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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 11/12/2007 : 23:48:44
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hai perfettamente ragione, il testo è bellissimo, avrò visto l'opera un sacco di volte"" Proprio li ho estrapolato il nome di Esmeralda, pensa ha lo stesso numero di lettere 9 , il suo nome è o era Valentina. Grazie per avermi riproposto quel brano.. ciao e in gamba.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 12/12/2007 : 21:56:49
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Voglio te
Voglio te. Meno non mi basta: è poco senza tutto il mondo.
Voglio te, non è poco: di più desiderare altro non posso che in te non sia.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 13/12/2007 : 19:33:41
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L'amore è rosso in me come se fossi io il sole e tu il mio fuoco. Un'alfabeto d'amore si fa chiaro stasera.
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 13/12/2007 : 22:28:32
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belle John, oggi sento i tuoi versi più vivi
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 13/12/2007 : 23:18:00
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grazie carissima, a volte non posso scegliere ciò che provo, ma posso scegliere cosa fare al riguardo.
Non siamo soli. C'è sempre qualcuno che ad un certo punto della vita ci viene incontro con le mani tese.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/12/2007 : 01:05:24
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IL BACIO
Cos'è un bacio.... se non poesia, ricamata di velluto rosso, ha il sapore della mela e del seno femminile. Cos'è un bacio.... se non la chiave del mio cuore e lettere che odorano di te. La poesia nasce dai miei baci e poi penso a ciò che loro sono stati, a volte fragili nel blusilenzio a colmare la distanza d'un amore. Passarono di qui..... chissà dove finiscono tutti i baci dimenticati!!
http://www.parrellarte.com/rodin2.html Auguste Rodin - Associazione Culturale Parrellarte
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/12/2007 : 01:17:32
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Puri fiocchi si staccano dal cielo.. li mandi tu? o è la vita che mi detta il nostro andare! Ho tante albe ancora nelle mani e se tu vieni l'inverno finirà; un breve canto, ora, lo ricordi? il notturno di Chopin, è odore antico, gioia.
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 16/12/2007 : 01:24:24
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Di tanto mare ora non resta che uno spazio bianco, i ricordi sulle labbra lascivi i morsi le sere in riva.
Pareva amore quel selvaggio amplesso.. pareva amore quell'harem d'ombre al chiar di luna. greve e solo..
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 17/12/2007 : 22:51:56
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La mamma. La mamma è quella che ci conforta e ci sorregge nel cammino della vita, lei è la compagna dei nostri giorni, quella che ci ammaestra, che ci porge i primi consigli, che ci aiuta nei primi studi, che ci vigila i primi passi. Ella è veramente la sola anima sincera che noi possediamo. Ella è veramente la sola creatura che è partecipe delle nostre gioie e dei nostri dolori; ella solo sa trovare in tutte le nostre congiunture la parola buona che consola, sa leggere nel nostro animo, come in un libro dischiuso a lei, e sa penetrarci i più segreti pensieri. Che cosa potremo noi temere, quando quell'angelo tutelare non si distacca mai dal nostro fianco, e ci avvolge nel suo manto di protezione? E qual'è lo schianto, il vuoto che noi sentiamo nella vita, quando essa ci viene a mancare! Perduta la madre noi sentiamo di aver perduta la sola, la vera compagna dei nostri giorni, colei che ci cullava nel suo palpito profondo, che ci consolava nel suo sorriso divino.Ein questo dolore senza fine che comprendiamo come la nostra vita sia, congiunta alla sua vita, comprendiamo come quella creatura che non è più, ha portato con se la più bella parte della nostra giovinezza, ha portato con se il più puro tesoro di affetti che ci rendeva serena e bella la vita. ----------- La mia di mamma , oggi, è malata, è quasi tornata bambina...e a me ritornano nel silenzio del cuore, i ricordi della mia giovinezza, del suo grande amore. Ricordo che per conciliarci il sonno, trovava le parole più soavi, i nomignoli più graziosi, e noi a poco a poco socchiudevamo gli occhi, e cullati da quella voce ci addormentavamo e sognavamo sereni. oggi quei ricordi li accolgo tra sorriso e pianto, e guardandola oggi non posso non sentire che n grande palpito d'amore. Qualche notte fa mi addormentai con la luce accesa, mi accorsi che entrò piano nella mia camera, mi sussurrò qualcosa e dolcemente spense la lampada. Piansi quella notte...... nonostante la sua malattia, riesce a trovare ancora il ricordo di quando eravamo bambini. Di quella notte ho scritto dei versi, li posterò per voi.
Varchi la soglia e nel silenzio notturno le tue mani sottili mi toccano il cuore, come voci di pace fan cadere le labbra dal viso: e un lamento di madre che ammutisce la quieta lucerna.
La mamma è sempre la mamma.
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 17/12/2007 : 23:02:35
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Emozionante Tutor... non aggiungo altro...
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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John tutor
Salottino
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Inserito il - 17/12/2007 : 23:22:23
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grazie nur.
Ogni placadu disizu ti lassat senza consolu e t'agatas triste e solu ca si mutada in fastizu.
e l'amaro che ti senti in bocca, dopo che la gioia ti ha rallegrato e svanisce, ma cosi è l'uomo e guai se egli si fermasse: la speranza di nuovi giorni lo ravviva e gli rende vivibile la vita. Notte.
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Tranquillo
Salottino
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Ironic Man
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Inserito il - 17/12/2007 : 23:26:57
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.................................................................................................... A Natale vorrei tanto esser un cannibale: che pacchia,son tutti più buoni!!! ....................................................................................................
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John tutor
Salottino
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Inserito il - 17/12/2007 : 23:35:21
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Notte anche a te tranquillo. vi sento vicini. grazie
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Albertina
Salottino
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Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 18/12/2007 : 07:27:20
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| john tutor ha scritto:
La mamma. La mamma è quella che ci conforta e ci sorregge nel cammino della vita, lei è la compagna dei nostri giorni, quella che ci ammaestra, che ci porge i primi consigli, che ci aiuta nei primi studi, che ci vigila i primi passi. Ella è veramente la sola anima sincera che noi possediamo. Ella è veramente la sola creatura che è partecipe delle nostre gioie e dei nostri dolori; ella solo sa trovare in tutte le nostre congiunture la parola buona che consola, sa leggere nel nostro animo, come in un libro dischiuso a lei, e sa penetrarci i più segreti pensieri. Che cosa potremo noi temere, quando quell'angelo tutelare non si distacca mai dal nostro fianco, e ci avvolge nel suo manto di protezione? E qual'è lo schianto, il vuoto che noi sentiamo nella vita, quando essa ci viene a mancare! Perduta la madre noi sentiamo di aver perduta la sola, la vera compagna dei nostri giorni, colei che ci cullava nel suo palpito profondo, che ci consolava nel suo sorriso divino.Ein questo dolore senza fine che comprendiamo come la nostra vita sia, congiunta alla sua vita, comprendiamo come quella creatura che non è più, ha portato con se la più bella parte della nostra giovinezza, ha portato con se il più puro tesoro di affetti che ci rendeva serena e bella la vita. ----------- La mia di mamma , oggi, è malata, è quasi tornata bambina...e a me ritornano nel silenzio del cuore, i ricordi della mia giovinezza, del suo grande amore. Ricordo che per conciliarci il sonno, trovava le parole più soavi, i nomignoli più graziosi, e noi a poco a poco socchiudevamo gli occhi, e cullati da quella voce ci addormentavamo e sognavamo sereni. oggi quei ricordi li accolgo tra sorriso e pianto, e guardandola oggi non posso non sentire che n grande palpito d'amore. Qualche notte fa mi addormentai con la luce accesa, mi accorsi che entrò piano nella mia camera, mi sussurrò qualcosa e dolcemente spense la lampada. Piansi quella notte...... nonostante la sua malattia, riesce a trovare ancora il ricordo di quando eravamo bambini. Di quella notte ho scritto dei versi, li posterò per voi.
Varchi la soglia e nel silenzio notturno le tue mani sottili mi toccano il cuore, come voci di pace fan cadere le labbra dal viso: e un lamento di madre che ammutisce la quieta lucerna.
La mamma è sempre la mamma.
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Mia mamma è morta all'età di 96 anni e ti lascio immaginare il lavoro dell'arterosclerosi. Però era sempre meravigliosa, fantastica. Viva le mamme!!!
Mamma
Mamma, tu sei sopravvissuta alle tragedie più grandi e sei rimasta sempre e comunque regina della casa. E per svezzarmi hai lasciato fluire il tempo fino a ritornare tu bambina per staccarti da me in maniera impercettibile. E mentre tu mi dicevi le frasi più tenere che mai avevi avuto il tempo di rivolgermi, io ricostruivo in me la tua figura in tutta la tua grandezza di mamma.
( febbraio 2003 )
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Modificato da - Albertina in data 18/12/2007 07:27:58 |
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John tutor
Salottino
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Inserito il - 18/12/2007 : 21:40:11
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Ho sempre avuto un debole per le campane, i suoi rintocchi, che suscitano un'eco profonda nella mia anima. Quei rintocchi hanno lo schianto del pianto, o il giubilo del riso, le lacrime e la gioia.Talvolta ci invitano a godere dell'immensa bellezza dell'universo, e talvolta ci suggeriscono la preghiera per un povero morto, per una povera vita che ci ha lasciato per sempre.
LA VOCE DELLA CAMPANA
Suona, o campana dà la tua voce per l'aria immensa, io l'ascolto, e la sento in me, e palpito e fremo delle tue gioie, e dei tuoi dolori. Suona, o campana, e la tua voce mi pare che oggi mi parli di bontà, di rassegnazione, e di speranza. 1998
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