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Ela
Moderatore
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Inserito il - 09/01/2008 : 08:17:47
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| Annixedda ha scritto:
Ciao amici di paradisola, mi ritrovo ancora una volta a dovermi scusare per la temporanea assenza... ma ne ho avute di cotte e di crude in questo periodo... Alla fine sono riuscita a laurearmi e, nonostante tutte le vicissitudini, i casini e il destino infausto, devo dire con buoni risultati!! Per questo io vi ringrazio moltissimo per il sostegno morale e per l'aiuto che mi avete dato: senza di voi non credo che sarei riuscita a realizzare il buon lavoro che ne è venuto fuori!! E anche s'accabadora ringrazia!!
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Congratulazioni Annixedda.....siamo felici di esserti stati d'aiuto!!!!!!
------------------------------------------------------------------------------------------------ mezus terra senza pane, che terra senza justizia .
Ela
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Casteddaia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 09/01/2008 : 09:29:35
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Brava e Congratulazioni Annixedda Lella
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Annixedda
Utente Medio
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Inserito il - 09/01/2008 : 10:47:17
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Grazie...
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 09/01/2008 : 11:52:51
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Augurissimi!
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UtBlocc
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Inserito il - 08/04/2008 : 13:52:50
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Recentemente ho letto un libro su "s'agabbadora", Il termine pare derivi dallo spagnolo acabar, terminare, finire. La donna agabbadora veniva chiamata per porre fine all'agonia del loro caro. Faceva uscire fuori dalla stanza tutti i parenti e dopo una precisa formula assestava al malato un colpo di "mazzolu" quasi sempre diretto all'osso parietale provocandone la morte immediata. Dopo di che si allontanava senza chiedere niente. Tollerata dalle istituzioni e dalla Chiesa nel 1800 questo rituale era molto diffuso negli stazzi della Gallura, pare che anche nel 1900 s'agabbadora abbia compiuto l'eutanasia a Luras nel 1929, e ad Orgosolo nel 1952. Durante il rituale oltre al mazzolu veniva usato lu ghinaleddu, un piccolo giogo in legno che veniva sistemato sotto il cuscino del moribondo. Il giogo simboleggiava la fine della vita, staccato dai buoi, cioè dalla forza che trainava e rappresentava il corpo dell'ammalato ormai privo di forze quindi inutile. Nella Barbagia invece nei casi disperati pare si usasse strozzare l'ammalato.
p.s. non vi nascondo che è meno inquietante un libro dell'horror
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6169 |
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/04/2008 : 16:10:57
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mi fa più paura vedere buona domenica o amici in tv amhhahah
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 06/06/2008 : 22:48:03
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salve. a proposito di riti e tradizioni legati al concetto di morte e ai defunti, come si può interpretare il ricordo, trasmesso di generazione in generazione, dell'esistenza in tempi credo molto remoti di una donna anziana, abitante in luogo isolato in una dimora nascosta dalla vegetazione, donna custode del segreto di poter comunicare con i morti, anzi di parlare per possessione del suo corpo da parte di essi, con voce diversa dalla sua solita? cioè i visitatori faccevano anche lunghi viaggi a cavallo e quando vedevano un filo di fumo levarsi dalla foresta, allora quello era segno che avevano trovato la casa o capanna della donna. e allora loro dicevano cosa volevano sapere dai defunti o da certi defunti, e lei allora dopo un pò parlava con voce diversa rispondendo anche a certe domande dei visitatori. così si racconta. non credo sia una storia inventata dato che veniva tramandata nei secoli. però per quanto riguarda il fatto che i morti si impossessassero veramente del suo corpo ho un pò di dubbi. in cosa può essere inquadrato tale fatto nell'ambito delle tradizioni antiche rituali isolane? forse quella donna non era l'unica? me lo sono sempre chiesto
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cedro del Libano
Salottino
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Inserito il - 07/06/2008 : 06:08:02
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forse nel campo della magia o dello spritismo,ma come si chiamasse non me lo ricordo.
Pero' in Sardegna mi sembra che esisteno dei personaggi fantastici simili alle Parche,ma non ricordo il nome.
Mi sembra che qualche tempo fa ne hanno parlato nel Forum.
Forse Ammutadori potrebbe dirti qualcosa mi sembra che se ne intenda un po' di personaggi antichi.
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 07/06/2008 : 12:39:46
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grazie per la risposta. cmq tale personaggio femminile di cui è stato trasmesso il ricordo di generazione in generazione non era un essere mitologico. era proprio una donna reale, esistita chissà quanto tempo fa, dato che x es già x chi è vissuto nel 1800 era un fatto lontanissimo. non so come definirla, forse era una donna dedita a pratiche esoteriche. probabilmente qualche mio antenato ha assistito ai fatti che ho descritto, cioè era un visitatore andato per interrogarla. devo essere questa la spiegazione. ma allora probabilmente donne con tali caratteristiche sono sempre esistite e in varie epoche. quella non era che una delle tante esistite.
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cedro del Libano
Salottino
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Inserito il - 07/06/2008 : 13:04:37
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anche nell'odissea si trovano dei personaggi simili,ora non ricordo se fosse la maga Circe o la Sibilla.
Gli Ilensi dopo la fuga da Troia si stabilirono in Sardegna,si racconta anche di Ercole e di Elao.
Molto probabilmente sono delle conoscenze trasmesse da loro.
prova a porre la domanda nel settore archeologia,spesso chi studia archeologia conosce anche queste tradizioni,oppure ci vorrebbe un antropologo.
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Marialuisa
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Inserito il - 07/06/2008 : 16:52:34
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| cedro del Libano ha scritto:
anche nell'odissea si trovano dei personaggi simili,ora non ricordo se fosse la maga Circe o la Sibilla.
Gli Ilensi dopo la fuga da Troia si stabilirono in Sardegna,si racconta anche di Ercole e di Elao.
Molto probabilmente sono delle conoscenze trasmesse da loro.
prova a porre la domanda nel settore archeologia,spesso chi studia archeologia conosce anche queste tradizioni,oppure ci vorrebbe un antropologo.
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Molto probabilmente si tratta de "Sa filonzana ", una vecchia donna che col fuso aveva il potere di conoscere il destino e di invervenire sullo stesso spezzando il filo . Era una sorta di Parca , temutissima e nel carnevale per esorcizzare la morte viene rappresentata da una vecchina con la gobba e vestita di nero .
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Annixedda
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Inserito il - 19/08/2008 : 17:00:30
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Anche io ho saputo da qualcuno, ma non ricordo chi, che sa filonzana aveva tali poteri ed è a tutti gli effetti una parca sarda
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Ammutadori
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 20/08/2008 : 09:25:14
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ciao a tutti, mi ero perso la parte finale di questa conversazione. La risposta sulle parche sarde l'ha data MariaLuisa mentre per quanto riguarda la vecchina del racconto di CodicediSorres, sino a qualche anno fa sentivo parlare di personaggi con caratteristiche analoghe, in piena attività . Penso che queste persone siano sempre esistite e pensoc he tutt'ora se ne trovino, nei paesini soprattutto. Sono le cosidette persone "praticas", coloro che usano ancora la medicina popolare e alcuni/e sono in grado di contattare i defunti per riportare da questi messaggi ai vivi.
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Saludi e Trigu http://www.contusu.it |
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babborcu
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Inserito il - 21/08/2008 : 15:57:53
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Quando ero bambino ( anni 50) in quasi tutti i paesi del lsassarese c'erano sas bidemortos: Alcune erano delle furbacchione e si recavano preso le famiglie dei benestanti, massime quando era avvenuto un decesso recente, e, dicendo di aver visto un loro defunto, scroccavano civarie e anche " offerte2 in danaro. Altre non volevano nulla e c'è chi giura su avvertiementi attendibili. in un paese vi era una donna, che si diceva esser stata bellisima in gioventu', ma da idemortos con un aspetto spaventoso, che si diceva capace di far comparire la processione dei morti, a richiesta.. la processione dei morti, secondo le credenze logudore xeguiva quella del Corpus Domini, se la si quardava in un incrocio" su caminu a rughe" la si poteva vedere... oppure si doveva guardare dalla finestra stando sopra sa tribide.. il treppiede di ferro... l'ultimo che passava era un vivo fra i morti ed era segno che sarebbe morto presto.
se qualcuno stentava a morire si temeva che avesse distrutto o danneggiato o bruciato un giogo,, per uqesto si metteva su jualeddu sotto il cuscino o addiritura un giogo nuovo al capezzale del letto... ho notizia che per accellerare la morte di lungodegenti si toglievano dalla camera le immagini sacre e le candele benedette e lo si privava di croci, amuleti, brevi...
Le donne non seguivano mai il feretro perchè s'interru era cosa da uomini, Enrico costa riferisce che a sassari nel 1529 venne emessa un ordinanza che proibiva alle donne di seguire i funerali..
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Trambuccone
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Inserito il - 21/08/2008 : 17:02:47
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se qualcuno stentava a morire si temeva che avesse distrutto o danneggiato o bruciato un giogo,, per uqesto si metteva su jualeddu sotto il cuscino o addiritura un giogo nuovo al capezzale del letto... ho notizia che per accellerare la morte di lungodegenti si toglievano dalla camera le immagini sacre e le candele benedette e lo si privava di croci, amuleti, brevi...
Le donne non seguivano mai il feretro perchè s'interru era cosa da uomini, Enrico costa riferisce che a sassari nel 1529 venne emessa un ordinanza che proibiva alle donne di seguire i funerali.. --------------------------------------- Vedo che sei molto ben informato.... Sei stato al Museo "Galluras"? http://www.galluras.it/
Ciao T.
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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum. |
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