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Nota Bene: L’Alta Marmilla, terra dell’oro nero dell’antichità: l’ossidiana, lo scuro vetro vulcanico tanto prezioso per i nostri antenati del neolitico. Facilmente raggiungibile ma ancora sconosciuta: un viaggio tra natura, storia e tradizioni.



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gigieffe

Utente Normale


Inserito il - 12/01/2010 : 19:00:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gigieffe Invia a gigieffe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
muncadori mannu pò dollu (lutto) de tristura





 Regione Sardegna  ~ Città: sinnai  ~  Messaggi: 79  ~  Membro dal: 06/11/2009  ~  Ultima visita: 28/11/2011 Torna all'inizio della Pagina

gigieffe

Utente Normale


Inserito il - 12/01/2010 : 19:17:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gigieffe Invia a gigieffe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


muncadori mannu affrangiau festivo

muncadori mannu per occasioni tipo " andare a fare una visita per andare dal medico ecc ecc


fazzoletto giornaliero a stampa






 Regione Sardegna  ~ Città: sinnai  ~  Messaggi: 79  ~  Membro dal: 06/11/2009  ~  Ultima visita: 28/11/2011 Torna all'inizio della Pagina

gigieffe

Utente Normale


Inserito il - 12/01/2010 : 19:27:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gigieffe Invia a gigieffe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando






 Regione Sardegna  ~ Città: sinnai  ~  Messaggi: 79  ~  Membro dal: 06/11/2009  ~  Ultima visita: 28/11/2011 Torna all'inizio della Pagina

maniscialli

Utente Medio



Inserito il - 13/01/2010 : 07:56:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maniscialli Invia a maniscialli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gigi...a Sinnai i muccadoris mannus “cm 1,20 X 1,20” che chiami “mesu muccadori” hanno delle piccole frange, o sono abbelliti con delle piccole nappine colorate nella parte terminale degli angoli....per quanto ti risulta per i muccadoris mannus “cm 1,50 X 1,50” le frangie erano solamente viola o azzurre.....





Modificato da - maniscialli in data 13/01/2010 07:57:36

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari provincia  ~  Messaggi: 342  ~  Membro dal: 28/06/2009  ~  Ultima visita: 11/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 13/01/2010 : 10:18:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
aldila' della denominazione o denominazioni generali o locali e del loro significato ( importanti si) non credo che bisogna fossilizzarsi solo su questo tentando di" spiegarli"
l'argomento mi ha sempre interessato ,,ma non ho mai avuto occasione di sviscerarlo percho non ho poturo fare ricerche mirate in quanto nella zona in cui abito e ho agio di svolgere le mie ricerche sono molto poco usati,ma non del tutto assenti
E' ovvio che, su diverse misure, con varianti nelle decorazioni, con una diffusione delle varianti e delle destinazioni varia per microaree e singole località, si tratta di una classe ben riconoscibile di fazzoletti-drappi
E facile da individuare una vasta area di uso forte che direi esclude il nuorese, la gallura, il logudoro,l'ogliastra e sembra includere tutta l'area meridinale e centro -occidentale grosso modo sotto il montiferru marghine ( si usano nel macomerese pero)
( varie eccezioni.. fra le quali: il pannuzzu e' leporeddos di dorgali che assomiglia molto a questi fazzoletti...
alcuni fazzoletti logudoresi che tendono al senape usati da anziane e per determinate forme di lutto)
Sappiamo che venivano da manifatture esterne all'isola.. ma.. ( per lo meno io non lo so)
non sappiamo da dove,, se dall'estero o da qualche località peninsulare.

l'attento Biziofolk riferisce che in un suo antico fazzoletto era il bollino o targhetta"regie gabelle"

l'iconografia porta , direi, grosso modo alla seconda terza decade dell'ottocento,, ho avuto l'impressione pero' di un progressivo incupimento delle tinte sino agli esemplari che conosciamo

me ho potuto vedere molti e debbo dire che presentano diversi libelli di perfezione tecnica e di complessità di stampa,, alcuni, come quelli da lutto postati da gigi, sono piuttosto rudimentali rispetto a quelli festivi , più precisi e con più colori..

come sono stampati? secondo me quasi sempre tingendo con un solore neutro marronastro o ruggine l'esemplare e poi intervenendo con matrici lignee di diverso modulo che applicano le decorazioni e i diversi colori in fasi successive... e' ovvio che più la decorazione e' coplessa ( e precisa) e più colori ci sono,, piu' il lavoro e' lungo e più il manufatto e' pregiato e costoso..
dove ho visto cose fatte cosi? ( e' ovvio che la mia conoscenza e' limitata) nelle tele tinte con la ruggine dell'emilia romagna e nei Meseri Genovesi ( che si ritiene di origine orientale)

se qualcuno avesse dati di archivio o dei vecchi negozi,,,se ne potrebbe capire la provenienza...
la precisa data dell'inizio dell'uso, l'evoluzione tipologica...

e, domandiamoci, perchè in determinate aree non si usano ed in altre si? ...e' una questione di gusto o una dell'accessibilità di canali commerciali o tutte e due le cose?

scusate la logorrea... ma e' una mia spina nel fianco il mistero dei mucadoris mannus, tanaus maurreddinos chedir si voglia.. ciau










 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 13/01/2010 : 11:18:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da noi is muccadoris mannus, come si è detto, sono chiamati tanaus. Ce n'è però un tipo, di ridotte dimensioni (poco più di un fazzoletto da testa) che è detto de tres petzas, per via del prezzo. Si tratta fazzoletti di uso festivo o giornaliero mentre quelli grandi, più lunghi anche di 1,50, erano usati per andare in chiesa e per le processioni. Tra l'altro, quelli a colori così vivaci, come usano nel cagliaritano, da noi erano quasi del tutto assenti: si preferivano toni più spenti, anche se ce ne sono diversi sul verde oliva o sul bordeaux, spesso disegnati anche al centro.
Anche io mi sono chiesto da dove arrivassero e perché hanno sempre decorazioni cachemire. Allora cerca e cerca su internet, mi sono accorto della somiglianza con gli scialli di cachemire, che sono stati in voga per tutto l'800. Le analogie sono diverse: la decorazione a motivi orientali, i colori un pò spenti, la forma allungata, le frangie corte (che da noi non usano), il motivo angolare solo nei due angoli opposti. In sostanza, una sorta di surrogato a buon mercato. Cerca e cerca ancora mi sono imbattuto in questo sito: www.souleiado-lemusee.com. Le tecniche di stampa provenzali sono quelle descritte da Babborcu, certi fazzoletti somigliano molto a quelli, sempre a disegni orientali, che ho visto in uso nell'Iglesiente. Cosa ne pensate?






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

sabry

Utente Attivo



Inserito il - 13/01/2010 : 11:32:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sabry Invia a sabry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Santo ho appena visitato il sito che hai indicato. è molto interessante.

ho trovato quesa dicitura:
"L'atelier de l'indienneur
Ces planches d'impression sont le coeur du trésor de la maison Souleiado.
Ces étoffes seront appelées "Indiennes", en raison de leurs origines. Au 17e siècle à la suite de l'engouement, à la cour du Roi Soleil pour ces toiles importées des Grandes Indes ou Echelles Levantines, nous découvrirons des cotons imprimés, représentant une flore merveilleuse et débordante d'imagination, manguier, pavot, pivoine, éclatants de mille couleurs lumineuses, qui firent le ravissement de tous.
Ces procédés et les thèmes d'origine serviront de base de création."

ha per caso a che fare con l'indianina che veniva usata anche da noi?







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Vallermosa  ~  Messaggi: 606  ~  Membro dal: 30/06/2009  ~  Ultima visita: 17/10/2018 Torna all'inizio della Pagina

maniscialli

Utente Medio



Inserito il - 13/01/2010 : 12:27:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maniscialli Invia a maniscialli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Santo...ho dato uno sguardo al sito da te consigliato....i motivi dei fazzoletti hanno una certa similitudine con i nostri...
nel navigare sul web per la stessa ricerca mi sono imbattuto in questo sito che è italiano
potrebbe essere utile....

http://www.zucchicollection.org






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari provincia  ~  Messaggi: 342  ~  Membro dal: 28/06/2009  ~  Ultima visita: 11/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 13/01/2010 : 13:55:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
faccio delle ipotesi... sulla base di quello che ho osservato e che ha osservato, acutamente sa la tecnica di esecuzione indicata da me ( creo giustamente) ha un'enorme diffudione in estreno oriente. ( india, ceilon indonesia ecc ) dal quale originano le indiane ( stoffe di cotone stampate) e gli scialli cachemir ( anche i meseri genovesi) gli scialli cachemir , che erano sia stampati sia con decorazioni intessute hanno un'enorme voga dopo la rivoluzione francese... in età napoleonica, soprattutto ( si usavano particolarmente per coprire spalle e braccia lasciati liberi dalle leggere e esigue vesti neoclassiche) , ma anche successivamente, si cerco' di arginare le spese per la grandissima importazione di queste stoffe ( anche quelle in seta) creando delle manifatture soprattutto in francia.. ma anche in ighilterra ecc. che imitassero quelle di importate tanto richieste...
non sarà questa una traccia????
ancora: i diversi livelli esecutivi presuppongono diversi momenti cronologici? diverse fabbriche.. alcune specializzate ed altre quasi "familiari"?
ancora :dallo scavo della cripta di Luogosanto provengono cenci ( copricapo femminili a turbante, ottenuti con stoffe cosi' stampate (direi tardosettecenteschi o poco più verso di noi come eta')
che somigliano a quelli nella tecnica e in taluni motivi, ma con tonalità rosse , nere o rosse nere e bianche... provenienza dalla francia attraverso la corsica?
e, continuo, perchè non nord non si affermano?









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

gigieffe

Utente Normale


Inserito il - 13/01/2010 : 16:46:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gigieffe Invia a gigieffe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gigi...a Sinnai i muccadoris mannus “cm 1,20 X 1,20” che chiami “mesu muccadori” hanno delle piccole frange, o sono abbelliti con delle piccole nappine colorate nella parte terminale degli angoli....per quanto ti risulta per i muccadoris mannus “cm 1,50 X 1,50” le frangie erano solamente viola o azzurre.....



la maggior parte le frangie sono viola o azzurre, ne ho visto a casa di una conoscente che al posto delle solite frangie di seta, erano sempre in seta di colore rosso inserite come nello scialle di seta a limoneddus " nido d'ape" dimenticavo ne ho uno che da una parte ha la frangia a pibionis de ollionis e dall'altra parte ha il nastro in seta azzurro e sfrangiato alla fine. per quanto riguarda su mesu mìuncadori 120 x 120 ne ho di varie tipologie con e senza frangie e a distanza di circa 5 cm le frangie sono raggruppate formando dei pom pom " a pirixeddas"
ps cosa intendi per nappine?






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 13/01/2010 : 17:04:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cosa significa, scusa gigi, che i muccadoris abbino da una parte un nastro e dall'altro fragie eccettera? hcer , come mi pare di intuire, piegati a trimgolo lungo la diagonale potebano essere indossati altenando a vista ora una ora l'altra rifinitura?






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maniscialli

Utente Medio



Inserito il - 13/01/2010 : 19:33:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maniscialli Invia a maniscialli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gigi…forse intendiamo la stessa cosa….tu con il termine pon-pon " a pirixeddas"…..e io con il termine nappine….
Anch’io ne possiedo uno con le frange in seta a “nido d’ape” ma di tre colori, giallo rosso celeste da una parte dall’altra con la frangia in seta celeste…appena posso posto le foto…(non sono molto bravo nella descrizione)
Mi incuriosisce la frangia a “pibionis de ollioni” se puoi posta qualche foto…..






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gigieffe

Utente Normale


Inserito il - 13/01/2010 : 19:51:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gigieffe Invia a gigieffe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cosa significa, scusa gigi, che i muccadoris abbino da una parte un nastro e dall'altro fragie eccettera? hcer , come mi pare di intuire, piegati a trimgolo lungo la diagonale potebano essere indossati altenando a vista ora una ora l'altra rifinitura?
gigieffe Inserito il - Oggi : 16:46:43



intendo che il fazzoletto una volta piegato a triangolo, su una parte ha due lati con frangie e dell'altra parte sempre 2 lati con nastro di seta e leggermente sfrangiato






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 14/01/2010 : 12:37:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si.HO CAPITO.. GIGI,, MA ERA COSI' PERCHE SI USAVA NEI DUE VERSI..






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maniscialli

Utente Medio



Inserito il - 14/01/2010 : 15:25:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maniscialli Invia a maniscialli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come promesso posto alcune foto dei "Muccadoris Mannus" che appartenevano a mia nonna e a sua madre....






Mesu muccadori







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