Forum Sardegna - Nucleare a Porto Torres? No Nucleare in Sardegna
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Nota Bene: Nella zona di Perfugas ( Sassari) e' stata ritrovata l'unica statua di "dea madre" preisorica dell'Isola e del Mediterraneo Occidentale che raffiguri una donna con bimbo in braccio. La bellissima statuetta, databile al Neolitico Medio ( circa 4000 a.c.) e' eposta al Museo Archeologico di Perfugas. Proviene da Sa Binza Manna ( Ploaghe), la più piccola statuina di" dea madre" del Mediterraneo.
L'idoletto, del tipo cruciforme, e' eseguito in terracotta, misura meno di 2 cm di altezza e, con l'ausilio di una lente piazzata nella vetrina che lo ospita, e' visibile presso il Museo Sanna di Sassari.



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 Nucleare a Porto Torres? No Nucleare in Sardegna
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Autore Discussione
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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 24/03/2011 : 23:55:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nostalgia ha scritto:

Tutta salute per tutto il Pianeta !!!

http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1065.htm

E questo è solo il Giappone...

1981, marzo. Tsuruga (Giappone). 280 persone vengono contaminate a causa di una fuga di residui radioattivi nella centrale di Tsuruga, in Giappone. Un mese dopo le autorità comunicano che 45 operai sono stati esposti a radioattività nel corso delle operazioni per la riparazione della centrale.

1991, febbraio. Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva

1995, 8 dicembre. Monju (Giappone). Due tonnellate di sodio liquido e altro materiale radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella prefettura di Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento. L’impianto è costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR.

1999, 30 settembre. Tokaimura, Giappone. Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attivò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all'istante mentre altre 450 furono esposte alle radiazioni (119 in modo grave).

La mattina di giovedì le autorità rivelano che, a causa di una fuoriuscita d’uranio, si è innescata una fissione incontrollata nel nocciolo del reattore.

· Alle 10:30 scatta l’allarme, alcuni operai sono stati contaminati in modo molto grave.

· Alle 12:41 la polizia crea un “cordone” intorno alla centrale, si capisce che l’incidente sta diventando più grave del previsto.

· Alle 15:18 alcune famiglie residenti nei pressi della centrale vengono evacuate.

· Alle 21:00 si tiene una riunione di emergenza e il governo comprende a questo punto la gravità dell’incidente; oltre 300000 persone invitate a stare in casa.

· Alle 24:00 la radioattività attorno e dentro all’impianto raggiunge livelli tra le 10 e le 20 mila volte superiore alla norma.

· Alle 2:30 del giorno seguente 18 tecnici operi nell’impianto accettano una missione da veri “kamikaze”, devono entrare nell’impianto per fermare la reazione a catena, ben consapevoli che, terminata la missione, non sarebbero più stati gli stessi.

· Alle 6:00 le autorità affermano che la radioattività è scesa a zero.

Dopo si accerterà che è stato un errore umano, i tecnici stavano infatti trasportando, all’interno dell’edificio dove si tratta l’uranio usato come combustibile nella vicina centrale nucleare, due barili di miscela di uranio- acido nitrico(che venivano miscelati a mano, con un rudimentale imbuto, di 30 kg ognuno: questi sono involontariamente caduti terra e, essendosi miscelati, hanno innescato la reazione. I tecnici che hanno fermato la reazione sono all’ospedale in gravissime condizioni.

2000, 27 gennaio. Giappone. Un incidente a una installazione per il riprocessamento dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un raggio di circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano che almeno 21 persone sono state esposte alle radiazioni.

2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, con una temperatura superiore ai 200 gradi, è costata la vita a quattro operai. Altri sette operai sono in condizioni molto gravi. Si è trattato del più tragico incidente nella storia dello sfruttamento dell'energia nucleare a fini civili in Giappone. L’azienda Kansai Electric Power, che gestisce la centrale, si è affrettata a comunicare che non c’è stata contaminazione radioattiva.

2004, 9 agosto, Giappone. altra centrale non precisata. A quanto ha riferito l'agenzia Kyodo, le fiamme sono divampate nel settore dove vengono smaltite le scorie, adiacente al reattore numero 2, in un impianto situato nella prefettura di Shimane. Anche in questo caso non c’è stata alcuna fuga radioattiva.

2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella centrale nucleare della Tokyo Electric Power Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha comunicato che il generatore dell’impianto di Fukushima-Daini è stato fermato per una perdita di acqua.

2006, maggio. Mihama (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.

2007, 16 luglio. Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene chiusa in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto, ma precisa che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: “è stato più forte di quello per cui la centrale era stata progettata”. Il terremoto provoca un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.


Brava, ora parlaci dei disastri col petrolio, il carbone, il gas, le dighe ecc, tutte cose accadute senza bisogno di scomodare terremoti e tzunami epocali, per non parlare del global warming che distrugge il pianeta e le polveri che uccidono milioni di persone ogni anno.










  Firma di jomaru 
Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...

 Regione Marche  ~ Prov.: Pesaro-Urbino  ~ Città: Fano  ~  Messaggi: 536  ~  Membro dal: 09/03/2011  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

ziama
Salottino
Utente Maestro


AmBASCIUatrice in USA



Inserito il - 24/03/2011 : 23:59:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ziama Invia a ziama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Nostalgia ha scritto:






e lo so Nostalgia! Anche a me i tuoi copia e incolla fanno lo stesso effetto! Comincio a leggere la prima riga, sperando che finalmente tu riesca ad esprimerti con parole tue, senza messaggi kilometrici che di tuo non hanno assolutamente nulla. Poi mi rendo conto che hai perso nuovamente una buona occasione per dimostrare che riesci a pensare con la tua testa, ad esprimerti con parole tue che non siano corredate da faccine, emoticons, bunga bunga e ping pong...e alla fine, pure essendo soltanto le 19 di giovedi sera, sono pronta ad andare a dormire. Mamma mia che sonnolenza che sei!!
Io mi ritrovo quasi a capire la Mondaini....ufff che barba che noia!!
Sei prevedibile. Troppo. E limitata, che non hai ancora dimostrato di sapere mandare avanti un discorso e un'idea senza il famigerato copia e incolla. Il che e' pure peggio.
Buonanotte.










Modificato da - ziama in data 25/03/2011 00:01:13

  Firma di ziama 

Santa Mariedda - Senorbi

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Estero  ~ Città: new york  ~  Messaggi: 9847  ~  Membro dal: 12/12/2006  ~  Ultima visita: 30/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 25/03/2011 : 00:16:39  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
A gentile richiesta....

http://www.greenpeace.org/italy/it/...niger-areva/

L'uranio di Areva sta uccidendo il Niger

News - 6 maggio, 2010
Diffondiamo un'inchiesta che rivela come l'estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell'energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell'EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia.

In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, abbiamo realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.
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Modificato da - Nostalgia in data 25/03/2011 00:18:47

 Regione Piemonte  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 661  ~  Membro dal: 22/11/2010  ~  Ultima visita: 24/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 25/03/2011 : 00:31:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nostalgia ha scritto:

A gentile richiesta....

http://www.greenpeace.org/italy/it/...niger-areva/

L'uranio di Areva sta uccidendo il Niger

News - 6 maggio, 2010
Diffondiamo un'inchiesta che rivela come l'estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell'energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell'EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia.

In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, abbiamo realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.
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La richiesta era un'altra ma è inutile insistere









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Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...

 Regione Marche  ~ Prov.: Pesaro-Urbino  ~ Città: Fano  ~  Messaggi: 536  ~  Membro dal: 09/03/2011  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 25/03/2011 : 12:07:23  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
" Il tuo, MAURIZIO FEO, voleva essere un intervento in buona fede ma nel Forum da giorni c'è qualcuno che cerca di manipolare l'opinione del popolo sardo verso il mitico santo meraviglioso sacro nucleare. Il tuo intervento è molto ghiotto per qualcuno e può essere facilmente frainteso da chi è profano in materia".

Tu lo hai sicuramente frainteso "in pectore et in littera": gli altri, non so...
Non so bene perché, ma trovo anch'io che il nickname "Nostalgia" ti si addica poco: nel mio caso "**** ******* ******* **********" lo troverei più appropriato.

* E' il mio modo per dirti - una sola volta per tutte, non si ripeterà mai più - che ti trovo irritante e fastidiosa, anche quando non scrivi: il che è straordinario, se ci pensi; un'esperienza nuova e misteriosa!









Modificato da - maurizio feo in data 25/03/2011 12:13:48

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

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sonos

Utente Attivo


Inserito il - 25/03/2011 : 12:24:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sonos Invia a sonos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Riusciamo a seguire, almeno per un momento, un discorso che non sia tecnico (non me ne importa un fico), né fisico (insisto!), ma che si riferisca unicamente
1) ai comportamenti e
2) al pensiero autonomo non manipolato dalla politica, non influenzato dai mezzi di cosiddetta informazione e soprattutto non derivante dalla forte impressione di quanto accaduto in Giappone??
Perché questo solamente era nelle intenzioni e rimane nella sostanza il nocciolo del mio intervento...

A volte faccio fatica a capire, ho risposto tecnicamente poiché hai introdotto aspetti tecnici nella discussione, di fusione fredda hai parlato tu, dopo hai confuso un pò tra fissione e fusione...ma è un altro problema.
Nella discussione ci son parecchi interventi non tecnici sul nucleare...occorre soltanto prestare un pò più di attenzione.








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sonos

Utente Attivo


Inserito il - 25/03/2011 : 12:44:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sonos Invia a sonos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le sirene pseudo ambientaliste non hanno intaccato la fiducia nell'atomo del Cantone svizzero di Argovia (che ospita 3 dei 5 reattori elvetici), infatti i 130 parlamentari hanno votato la richiesta dei Verdi di uscire dal nucleare: 82 a favore delle centrali, confermando la volontà di mantenere il 50% dell'approvvigionamento energetico dalle stesse.

Insomma, siccome i francesi hanno già detto che non chiuderanno col nucleare e ora neanche gli svizzeri, i reattori che si trovano entro un raggio di 200 Km da Milano sono 26 e 26 resteranno.

Chissà che l'esempio della Svizzera, da qualcuno presa a modello politico da imitare, non costituisca un valido spunto riflessivo anche in Italia.

Un ragionamento che capita e ricapita spesso: abbiamo le centrali nucleari vicine tanto vale costruircele anche in casa.
Peccato che ci si scordi che più si è vicini ad una fuga radioattiva, tanto più gravi possono essere le conseguenze (maggiore è la distanza da una fonte radioattiva, minore sarà l'irradiazione subita), infatti l'intensità di un'emissione radioattiva diminuisce col quadrato della distanza.
E' come dire, dato che il mio vicino di casa è un piromane, allora mi incendio la casa da solo, tanto prima o poi lo farebbe lui.

Ma la vicinanza delle centrali nucleari non è pericolosa solo in caso di incidente: lo studio tedesco KiKK (Kinderkrebs in der Umgebung von KernKraftwerken – Tumori infantili in prossimità delle centrali nucleari) ha evidenziato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza di tumori maligni, in particolare dei casi di leucemia, nei bambini di età inferiore ai 5 anni che vivevano entro un raggio di 5 chilometri da una centrale nucleare.

http://www.bfs.de/en/kerntechnik/ki...bs/kikk.html








Modificato da - sonos in data 25/03/2011 12:46:00

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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 25/03/2011 : 14:05:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sonos ha scritto:

Le sirene pseudo ambientaliste non hanno intaccato la fiducia nell'atomo del Cantone svizzero di Argovia (che ospita 3 dei 5 reattori elvetici), infatti i 130 parlamentari hanno votato la richiesta dei Verdi di uscire dal nucleare: 82 a favore delle centrali, confermando la volontà di mantenere il 50% dell'approvvigionamento energetico dalle stesse.

Insomma, siccome i francesi hanno già detto che non chiuderanno col nucleare e ora neanche gli svizzeri, i reattori che si trovano entro un raggio di 200 Km da Milano sono 26 e 26 resteranno.

Chissà che l'esempio della Svizzera, da qualcuno presa a modello politico da imitare, non costituisca un valido spunto riflessivo anche in Italia.

Un ragionamento che capita e ricapita spesso: abbiamo le centrali nucleari vicine tanto vale costruircele anche in casa.
Peccato che ci si scordi che più si è vicini ad una fuga radioattiva, tanto più gravi possono essere le conseguenze (maggiore è la distanza da una fonte radioattiva, minore sarà l'irradiazione subita), infatti l'intensità di un'emissione radioattiva diminuisce col quadrato della distanza.
E' come dire, dato che il mio vicino di casa è un piromane, allora mi incendio la casa da solo, tanto prima o poi lo farebbe lui.

Ma la vicinanza delle centrali nucleari non è pericolosa solo in caso di incidente: lo studio tedesco KiKK (Kinderkrebs in der Umgebung von KernKraftwerken – Tumori infantili in prossimità delle centrali nucleari) ha evidenziato un aumento statisticamente significativo dell’incidenza di tumori maligni, in particolare dei casi di leucemia, nei bambini di età inferiore ai 5 anni che vivevano entro un raggio di 5 chilometri da una centrale nucleare.

http://www.bfs.de/en/kerntechnik/ki...bs/kikk.html


Sonos, Milano è la città con la più alta incidenza d'Europa di leucemie infantili, ciò significa che se ti interessa evitare certe patologie, bisogna intervenire su cose che non riguardano il direttamente ed esclusivamente il nucleare.

Inoltre l'esempio del piromane è un pò, diciamo semplicistico, in Europa chi ha le centrali ha tutto l'interesse a evitare gli incidenti, che infatti non avvengono, mentre il piromane è un criminale che dolosamente appicca l'incendio...

Cerchiamo di guardare a 360 gradi, se ci limitiamo a cercare il singolo dato per avvalorare una tesi posticcia, non andiamo da nessuna parte o meglio andiamo a quel paese, tutti insieme, nessuno escluso.

Compiuti centocinquant'anni abbiamo riscoperto il tricolore, ora speriamo non ce ne vogliano altrettanti per avere un pò più di fiducia in noi stessi, perché a parte i mille problemi irrisolti (non irrisolvibili), questo è un paese che può fare tantissimo, a cominciare dalla ricerca scientifico-tecnologica.

L'ottimismo è il sale della vita, il pessimismo è il sale sulla piaga...










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Nostalgia

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Inserito il - 25/03/2011 : 14:07:36  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

" Il tuo, MAURIZIO FEO, voleva essere un intervento in buona fede ma nel Forum da giorni c'è qualcuno che cerca di manipolare l'opinione del popolo sardo verso il mitico santo meraviglioso sacro nucleare. Il tuo intervento è molto ghiotto per qualcuno e può essere facilmente frainteso da chi è profano in materia".

Tu lo hai sicuramente frainteso "in pectore et in littera": gli altri, non so...
Non so bene perché, ma trovo anch'io che il nickname "Nostalgia" ti si addica poco: nel mio caso "**** ******* ******* **********" lo troverei più appropriato.

* E' il mio modo per dirti - una sola volta per tutte, non si ripeterà mai più - che ti trovo irritante e fastidiosa, anche quando non scrivi: il che è straordinario, se ci pensi; un'esperienza nuova e misteriosa!





Non vedo nessuna giustificazione per questo tuo atteggiamento proprio nei miei confronti.

Forse sei tu che hai frainteso o hai voluto fraintendere ciò che ti ho scritto. Tra l'altro non mi riferivo a te ma neanche questo hai capito.

Quello che provoco negli altri non è un problema che mi riguarda minimamente.

Fai un po te !

N.B. Non ho assolutamente nostalgia di alcuni rari e sporadici individui che frequentano Paradisola anche se sardi... proprio per niente.









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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 25/03/2011 : 14:14:00  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
jomaru ha scritto:

Nostalgia ha scritto:

A gentile richiesta....

http://www.greenpeace.org/italy/it/...niger-areva/

L'uranio di Areva sta uccidendo il Niger

News - 6 maggio, 2010
Diffondiamo un'inchiesta che rivela come l'estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell'energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell'EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia.

In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, abbiamo realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.
................................................................................



La richiesta era un'altra ma è inutile insistere


Cosa pretendi.. sono limitata !!

Mentre SONOS che (a differenza mia) ha voglia di perdere tempo a rispondervi con dati tecnici e inconfutabili NON LO ASCOLTATE ne lo considerate degno della vostra alta intelligenza !!

Scendere dal piedistallo non fa male a nessuno di tanto in tanto












Modificato da - Nostalgia in data 25/03/2011 14:21:29

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jomaru
Salottino
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Inserito il - 25/03/2011 : 14:37:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nostalgia ha scritto:

jomaru ha scritto:

Nostalgia ha scritto:

A gentile richiesta....

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L'uranio di Areva sta uccidendo il Niger

News - 6 maggio, 2010
Diffondiamo un'inchiesta che rivela come l'estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell'energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell'EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia.

In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, abbiamo realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.
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La richiesta era un'altra ma è inutile insistere


Cosa pretendi.. sono limitata !!

Mentre SONOS che (a differenza mia) ha voglia di perdere tempo a rispondervi con dati tecnici e inconfutabili NON LO ASCOLTATE ne lo considerate degno della vostra alta intelligenza !!

Scendere dal piedistallo non fa male a nessuno di tanto in tanto







Con Sonos, mi sono sempre confrontato con rispetto e civiltà, esattamente quello che con te risulta molto difficile fare e il problema pare non essere solo mio...









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sonos

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Inserito il - 25/03/2011 : 16:08:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sonos Invia a sonos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
jomaru ha scritto:

Sonos, Milano è la città con la più alta incidenza d'Europa di leucemie infantili, ciò significa che se ti interessa evitare certe patologie, bisogna intervenire su cose che non riguardano il direttamente ed esclusivamente il nucleare.

Inoltre l'esempio del piromane è un pò, diciamo semplicistico, in Europa chi ha le centrali ha tutto l'interesse a evitare gli incidenti, che infatti non avvengono, mentre il piromane è un criminale che dolosamente appicca l'incendio...

Cerchiamo di guardare a 360 gradi, se ci limitiamo a cercare il singolo dato per avvalorare una tesi posticcia, non andiamo da nessuna parte o meglio andiamo a quel paese, tutti insieme, nessuno escluso...

Parere personale, ma questo modo di offuscare i dati allargando il raggio d'azione non lo trovo costruttivo ed anzi un pò tendenzioso.
Un'attenta lettura del rapporto KiKK evidenzia l'aumento dell'incidenza dei tumori infantili nei luoghi vicino alle centrali nucleari rispetto alle altre zone prive di questi impianti, questo non significa che le aree interessate dallo studio siano quelle a più alta incidenza di neoplasie in assoluto ma che gli impianti atomici siano una causa dell'insorgenza di tumori questo sì.
Il caso di Milano è da ricondurre alla scelta economico-industriale che si è fatta nel territorio, certo che una eventuale centrale nucleare nei dintorni potrebbe rendere molto più elevata e seria l'incidenza di tumori infantili. Il problema è che si dovrebbe cercare di porre rimedio ai mali, non accrescerli.
Se vogliamo allargare il raggio d'azione, il discorso deve valere anche per l'energia prodotta dal nucleare: se attualmente, con centinaia di impianti, la percentuale di energia elettrica prodotta a livello globale è poca cosa, perchè continuare a spingere in questa direzione?
Sul fatto che chi possiede e gestisce le centrali nucleari abbia interesse ad evitare incidenti, è un'affermazione palesemente smentita dai fatti: non si contano gli incidenti diciamo minori ma comunque di elevato impatto ambientale nel mondo, ma rimanendo ai giorni nostri, occorre ricordare che solo tre anni fa i vertici della TEPCO (l'azienda privata che gestisce gli impianti di Fukushima) sono stati azzerati per 47 tra violazioni dei protocolii di sicurezza e trasmissione di dati falsi.

Io non mi limito a guardare in un'unica direzione, i sistemi di produzione energetica alternativi alle centrali nucleari esistono, sono più economici e tempisticamente più rapidi: si chiamano efficienza e risparmio energetico uniti a produzione da vere fonti rinnovabili ed ecologicamente meno impattanti. Si ridurebbero anche i rischi d'insorgenza dei tumori in generale, cosa comunque che il nucleare non può garantire.








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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 25/03/2011 : 16:20:18  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Siccome il maremoto ha distrutto una diga , il che ha moltiplicato i danni con un Vaiont Giapponese, propongo di smantellare tutte le dighe nel Mondo: sono pericolose.








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Nostalgia

Utente bloccato


Inserito il - 25/03/2011 : 16:24:12  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
jomaru ha scritto: in Europa chi ha le centrali ha tutto l'interesse a evitare gli incidenti, che infatti non avvengono,




1964 Garigliano (Italia). Guasto al sistema di spegnimento di emergenza del reattore. Si è andati vicino alla catastrofe.

1967 Trino Vercellese (Italia). Fessurazione di una guaina d'acciaio di una barra di combustibile con conseguente chiusura della centrale per 3 anni. Per buona parte di questo tempo la centrale ha scaricato nelle acque del Po trizio radioattivo.

1967 Francia. Fusione di elementi combustibili nel cuore del reattore di Siloe (Grenoble). Ciò provoca la liberazione di Iodio 131 e Cesio 137 nell'acqua di raffreddamento del reattore. Si liberano gas radioattivi nell'aria.

1968 Den Haag (Olanda). Per un «errore tecnico» si libera nella centrale Up 2 del materiale radioattivo. La radioattività nell'aria della città supera di 100 volte i limiti «accettabili».

1968 Gennaio, Chooz (Belgio). Grave incidente nel reattore ad acqua leggera. La riparazione è durata 2 anni e 2 mesi. Nel 1970 il reattore è guasto di nuovo.

1968 Francia. Il reattore di Monts Arreé si arresta per un incidente. Periodo di riparazione: 3 mesi.

1969 Garigliano (Italia). Sette arresti alla centrale per guasti.

1969, febbraio. Latina (Italia). Arresto alla centrale di Latina per mancanza di alimentazione alla strumentazione (a marzo si avrà ancora un grosso guasto alla stessa centrale).

1969, gennaio. Lucens (Svizzera). Dopo sole 7 ore di funzionamento si ha surriscaldamento con rottura di guaine ed infiltrazione di acqua contaminata nel sotterraneo. La grotta contenente la centrale è stata murata definitivamente.

1969 Francia. Parecchi chilogrammi di uranio vanno persi durante un incidente a Saint Laurent des Eaux. Le riparazioni durano parecchi mesi.

1970 Belgio. Altro incidente nel cuore del reattore di Chooz.

1975, 19 novembre. Germania. Muoiono 2 operai nel reattore di Gundremmingen. I due dovevano riparare una valvola. Escono 4 litri di vapore radioattivo ad una pressione di 60 atmosfere e ad una temperatura di 270°C.

1975, 7 dicembre. Lubmin (Repubblica Democratica Tedesca). Un cortocircuito nell’impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale baltico nella Germania Orientale, provoca una parziale fusione del nucleo del reattore.

1976 Gennaio, Germania. Sempre a Gundremmingen la neve caduta in abbondanza spezza le linee elettriche che convogliano l'energia prodotta nel reattore. Questo, spento con la procedura d'emergenza, fu soggetto ad una tale pressione interna che le valvole di sicurezza si aprirono e liberarono vapore radioattivo.

1989 Finlandia. Avaria nel sistema di controllo nella stazione di Olkiluoto.

1990 Germania. Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.

1991 Finlandia. Spegnimento manuale dovuto ad un incendio nella stazione di Olkiluoto.

1992, novembre. Forbach (Francia). Un grave incidente nucleare causa la contaminazione radioattiva di tre operai. I dirigenti dell’impianto vengono accusati l’anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste.

1992 Germania. Avaria nel sistema di raffreddamento nella centrale di Brunsbuttel.

1994, 23 marzo. Biblis (Germania). Centrale nucleare di Biblis: una falla nel circuito primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato.

2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.

2007, 28 giugno. Kruemmel (Germania). Scoppia un incendio nella centrale nucleare di Krummel, nel nord della Germania vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In pochi mesi si verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.
Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell’Ambiente, l’impianto di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali. Stando ai piani di uscita dal nucleare, fissati in una legge del 2002, il reattore dovrebbe essere spento al più tardi nel 2015.


Ma questi non sono incidenti...insomma !

Possibile che non sapete leggere... è tutta salute !











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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 25/03/2011 : 16:29:18  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando

Article: Solid-Tumor Mortality in the Vicinity of Uranium Cycle Facilities and Nuclear Power Plants in Spain.

Article from:Environmental Health Perspectives Article date:July 1, 2001 Author:Lopez-Abente, Gonzalo; Aragones, Nuria; Pollan, Marina Copyright


To ascertain solid tumor mortality in towns near Spain's four nuclear power plants and four nuclear fuel facilities from 1975 to 1993, we conducted a mortality study based on 12,245 cancer deaths in 283 towns situated within a 30-km radius of the above installations. As nonexposed areas, we used 275 towns lying within a 50- to 100-km radius of each installation, matched by population size and sociodemographic characteristics (income level, proportion of active population engaged in farming, proportion of unemployed, percentage of illiteracy, and province). Using log-linear models, we examined relative risk for each area and trends in risk with increasing proximity to an installation. The results reveal a pattern of solid-tumor mortality in the vicinity of uranium cycle facilities, basically characterized by excess lung [relative risk (RR) 1.12, 95% confidence interval (CI), 1.02-1.25] and renal cancer mortality (RR 1.37, 95% CI, 1.07-1.76). Besides the effects of natural radiation, these results could well be evincing the influence on public health exerted by the environmental impact of mining. No such well-defined pattern appeared in the vicinity of nuclear power plants. Monitoring of cancer incidence and mortality is recommended in areas surrounding nuclear fuel facilities and nuclear power plants, and more specific studies are called for in areas adjacent to installations that have been fully operational for longer periods. In this regard, it is important to use dosimetric information in all future studies. Key words: environment, epidemiology, ionizing, mortality, neoplasms, nuclear facilities, radiation, uranium mines. Environ Health Perspect 109:721-729 (2001). [Online 11 July 2001] http://ehpnet1.niehs.nih.gov/docs/2...nte/abstract .html

The report that appeared in late 1983 of a cluster of leukemias in young residents living near a nuclear fuel reprocessing plant in Sellafield, England, triggered a considerable amount of investigation into cancer incidence and mortality in areas near nuclear installations. The nuclear industry generates a great deal of social concern, exacerbated recently by the serious accidents that have affected nuclear power plants, such as that of Chernobyl in 1986, and uranium processing facilities, such as the one at Tokaimura in 1999.

Cancer incidence and mortality studies in areas near nuclear facilities have failed to eliminate doubts about possible adverse population effects attributable to routine operations, despite the fact that numerous studies performed in different countries have reported an absence of cancer risk in areas around nuclear fuel facilities and power plants (1-4). In the main, epidemiologic studies have targeted hematologic tumors and young age groups, and very few have sought to assess in depth the remaining malignant tumors. The concern voiced by society regarding the consequences of industry in its immediate vicinity has essentially focused on nuclear power plants. With respect to industries linked to uranium production, considerable effort has been made to ascertain the risk in cohorts of miners (5-7), and although the environmental impact of nearby uranium mines, particularly of uranium mill tailings (8-10), has been studied, the related public health consequences have received scant attention.

Spain currently has seven nuclear power plants, with a total of 10 reactors (nine fully operational and one being dismantled) and nine nuclear fuel facilities (three fully operational, one shut down, and five being dismantled). We therefore performed a cancer mortality study covering towns near nuclear power plants and fuel facilities. Death certificates were the only nationwide source of information on mortality in Spain on which a first analysis of this nature could be based.

In a previous study we reported the results for hematologic tumors (11). In this article we report the results of that study for solid tumors. The analysis presented here sought to quantify the relative risk of death in the vicinity of such installations; to ascertain said risk before and after the date on which these installations first came into operation; to study changes in risk according to subjects' relative proximity to the respective installations; and, given the descriptive and exploratory nature of this study, to provide further pointers for new research.









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