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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/11/2008 : 23:17:32
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San Gavino in un antico portale di Sassari (viale Porto Torres)
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Grodde
Utente Attivo
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 18/11/2008 : 18:22:23
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Dunque, ho letto tutto con attenzione; da quello che so le passiones dei martiri furono composte dal IV sec ma la maggioranza di esse risale al VI-VII. Il grande restauratore del culto dei martiri fu papa Damaso (305-384) che, per farla breve, restaurò le tombe di molti martiri nelle catacombe romane e, per rivitalizzare il culto, favorì la creazione delle passiones, documenti puramente letterali, scritti per venire incontro alla curiosità dei fedeli. Questo genere di documenti non ha praticamente nulla di veritiero, eccetto il giorno del martirio e il luogo di deposizione. Queste leggende proseguirono per tutto il Medioevo periodo in cui ne vennero composte anche delle altre. Nel 1600, in piena controriforma, cominciò una vera e propria "caccia al martire", per contestare le affermazioni dei protestanti, i quali avevano finito col mettere in dubbio l'esistenza dei martiri. Questo lavoro di ricerca fu eseguito senza nessuna scientificità, sia a Roma che in Sardegna, travisando le decorazioni o il formulario presenti nelle lastre funerarie. Basta notare che nel '600 la cripta della Cattedrale di Cagliari fu riempita di "martiri", in realtà comuni defunti, semplicemente travisando il B M (Bonae Memoriae) come Bonus Martir. Si capisce come, in molti casi, sia poi stata creata una passio ad hoc, spesso copiando altre passiones più antiche, come fu fatto per la passio di S. Efisio. In ogni caso sarebbero da consultare gli Acta Sanctorum, lì si trova tutto, forse anche questa S. Edulcia. Scusate, se l'intervento è troppo lungo, ho fatto del mio meglio per abbreviare! Saluti Santobevitore
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 18/11/2008 : 22:35:41
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Allora, anche questo può essere un “martire sardo”?, o forse, visto che l’iscrizione è in lingua spagnola, un inquisito della santa persecuzione… ehm, volevo dire, della Santa Inquisizione? Boh!
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Grodde
Utente Attivo
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Inserito il - 19/11/2008 : 11:24:04
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non penso a qualche martire, magari un personaggio di una certa importanza, visto che solo personaggi di un certo spicco venivano sepolti nelle chiese (quella lapide sta per caso a Sassari nel chiostro della chiesa di Santa Maria di Bethlehem?)
comunque l'iscrizione in spagnolo dice :
questa è la sepoltura di Ivan Antonio Loguia e dei suoi eredi, anno 1667
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Modificato da - Grodde in data 19/11/2008 11:24:33 |
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 19/11/2008 : 18:14:30
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Infatti questa sembra proprio una lastra del '600. Le iscrizioni a cui mi riferivo sono vere iscrizioni di defunti del IV, V e VI secolo, più o meno ingenuamente travisate e attribuite a martiri. In verità bisogna dire che lo zelo della Chiesa, i certi casi, si spinse al punto di commissionare "autentiche" iscrizioni di martiri, create ex novo e oggi giustamente respinte come false. Tanto per fare un esempio fece scalpore, a suo tempo, il caso di S. Filomena. Nel 1802 (ancora si sentiva il clima controriformistico evidentemente) in una catacomba di Roma fu rinvenuta la tomba intatta di una Filumena con l'iscrizione Pax tecum Filumena e alcune ancore e frecce come motivo decorativo. Risultato: si gridò al miracolo e questa comune Filomena fu creduta martire, uccisa con il supplizio delle frecce e non so che altro. Più di un secolo e mezzo dopo, nell'imbarazzo generale, si dovette ammettere che santa non era ma gli abitanti di Mugnano, in Campania, dove le ossa furono trasportate, continuano a tenersi stretta la loro "santa" e a onorarla come si deve. Qualcosa di simile dobbiamo immaginarla anche per alcuni martiri sardi io credo...
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/11/2008 : 19:05:30
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| Grodde ha scritto:
non penso a qualche martire, magari un personaggio di una certa importanza, visto che solo personaggi di un certo spicco venivano sepolti nelle chiese (quella lapide sta per caso a Sassari nel chiostro della chiesa di Santa Maria di Bethlehem?) comunque l'iscrizione in spagnolo dice :
questa è la sepoltura di Ivan Antonio Loguia e dei suoi eredi, anno 1667
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Ciao Grodde, hai tradotto bene e anche la data è giusta... però la scrittura non dice se si tratta del 1667 avanti Cristo o dopo Cristo... boh ... e qui il dubbio, il mistero profondo ... Mi che io stavo solo cionfrando, sul filo del discorso più che giusto di Santob, tanto per sdrammatizzare un po', se no qui, tra martiri veri o fasulli, vittime di persecuzioni o di inquisizioni con tanto di agghiaccianti macchine di tortura, il clima stava andando un pochino sul macabro Saluti Turritano PS: però hai sbagliato chiesa, infatti non si tratta di Santa Maria di Bethlem, ma di ..... chi lo sa? Turritano
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Modificato da - Turritano in data 19/11/2008 19:08:41 |
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Antiquarius
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Inserito il - 19/11/2008 : 19:24:58
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Per quanto concerne i Martiri Sardi ed i relativi santuari vi consiglio un libro che tratta l'argomento dal punto di vista storico e archeologico: Pier Giorgio Spanu, MARTYRIA SARDINIAE, I SANTUARI DEI MARTIRI SARDI, Ed. S'Alvure, Oristano 2000.
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Modificato da - Antiquarius in data 19/11/2008 19:25:58 |
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McCurry
Salottino
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Inserito il - 19/11/2008 : 21:31:22
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| Turritano ha scritto: ... però la scrittura non dice se si tratta del 1667 avanti Cristo o dopo Cristo... boh ... e qui il dubbio, il mistero profondo ...
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... per la cronaca, nel 1667 a.C. i Romani ... non esistevano e soprattutto ... non sapevano scrivere! 1. I numeri nacquero in India tra il 400 a.C. ed il 400 d.C. 2. Roma "nasce" il 21 aprile 753 a.C.
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Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine. (Anonimo) |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/11/2008 : 22:30:41
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| McCurry ha scritto:
... per la cronaca, nel 1667 a.C. i Romani ... non esistevano e soprattutto ... non sapevano scrivere! 1. I numeri nacquero in India tra il 400 a.C. ed il 400 d.C. 2. Roma "nasce" il 21 aprile 753 a.C.
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Mac Curry, non me lo dire! e io che credevo che Cristo fosse nato nel 1668 A.C. natum, eh, l'ignioanzia che cosa combina... Turritano Però in india nacquero i numeri indiani (cioè con lo zero, copiati poi dagli arabi), i romani usavano già i numeri "romani", composti di "lettere" e senza lo zero, esattamente come quelli della lapide da me postata
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Modificato da - Turritano in data 19/11/2008 22:36:19 |
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