Nota Bene:Su Crastu de Santu Eliseu (Mores). sulle pendici inferiori del Monte Santo, e' un imponente masso erratico in cui, in età neolitica, venne scavata una domus de janas. Successivamente, in età cristiana, la tomba preistorica venne ristrutturata e ampliata per trasformarla in chiesa rupestre dedicata, appunto, al santo bizantino Eliseo. Il suo asptto attuale fa pensare davvero ad una favolosa "casa di fate"!!
....e quando quel traghetto tornerà sui lidi amati Tizi....ci troverai ad aspettarti sventolando i fazzoletti... Oggi 24°, una giornata stupenda....la linea d'orizzonte azzurra come il tuo cuore Tizi ....vedrai che quel ritardo sarà di breve durata. Coraggio ! PS...ma se vedi che ancora tarda...bhè, fregalo venendo lo stesso....ti voglio di fronte ad un caminetto acceso questo Natale. Il mio..... un bacio infinito. a.
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Complimenti Fabio, un autunno dolcissimo....il cestino era splendido, mi hanno preoccupato tutte quelle cassette di plastica !! Quest'anno molti dei nostri boschi sono stati devastati da orde barbariche con rampini, bastoni e rastrelli.....possibile che non ci si accontenti di un pò per tutti e di lasciare intatto il substrato.? Di Fabio ho piena fiducia....godetevi queste giornate . Ancora così splendidamente calde. Se siete in Gallura...non sono poi così lontana. a.
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Complimenti Fabio, un autunno dolcissimo....il cestino era splendido, mi hanno preoccupato tutte quelle cassette di plastica
Ciao Anto, ormai per me è tradizione (dal 2000) trascorrere qualche giorno in Gallura in questo periodo ed è sempre una "bolla" di sana vita montanara che mi ritempra. Questo, purtroppo, è stato il primo anno senza la padrona di casa, la madre dell'amico che ci ospita, scomparsa prematuramente ad aprile. Fare finta di niente è stato (e sarà sempre) impossibile. Ma il marito ha fortemente voluto perpetuare la tradizione, per motivi comprensibili, e ci siamo stretti volentieri attorno al solito focolare.
Quanto alle tue preoccupazioni - legittime - sulle cassette di plastica, ti tranquillizzo subito. I miei "compagni di funghi" sono dei veri esperti e puristi: nei boschi si va con un cestino di vimini e un coltellino a testa (e, dal 2012, con il tesserino), poi a casa il raccolto si pulisce, si lava e si divide. Parte sott'olio, parte si mangia subito crudo, parte si essica. Le cassette in plastica fanno appunto parte dell'essicatore artigianale, costituito anche da un pannello di legno leggero che avvolge i quattro lati della pila di cassette (vedi foto) e da un comunissimo scaldino a ventola posto sotto le cassette stesse. Dopo qualche ora di aria calda, i funghi tagliati e sistemati nelle cassette sono secchi e pronti per il risotto!
Ciao!
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Davvero Fabio...conosco la tua sensibilità, e la bellissima dote di trasformare molte delle cose che fai in piccoli capolavori degni di nota, dalla foto qualsiasi, al pezzo di musica, dalle parole banali alle frasi forti... sempre ad un livello superiore... con la capacità di intuire e donare emozioni in modo semplice..che non è alla portata di tutti. Una raccolta di funghi può diventare un segno delicato per un ricordo importante. Il vostro incontro un inno alla convivialità sana... Il tutto addolcito da un senso sereno di malinconia...quella che porta a vedere il bosco e il suo autunno con un cuore grande così. Ciao Fabio....a.
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