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Nota Bene: Il copricapo del costume femminile di gala di Sennori ( Sassari) è costituito da ben quattro elementi sapientemente accostati e modellati.
Il primo elemento e "su tucchè ", che stringe le chiome nascondendole quasi del tutto; il secondo e' un fazzoletto di seta, detto" mucaloru de sa luisina ";il terzo e' un sottogola di pizzo (" su elu"); l'ultimo e più visibile e' "su biccu", un telo di cotone o lino ricamato a sfilato e a traforo, inamidato e piegato in maniera particolare con il ferro da stiro. Alcuni studiosi ritengono la caratteristica acconciatura di derivazione monacale.



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Ela

Moderatore




Inserito il - 02/10/2007 : 08:41:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ela Invia a Ela un Messaggio Privato  Rispondi Quotando




La torre di Coltellazzo o Torre di Sant'Efisio a Nora....

Questa torre sorge sulla baia di Nora.
Edificata nei primi anni del 600 in arenaria calcarea. La sua altezza è di circa 11 m. con una base di 12 m.
Nell'800 è stata aggiunta la scala esterna per facilitare la salita all'ingresso....



Mezus terra senza pane, que terra senza justitia






Modificato da - Ela in data 03/10/2007 15:32:30

 Regione Marche  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 6439  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 03/07/2020 Torna all'inizio della Pagina

laier
Salottino
Utente Virtuoso


Campione Gp Passalafoto



Inserito il - 02/10/2007 : 19:12:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Iglesias: Torre di Cala Domestica



Tratto dal sto Sardegna Cultura
Come arrivare
La torre può essere raggiunta dalla strada che da Buggerru sale verso il villaggio "Planu Sartu" e poi prosegue sino a Cala Domestica. Oppure si segue il percorso che da Gonnesa conduce a Masua e Acquaresi. Da qui si costeggia sulla s. un fiume, sino alla spiaggia e si risalire a piedi il promontorio di Cala Domestica per circa 300 m.

Il contesto ambientale
La torre sorvegliava l'ingresso alla spiaggia in cui era un porticciolo d'imbarco dei minerali provenienti dalle varie miniere della zona. Dal fortilizio si possono vedere le torri di Porto Paglia, Forte di San Vittorio, l'isola Piana e capo Pecora, dove si trovava la "guardia morta" (vedetta mobile senza torre) in località Sa Guardia de Is Turcus.

Descrizione
Il nome del fortilizio deriva dall'omonima baia di Cala Domestica. Il significato di questo toponimo è forse riconducibile alla presenza di una fattoria medievale o "domestia".
Appare incerta la data di edificazione della torre, presente nella carta dell'architetto Rocco Cappellino, che la data al 1577. La torre però non appare nelle relazioni successive, fino al 1798, quando è citata nella relazione del viceré Vivalda, sul bilancio e spese della Reale Amministrazione della Torri. Secondo questa relazione la torre allo stato di progetto si sarebbe dovuta chiamare "torre di capo Pecora" o "punta San Nicola", ovvero torre di "San Nicolò", perché inizialmente si pensava di costruirla in quel promontorio. Solo quando fu costruita nel promontorio di Cala Domestica ebbe il suo nome definitivo. La costruzione ebbe avuto inizio nel 1765, ma ancora nel 1777 non era conclusa. Successivamente furono approntati i lavori per l'edificazione del baluardo secondo il progetto dell'ingegner Daristo; in realtà a causa dei lavori malamente eseguiti dall'impresario Caredda, la struttura era parzialmente crollata. Solo dopo altri interventi la torre fu ultimata fra il 1785 e 1786.
La struttura, in calcare, presenta forma cilindrica di circa 12 m di diametro e 11 m d'altezza dallo zoccolo al lastrico. Il boccaporto, realizzato con piedritti e architrave in pietra e arco di scarico a sesto ribassato, aperto a circa 6 m dal suolo, immette in un'unica camera voltata a cupola di circa 7 m di diametro, in cui le aperture delle sei troniere, cioè delle feritoie e della scala d'accesso sono disposte in maniera simmetrica. L'ambiente era ventilato grazie ad un foro di aerazione posto sulla chiave di volta della camera, oggi chiuso. Vi sono inoltre un caminetto e la botola della cisterna; quest'ultima è accessibile grazie ad un'apertura nella muratura di base. Nella piazza d'armi (la piattaforma esterna), rimaneggiata durante la seconda guerra mondiale quando il fortilizio divenne un punto d'osservazione, sono visibili le tracce delle cannoniere e di quattro garitte disposte anche queste in giacitura simmetrica. Sempre all'esterno, all'altezza del piano di copertura, sono presenti alcune mensole, costruite in tufo, che sostenevano l'impalcatura di difesa.
Dal 1820 al 1831 sono ricordati interventi di restauro. Nel 1843 la torre era ancora presidiata. Nella seconda guerra mondiale fu un punto d'osservazione. La scala in ferro al suo interno, ancora in sito, risale a quell'epoca.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Iglesias  ~  Messaggi: 4263  ~  Membro dal: 25/09/2007  ~  Ultima visita: 02/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

CostaDelSud

Utente Medio



Inserito il - 03/10/2007 : 12:27:53  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
..no...cosi e' troppo facile...!!!!...





 Regione Sardegna  ~ Città: costa del sud  ~  Messaggi: 205  ~  Membro dal: 29/09/2006  ~  Ultima visita: 22/02/2010 Torna all'inizio della Pagina

murta
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 03/10/2007 : 13:15:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di murta Invia a murta un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il sulcis iglesiente c'e' con i suoi paesaggi,quando c'e' il bel tempo dalla spiaggia si vede bennissimo






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: ICHNUSA SA TERRA DE DEUS  ~  Messaggi: 1418  ~  Membro dal: 27/09/2007  ~  Ultima visita: 30/07/2014 Torna all'inizio della Pagina

Paradisola

Amministratore




Inserito il - 03/10/2007 : 13:19:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Paradisola Invia a Paradisola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ragazzi cerchiamo di essere un pò più originali evitando di copiare in toto foto e testi di altri siti.

Grazie, Domenico.






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 9778  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 30/11/2020 Torna all'inizio della Pagina

sarrabus72
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 25/10/2007 : 18:49:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La lunga fabbrica della torre di Porto Corallo



La torre di Porto Corallo, che prende il nome dalla località in cui è sita,
fu edificata dai sovrani iberici per vigilare e difendere il piccolo scalo marittimo, sede dei traffici di corallo e del minerale estratto dalle cave della zona, nel territorio di Villaputzu, particolarmente esposto alle incursioni dei mori. Il sistema difensivo prevedeva che la torre di Porto Corallo, posta a circa quindici metri sopra il livello del mare e alta quattordici metri, fosse in comunicazione visiva con le torri di Monte Rosso, di Saline e di Capo Ferrato.

La sua fabbricazione fu piuttosto lunga: i lavori iniziarono nel 1592, ma, come si evince dai documenti d’archivio, nel 1599 non erano ancora terminati. A sostenere le spese di erezione furono gli abitanti delle varie ville ubicate nel Sàrrabus, compresa Villaputzu.
Nel 1639 la torre era ancora attiva, perché citata come tale nella “Carta della Sardegna” di Gianbattista Vico.

Nella seconda metà del Settecento la torre fu sottoposta ad un intervento di restauro e furono nuovamente gli abitanti del Sàrrabus a dover sostenere le spese necessarie per l'intervento.
Nel 1779 la torre passò alla Reale Amministrazione, la quale si assunse l’onere dei costi di manutenzione e di armamento, ma continuò a pretendere l’aiuto delle ville circostanti per quanto riguarda lo stipendio delle guarnigioni.

Nel 1812 la torre subí un attacco da parte dei mori, dai quali si difese col lancio di pietre ed acqua bollente dalle feritoie.

Restaurata nel 1984, al momento la torre è in buone condizioni.

di Valentina Nonnoi - Il Sardegna




Ciao







 Regione Estero  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Germania  ~  Messaggi: 7371  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 07/03/2015 Torna all'inizio della Pagina

sarrabus72
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 25/10/2007 : 19:53:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho cercato tutto Internet Possibile che non riesco a trovare una foto di come era prima del resturo la Torre di Porto Corallo ?

Un altra domanda che mi é sorta gia prima ma ora ancora di piú ...... perché si fanno i restauri in aspetto e materiale diversita da come era l´originale ?

Ciao







 Regione Estero  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Germania  ~  Messaggi: 7371  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 07/03/2015 Torna all'inizio della Pagina

sarrabus72
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 30/10/2007 : 16:43:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La torre di Cala Pira, ultima difesa dai Mori



A circa dieci chilometri da Villasimius, su un colle granitico situato presso Costa Rei, si erge la torre antibarbaresca nominata “Cala Pira” dall´omonima insenatura su cui domina.

Ultima barriera settentrionale del sistema difensivo approntato nella costa sud-occidentale della Sardegna, la poderosa fortificazione è conosciuta anche come “Torre Calapire” o “ Torre Calapera” o Torre di Sant´Antonio”.

Ad incoraggiare la sua costruzione, avvenuta tra il 1599 e il 1607 per volere dei sovrani iberici, furono il capitano di Iglesias Marco Antonio Camos e il viceré del Regno di Sardegna Michele Moncada, i quali evidenziarono la necessitá di non lasciare sguarnito l´importante tratto di costa prospiciente Cala Pira e di ricorrere alla realizzazione di una struttura militare da collegare visivamente con Torre di San Luigi nell´isola di Serpentara.

Citata nella “Carta di Sardegna” del 1639 di Francesco Vico, Cala Pira subí diversi interventi di restauro. I primi due nel 1617 e nel 1632, mentre nel 1763 fu oggetto di un sostanziale rifacimento dovuto ai notevoli danni subiti l´anno precedente durante un’incursione barbaresca.

Nel ´700 la torre è citata come “de armas” o “fortelesa” e risulta presidiata da un piccolo contingente, testimonianza supportata da una relazione di Don Antonio Ripoll del 1767.

La torre continuó ad essere presidiata sino al 1843, come attesta una nota datata 20 marzo dello stesso anno, mentre sappiamo che tre anni dopo, nel 1846, fu abbandonata.

di Valentina Nonnoi – Il Sardegna


Ciao







 Regione Estero  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Germania  ~  Messaggi: 7371  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 07/03/2015 Torna all'inizio della Pagina

Odisseo
Salottino
Utente Medio


Inserito il - 30/10/2007 : 17:49:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Odisseo Invia a Odisseo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
monteferru ha scritto:

Torre S. Giovanni di Sarrala, veduta da più vicino.



Ciao a tutti , diversi autori citano la torre di S. Giovanni Sarrala come esempio di torre modificata pesantemente nel corso dell'ultima guerra. Ho sentito che da poco sono stati eseguiti interventi di ripristino, pertanto chiedo se qualcuno ha dei ricordi di quando la torre era per metà un "bunker"...che io, a giudicare dalle foto, non riuscivo proprio a scorgere...
Inoltre, segnalo la torre vecchia di Marceddì, in questo caso un interessante caso di "sovrapposizione" tra torre costiera e fortino dell'ultima guerra, accuratamente mimetizzato con pietre locali.
A questo proprosito, dissento profondamente da quanto scrive E. Altara nella sua ultima fatica editoriale sulla torri.
Secondo lui bisognerebbe demolire la ridotta del 1943...secondo me no, perché è sempre parte della nostra Storia!
Ciao a tutti.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: ASSEMINI  ~  Messaggi: 184  ~  Membro dal: 22/08/2007  ~  Ultima visita: 22/09/2012 Torna all'inizio della Pagina

sarrabus72
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 30/10/2007 : 17:59:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In questa foto e gia stata restaurata ...

Ciao







 Regione Estero  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Germania  ~  Messaggi: 7371  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 07/03/2015 Torna all'inizio della Pagina

sarrabus72
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 15/11/2007 : 16:38:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La torre di Porto Giunco, sentinella nel mare



Situata a cinquanta metri sul livello del mare, su un’altura dalla quale domina il golfo di Carbonara,
la torre antibarbaresca di Porto Giunco fa parte del sistema difensivo isolano messo a punto durante il periodo spagnolo del Regno di Sardegna.

Costruita in granito e alta nove metri, Porto Giunco partecipava alla difesa della costa di sua pertinenza insieme alle torri di San Luigi, di Isola dei Cavoli, di Capo Boi, di Cala Caterina e di Fortezza Vecchia.

Citata per la prima volta nel 1578 nella relazione del vicerè di Sardegna Michele de Moncada, la torre è menzionata anche nel “De Corographia Sardiniae” dello storico sardo Giovanni Francesco Fara.

In realtà essa entró in funzione alcuni anni dopo, nel 1590, per costituire un valido strumento di difesa contro il pericolo costituito dai pirati barbareschi, svolgendo ottimamente la funzione per la quale era stata progettata.

Nella seconda metà del XVIII secolo la troviamo citata come “senzilla” in relazione alla tipologia del suo equipaggiamento, costituito in quel frangente da un alcaide, tre soldati e due cannoni.

Ristrutturata diverse volte nel corso del XVII secolo, nel 1721 la torre fu abbandonata e riprese la sua attività nel 1758. Nei primi anni dell’800 la torre fu messa a dura prova da un attacco sferrato da una flotta tunisina, ma alla fine riuscì a resistere.

Ancora presidiata nel 1843, come si evince da una relazione anonima datata 20 marzo di quello stesso anno, la torre di Porto Giunco fu abbandonata poco dopo.

di Valentina Nonnoi - Il Sardegna


Ciao







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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 15/11/2007 : 21:15:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho fatto lo stesso tragitto subito prima di Pasqua..ovviamente a piedi. Veramente un bel percorso da fare in una fresca mattina di aprile.
Complimenti per le foto..







 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

cisto

Utente Senior


Inserito il - 16/11/2007 : 00:45:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cisto Invia a cisto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti vedo che ogni tanto qualcuno posta qualche torre nolto bella come quella precedente di porto giunco, anche io oggi inserisco una torre che è nel territorio di Alghero, si tratta appunto della Torre di Tramariglio da cui il porticciolo, che sta appollaiata su un promontorio a ridosso di Capo caccia e chiude il golfo dirimpetto a Porto Conte, la torrefu costruita dal 1585 al 1588, tre anni durarono i lavori, la circonferenza alla base e di circa 14 mt e un' altezza di circa 11 mt in calcare bianco è un monolocale, domina appunto la spiaggia omonima e da quasta si vedono almeno altre tre torri che stavano di guardia alle scorrerie dei saraceni.





Quelle che prima erano delle prigioni, ora sono state splendidamente restaurate e sono diventate la nuova sede del parco di Tramariglio nominata Villa Gioiosa, quì si è tenuta un' importante quattro giorni dedicata alla sostenibilità ambientale, alle energie sostenibili e al problema dei cambiamenti climatici.





Continua ....ciao






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~  Messaggi: 1131  ~  Membro dal: 28/08/2006  ~  Ultima visita: 14/10/2015 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/11/2007 : 15:17:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tharros ha scritto:

Ho fatto lo stesso tragitto subito prima di Pasqua..ovviamente a piedi. Veramente un bel percorso da fare in una fresca mattina di aprile.
Complimenti per le foto..


aggiungo qualche torre a questa lunga panoramica fotografica..
Torre Argentina


Torre di S. Giovanni


Torre di Capo Mannu



La vita consiste nel cercare compromessi fra un'occasione perduta e un'altra Thr.







Modificato da - Tharros in data 24/11/2007 15:20:11

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/11/2007 : 15:58:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tharros ha scritto:

Ho fatto lo stesso tragitto subito prima di Pasqua..ovviamente a piedi. Veramente un bel percorso da fare in una fresca mattina di aprile.
Complimenti per le foto..


...e alcune altre...
Torre del Porticciolo


Torre di Chia

Isola Rossa

Torre del bulo

Torre di Piscinni

Porto Ferro, una delle tre..






La vita consiste nel cercare compromessi fra un'occasione perduta e un'altra Thr.







 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina
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