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bruce
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 09/04/2008 : 17:16:02
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ciao a tutti scusate forse questo il topic giusto . ma vorrei sapere da voi esperti , il costume che indossa questo pupo a me carissimo di che paese é..... e quali origini .... e una foto di più di 20 anni ....
grazie di già...
brus
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Modificato da - Nuragica in data 16/04/2008 08:49:40 |
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The Boss
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 10/04/2008 : 12:09:37
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Boss, non è che il pupo a te carissimo sei tu??? è un abito della sardegna meridionale di sicuro... gli esperti locali individueranno la località precisa (ompito non facile)
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/04/2008 : 10:58:47
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non vorrei che questa discussione morisse... ci sono pochi interventi... forse abbiamo fatto il pieno??? concludo Ittiri e poi???? Nel vestiario fmminile feriale si individua una foggia arcaica, in uso, ma da poche donne, ancora nel 1918.... l'indumento portante è una gonna d'orbace, detta su furesi, marrone, granato, fulvo,,, a pieghe e con balza solitamente di tela turchina. Il copricapo antico era un telo di cotone , portato sopra una cuffia di tela stampata ed un fazzoletto a soggolo... nel telo bianco, muncaloru 'e ciaffara, veniva inamidato il lato che stava presso la fronte, il resto fluiva libero sul dorso... le giovani donne lo sostituivano con fazzoletti stampati a colori . quando si usciva di casa si portava una gonna copricapo, munnedda 'e cuguddu, di teletta ,a rigato o a scacchiera, con balza più scura... veniva poggiata sul capo come una cappa... in alternativa la gonna veniva indossata sopra quella d'orbace e rovesciata sulla testa ( munnedda estida e cuguddada): Per il lutto anche stretto l'abbigliamento cambiava poco... il telo e la camicia, portata alla rovescia, venivano ingialliti con il fumo, il telo non veniva annodato sotto il mento , ma fermato con uno spillo, la gonna d'orbace era girata dal lato senza balza e gli altri indumenti, non necessariamente neri, erano scelti in toni scuri o smorzati... per la morte dei bambini piccoli non si portava lutto, ma si portava un fazzoletto nei toni delle terre o marrone... muncaloru tanadu..saluti
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interfolk
Salottino
Utente Virtuoso
Folk President
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Inserito il - 11/04/2008 : 16:39:28
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Ma che fine hanno fatto gli altri ??? Meurreddu & company interessati di costumi !! Vedrai che questo topic non morirà babborcu Concludi con l'abbigliamento straordinario di Ittiri, e poi si continua ... si continua !!! ajooooooooo.... non ti scoraggisti, che adesso a fine settimana arriverà anche Meurreddu
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BizioFolk
Utente Medio
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Inserito il - 13/04/2008 : 10:40:53
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salve se vi fa piacere vi ho postato alcune foto della mostra che abbiamo fato nel 2007 su i costumi di Settimo S. Pietro
come si postano le foto già aperte grazie
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Modificato da - Nuragica in data 16/04/2008 08:52:33 |
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/04/2008 : 09:51:56
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Biziofolk: quanto mi piacerebbe vederla!!! mi sembra di vedere pezzi splendidi.. se puoi dacci dettagli degli abiti.... Complimenti, immagino quanto lavoro sia stato fatto,
la mostra mi pare organizzata con attenzione e buon gusto,... ma ,se debbo essere sincero, preferisco le mostre di abiti, solo con abiti... e non con letti, launeddas, cesti ecc. che fanno molto bazar... e con manichini senza faccia dimodochè si ponga in pieno rilievo l'abito e la persona che lo porta venga soltanto suggerita..
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/04/2008 : 10:13:36
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Non sono uno che si scoraggia!!! volevo solo svegliarvi!!! Continuo con ittiri, ma qualcuno che ha immagini, per rendere più viva la mia descrizione,per favore , ne inserisca, perchè io non sono attrezzato...) Il vestiario femminile feriale "moderno" , esiste almeno dalla fine del18oo, comprende una gonna di teletta ( nel passato se ne portavano anche 10!! assieme) a rigato o a scacchi... la tipologia delle stoffe è quasi fissa ad ha nomi precisi :( a petta 'e sorighe, a costas de appiu, tramagatta ecc) i colori prevalenti sono i grigi, gli azzurri spenti, il rosa polvere, il crudo... vi è sempre una balza , forra,alta circa 30 cm ,più scura e spesso con righe orizzontali . La gonna è double face e può fungere anche da copricapo ...quando la gonna è pieghettata fittamente (esemplari più pregiati) queste stoffe semplici, per l'effetto delle pieghe e gli accostamenti di colore,,, sono di una bellezza davvero raffinata... lo stilista Marras ne ha fatto incetta e le ha usate per comporre alcuni suoi abiti,,, spero che non le abbia tagliate,, con tutto il rispetto... Quando la gonna di teletta è rovesciata sulla testa è di un effetto straodinario... Biasi l'ha dipinta spessissimo.... dal 1930 nell'abbialiamento feria le è stata introdotta una sciarpetta copriseno ( prima si usava un fazzoletto) e, al posto del bolero, una sorta di coprispalle con maniche a palloncino, nei più disparati tessuti... la scarsa lavabilità dei boleri ( ed il loro maggior costo) ha portato a questo cambiamento.... un altro capo feriale interessantissimo è il grembiale copricapo... derivato da un normale grembiale... ha forma quasi tringolare.. la base copre testa e busto e il vertice cade sulle reni.... ha quasi sempre fondo nero con decorazioni stampate ( si porta al rovescio per lutto leggero)... nel 1930-50 vi erano delle bravissime artigiane che, con mascherine traforate di carta e colori ad olio stampavano i grembiali, imitando quelli più antichi di fabbrica, ormai introvabili... molti di quasti grembiali, anche se fatti con materiali di poco prezzo, sono davvero bellissimi!!!
ancor oggi la gonna ed il grembiale sono indossati da donne anziane nella vita normale... ma non si porta più il busto er la camicia, sostituiti da bluse o maglioni.. a presto il vestiario maschile.. ciao
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BizioFolk
Utente Medio
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Inserito il - 14/04/2008 : 19:30:27
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baboccu la mostra la riproporre mo anche quest anno forse a giugno vi comunicherò la data esatta. quasi tutti i costumi presenti nella mostra sono autentici , i rifatti erano quelli da uomo e uno da donna , ad ogni costume abbiamo messo a fianco una descrizione sommaria del abito ,per quale occasione veniva indossato, delle foto dei primi 900 con delle persone di settimo con tale abito, quindi in modo da non esserci dubbi su l' autenticità del costume e del luogo d' appartenenza e poi una cosa molto importante la foto del costume riprodotto indossato per le varie sagre in Sardegna. Per quanto riguarda i manichini esprimo la mia opinione, abbiamo voluto abbinare le diverse espressioni dei manichini all' abito , al' abito della vedova corrispondeva una faccia seria ,alla sposa una faccia allegra e via dicendo mentre il letto serviva come espositore per un abito della fine dell' 800 .
per quanto riguarda su serenicu ho solo detto ciò che diceva mia nonna classe 1898 e che per pochi mesi non è arrivata a 100 anni. E ovvio che risalire all origine di certi nomi e un po problematico . dimenticavo diversi di questi abiti gli indosseremo per Sant'Efisio e la cavalcata sarda a Sassari (solo persone fidate e con un certo portamento).
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 15/04/2008 : 08:52:39
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biziofolk: non preoccuparti... ho il tono professorale a spesso e volentieri.. è un mio difetto... apprezzo moltissmo il vostro lavoro... so quanta fatica e passione costa...sopportami... sapevo gia che venite alla cavalcata., attraverso i miei potenti mezzi....e sarà una gioia, per me che abito a sassari, ammirare i vostri costumi... mi farebbe piacere venire a stringerti la mano...
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 15/04/2008 : 09:34:27
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Riprendo con ittiri. All'abito feriale appena descritto, ne corrisponde uno festivo, ma non di gala che si porta per le visite, per la messa, per talune feste: la gonna è di tela nera o blu o grigio scuro... il gembiale di damasco o pizzo scuri. o sete stampate variamente.. si porta un fazzoletto commerciale a soggolo e, sopra , lo scialle, introdotto verso il 1920... lo scialle è di tibet o lana seta, più spesso nero, ma anche cachi, granato, blu o avorio ( per le signorine) ha una corta frangia: deve avvolgere tutto il busto e coprire il capo... forma una punta( biccu) sopra la fronte....Per il lutto l'abbigliamento è questo, ma si evita il pizzo e tutto è nero... si devono portare calze nere ;il lutto deve essere ordinato... non è consentito presentarsi con abiti usurati, stazzonati, ecc,,, quando si esce di casa l il fazzoletto e lo scialle debbono essere calati sulla fronte mettendo in ombra il resto del viso... il lembo del fazzoletto copre la bocca... le mani debbono stare sotto lo scialle... oggi queste regole sono quasi del tutto decadute... ma sino a vent'anni fa erano di rigore... per evitare la " critica" : A ittiri esistono moltissimi di questi indumenti, parzilmente usati altri conservati in moltissime case si conservano molti indumenti nuovi, gonne con le pieghe ancora imbastite, dozzine di grembiali.. ecc. perchè ancora negli anni sessanta quasi tutte le donne avevano un corredo abbastanza ricco dei vari indumenti che, a seconda delle occasioni, componevano gli abiti prescritti dalla tradizione..... moltissime donne non abbienti, infatti, andavano a servizio o lavoravano negli uliveti e in campagna per poter acquistare le stoffe e far confezionare i capi... negli anni 5o un palmo di broccato, tanto ce ne voleva per un busto, pare costasse quanto un mese a raccogliere olive... mischinas!!!
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 15/04/2008 : 13:16:10
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Il costume maschile d'ittiri... ,totalmente scomparso dall'uso dopo il 1930, del quale esistono diversi esemplari antichi... ma non tanti quanto quelli femminili!!! riprende nei suoi indumenti e colori quelli antichi del Logudoro e in generedi tutta l'isola.... i massai ( proprietari terrieri) si distinguevano per il giubbeto ( con maniche o smanicato) di panno rosso... questo indumento, che contraddistingue il costume maschile di Ittiri più noto e portato nelle sfilate, è tutto orlato di velluto nero,,, molto stretto.. quando ha le maniche presso gli abambracci ha una decina di lunghe asole nere,,, chiusecon uno o due grossi bottoni di filigrana o lamina d'argento per manica... ..a proposito di gioielli,, sino al 1960 circa era attiva a Ittiri una famiglia di orafi locali... I Morittu... da acquerelli e qualche fotografia si intuisce che i bottoni, nel passato erano portati in serie di 18-20, anche dagli uomini... il gonnellino d'orbace è fittamente pieghettato e, per i massai, orlato di un filo di panno rosso... la camicia, di tela di cotone ,con colletto stondato e ripiegato ha uno sparato fittamente pieghetto chiuso con bottoncini di madreperla... modello " recente" rispetto a quelle di tipo più antico ,che permane a osilo.... gli esemplari antichi di giubbetti erano double face ,con il lato interno rivestito anteriormente di velluto nero... e che nella schiena descrive una M . un po' come a Bitti... Questo si deve ai rinforzi di velluto, per il panno, nei punti del panno attorno alle maniche ed al collo, soggetti ad usura...
I capi spalla sono una giacchetta che arriva a metà coscia( capottinu) tutta nera... con cappuccio, prevelentemente in orbace, ma orlata di velluto... un cappotto, simile, ma lungo,,, ed un gilet , double face,di velluto e pelli ovine ( sa zamarra ),, ,,il costume dei " poveri" prevedeva un corpetto di panno nero...
gia dai primi del 1900... molti popolani sostituivano le ragas, calzoni bianchi e uose... con calzoni cittadini, molto stretti, a tubo... in orbace nero...
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BizioFolk
Utente Medio
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Inserito il - 15/04/2008 : 20:10:55
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babborcu non ci sono problemi di nessun genere puoi chiedere del capo gruppo di Settimo S. Pietro , in ogni discussione mi sembra fondamentale che ogni persona possa esprimere la sua opinione e il modo di vedere le cose , il confronto lo scambio di idee e di conoscenza può solo favorire la crescita socioculturale di noi esseri umani.
I veri cultori dei costumi del mio paese erano i mie genitori .io ho tanto da imparare ,cerco solo di tenere vivo ciò che loro hanno fatto nel far conoscere alle nuove generazioni quelle che furono le usanze nel vestire dei nostri avi
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 16/04/2008 : 08:18:26
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concordo con te in tutto!!! cercherò di venire a salutarti ... la festa è bella anche per questo...
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 16/04/2008 : 08:56:09
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| BIZIOFOLK ha scritto:
salve se vi fa piacere vi ho postato alcune foto della mostra che abbiamo fato nel 2007 su i costumi di Settimo S. Pietro
come si postano le foto già aperte grazie
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Ciao Bioziofolk... Ti ho modificato il post per rendere visibili le foto.. Ricordati che devi inserire sempre il link tra [img ].......QUI.......[ /img]
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 16/04/2008 : 10:07:31
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[:D riprendo a parlarvi di costumi logudoresi.. con un centro poco noto... che mi da l'occasione di parlare di una'altra tipologia di abito femminile del logudoro.. caratterizzata da colori scuri.. .Putifigari.. è un piccolo paese fra alghero, uri e villanova monteleone... vi restano pochi pezzi antichi relativi ad un abito femminile di gala e sue varianti. .. Dunque: in testa si porta un velo di tulle, come a Ittiri... recentemente è stata riesumata anche una cuffia... per me non ben documentata, per quanto nei testamenti antichi di tutto il circondario siano citate cuffie.. La camicia, lunga, ben scollata , è arricchita con pizzo san Gallo.. quelle di lusso ai polsi hanno il "coro" del quale qui si è molto parlato... a Putifigari si chima lea e lassa...
sul petto vi è una sciarpetta, detta pannos de coddos... in antico un fazzoletto... la sciarpetta, di seta chiara, è orlata con passamanerie e ricamata con filo di seta a fiorami colorati... il busto, simile a quello di ittiri nella struttura.,è di broccato a fondo chiaro,,, decorato con stretti nastri di seta a fiorami, orlati con trina dorata a spinapesce... l'allacciatura fissa posteriore, s'abbuttonadorzu ,è quasi sempre di nastro di lana o seta rossa. Si allaccia davanti con nastro rosa scuro o rosso che passa entro occhielli... il giubbetto, su corittu,come un bolero ,è di due tipi.. uno di velluto di seta liscio sul granato con ricami multicolori sulla cuciture... sono ricami molto schematizzati, di trifogli, piccole onde, spighe, spina di pesce, arricchiti con piccoli lustrini e canuttiglio dorato e argentato,, agli avambracci stanno vistose asole... l'altro bolero, che ritengo più "moderno", è di terziopelo a fiorami su fondo granato, viola,marrone, cannella, verde... lungo le cuciture sono le medesime passamanerie del busto e lustrini disposti a zig zag... la gonna , fittamente plissata è sempre di panno nero... ed ha una balza di seta operata scura o terziopelo di svariati colori ,cucita alla gonna sul lato alto e orlata con una trina dorata... la particolarità sta nel fatto che questa balza, pieghettata ,non è fissata al panno in basso e cade come una specie di volante... queta striscia è leggermente più corta della fonna, tanto che il panno sporge un po' simulando una doppia gonna...che doveva esistere " prima"... il grembiale, lungo come la gonna, è di raso o damasco scuro,, qualche volte ornato con una frangia di seta in basso... alla vita si appilica un fiocco di nastro di seta operatoa.... i gioielli consistono principalmente in gemelli di filigrana d'argento dorato o d'oro, a melagrana, alla camicia e venti bottoni ( dieci per parte)alle maniche del giubbetto... possono essere di lamina o filigrana d'argento e sono molto più piccoli di quelli di ittiri... a questi si aggiunge spesso una spilla d'oro " a pabassinu" ( tipo bono) una o due collane di corallo e orecchini a pera in oro e corallo..
una variante dell'abito, più severa, destinata alle anziane o alle donne più austere, prevedeva un fazzoletto a soggolo di seta damascata , chiara o scura, ed un giubbetto detto gippone, portato senza biusto, lungo sino alla vita,tutto in terziopelo ed ermeticamente chiuso sul davanti.. assomiglia a certe baschine del Campidano... saluti
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