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Discussione |
Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 14/01/2008 : 21:34:32
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Bellissima
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 14/01/2008 : 21:40:57
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| Albertina ha scritto:
Bellissima
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gia!!! a me comunque pare manchi il " contorno "!!! grazie Albe, un'abbraccio.
NDA
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 14/01/2008 : 22:32:22
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| john tutor ha scritto:
L'AMORE ED IO STANOTTE
Andavo a passeggio con l'amore stanotte... Mi ha detto tante cose l'amore stanotte... Ma era un sogno l'amore stanotte... Forse vorrà la mia sola vita l'amore stanotte...
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BRAVO JOHN !!!!
SdM
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Modificato da - annika in data 14/01/2008 22:33:17 |
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 14/01/2008 : 22:54:24
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| annika ha scritto:
| john tutor ha scritto:
L'AMORE ED IO STANOTTE
Andavo a passeggio con l'amore stanotte... Mi ha detto tante cose l'amore stanotte... Ma era un sogno l'amore stanotte... Forse vorrà la mia sola vita l'amore stanotte...
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BRAVO JOHN !!!!
SdM
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Grazie Annika, con affetto Hugo.
NDA
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 15/01/2008 : 00:02:07
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Nascosta tra le nuvole la tua mano mi raggiunge, sazia il mio silenzio spegne le mie ansie.
Nella mia seta brulla come ninfa gentile veglia il frumento, antica bellezza.
NDA
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 15/01/2008 : 02:20:32
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E' vero Jack, l'haiku è terribile! Di una difficoltà spaventosa.
Certe volte ci lavoro per giorni e giorni e poi... butto tutto.
Riuscire in 3 versi a creare un istante di bellezza, è impresa ardua. Gli antichi poeti giapponesi e anche quelli d'oggi ci mettono anni di studio prima di essere un po' (mai del tutto) soddisfatti.
Se vuoi vedere come ci si può sbrodolare addosso con le parole cerca sul forum la mia "poesia" (mah?!) intitolata "Lisboa".
Ma che vuoi, sono un dilettante, infatti: "...Sono poeta poeta dei sensi sono poeta rapito dalla parola..." ecc ecc via sbrodolando nel post "LI' NELL'OSTERIA ALLA TERRA DI MEZZO", per tacer di altre mie infamie quà e là pubblicate su questo forum. PS nessuno si azzardi a pensare che vado mendicando gratificazioni!
Così dedico a te, Jack che vorresti un po' più di "contorno", questa:
PAROLA
Parola divertente estenuante di blu cangiante in verde rosato mi prendi. Fatta per me, parlata alla tregua del mio io guittoso, accordo rapido guizzante danzante senza respiro estenuante perso nel labirinto delle voci senza perdono cado.
Potresti eliminare i primi 5 versi e non cambierebbe nulla. Anzi... sarebbe meglio!
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Modificato da - francesco44 in data 15/01/2008 02:39:42 |
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 15/01/2008 : 19:26:48
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| francesco44 ha scritto:
E' vero Jack, l'haiku è terribile! Di una difficoltà spaventosa.
Certe volte ci lavoro per giorni e giorni e poi... butto tutto.
Riuscire in 3 versi a creare un istante di bellezza, è impresa ardua. Gli antichi poeti giapponesi e anche quelli d'oggi ci mettono anni di studio prima di essere un po' (mai del tutto) soddisfatti.
Se vuoi vedere come ci si può sbrodolare addosso con le parole cerca sul forum la mia "poesia" (mah?!) intitolata "Lisboa".
Ma che vuoi, sono un dilettante, infatti: "...Sono poeta poeta dei sensi sono poeta rapito dalla parola..." ecc ecc via sbrodolando nel post "LI' NELL'OSTERIA ALLA TERRA DI MEZZO", per tacer di altre mie infamie quà e là pubblicate su questo forum. PS nessuno si azzardi a pensare che vado mendicando gratificazioni!
Così dedico a te, Jack che vorresti un po' più di "contorno", questa:
PAROLA
Parola divertente estenuante di blu cangiante in verde rosato mi prendi. Fatta per me, parlata alla tregua del mio io guittoso, accordo rapido guizzante danzante senza respiro estenuante perso nel labirinto delle voci senza perdono cado.
Potresti eliminare i primi 5 versi e non cambierebbe nulla. Anzi... sarebbe meglio!
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Hai ragione, l'HAIKU è terribile!! però il mio primo HAIKU non è male, diciamo pure che sono soddisfatto, e poi è piaciuto anche ad albertina!! Sinuoso balletto petali, baci e batticuori. Fuori è primavera. Mi pare di aver detto tutto in questi tre versi, lo stato d'animo della persona che si accorge della rinascita, della primavera, mentre la osserva da "dentro", nella sua tristezza, nella nostalgia di quel balletto di gioie e amori che non può vivere.
Bello quel gioco di parole, franc.,...................................
Senza scampo. Talvolta mi sembrava di intuire il tenue frastuono disordinato di un ruscello subito sopraffatto da uno strano ronzio alle orecchie e dai colpi secchi, intermittenti, del respiro sempre più affannoso.
Maledetto sentiero sassi forma lunga del tempo muschi bagnati disciolti in macchie nere di suoni soffocati e voci echi vaganti per silenzi blu in un cielo ormai spento e vento freddo impazzito sulle cime degli alberi scosse dall'ansia e da vaghi richiami intermittenti.
E vidi la luna.Sola. disegnava netta l'orizzonte. Un bagliore latteo inondava la valle fin oltre lo sguardo e il desiderio. Sola cavalcava la linea lontana dei monti e della paura.
Si capisce lo stato d'animo del protagonista, nello strano ronzio alle orecchie nel suo respiro affannoso. poi trasmette la sua ansia dell'uomo smarrito nel bosco, mediante una serie di parole grammaticamente sconnesse, senza punteggiatura , e questa è l'intuizione, tutte parole da leggere tutto di un fiato come una "corsa"alla ricerca dell"uscita". E VIDI LA LUNA... riprende la punteggiatura, la calma ,la pace, la paura è svanita. Il protagonista si è fermato con lo sguardo fisso sulla luna.
NDA
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 15/01/2008 : 22:40:53
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Bene, il tuo primo HAIKU non è male. Spero di leggerne altri.
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carusoandfriends
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 15/01/2008 : 22:45:04
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Non sapevo..... John.......che anche tu.......avevi e hai il talento.....dei divini Poeti!!!!...Bravo....e complimenti!!!!!...ciao...
carusoandfriends
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 15/01/2008 : 23:13:32
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Va bene se Albertina è d'accordo, chi sono io per giudicare?
Non vorrei che questo diventasse un dibattito a due. Però, anche per divertimento altrui aggiungo:
1) io lettore non "devo" capire quello che tu intendi, non spiegarmelo. Importante per me lettore è quello che i tuoi versi fanno risuonare in me! E' per questo che ti leggo: perchè mi susciti emozioni, sensazioni, sentimenti, ecc ecc.
2) la poesia trascritta ha uno stile completamente diverso da quello tuo usuale. Se è tua è un bel balzo in avanti: ti ammiro e l'ammiro.
2) Sei soddisfatto del tuo Haiku: e se provassi a togliere "Fuori è", dicendo: "Sinuoso balletto petali baci batticuori. Primavera"
Poi: "sinuoso balletto" suona difficile, perchè è difficile iniziare con una sibilante. Non suona meglio iniziare con la labiale "balletto sinuoso"? Anche perchè la dentale -tto si lega meglio alla sibilante sin-
Proviamo a dirci non mentalmente ma a voce alta:
Balletto sinuoso petali baci batticuori. Primavera.
"Balletto sinuoso (senti che ballet- sale poi -to scende, poi sin- dal basso sale a -uòso che erompe) petali baci batticuori (questo mi piace perchè è altalenante: parte col pet- esplosivo, scende in ba- e ancora più in -ci (ba-ci è morbido) e risale in un batt- pure esplosivo (per la dentale tt che segue) e torna pianeggiante in -cuori; suona molto bene. Primavera (basta, perchè dentro o fuori che importa? è primavera. La primavera fuori corrisponde a quella dentro. Non sempre il contrario, dirai tu. E' vero. Ma l'importante è che essa esiste. In altri termini, io lettore sono libero (e più tranquillo, soddisfatto) di dargli il senso che piace a me.
In conclusione l'haihu (in italiano) che sento bene è quello sopra trascritto. (ho impiegato 20 min. per rigirarmi tra le labbra, i denti, la lingua, la mente quei tre versi).
L'idea è molto bella, ma io, come te e come a tutti i dilettanti, badiamo più all'dea che al modo di esprimerla. Più ai nostri sentimenti che a quelli che può provare il lettore. Ma allora scriviamo per noi stessi e non pubblichiamo, in nessun posto. Ci piace giocare con le parole e farne uso fino ad abusarne.
Come, scusa e senza offesa, che che sia tuo o no, non mi piace quell'accostamente dissonante di parole che vorrebbero stupire ma sono solo incongrue: "il tenue frastuono disordinato di un ruscello". Certo il ruscello dà sensazioni anche uditive molto difformi, ma il ruscello non è "tenue" per sua definizione fisica, il rivolo può esserlo. Se parlassi di un rivolo dai suoni frastornanti che diresti?
Mi piacerebbe se tu prendessi una mia elucubrazione di sentimenti (ho molta ritrosia a chiamarle poesie), e mi aiutassi a vedere le incongruenze, i suoni ed i ritmi sbagliati, ecc. Per me sarebbe un grande aiuto. In fondo è quello che chiedo a tutti coloro a chi "impongo" i miei scritti.
Mi infastidiscono, perché li ritengo inutili, i complimenti. Questi sono pericolosissimi, Ci costringono dentro i nostri errori, non ci fanno elevare. Ci gratificano e ci lasciano lì, a battere i piedi per terra nello stesso punto, Non ci fanno camminare. Meglio uno che mi dice "'sta poesia non mi piace proprio!" Senza spiegazioni. Così cercherò, a fatica perché da solo, di studiarla per vedere cosa c'è che non va. E migliorare. ma tant'è molti si sdilinquiscono ai complimenti, specialmente a quelli espressi senza spiegazione (così l'autore ci mette le sue di spiegazioni). Con questo non voglio dire che tu faccia così, per carità. Ma leggendo in giro per il forum, mi sembra che ciò accada con facilità. Scusa tu e tutti gli altri lo sproloquio. Ma se non ci si dà una mano tra amici, da chi l'otteniamo?
Con sardo affetto virile (non sardonicus!).
'Sti pupazzetti li trovo orrendi, però sono utili!
_________________________ mie poesie tradotte in sardo da tante/i care/i amiche/ci c/o: Tutti i Forum -> Cultura in Sardegna -> Scrittori di Paradisola -> Traduzione in sardo di poesie ----------------- ICHNUSA LIBERA!
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/01/2008 : 20:28:41
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| francesco44 ha scritto:
Va bene se Albertina è d'accordo, chi sono io per giudicare?
Non vorrei che questo diventasse un dibattito a due. Però, anche per divertimento altrui aggiungo:
1) io lettore non "devo" capire quello che tu intendi, non spiegarmelo. Importante per me lettore è quello che i tuoi versi fanno risuonare in me! E' per questo che ti leggo: perchè mi susciti emozioni, sensazioni, sentimenti, ecc ecc.
2) la poesia trascritta ha uno stile completamente diverso da quello tuo usuale. Se è tua è un bel balzo in avanti: ti ammiro e l'ammiro.
2) Sei soddisfatto del tuo Haiku: e se provassi a togliere "Fuori è", dicendo: "Sinuoso balletto petali baci batticuori. Primavera"
Poi: "sinuoso balletto" suona difficile, perchè è difficile iniziare con una sibilante. Non suona meglio iniziare con la labiale "balletto sinuoso"? Anche perchè la dentale -tto si lega meglio alla sibilante sin-
Proviamo a dirci non mentalmente ma a voce alta:
Balletto sinuoso petali baci batticuori. Primavera.
"Balletto sinuoso (senti che ballet- sale poi -to scende, poi sin- dal basso sale a -uòso che erompe) petali baci batticuori (questo mi piace perchè è altalenante: parte col pet- esplosivo, scende in ba- e ancora più in -ci (ba-ci è morbido) e risale in un batt- pure esplosivo (per la dentale tt che segue) e torna pianeggiante in -cuori; suona molto bene. Primavera (basta, perchè dentro o fuori che importa? è primavera. La primavera fuori corrisponde a quella dentro. Non sempre il contrario, dirai tu. E' vero. Ma l'importante è che essa esiste. In altri termini, io lettore sono libero (e più tranquillo, soddisfatto) di dargli il senso che piace a me.
In conclusione l'haihu (in italiano) che sento bene è quello sopra trascritto. (ho impiegato 20 min. per rigirarmi tra le labbra, i denti, la lingua, la mente quei tre versi).
L'idea è molto bella, ma io, come te e come a tutti i dilettanti, badiamo più all'dea che al modo di esprimerla. Più ai nostri sentimenti che a quelli che può provare il lettore. Ma allora scriviamo per noi stessi e non pubblichiamo, in nessun posto. Ci piace giocare con le parole e farne uso fino ad abusarne.
Come, scusa e senza offesa, che che sia tuo o no, non mi piace quell'accostamente dissonante di parole che vorrebbero stupire ma sono solo incongrue: "il tenue frastuono disordinato di un ruscello". Certo il ruscello dà sensazioni anche uditive molto difformi, ma il ruscello non è "tenue" per sua definizione fisica, il rivolo può esserlo. Se parlassi di un rivolo dai suoni frastornanti che diresti?
Mi piacerebbe se tu prendessi una mia elucubrazione di sentimenti (ho molta ritrosia a chiamarle poesie), e mi aiutassi a vedere le incongruenze, i suoni ed i ritmi sbagliati, ecc. Per me sarebbe un grande aiuto. In fondo è quello che chiedo a tutti coloro a chi "impongo" i miei scritti.
Mi infastidiscono, perché li ritengo inutili, i complimenti. Questi sono pericolosissimi, Ci costringono dentro i nostri errori, non ci fanno elevare. Ci gratificano e ci lasciano lì, a battere i piedi per terra nello stesso punto, Non ci fanno camminare. Meglio uno che mi dice "'sta poesia non mi piace proprio!" Senza spiegazioni. Così cercherò, a fatica perché da solo, di studiarla per vedere cosa c'è che non va. E migliorare. ma tant'è molti si sdilinquiscono ai complimenti, specialmente a quelli espressi senza spiegazione (così l'autore ci mette le sue di spiegazioni). Con questo non voglio dire che tu faccia così, per carità. Ma leggendo in giro per il forum, mi sembra che ciò accada con facilità. Scusa tu e tutti gli altri lo sproloquio. Ma se non ci si dà una mano tra amici, da chi l'otteniamo?
Con sardo affetto virile (non sardonicus!).
'Sti pupazzetti li trovo orrendi, però sono utili!
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Ciao Francesco, per quanto riguarda la poesia trascritta, la lessi tanto tempo fa, non ricordo dove e chi ne fu l'autore, se non ricordo male non di poesia si trattava ma di racconto"bonsay", mi colpi quel turbillon di parole ed il senso davvero notevole, non è virgolettata, e qui chiedo scusa, ma a te attento lettore, non è sfuggito lo stile, e giustamente me lo hai fatto notare, molto diverso dal mio, oltre che più professionale e meno dilettantesco. L'ho postata solo per fare un raffronto , e per sottolineare l'uso che si può fare di sillabe e parole, la spiegazione è il senso che gli ho attribuito è personale, e in verità non ne trovo altro migliore.
BALLETTO SINUOSO PETALI BACI BATTICUORI. PRIMAVERA. Effettivamente suona meglio, sentivo che qualcosa non andava li, sul primo verso, che ho trovato "musicalmente" innaturale anch'io. Gira e rigira, alla fine tutto è rimasto come fu elaborato inizialmente. Per quanto riguarda FUORI é PRIMAVERA, non sono d'accordo sul togliere il FUORI. Cosi facendo, a mio parere, non avrei fatto altro che "descrivere" la primavera, e ciò, non era quello a cui miravo. Il perchè della spiegazione è semplice,rileggendola infatti, e mettendomi dalla parte del lettore,continua
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/01/2008 : 20:48:58
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...sia con FUORI é PRIMAVERA, ho sentito che il risultato alla fine non cambiava affatto. Descrivevo alla fin fine solo la "PRIMAVERA". Non sono nati con questa intenzione quei tre versi, FUORI è PRIMAVERA è per me qualcosa di dolente, una "soglia" dove l'assenza mi accompagna, mentre fuori è "miracolo", ...è percorrere un viaggio doloroso e intenso tra il buio e la luce. Forse con quella spiegazione ho voluto, (forse non avrei dovuto) inconsciamente cercare un'aiuto, uno stimolo, un po di speranza un pò di fiducia. Ho voluto solo esternare il mio stato attuale, come un naufrago aggrappato alla sua zattera. Ma forse hai ragione tu, il lettore sarà più tranquillo e soddisfatto (non è sarcasmo questo, Francesco, credimi) se può leggervi quello che più gli pare e piace. Mi perdoni il lettore se qualche volta la poesia esprime anche un dolore, un dramma personale, però credo sia vita anche questa, il msuo progetto traspare anche se è descritta sotto forma di mancanza, ciò che si avrebbe voluto avere, ciò che ci si augura, e che al momento non c'è. Grazie Francesco per la tua lezione ( e nemmeno qui c'è sarcasmo) per quanto riguarda i ritmi, i suoni, le incongruenze... quante ce ne sono in me!!! faccio tesoro dei tuoi suggerimenti sicuramente. Sono solo un dilettante, ma anch'esso può soffrire. e a volte quando ne trova il coraggio, cercare aiuto. CIAO FRANCESCO. HUGO
NDA
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 16/01/2008 : 21:03:11
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Dovrei dire quanti anni ho per dire da quanti anni scrivo poesie, e quindi non lo dico. Una cosa di certo però la posso dire: che non scriviamo esclusivamente né per noi stessi, né per gli altri. Scriviamo per comunicare e quindi scriviamo per noi e per gli altri insieme. Per poter scrivere poesie, bisogna leggere poesie. Poesie di tanti poeti, per entrare in sintonia con musicalità diverse. All'inizio ci ispiriamo a qualcuno, poi però scopriamo di avere un nostro stile. Scopriamo in noi stessi una musicalità che accompagna i nostri sentimenti e le parole per esprimerli. Imporre a noi stessi uno schema, significa rinunciare alla nostra specificità, perciò non è bene fare forzature o costringere uno a usare un salvagente quando sa nuotare da solo. Personalmente ho scritto in tantissimi siti di poesie e mi sono imbattuta tante volte in questo genere di conversazione. La linea che è prevalsa è stata quella di indirizzare il poeta verso una libera e personale espressione in difesa della spontaneità e della musicalità interiore. Perché ho detto tutto questo? Perché non è facile correggere una poesia dopo è diventata una creatura nostra e di chi l'ha letta. Quindi non apporterei nessuna modifica alla poesia che john ci ha proposto.
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Modificato da - Albertina in data 16/01/2008 21:05:37 |
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Incantos
Salottino
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Inserito il - 16/01/2008 : 21:43:03
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| Albertina ha scritto:
Dovrei dire quanti anni ho per dire da quanti anni scrivo poesie, e quindi non lo dico. Una cosa di certo però la posso dire: che non scriviamo esclusivamente né per noi stessi, né per gli altri. Scriviamo per comunicare e quindi scriviamo per noi e per gli altri insieme. Per poter scrivere poesie, bisogna leggere poesie. Poesie di tanti poeti, per entrare in sintonia con musicalità diverse. All'inizio ci ispiriamo a qualcuno, poi però scopriamo di avere un nostro stile. Scopriamo in noi stessi una musicalità che accompagna i nostri sentimenti e le parole per esprimerli. Imporre a noi stessi uno schema, significa rinunciare alla nostra specificità, perciò non è bene fare forzature o costringere uno a usare un salvagente quando sa nuotare da solo. Personalmente ho scritto in tantissimi siti di poesie e mi sono imbattuta tante volte in questo genere di conversazione. La linea che è prevalsa è stata quella di indirizzare il poeta verso una libera e personale espressione in difesa della spontaneità e della musicalità interiore. Perché ho detto tutto questo? Perché non è facile correggere una poesia dopo è diventata una creatura nostra e di chi l'ha letta. Quindi non apporterei nessuna modifica alla poesia che john ci ha proposto.
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Io penso che saper scrivere poesie sia un dono... così com'è un dono essere particolarmente portati per il canto o la danza per esempio .. ogniuno lo fa secondo il suo stile personale..e secondo lo stato d'animo del momento trasmette emozioni diverse a chi legge o vede nel caso della danza.. Io vi ammiro moltoe vi ringrazio... continuate a scrivere... e John.. non cambiare nulla
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John tutor
Salottino
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Inserito il - 17/01/2008 : 18:23:24
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Rosa del mattino, dalle tue labbra affiorano parole fino a farmi male. Il tuo dolce roseto, spoglio, senza rose, s'inerpica fin lassù, ora, dove dio soave forse ascolterà la sua sete , la mia sete.
Rosa del mattino.. non è l'aurora a volte, ma inutili mani e una nuda lacrima su sparse corolle che scivola ancora...
NDA
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