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laier
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 29/09/2009 : 11:36:46
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apro la discussione a richiesta di vari forumisti si parlerà di tessuti (consiglio anche a babborcu di darci notizie vista la sua preparazione in merito), armi, tradizioni e feste ma anche delle rievocazioni attuali a partire dalla capostipite Iglesias alle successive altre città che organizzano eventi legati al medioevo mi raccomando...niente polemiche sterili o rese dei conti personali! (da che pulpito arriva la predica...ahahahahah)
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Tramonto a Porto Cauli - Masua
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ex_balestriere
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/09/2009 : 12:35:04
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Per riagganciare il vecchio post
Nellina se come hai scritto tu il velluto è comparso nel 1300 mi spieghi il perchè noi ad iglesias abbiamo i vestiti in vellutto ? visto e considerato che come abbiamo detto prima noi ci rifaciamo nel periodo 1000 1323 e non oltre? (sempre che sia amesso e non consesso che il velluto sia arrivato in Italia le fonti parlano del 1456) ps son curioso di sapere da quale fonti hai reperito notizie del genere... La Sala dei Tessuti di Palazzo Madama a Torino ospiterà dal mese di luglio un nuovo percorso espositivo dedicato ai velluti. I tessuti attualmente esposti torneranno in deposito per lasciare spazio ad abiti, accessori e oggetti d’uso quotidiano esclusivamente realizzati in velluto. Il visitatore avrà l’occasione di toccare dei campioni per scoprire le particolarità materiche di alcuni manufatti. L’utilizzo del velluto nella storia sarà illustrato su monitor attraverso immagini tratte da dipinti risalenti ad differenti epoche.
La storia della moda racconta che il velluto nacque come tessuto realizzato in seta, considerato il più prezioso e raffinato dei filati, presentandosi spesso arricchito con lamine d’oro e d’argento. L’Oriente, nelle regioni situate tra l’Asia centrale, l’Iran e l’Iraq, diede origine alle prime manifatture, lavorazioni che successivamente, nel XIV secolo, furono prodotte anche in Italia nelle città di Lucca, Venezia, Genova, Firenze e Milano. In Italia furono elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta, oltre alla morbidezza dovuta allo spessore del pelo tagliato. http://www.culturaitalia.benicultur...253428184302
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Nellina
Salottino
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Inserito il - 29/09/2009 : 14:28:37
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Ex balestrieri noi prendiamo quel periodo!!! Sono 23 anni!!! e per XIV si intende 1300... ecco perchè usiamo i velluti! Ho preso le informazioni da Wikipedia e comunque kiederò conferma alla mia amica ke si sta qualificando in storia della moda. Non faccio parte del Gruppo di Vlady ma posso dirti che ho preso parte al primo corteo Medievale con tutta la mia famiglia e avevo 7 anni.. Tutt'ora faccio parte del gruppo che diede vita alle manifestazioni medievali!!
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Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera
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vlady
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 29/09/2009 : 14:42:50
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| ex_balestriere ha scritto:
Per riagganciare il vecchio post
Nellina se come hai scritto tu il velluto è comparso nel 1300 mi spieghi il perchè noi ad iglesias abbiamo i vestiti in vellutto ? visto e considerato che come abbiamo detto prima noi ci rifaciamo nel periodo 1000 1323 e non oltre? (sempre che sia amesso e non consesso che il velluto sia arrivato in Italia le fonti parlano del 1456) ps son curioso di sapere da quale fonti hai reperito notizie del genere... La Sala dei Tessuti di Palazzo Madama a Torino ospiterà dal mese di luglio un nuovo percorso espositivo dedicato ai velluti. I tessuti attualmente esposti torneranno in deposito per lasciare spazio ad abiti, accessori e oggetti d’uso quotidiano esclusivamente realizzati in velluto. Il visitatore avrà l’occasione di toccare dei campioni per scoprire le particolarità materiche di alcuni manufatti. L’utilizzo del velluto nella storia sarà illustrato su monitor attraverso immagini tratte da dipinti risalenti ad differenti epoche.
La storia della moda racconta che il velluto nacque come tessuto realizzato in seta, considerato il più prezioso e raffinato dei filati, presentandosi spesso arricchito con lamine d’oro e d’argento. L’Oriente, nelle regioni situate tra l’Asia centrale, l’Iran e l’Iraq, diede origine alle prime manifatture, lavorazioni che successivamente, nel XIV secolo, furono prodotte anche in Italia nelle città di Lucca, Venezia, Genova, Firenze e Milano. In Italia furono elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta, oltre alla morbidezza dovuta allo spessore del pelo tagliato. http://www.culturaitalia.benicultur...253428184302
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Allora per sgombrare il campo da ogni dubbio circa il perchè nel nostro Corteo si usano i velluti, posso dire che ho scelto personalmente il periodo che rappresentasse i costumi senplicemnte ispirandomi alla amministrazione Pisana in Villa di Chiesa. Questi amministratori vestivano alla "toscana" quindi con costumi e tessuti in uso nella loro Pisa compreso il velluto. Tutto qui. Ancora si cerca di far intendere che i figuranti non vestono alla iglesiente. Non è mai stato così anche se oggi nel Corteo vi sono gruppi che hanno adottato o cercano di evidenziare la parte che riguarda anche gli Iglesienti di allora (penso al Gruppo che rappresenta i lavoratori di miniera per esempio) ma ve ne sono anche degli altri. Ho detto la mia anche se non sono un profondo conoscitore dei tessuti. Posso aggiungere che nel 1994 quando chiesi a studiosi pisani di darmi delle "dritte" in merito ai loro costumi mi risposero che anche loro avevano dificoltà. Ecco perchè oggi Iglesias (non tutte le realtà che partecipano purtroppo) ha nel suo piccolo ricostruito con sufficiente realismo la moda di quegli anni e di quella regione. Anche se c'è ancora da analizzare e affrontare meglio la realizzazione dei costumi. Non si smette mai di approfondire e migliorare. Vlady
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Modificato da - vlady in data 29/09/2009 14:44:57 |
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ex_balestriere
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/09/2009 : 14:47:48
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| Nellina ha scritto:
Ex balestrieri noi prendiamo quel periodo!!! Sono 23 anni!!! e per XIV si intende 1300... ecco perchè usiamo i velluti! Ho preso le informazioni da Wikipedia e comunque kiederò conferma alla mia amica ke si sta qualificando in storia della moda. Non faccio parte del Gruppo di Vlady ma posso dirti che ho preso parte al primo corteo Medievale con tutta la mia famiglia e avevo 7 anni.. Tutt'ora faccio parte del gruppo che diede vita alle manifestazioni medievali!!
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Nellina se il velluto è comparso nel 1300 mi spieghi come fa ad arrivare a noi visto che l'età di dominazione pisana termina nel 1323.... troppi pochi anni non c'è tempo materiale e francamente il lasso di tempo è realativamente breve...
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ex_balestriere
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:07:45
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per Vlady... io forse sono un amante delle rievocazioni e forse sono anche troppo amareggiato per i costumi che girano intorno al corteo... ma se non sbaglio tantissime volte si è discusso di questo all'interno delle varie associazioni... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva l'effige dei 4 mori... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva lo stemma crociato... insomma ci son parecchie contradizioni... lo stemma dei quattro mori è di vechissima data, lo stemma crociato ha ed è un dato di fatto dobbiamo solo rovistare sui vecchi libbri e sopratutto affermare che la sardegna era una terra di passaggio un luogo dove i crociati i mercanti soggiornavano... se non sbaglio è nato da poco un gruppo di hospitalieri anche quella era una realtà della nostra città e bisogna dire che effettivamente era ed è uno dei tanti tasselli che mancano all'iglesias medievale... per quanto riguarda le balestre, fino ad oggi non sono state ancora ritrovate come le chiamiamo noi "BALESTRE DA POSTAZIONE" non vi è alcuna traccia di balestroni che venivano posizionate sulle mure e sopratutto di dimensioni più grandi delle balestre da imbraccio (ad esclusione delle baliste)...
la classica balestra era (fino al 1400 ed oltre) un fusto in legno nel quale veniva legata con corda o canapa l'arco in legno, la noce o meccanismo di scatto era normalmente d'osso, questo perchè era leggero poneva meno atrito tra il legno e la noce stessa, non era allocata all'interno di una scatola e i dardi o verrette avevao dimensioni che raggiungevano circa i 40 cm, le punte erano di vario genere e la diotria di tiro era completamente diversa da quelle che troviano sulle nostre balestre... teniamo presente un altra cosa che la FIB la federazione italiana balestrieri (nella quale fanno parte Gubbio, Massa Marittima, San Marino e Sansepolcro) a loro è permesso di avere un mirino nel quale si può regolare l'alzo, mentre nella LITAB e ultima nata FIBAL non sono permessi... ma son permesse di avere noci in bronzo (naturalmente liberi da perni) di avere archi in acciaio costruiti appositamente ad OK e di notevole costo (prezzo medio andiamo da un minimo dio 300 € ad un massimo di 500 1000 €) son tantissime le contradizioni è meglio ammettere che per un motivo o per l'altro vengono accettate ma non parliamo di ricostruzione storica...per puntalizzare gli stessi sbandieratori sono di origine rinascimentale...
E' molto più semplice dire che per il turismo, per lo spettacolo etc etc facciamo le cose cosi...
per chi non conosce la balestra sappiate che alla fine del 1400 nella reppublica marinara di venezia si svolgeva un torneo nel quale i balistarii si cimentavo nelle loro abilità i tiri raggiungevano con precisione oltre 80 MT
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Modificato da - ex_balestriere in data 29/09/2009 15:12:00 |
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McCurry
Salottino
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:14:46
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Ex balestriere, il link postato (quello sul velluto) in questa sezione non funziona, ma ti riporto una porzione del testo che aiuta a capire ....
".......lavorazioni che successivamente, nel XIV secolo, furono prodotte anche in Italia nelle città di Lucca, Venezia, Genova, Firenze e Milano. In Italia furono elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta, oltre alla morbidezza dovuta allo spessore del pelo tagliato. Le vesti del Cinquecento, così come si evince dai disegni realizzati fino al secolo XVIII, presentavano dei velluti con colori molto variegati, realizzati con tessuti uniti fra loro o ricamati."
Quindi ... si è cominciato a produrre ... in Italia nel XIV secolo, ma (come dice il testo) già nel XIII secolo si usavano .... velluti con colori molto variegati. Spiega anche la diversità dei velluti prodotti in in Italia ... elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta.
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Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine. (Anonimo) |
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Nellina
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:25:19
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Neanke io sono riuscita ad aprire il link! cmq grazie Mc ora è tutto chiaro...
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Lucius
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:28:31
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| ex_balestriere ha scritto:
| Nellina ha scritto:
Ex balestrieri noi prendiamo quel periodo!!! Sono 23 anni!!! e per XIV si intende 1300... ecco perchè usiamo i velluti! Ho preso le informazioni da Wikipedia e comunque kiederò conferma alla mia amica ke si sta qualificando in storia della moda. Non faccio parte del Gruppo di Vlady ma posso dirti che ho preso parte al primo corteo Medievale con tutta la mia famiglia e avevo 7 anni.. Tutt'ora faccio parte del gruppo che diede vita alle manifestazioni medievali!!
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Nellina se il velluto è comparso nel 1300 mi spieghi come fa ad arrivare a noi visto che l'età di dominazione pisana termina nel 1323.... troppi pochi anni non c'è tempo materiale e francamente il lasso di tempo è realativamente breve...
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Semplice,i Pisani,sono stati i primi delle repubbliche marinare ad entrare a gerusalemme ,nelle prime crociate, perchè erano considerati i migliori costruttori di torri semoventi che potessero cosi far scavalcare le mura di cinta, e inoltre anche come validi balestrieri e strateghi.alla conquista della terrra santa vi erano già scambi comerciali delle stoffe pregiate,brocati seta velluti,ogni genere di stoffe per intenderci,oltre alla scusante di togliere la terra santa agli infedeli,vi era nascosta la vera conquista di terre dominare i popoli,ed entrare nei più grossi scambi comerciali che in quel periodo era nominata la via della seta . nel 1258 dopo la spartizione del giudicato di cagliari da parte delle famiglie più importanti di PISA ,VISCONTI,CARAIA E GHERARDESCA, dove proprio questi ultimi si insediarono nel territorio del cixerio e nella nostra città fecero grande VILLA DI CHIESA con usi e costumi.
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:30:58
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mac ha ragione i velluti, benchè non prodotti initalia, anteriormente al 1300 arrivavano per commercio, ma erano rari, di estremo lusso,, non conosco i costumi di cui parlate ( personalmente poche ricostruzioni di questo genere mi entusiasmano) e se li conoscessi potrei dire la m ia,, la questione non e' solo se il velluto in quell'epoca c'era ( fondamentale eh!) ma anche se e' verosimile che si usasse qui, IN QUEGLI AMBITI DI LUOGO; OCCASIONI; E CLASSI SOCIALI e se si ausato nella maniera giusta,, perchè, ad ese, forse è ammissibile nelle rifiniture e orlature di un abito festivo aristocratico, ma un abito femminile tutto in velluto , conna corsetto ecc forse è meno probabile ecc eccprobabile
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ex_balestriere
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:34:48
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| McCurry ha scritto:
Ex balestriere, il link postato (quello sul velluto) in questa sezione non funziona, ma ti riporto una porzione del testo che aiuta a capire ....
".......lavorazioni che successivamente, nel XIV secolo, furono prodotte anche in Italia nelle città di Lucca, Venezia, Genova, Firenze e Milano. In Italia furono elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta, oltre alla morbidezza dovuta allo spessore del pelo tagliato. Le vesti del Cinquecento, così come si evince dai disegni realizzati fino al secolo XVIII, presentavano dei velluti con colori molto variegati, realizzati con tessuti uniti fra loro o ricamati."
Quindi ... si è cominciato a produrre ... in Italia nel XIV secolo, ma (come dice il testo) già nel XIII secolo si usavano .... velluti con colori molto variegati. Spiega anche la diversità dei velluti prodotti in in Italia ... elaborati disegni e costruzioni tecniche che esaltavano i valori tattili e cromatici del velluto in seta.
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hai detto bene produrre questo significa che anche se qualche capo girovagava in italia era difficilissimo che i nobili avessere parecchie o adirittura che fosse di uso comune il velluto... il che cambia con la seta lana il broccato etc etc
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Nellina
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:46:31
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Ecco alcuni abiti...
la ragazza in lontanaza appartiene ad un altro gruppo...
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vlady
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:51:22
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| ex_balestriere ha scritto:
per Vlady... io forse sono un amante delle rievocazioni e forse sono anche troppo amareggiato per i costumi che girano intorno al corteo... ma se non sbaglio tantissime volte si è discusso di questo all'interno delle varie associazioni... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva l'effige dei 4 mori... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva lo stemma crociato... insomma ci son parecchie contradizioni... lo stemma dei quattro mori è di vechissima data, lo stemma crociato ha ed è un dato di fatto dobbiamo solo rovistare sui vecchi libbri e sopratutto affermare che la sardegna era una terra di passaggio un luogo dove i crociati i mercanti soggiornavano... se non sbaglio è nato da poco un gruppo di hospitalieri anche quella era una realtà della nostra città e bisogna dire che effettivamente era ed è uno dei tanti tasselli che mancano all'iglesias medievale... per quanto riguarda le balestre, fino ad oggi non sono state ancora ritrovate come le chiamiamo noi "BALESTRE DA POSTAZIONE" non vi è alcuna traccia di balestroni che venivano posizionate sulle mure e sopratutto di dimensioni più grandi delle balestre da imbraccio (ad esclusione delle baliste)...
la classica balestra era (fino al 1400 ed oltre) un fusto in legno nel quale veniva legata con corda o canapa l'arco in legno, la noce o meccanismo di scatto era normalmente d'osso, questo perchè era leggero poneva meno atrito tra il legno e la noce stessa, non era allocata all'interno di una scatola e i dardi o verrette avevao dimensioni che raggiungevano circa i 40 cm, le punte erano di vario genere e la diotria di tiro era completamente diversa da quelle che troviano sulle nostre balestre... teniamo presente un altra cosa che la FIB la federazione italiana balestrieri (nella quale fanno parte Gubbio, Massa Marittima, San Marino e Sansepolcro) a loro è permesso di avere un mirino nel quale si può regolare l'alzo, mentre nella LITAB e ultima nata FIBAL non sono permessi... ma son permesse di avere noci in bronzo (naturalmente liberi da perni) di avere archi in acciaio costruiti appositamente ad OK e di notevole costo (prezzo medio andiamo da un minimo dio 300 € ad un massimo di 500 1000 €) son tantissime le contradizioni è meglio ammettere che per un motivo o per l'altro vengono accettate ma non parliamo di ricostruzione storica...per puntalizzare gli stessi sbandieratori sono di origine rinascimentale...
E' molto più semplice dire che per il turismo, per lo spettacolo etc etc facciamo le cose cosi...
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Mi trovi d'accordo sul fatto che lacune e limiti ancora oggi esistono e purtroppo son quelli che attraggono chi naturalmente cerca la verosomiglianza nei costumi. Tieni presente che abbiamo cercato, anche creando il Consiglio dei Presidentio delle Associazioni medievali di sensibilizare in modo serio e decoroso quanto si propone. Sfugge nella moltitudine il controllo totale dei figuranti, eco perchè è fondamentale il Presidente dei Gruppi che si accerti del tutto. Cert, poi, che la spettacolarizzaizone ha un valore aggiuntoi e turistico. Ma pensa che comunque se mai si fosse ideato il Corteo, probabilmente, gran parte dei nostri concittadini sarebbero rimasti all'oscuro di vicende che oggi invece sono pubblicizzate e insegnate nelle scuole cittadine. Vlady
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Nellina
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:52:40
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vi spiego l'utilizzo abbondante del velluto... Qui ad Iglesias o nelle vicinanze è difficilissimo trovare un broccato che possa considerarsi simile a quello utilizzato nel medioevo, il broccato che si trova è tapezzeria preferiamo cosi l'utilizzo del velluto che risulta più simile anche se è sempre diverso dall'epoca, piuttosto che andare vestiti da divani e copriletti...
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Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera
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ex_balestriere
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:57:49
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| vlady ha scritto:
| ex_balestriere ha scritto:
per Vlady... io forse sono un amante delle rievocazioni e forse sono anche troppo amareggiato per i costumi che girano intorno al corteo... ma se non sbaglio tantissime volte si è discusso di questo all'interno delle varie associazioni... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva l'effige dei 4 mori... un anno non si è fatto sfilare una persona che aveva lo stemma crociato... insomma ci son parecchie contradizioni... lo stemma dei quattro mori è di vechissima data, lo stemma crociato ha ed è un dato di fatto dobbiamo solo rovistare sui vecchi libbri e sopratutto affermare che la sardegna era una terra di passaggio un luogo dove i crociati i mercanti soggiornavano... se non sbaglio è nato da poco un gruppo di hospitalieri anche quella era una realtà della nostra città e bisogna dire che effettivamente era ed è uno dei tanti tasselli che mancano all'iglesias medievale... per quanto riguarda le balestre, fino ad oggi non sono state ancora ritrovate come le chiamiamo noi "BALESTRE DA POSTAZIONE" non vi è alcuna traccia di balestroni che venivano posizionate sulle mure e sopratutto di dimensioni più grandi delle balestre da imbraccio (ad esclusione delle baliste)...
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E' molto più semplice dire che per il turismo, per lo spettacolo etc etc facciamo le cose cosi...
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Mi trovi d'accordo sul fatto che lacune e limiti ancora oggi esistono e purtroppo son quelli che attraggono chi naturalmente cerca la verosomiglianza nei costumi. Tieni presente che abbiamo cercato, anche creando il Consiglio dei Presidentio delle Associazioni medievali di sensibilizare in modo serio e decoroso quanto si propone. Sfugge nella moltitudine il controllo totale dei figuranti, eco perchè è fondamentale il Presidente dei Gruppi che si accerti del tutto. Cert, poi, che la spettacolarizzaizone ha un valore aggiuntoi e turistico. Ma pensa che comunque se mai si fosse ideato il Corteo, probabilmente, gran parte dei nostri concittadini sarebbero rimasti all'oscuro di vicende che oggi invece sono pubblicizzate e insegnate nelle scuole cittadine. Vlady
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per favore non tocchiamo il tasto del consiglio dei presidenti... perchè ancor oggi alcune persone fanno e disfano infischiandosene delle decisioni dei presidenti...ultima prova... quando si voleva far partecipare a tutti i costi il gruppo di balestrieri salvaterra...e ti faccio notare una cosa che sicuramente sai...nell'ultimo corteo il nome nell'elenco delle associazioni che partecipavano c'era eccome se c'era... per cui caliamo un velo pietoso perchè le cose vanno fatte nel migliore die modi... non voglio creare polemiche rimaniamo in argomento...tessutti armi etc etc
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Nellina
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Inserito il - 29/09/2009 : 15:59:25
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| babborcu ha scritto: forse è ammissibile nelle rifiniture e orlature di un abito festivo aristocratico, ma un abito femminile tutto in velluto , conna corsetto ecc forse è meno probabile ecc eccprobabile
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Babbò il costume che usiamo e composto da due tuniche.... quella di sotto detta anche "sottano" e quella di sopra simile ad un sopprabito.. pouoi capire meglio dalle foto... Il sottano spesso era in lino.
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