perchè non ci sono dati sufficienti per dare una risposta sola e definitiva sulla funzione dei nuraghi. Almeno secondo me e pochi altri. Saluti
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shardanaleo
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Inserito il - 28/07/2007 : 09:51:57
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lE DISCUSSIONI SON BELLE PROPRIO perchè non portano da nessuna parte...... infatti, prima si vuole credere che i BRONZETTI sardi rappresentino la popolazione nuragica (con quali dati non l'ho mai capito). Poi li si vuole collocare in edifici che, per quanto maestosi, diventano sorta di caverne se li si vuole portare ad uso abitativo... ma li abbimao guardati bene i BRONZETTI? essi rappresentano una popolazione che può essere inserita in un contesto abitativo di ALTO LIVELLO quale poteva essere nel II millennio SOLO il sistema abitativo EGIZIO e quello MESOPOTAMICO. Sistema abitativo CITTADINO. Guardiamoli questi autentici LIBRI scolpiti: - GUERRIERI con le armature più moderne (i greci dovranno apsettare 500 anni epù per averle...). Con ARMI incredivbilmente tecno... - DONNE sacerdotesse abbigliate con abiti sontusi, con frange e ricami... - UOMINI con ampi mantelli BORDATI di porpora (I "fenici" l'AVREBBERO inventata 500 anni più tardi...!) - CARRI da guerra a due ruote agilissimi (i Romani avrebbero copiato le bighe etrusche 800 anni più tardi) - SACERDOTI-MAGI con tanto di capello conico, tanto in uso nelle CITTA babilonesi (i celti l'avrebbero adottato 800 anni più tardi...)
ma davvero siamo sicuri di poter credere che trattasi della stessa popolazione? Quest, cioè: di giorno erano degli YUPPIES NEWYORKESI del XX sec. dopo cristo e di notte andavano adormire nelle ... SPELONCHE. pur se maestose, ma ridotte a SPELONCHE ABITATIVE... ma per piacere! EXCUSE ME! Ma era troppo forte la voglia... SHAR
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francesco7
Utente Medio
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Inserito il - 28/07/2007 : 16:10:16
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Per Kigula.
1. Dici che le funzioni di un Nuraghe sono tante : quali ? 2. Dici che alcune funzioni erano più importanti di altre, a seconda della posizione geografica : quali funzioni e perché ?
Veniamo alle tue domande : - Ai punti 1 e 2 credo di aver risposto nei post precedenti. - Per il punto 3 : Il Nuraghe monotorre, che rappresenta la maggioranza dei nuraghi, è situato al centro di un territorio “controllato” ( non militarmente ; forse è meglio dire utilizzato) dagli abitanti del nuraghe stesso. Per me significa che i 20 o 40 Nuraghi di una certa zona geografica, sparpagliati in maniera uniforme nel territorio, formavano un “villaggio diffuso”. Si può immaginare un piccolo comune odierno, con 7÷800 abitanti, ma con tutte le case sparse e isolate nella vallata o territorio di sua influenza : per la maggior parte, case isolate ; alcuni gruppi di 2÷3 case e uno o due centri con 10÷15 case ( n. monotorre, n. complessi, n. complessi con villaggio ).
Questo perché la pastorizia e l’agricoltura sono “naturalmente” legate al territorio : fare decine di chilometri al giorno con le pecore o con la legna, è inutile e dannoso. Il territorio di pertinenza di un Nuraghe era quello che il gregge riusciva a percorrere in una mezza giornata ; la sera si tornava a casa. Continua …
Per Leo. Stiamo parlando del periodo compreso tra il 1600 e il 1200 a.C., quando furono costruiti i Nuraghi. Per cercare di scoprire perché li costruivano, dobbiamo riferirci a questo periodo. I bronzetti , credo, siano posteriori ; quando i Nuraghi non si costruivano più e, come ha giustamente detto Alfonso, iniziavano a perdere la propria funzione. Ciao a tutti.
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shardanaleo
Utente Attivo
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Inserito il - 28/07/2007 : 17:55:38
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Per Leo. Stiamo parlando del periodo compreso tra il 1600 e il 1200 a.C., quando furono costruiti i Nuraghi. Per cercare di scoprire perché li costruivano, dobbiamo riferirci a questo periodo. I bronzetti , credo, siano posteriori ; quando i Nuraghi non si costruivano più e, come ha giustamente detto Alfonso, iniziavano a perdere la propria funzione. Ciao a tutti. Eh no! Caro francesco. Questo non lo devi dire! Perchè TUTTI sappiamo che i bronzetti sono stati sempre definiti NURAGICI. Se furono eseguiti DOPO la decadenza della così detta Civiltà Nuragica... mi spieghi CHI allora li ha eseguiti.... ma non è questo il problema. Il problema è che TUTTI i nostri eminenti studiosi sono concordi nel definire i BRONETTI: "NURAGICI".. Qualcosa non torna. PS se poi tu ritieni che NON siano "Nuragici"... beh! ora siamo in DUE a pensarlo... a te le carte! SHAR
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 28/07/2007 : 20:12:23
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Continuo a non essere d'accordo con l'ipotesi di Francesco. Funzione abitativa si ma solo in certi casi e non come uso principale.
Per quanto riguarda le funzioni del nuraghe ne avete elencate molte e io son d'accordo con alcune di quelle (controllo del territorio e delle risorse, centro politico-sociale, luogo di accumulo e tesaurizzazione, fortezza o centro di controllo militare, simbolo di identità).E probabilmente ce n'erano molte altre. Inutile cercarne una più importante delle altre a livello generale, ogni nuraghe a seconda della posizione geografica doveva essere più utile per certi scopi che per altri. Alcuni nuraghi mostrano chiaramente la loro importanza per il controllo del territorio o di risorse come importanti corsi d'acqua, terreni coltivabili. Quelli che hanno restituito molti materiali di pregio ci possono far pensare che la loro funzione di luogo di accumulo e tesaurizzazione fosse molto importante. Quelli costieri situati vicino a possibili approdi dell'epoca avevano probabilmente grande importanza per il controllo dei traffici marittimi e delle comunicazioni, così come quelli situati vicino ad importanti vie di comunicazione.
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Modificato da - kigula in data 28/07/2007 20:38:20 |
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meurreddu
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Inserito il - 28/07/2007 : 21:27:51
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mha ... credo .. che la funzione primaria di un nuraghe fosse quella di fungere da riparo .. quindi di abitazione .. poi suppongo che non tutti i nuraghi avessero la funzione militare ... io penso a quello dal mio paese... nel nucleo principale .. si raggruppava il villaggio con la viilla nuragica .. (quindi a scopo abitativo ) e poi attorno nascevano altri villaggetti ... che avevano la funzione di difendere il villaggio ( quindi funzione militare ... )
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SuEntu
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Inserito il - 30/07/2007 : 09:18:31
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Ciao a tutti, non credo alla funzione dei nuraghi in ambito abitativo e di fortezza, provate ad immaginare poche persone che abitavano un territorio vasto dediti alla pastorizia, e che sprecavano tempo, risorse e energia per costruire delle torri con massi pesanti tonnellate solo per aver riparo, secondo me era più semplice costruire sempre in pietra ma delle strutture più piccole, raggiungendo lo stesso scopo. Idem per l'uso militare. Almeno per le monotorri, non vedo un gruppo di guerrieri o pastori che, in caso di pericolo o aggressione, si rifugino all'interno del nuraghe sigillandosi dentro. Basterebbe un piccolo assedio e farebbero la fine del topo. A meno che, con qualche sistema luminoso o con fumo di giorno e dei fuochi di notte, si mettemevano in contatto con gli altri nuraghi (da un nuraghe ne son visibili almeno tre in lontanaza) avvertendo gli altri del pericolo. Esiste anche la possibilità che all'interno venisse celata l'entrata di cunicoli sotterranei che metterebbero in comunicazione le altre torri, e all'argomento ricordo che quando ero bambino mio nonno e gli altri anziani raccontavano che tutti i nuraghi sono collegati tra loro da gallerie, e che tanti si sono avventurati nei cunicoli. Non so dove finisca la leggenda e inizi la storia, ma è una possibilità da non scartare.
Alberto Costa Oristanese
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francesco7
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Inserito il - 30/07/2007 : 10:57:05
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Nuraghi : perché non erano fortezze.
Ho letto un articolo, sulla rivista “Sardegna antica”, in cui si racconta come, autorevoli e valenti studiosi dell’epoca nuragica, abbiano stimato la popolazione della Sardegna preistorica. I 7÷8000 Nuraghi vengono così suddivisi :
1. nuraghi semplici 5000 2. nuraghi complessi 1500 3. nuraghi complessi con antemurale 750 4. villaggi 2000 Non c’è una stima univoca della popolazione, che è stata fatta da altri studiosi, sulla base della funzione assegnata ai Nuraghi, considerati fortezze. Si suppone che i nuraghi semplici fossero presidiati da 10 guerrieri, i nuraghi complessi da 50 guerrieri, i nuraghi con antemurale da 150 guerrieri. I villaggi non erano fortificati (segno che non correvano nessun pericolo … ), né si conoscono i loro abitanti. I conti sono presto fatti : - 10 x 5000 = 50.000 guerrieri - 50 x 1500 = 75.000 “ - 150 x 750 = 112.500 “ ---------------------------------------------------------------- Totale 7250 nuraghi = 237.500 guerrieri
Un esercito pari a 50 legioni romane ! ( Una legione era costituita da 5000 soldati ). L’esercito imperiale non era mai arrivato a tanto !
Con sole 4 legioni Giulio Cesare conquistò la Gallia . Una sola legione presidiava la Spagna durante l’Impero Romano, una la Britannia, una per ogni regione grande come uno stato odierno. Invece, 50 “legioni romane” tutte insieme in Sardegna, che andavano nutrite, equipaggiate, ecc. Ma per fare cosa ? E dove sono le armi ? Se pensiamo che, durante l’impero romano, c’era un soldato ogni 200 persone, vi risparmio il calcolo della popolazione della Sardegna nuragica ! Ma anche se gli uomini, neonati compresi, fossero stati tutti guerrieri, e fossero stati mantenuti da donne e bambine, la popolazione sarebbe esagerata. Né mi si venga a dire che le fortezze erano dieci, e tutti gli altri Nuraghi servivano per abbellire il paesaggio ! Ecco perché, ribadisco, non bisogna perdere di vista il contesto generale.
Nel Nuraghe Arrubiu, sulla base del ritrovamento del famoso “Silos del grano”, hanno stimato la popolazione in 70÷100 persone. Anche Lilliu stima che gli abitanti del villaggio nuragico di Barumini, uno dei più grandi della Sardegna, siano stati poco più di un centinaio (se è stata aggiornata, correggetemi ). Aggiungo : di cui 50 donne, molti bambini maschi e, forse, una ventina di uomini adulti. Soltanto venti uomini adulti, che contemporaneamente dovevano lavorare dall’alba al tramonto per dar da mangiare ai figli e alle famiglie e poi nel tempo libero giocavano a far la guerra !
“ I Nuraghi sono fortezze, a difesa del territorio e delle sue risorse.”
Dirò ancora un’altra cosa (e poi vado in vacanza ….). La Sardegna nel periodo nuragico, era fittamente ricoperta di boschi secolari. Questo lo dicono indagini scientifiche serie ( forse in base all’analisi del polline maggiormente rappresentato nelle stratigrafie di scavo ). Soltanto verso la fine della Civiltà nuragica, comincia ad esserci una maggior presenza di pollini di cereali, segno evidente dello sviluppo dell’agricoltura.
Di conseguenza, i famosi guerrieri di vedetta sul terrazzo più alto della “torre”, avrebbero visto soltanto le chiome degli alberi, ma non quelle dei “nemici” che, completamente indisturbati dai prodi guerrieri chiusi dentro i Nuraghi, avrebbero potuto distruggere i villaggi inermi, o catturare gli abitanti e ridurli in schiavitù. I Nuraghi non potevano servire a questo scopo : il controllo e la difesa del territorio ( in senso militare ), perché ripeto, erano “ciechi” ! La funzione di “Torre” ( che c’era !), doveva servire per un altro scopo. Salute a tutti.
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kigula
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Inserito il - 30/07/2007 : 13:43:17
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Non sono d'accordo sul grande mare di stime numeriche e statistiche che spesso non considerano tutti i fattori che determinano la densità demografica di una certa area.
Per quanto riguarda la presunta "cecità" dei nuraghi non sono d'accordo. Certo ci saranno stati nuraghi con visibilità minore di altri, in base alle funzioni prevalenti e alla posizione. Ma la maggior parte di essi risulta essere in luoghi sopraelevati con buone possibilità visive anche al di là di eventuale presenza di boschi e foreste. Nonostante la grande presenza di boschi e foreste in età nuragica l'agricoltura era sviluppata, perchè l'agricoltura nasce nel neolitico, cioè molto tempo prima. E non si coltivavano solo le grandi pianure, ma si deforestavano aree semipianeggianti o comunque adatte per poterle coltivare. Questo panorama boschivo non era così totale come può sembrare. Si disboscava anche per ottenere legname, fondamentale per riscaldamento, costruzioni, lavorazione dei metalli, produzione di ceramica, cottura dei cibi, ecc. Quindi anche i boschi e le foreste erano utili risorse da controllare anche a livello visivo dal nuraghe stesso.
Buone vacanze!
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SuEntu
Salottino
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Inserito il - 30/07/2007 : 16:44:47
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Sono d'accordo con te Kigula, dalle mie parti, intorno al Monte Arci, i nuraghi sono tutti in posizione predominante, o meglio, quelli situati in basso sono perfettamente visibili da almeno altri due in posizione più elevata. per cuiin caso di necessità potevano segnalare alla comunità eventuali pericoli. Ma perchè allora costruirli così spessi e massicci? Si dice che siano in grado a soppravivere ad una esplosione nucleare, per cui per me rimane la funzione sacra. A si bì
Alberto Costa Oristanese
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francesco7
Utente Medio
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Inserito il - 30/07/2007 : 17:30:12
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Abito in una casa-nuraghe, sopra una collina, con un terrazzo-tetto a oltre 10 metri di altezza. Vedo, intorno a me, un territorio equivalente a mezza provincia di Sassari. Vedo soltanto i tetti delle case : ci sono alberi dappertutto. Qua e là qualche radura dove si potrebbero scorgere le persone che l’attraversano, ma i “nemici” erano così stupidi da farlo ? Possono giungere sotto le mie finestre da ogni direzione, senza che io possa vedere nessuno arrivare. E oggi la Sardegna è mille volte più spoglia di allora.
L’ottanta per cento della nostra Isola non è stato mai coltivato : lo provano le pietre affioranti in tutto il territorio. Solo qualche spiazzo pianeggiante, qualche fondovalle, oltre alle pianure note. Ciò d’altra parte mi consente di affermare che la Sardegna è una Regione unica, un Museo aperto sulla preistoria, e che dovremmo valorizzare di più. Ma dall’alto del mio “nuraghe”, vedo altri mille nuraghi, con cui posso comunicare, con segnali convenuti. Perché la funzione di “torre” c’è ed è la più importante delle funzioni che avevano i Nuraghi. Ne parlerò in seguito.
Se la Civiltà Nuragica ha avuto quel successo che è sotto gli occhi di tutti, è perché essa ha trovato il modo di limitare la mortalità infantile, e di far sì che i suoi figli diventassero adulti forti e sani. Ha ottenuto questo risultato, perché è riuscita a vincere la fame e le precarietà legate alle annate sfavorevoli, ed è riuscita a conservare il cibo per i periodi di carestia, sia per gli uomini, che per gli animali. Tutto questo è dovuto alla presenza del Nuraghe, che ha consentito questo sviluppo. Il Nuraghe è l’essenza della Civiltà Nuragica : dal Nuraghe non si trae soltanto il nome di un’epoca, ma l’epoca stessa non ci sarebbe stata senza il Nuraghe.
Ma queste sono soltanto le mie opinioni. Ciao a tutti.
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kigula
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Inserito il - 30/07/2007 : 19:24:04
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Un occhio attento di una persona sempre vissuta in campagna e a stretto contatto con la natura può vedere e udire più di quel che possiamo immaginare ( di certa gente si dice "intendet su kasku 'e su leppere", sente lo sbadiglio della lepre). In ogni caso mi pare che controllo strategico del territorio e delle sue risorse sia un concetto molto ampio che include anche ciò di cui parli tu, ossia segnali di comunicazione visiva e, perchè no, acustica. La difesa dai nemici è qualcosa che va considerata bene, perchè se c'erano nella maggior parte dei casi erano gli stessi vicini...
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