Forum Sardegna - Scusorgius, I tesori nascosti
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Nota Bene: Aritzo - Su Texile (tezile, termine barbaricino di origine preromana che indica un cocuzzolo isolato) sorge a 974 m slm. E' una formazione calcarea del Giurese che sovrasta, con la caratteristica forma di un fungo sbrecciato e le compatte pareti verticali/strapiombanti, un rilievo coniforme modellato nel complesso scistoso del paleozoico.



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 Scusorgius, I tesori nascosti
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 22/11/2006 : 11:21:51  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi vi propongo...

"Su Scusorgiu" è un tesoro, per così dire, nascosto, che si può trovare dovunque, sulla Terra, nei luoghi più impensati: nel cavo di un albero, in un buco sotto terra coperto da un lastrone di pietra, fra i muri o nel tetto di una casa vecchia, o allo scoperto sotto un albero o sopra un sasso e così via immaginando.
Su Scussorgiu non è un tesoro stabile, ossia nel luogo dov'è posto, non vi si trova sempre e , sopratutto, non è a disposizione di chiunque possa capitarvi casualmente o magari ricercandolo con speciali strumenti di rivelazione o per indicazione di un qualunque tipo di veggente. Esso viene dato nel sogno a chi lo merita; oppure, a certe condizioni, viene indicato da uno spiritello.
Per quanto riguarda il sogno, può essere dato ad una persona tutto per sè, come grazia particolare; e allora deve andare da sola a ritirarlo dal luogo precisamente indicato, entro il termine stabilito, in genere nel giorno o nella notte immediatamente successivi. Oppure viene dato al sognante associato con un'altra persona, con la quale devono dividerlo in parti uguali. In questo caso però deve riuscire a condurvi l'associato ( o associata) senza rivelargli il segreto, finchè insieme non arrivano a scoprire il tesoro. Possono sorgere delle complicazioni in quanto se non si segue fedelmente questo rituale ( se per es. non si va nel tempo stabilito, o per paura uno ci va accompagnato, se gli è dato da solo, o va solo per averlo tutto, se gli è dato in due), il tesoro allora si trasforma in carbone, che dopo poco scompare.

Oltre alla rivelazione in sogno, i tesori possono essere rivelati da uno spiritello, o folletto, che viene chiamato Ingannadori, a causa del suo comportamento.
Su Ingannadori si presenta come un ometto normale e dalle dimensioni di un bambino di due o tre anni. Ha un capuccio rosso tondo e un abbigliamento indefinibile. Corre velocissimo appena sfiorando il terreno, la superficie dell'acqua o del bosco, e varcando a volo qualsiasi ostacolo che gli si pari davanti. Si posa lieve dove gli pare, non solo sul terreno, ma indifferentemente sugli alberi, sui tetti, sull'acqua, su scogli o picchi di roccia. Può apparire all'improvviso dovunque, sotto qualsiasi forma, e scomparire all'istante. Bada particolarmente al suo cappuccio rosso tondo, dove pare che abbia tutta la sua potenzialità materiale; per il resto è spirito inafferrabile. E però, se si riesce a prendergli il cappuccio, è costretto, per riaverlo, a rivelare un tesoro nascosto.
Tuttavia non cede facilmente: egli vi va dietro e attorno, chiedendolo, con un pianto che fa molta pena e con tante promesse di ogni bene. occorre essere molto furbi ed avere un cuore di pietra per resistere a quel pianto e a quelle promesse. Perciò in genere il folletto riesce a farsi restituire il suo cappuccio.
dopo che lo ha riavuto, non solo non mantiene le promesse, ma si dilegua per non riapparire mai più.
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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Monserrato  ~  Messaggi: 1285  ~  Membro dal: 15/11/2006  ~  Ultima visita: 11/08/2015

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Nuragica

Moderatore




Inserito il - 22/11/2006 : 11:46:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nuragica Invia a Nuragica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che bello leggere questi racconti Ammutadori..
Mi pare di tornare indietro nel tempo, quando la mia mamma e le mie zie ci raccontavano queste storie di sogni e di folletti..
A proposito del sogno rivelatore è successa qualcosa di simile ad una mia zia. Mi faro' raccontare meglio da lei o da mia madre l' accaduto perché non ricordo bene com'era andata a finire.

____________________________________________________________
... vegno del loco ove tornar disio




 Regione Lombardia  ~ Città: trexentese inviata speciale nel nord Italia  ~  Messaggi: 15406  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 23/10/2020 Torna all'inizio della Pagina

Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 22/11/2006 : 12:08:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Purtroppo per raccogliere simili testimonianze occorre tempo. Bisognerebbe intervistare i vecchi, altrimenti tutto svanisce..




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Monserrato  ~  Messaggi: 1285  ~  Membro dal: 15/11/2006  ~  Ultima visita: 11/08/2015 Torna all'inizio della Pagina

Ela

Moderatore




Inserito il - 25/11/2006 : 22:15:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ela Invia a Ela un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito dei tesori nascosti (Scusorgius) ......Sempre dal mio libro ...
"In ogni parte della Sardegna si sente parlare di <scusorgius>:Si ritiene che si trovino nascosti nei nuraghi,nelle <domus de Janas>,nelle chiesette di campagna (Dì un pò 4 mori...non starai cercando un tesoro nelle tue chiesette?),nei vecchi ed abbandonati cimiteri:Dalla ricerca di questi inesistenti tesori,ne è venuta una furia devastatrice, che ha mandato in rovina i più belli ed i più antichi monumenti:Ancor oggi , il popolo sardo crede negli <scusorgius> e ciascuno si augura di vedere in sogno lo spirito che gli indichi le modalità per ritrovarli.
Si crede dunque che ogni tesoro sia gelosamente custodito da uno spirio che lo concede con determinate condizioni a chi è destinato,il quale appena ricevuto l'avviso,deve conservare con gelosa cura il segreto,preparandosi a compiere, senza nulla omettere,tutto quanto è prescritto.Occorrerà innanzi tutto un grande coraggio,rimanendo impassibile dinanzi a qualsiasi avvenimento,apparizione o manifestazione spiritica o diabolica che miri a spaventarlo.Non ottemperando a tutte le prescrizioni,non si troverà più il tesoro,ma , al suo posto,un bel mucchio di carbone o cenere"
Il prf. Bottiglioni Gino,nella sua opera"Leggende e Tradizioni di Sardegna" ci racconta che per trovare il tesoro si fanno in sardegna degli scongiuri caratteristici ed invocazioni ai santi; i più invocati sono Sant'Elena,San Silvestro e San Basilio:
" A volte il tesoro è guardato e custodito da un'anima.Se il tesoro non viene dato,essa ne rimane a guardia per tutta l'eternità ed in eterna penitenza.Oppure su scusorgiu viene cusodito da un fantasma o da spiriti di natura diabolica.
Gli < scusorgius> potevano essere sorvegliati anche dalla <musca macedda> un terribile insetto,forse mai esistito, e creato dalla fantasia dei sardi.


C'esti un'isola in su Mediterraniu aundi s'aria fragada de mari,de terra e de mirtu.....esti sa Sardigna......




 Regione Marche  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 6439  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 03/07/2020 Torna all'inizio della Pagina

meurreddu
Salottino
Utente Mentor


Gonnesino Doc



Inserito il - 25/11/2006 : 22:24:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
da noi a gonnesa si chiamano scrigiogi ... è vengono rivelati in sonno dai vecchi padroni che abitavno il posto ...mi ricordo di una signora che aveva sognato la vecchia padrona di casa che gli rivelò su scrigiogui però ad una condizzione ... nn doveva andare a prenderlo se aveva paura se nò il contenuto della scatola si sarebbe trasformato in cenere ... bhè lei ... seguì alla lettere le indicazioni della signora è trovò sotto la mattonella della cucina il buco con la scatola ma la signora aveva una fifa tremenda.. che quando aprì la scatola trovò solo cenere .... che stupida che è stata ... fossi stato io al suo posto ...

su meureddu





Modificato da - meurreddu in data 26/11/2006 08:11:44

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Konesa  ~  Messaggi: 3160  ~  Membro dal: 02/11/2006  ~  Ultima visita: 09/04/2014 Torna all'inizio della Pagina

meurreddu
Salottino
Utente Mentor


Gonnesino Doc



Inserito il - 26/11/2006 : 08:14:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
c'è un altra leggenda a gonnesa ... riguarda un coniglio bianco ... si dice che chiunque incontri questo coniglio ... lo debba seguire senza mai toglierli gli occhi di dosso .. xchè questo ti porta ad un "tesoro nascosto " ... SE LO SI PERDE DI VISTA ANCHE SOLO UN MOMENTO QUESTO SCOMPARE ... è se scompare addio tesoro ...

su meureddu





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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 27/11/2006 : 10:25:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si meureddu, i nomi sono diversi, scusorgius, sraxoxus...
non è per nulla facile prenderli. E nn sai mai cosa salta fuori.
Sono sempre custoditi da una presenza e sono convinto che poterli avere devi cedere qualcosa in cambio...
Bella la storia del coniglio bianco..... follow the white rabbit...
alla matrix... o alla alice...
se qualcuno ha notizie in merito al coniglio si faccia avanti ^_^

Saludi e Trigu
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meurreddu
Salottino
Utente Mentor


Gonnesino Doc



Inserito il - 30/11/2006 : 14:45:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nn è una cazzata quella del conoglio ...è una cosa che mi aveva raccontato un signore...


su meureddu





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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 30/11/2006 : 15:12:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


scusa ma nn ho detto che è una cazzata....
chiedevo se altri avevano sentino altri racconti simili...


Saludi e Trigu
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 01/02/2007 : 11:54:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nessuno ha sentito altre leggende in merito al coniglio bianco citato da Meureddu?

Saludi e Trigu
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 25/06/2007 : 15:10:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La Quercia e lo Scusorgiu

Un uomo aveva avuto in sogno un tesoro nascosto nell'ampio cavo di una quercia antica, un pò lontano dal Paese, e consociato con un altro uomo col quale non correvano relazioni di buona amicizia.
E ciò lo rendeva preoccupante.

Comunque deposta l'uggia, e confortato dall'idea che il consociato era un fervido credente nei tesori nascosti e che, quindi, ci avrebbe pensato da sè, lo avvicinò, lo salutò gentilmente e, senza mostrare premura, poco dopo lo invitò a fare una passeggiata in campagna con lui.
Pur con grande stupore con quella gentilezza e quell'invito insoliti, il consociato accettò, e si avviarono per una strada di campagna, parlando del più e del meno. E così, quasi senza avvedersene, erano giunti nei pressi della quercia, che però si trovava fuori mano, in un pendio a valle della strada.
L'uomo del sogno varcò il muretto, che fiancheggiava la strada, per andare da quella parte; e l'altro si fermò esitante, chiedendo:
- Ma dove vuoi andare?
- Là, verso quella parte - rispose, indicando la direzione della quesrcia.
- E vacci da solo, se ci hai da fare. io ti aspetto qui.
- E via! - riprese quegli - andiamo: mi hai accompagnato finora...-
L'associato varcò il muretto pure lui, e si avviarono costeggiando il pendio verso la direzione indicata. Ma come si avvicinarono alla quercia, si ricordò che di là, a pochi passi, c'era un precipizio; e gli venne il sospetto che l'invitante con quelle blandizie gli stesse ordendo un tranello. E si fermò di botto.
L'uomo del sogno cercò di convincerlo a fare altri cinquanta o sessanta passi che li separavano dalla quercia, per poi svoltare su e tornare verso il Paese; e, poichè era irremovibile, lo prese garbatamente a braccetto per farcelo giungere alla buona.
Ma quegli vieppiù insospettito, dette uno strappo e si liberò della presa. L'altro, vedendo che l'impresa andava alla malora, lo riafferro stretto al braccio, alle vesti e dove poteva, tirandolo verso la quercia. Ne seguiva un tira e molla ognuno dalla sua parte, e caddero a terra voltolando nel rovo, menando pugni, stracciandosi le vesti, scalciando, graffiandosi...
Quando l'uomo del sogno, dopo aversi preso tanti pugni, calci e graffi, aveva perso la speranza di condurre a termine l'impresa, si rizzò in piedi indignato e sbottò:
- Vedi! - indicando la pianta - in quella quesrcia mi hanno dato uno scusorgiu con te. Ora ti c'impicchi! ormai è perduto!
- Oh Dio! - fece l'altro - pensavo che tu mi volessi spingere in quel precipizio.
E corsero insieme a vedere, sperando che facessero in tempo a prendere il tesoro ancora buono. Ma quando vi giunsero l'ampio cavo della quercia era pieno di carbone, che pareva estratto allora dalla carbonaia!
Lo guardarono stupiti; si guardarono in faccia commiserevoli; poi palparono entrambi fino in fondo. Niente da fare: era tutto carbone!
L'associato, lamentandosi - Colpa mia! Colpa mia! - si cacciava le mani nei capelli, si tirava gli orecchi e si dava delle botte in faccia...
Ma l'altro poi lo trattenne, dicendo:
- E' il Diavolo che ci ha messo lo zampino!
E presero la via del ritorno sconsolati, laceri e graffiati mogi mogi verso il Paese.

Da: Come nasce un diavolo - Giovanni Moi



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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 16/08/2007 : 10:12:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie a Contusu, la mia sete di scoperta della cultura della nostra terra è cresciuta in modo esponenziale.
Cerco di leggere più libri possibile e tra questi, mi è capitato fra le mani "Leggende e tradizioni di Sardegna" di Gino Bottiglioni.

Ho già avuto modo di scrivere circa alcune delle "leggende" Sarde che più mi affascinano.
Si tratta delle storie legate agli "scusorgius", i misteriosi tesori custoditi da entità particolari.
Nei suoi studi glottologici sulla linguistica Sarda, Gino Bottiglioni fa riferimento a diverse leggende che hanno come protagonista il "tesoro".
Gino Bottiglioni giunse a Cagliari non ancora trentenne sul finire del 1915, come professore di italiano nelle regie Scuole Normali.
Riguardo la sua permanenza nell'Isola scrive: "Dimorando in Sardegna per un tempo assai lungo, è accaduto
a me, come a tanti altri, di non poter resistere al desiderio di conoscere un po#8217; intimamente quell#8217;isola piena
d#8217;interesse e di attrattive per chi voglia studiare la sua natura, la sua storia, il suo popolo."
Riportiamo in due articoli un piccolo stralcio del suo libro.

"Le leggende sui tesori le quali hanno avuto una grande diffusione nel Medio Evo fiorirono e fioriscono ancora molto numerose anche in Sardegna, dove il tesoro si chiama siddátu nel centro e nel settentrione dell#8217;isola, scusórgiu nel mezzogiorno e pósidu in qualche località, come per esempio a Dualchi.
La Sardegna offre ancora oggi all#8217;archeologo un largo campo di ricerche e di studi appunto perché il sottosuolo, quantunque sia stato già molto frugato, riserba tuttavia delle sorprese non solo allo studioso, ma anche al pastore e al contadino; questi trovano spesso monete antiche e oggetti preziosi che accendono più che mai la loro fantasia e li persuadono a delle ricerche non sempre infruttuose, anzi qualche volta fortunate. Quindi le numerose leggende che su questo argomento si andarono formando tra i sardi hanno, nel loro complesso, un fondo di verità;
le lotte che dilaniarono l#8217;isola e le incursioni saracene che la funestarono dovettero effettivamente indurre le varie popolazioni ad affidare alla terra protettrice i loro averi, prima di fuggire dinanzi al nemico vincitore o alla invasione dei barbari.

Ad epoca remota risale la ricerca dei tesori in Sardegna; qui come altrove, fu regolata da norme giuridiche minute e precise, le quali si resero necessarie specialmente al tempo del dominio spagnuolo, quando essa divenne addirittura una febbre.
Dal Prof. Taramelli, direttore del Museo di Cagliari, mi fu mostrata la copia di un curioso documento in lingua spagnuola il quale contiene un lungo elenco di tesori nascosti in Sardegna, che sono indicati con una cura minuziosa; il compilatore ha certo lavorato in parte di fantasia, in parte deve aver attinto alle tradizioni esistenti nei vari luoghi, ma il documento non sembra scritto da uno che volesse burlarsi delle fole che i sardi raccontano intorno alle misteriose ricchezze raccomandate alla custodia della terra. In questo elenco, i tesori sono per la maggior parte collocati vicino alle chiese (1), ma il popolo crede che molti di essi giacciano anche nei pressi degli antichi monumenti preistorici.
L#8217;archeologo che, dopo uno studio accurato e paziente, arriva alla scoperta di una stazione neolitica, di una necropoli creduta ignorata, si accorge spesso di essere giunto troppo tardi e di essere stato preceduto dai cercatori di tesori che hanno frugato dappertutto e hanno messo tutto a soqquadro. I nuraghi sono minacciati continuamente dai pastori che, per trovare il prezioso deposito, ruinano e scavano con una fede cieca la quale rasenta il fanatismo.
Non sono pochi i monumenti nuragici e le tombe dei giganti che prendono il nome dal tesoro che vi si crede sotterrato (2), come certe località per le quali sarebbe difficile determinare donde abbiano derivata la loro fama (3).

A volte la fantasia popolare non si limita a creare l#8217;esistenza di un tesoro, ma cerca anche di stabilirne l#8217;origine; così parecchi tesori si credono dovuti alla munificenza dei giudici e nascosti al tempo loro, come quello che fu ricercato invano per oltre un ventennio a Sassari, nella casa detta di Michele Zanche.
A Esterzili, si crede che, nel monte Santa Vittoria, siano sepolti i paramenti e gli arredi sacri di sette chiese e le ricchezze di sette paesi che furono un tempo intorno al suddetto monte. I pisani, che ebbero a temere l#8217;invasione di un popolo, seppellirono tutti i loro averi in un pozzo profondo quaranta metri e chiuso con uno strato di sabbia e di calce.
Mi raccontarono che, essendosi trovata nel 1912 una carta nella quale si parlava di questo tesoro, furono fatti degli scavi, ma non si rinvenne altro che un idoletto di bronzo, delle perle antichissime e uno scheletro umano, perché le ricerche non seguirono le indicazioni precise del documento.

Però in generale il popolo o attribuisce al tesoro un#8217;origine favolosa o si contenta di sapere soltanto che esiste e che può venire in suo possesso per una fortunata combinazione, quantunque ciò sia tutt#8217;altro che facile.
Infatti, secondo le nostre leggende, per lo più il cercatore è sfortunato e vede fallire l#8217;impresa proprio nel momento in cui sta per afferrare le ricchezze bramate (4).
Mi narrarono che una volta queste furono scoperte da una capra che, fuggendo dal gregge, si lasciò inseguire dal pastore e lo guidò, a poco a poco, sul luogo del tesoro; ma, per lo più, questo viene indicato direttamente a chi deve toccare, dal custode stesso."

"Infatti ogni tesoro è gelosamente custodito da uno spirito che lo concede, con determinate condizioni, a quello cui
è destinato. Questi, appena riceve l#8217;avviso, deve conservare con ogni cura il segreto e affrettarsi a compiere ciò che gli vien prescritto, dando prova di coraggio col restare impassibile davanti a qualunque manifestazione spiritica che tenda a spaventarlo; non ottemperando a quello che gli vien prescritto o ritardando nell#8217;impresa, non troverà più il tesoro, ma solo del carbone e della cenere.

Fra i sardi, si ripetono spesso degli scongiuri caratteristici per ritrovare i tesori, e i santi preferiti a cui si chiede la grazia sono Sant#8217;Elena, San Silvestro, San Basilio, quantunque non sia sufficiente avere il favore del Santo, ma occorra soprattutto grande coraggio e prontezza di mente per interpretare ed eseguire subito la volontà dello
spirito che tiene il tesoro.
Questo può essere in possesso delle fate le quali, secondo una tradizione di Pozzomaggiore, abitavano sul colle di Monte Oe e andavano di notte a svegliare colui che volevano arricchire, chiamandolo tre volte. Una graziosa leggenda che mi fu narrata a Esterzili, racconta di un umile pastorello che, capitato per caso nell#8217;antro di una fata che stava in mezzo ad inestimabili ricchezze, tutte le rifiutò per avere un campanellino d#8217;argento da mettere alla sua pecorella prediletta; così il pastorello di Bisarcio, condotto nei sotterranei della chiesa di Sant#8217;Antioco, in presenza di una fata ricchissima di nome Giorgiana Jaròsa (forse la stessa Giorgia o Lucia rabbiosa), preferisce di morire nella miseria, piuttosto che toccare quell#8217;oro che quasi offende la sua modestia e la sua semplicità.

Qualche volta i tesori sono guardati da un fantasma, come il terribile Don Blas d#8217;Aragona che vigila sulle ricchezze nascoste nel castello di Burgos; più frequentemente il custode è l#8217;anima di un prete o di un frate. Per esempio si
crede che, nei pressi di Solanas, non lungi da Oristano, sia nascosto un gran tesoro, posseduto da un frate misterioso che si mostra a mezzogiorno e spaventa chi osa avvicinarsi; così, tra Guspini e Arbus, vicino ad una fonte miracolosa, appare di notte, con un lampioncino rosso in mano, un prete senza testa, il quale sta a guardia delle ricchezze che ha seppellito in quei luoghi, avendole guadagnate con loschi maneggi e con imbrogli che furon causa della sua morte violenta. Nei nostri racconti, si trova spesso la figura del prete che custodisce i tesori,
oppure ha facoltà di prenderne mediante i suoi esorcismi. Infatti, nei solitari paesetti di Sardegna, sperduti fra i
monti o disseminati a larghe distanze nella pianura, il prete rappresenta l#8217;uomo più ricco e più colto (5) che, per il suo ministero, può scongiurare gli spiriti che stanno a guardia dei tesori e che sono quasi sempre di natura diabolica come il Pundácciu o Ammuntadòre già ricordato o la musca macèdda, un insetto terribile creato dalla fantasia dei sardi."


(1) P. Lutzu (in BBS, II, pp. 21 ss.) ricorda l#8217;antichissima chiesa di San Francesco d#8217;Oristano che fu fatta demolire dall#8217;arcivescovo Mons. Bua per trovarvi un tesoro.
(2) Si chiamano Su scusórgiu una sepoltura di gigante presso Baunei e un nuraghe a Gesturi e a Sini. Un nuraghe De su schisórgiu è vicino a Santadi, un altro detto Su siddádu è nel territorio di Sindia ecc.
(3) Un territorio ricco di tesori sarebbe intorno a Dorgali, dove si trovano varie regioni dette S#8217;iscusórgiu di Biristéddi, S#8217;iscusórgiu Lotronidda, S#8217;iscusórgiu sa Serra, S#8217;iscusórgiu Lortéi ecc.
(4) Non mancano però i fortunati; di molte ricche famiglie, si dice che abbiano iniziato la loro fortuna con la scoperta di un tesoro, al quale si attribuiscono pure le ricchezze dei Cresi leggendari di Sardegna
(5) Qualche volta è anche il più avaro e, come tale, è fatto segno ai frizzi e al sarcasmo della satira popolare.



Saludi e Trigu
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 16/08/2007 : 10:12:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao, inserisco un racconto relativo alla zona di Dualchi su un tesoro sepolto....


Il tesoro di zio Mauro Bussolo

Si dice che un pastore di nome Mauro Bussolo, teneva le pecore in una tanca, controllate da suoi due figli.
Un giorno, il più piccolo dei due uscì dalla capanna, suonando il flauto di canna.
All'improvviso al piccolo si presentò un signore a testa nuda, che gli disse di scavare sotto al nuraghe di Ono, presente all'interno della tanca.
Il piccolo, dopo la scomparsa del signore, corse a narrare il fatto al fratello maggiore e tutti e due lo raccontarono al babbo appena tornato dal paese.
Esso, dopo aver consigliato il figlio piccolo a non temere quel signore, si nascose in una macchia di lentischio.
Il signore apparve un#8217;altra volta e condusse il piccino al nuraghe e gli mostrò il tesoro, entrambe invisibili agli occhi del babbo nascosto.
Dopo sparito il signore, il piccino corse dal babbo per condurlo al luogo mostrato.
Mauro scavò trovando una pentola piena di pezzi d#8217;oro che si portò a casa di notte.
Da quel tempo quel pastore diventò ricco.

Saludi e Trigu
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jennifer402

Utente Medio


Inserito il - 16/08/2007 : 10:37:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a jennifer402 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io ho sempre saputo che su Scixòxu è una tentazione del diavolo che in sogno ti rivela un tesoro segreto, e che chi cede alla tentazione e va a cercare il tesoro poi muore in breve tempo....qualcuno ha sentito parlare di questa cosa?



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Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 16/08/2007 : 10:49:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non è del tutto corretto.
Leggi il primo post del tread in cui sono riportate alcune spiegazioni su come vengono rivelati i tesori nascosti.
Il pericolo nasce nel momento in cui qualcuno tenda di impadronirsi di un tesoro non destinato a lui.
Bisogna sapere che tali tesori sono sempre custoditi da guardiani che talvolta chiedono in cambio determinate cose che solo un pazzo o una persona senza
alcuno scrupolo può dare.


Saludi e Trigu
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jennifer402

Utente Medio


Inserito il - 16/08/2007 : 15:37:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a jennifer402 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ho capito.......mi piace molto questa discussione...



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