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laier
Salottino
Utente Virtuoso
Campione Gp Passalafoto
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Inserito il - 29/03/2008 : 10:23:47
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ieri non sono riuscito a registrare le poesie di Manlio Massole,ma ho trovato un sito dove si può leggere qualcosa... http://www.sardolog.org/perso/m-massole/index.htm
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Tramonto a Porto Cauli - Masua
Iglesias (CI)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/03/2008 : 10:32:24
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Grazie Laier.....sei molto gentile !!! lo visito subito......
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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fausto 48
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 04/04/2008 : 22:17:21
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Maledetta Miniera
Non ti era bastato prenderti mio Nonno ai voluto anche mio Padre riducendolo uno straccio, strizzandolo ogni giorno del suo sudore che e ancora nelle tue viscere,ma non e bastato per abbassare quella polvere nera che scuriva la sua faccia e che entrava dentro i suoi polmoni e lo consumava giorno per giorno. Poi quando erano pieni di morte gli ai detto che era colpa del"aria,cosi lo ai liquidato dicendogli di andare lontano. cosi non avresti sentito il suo lamento le sue urla di dolore mentre si spengeva. Gli ai fatto vendere quel poco che aveva,una casa lasciatogli dal padre un pezzetto di terra che non ce la faceva più a coltivare, e lo ai mandato via dalla sua terra. Mi immagino i suoi occhi sulla nave che lo portava via, i suoi pensieri che ripetevano che sarebbe tornato, ma tu lo sapevi maledetta miniera che non era cosi. sapevi che era segnato da li a poco se ne sarebbe andato. Ma la sua tempra che tu avevi forgiato lo a fatto durare altri 10 anni da quel giorno che prese quella nave che non lo avrebbe più riportato nella sua terra, Ma ancora non sei rientrata per questo ai alzato nel mio cuore un muro in cemento armato un muro di odio verso di te maledetta miniera, questo muro che non mi a fatto mai cercare le mie radici e non mi a fatto conoscere la mia terra non riesco nemmeno a scrivere su di te maledetta miniera. Ma da me non prenderai niente prima o poi romperò quel muro allora saprai quanto male ai fatto a me e alla mia gente.
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 19/04/2008 : 19:24:12
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MINIERA ascolta qui
MINIERA
Allor che in ogni bettola messicana danzano tutti al suono dell'hawaiana vien da lontano un canto così accorato è un minatore bruno laggiù emigrato.
La sua canzone sembra di un esiliato: "Cielo di stelle, cielo color del mare tu sei lo stesso cielo del mio casolare. Portami in sogno verso la patria mia! Portale un cuor che muore di nostalgia!"
Nella miniera è tutto un baglior di fiamme piangono bimbi, spose, sorelle, mamme ma a un tratto il minatore dal volto bruno dice agli accorsi: "Se titubante è ognuno io solo andrò laggiù che non ho nessuno!"
E nella notte un grido solleva i cuori: "Mamme, son salvi!", tornano i minatori. Manca soltanto quello dal volto bruno ma per salvare lui non c'è nessuno. Manca soltanto quello dal volto bruno ma per salvare lui non c'è nessuno.
Questo brano fu composto - musicato da Bixio e Cherubini nel '27 ,oggi fa parte dell'album "Da questa parte del mare " di Gianmaria Testa , targa Tenco per miglior disco del 2007.
Ps:Dedicato a tutti coloro che sono amici della miniera con un pensiero particolare a Annika !
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 19/04/2008 : 19:57:06
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Ps:Dedicato a tutti coloro che sono amici della miniera con un pensiero particolare a Annika !
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 21/04/2008 : 16:02:15
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| Marialuisa ha scritto:
MINIERA ascolta qui
MINIERA
Allor che in ogni bettola messicana danzano tutti al suono dell'hawaiana vien da lontano un canto così accorato è un minatore bruno laggiù emigrato.
La sua canzone sembra di un esiliato: "Cielo di stelle, cielo color del mare tu sei lo stesso cielo del mio casolare. Portami in sogno verso la patria mia! Portale un cuor che muore di nostalgia!"
Nella miniera è tutto un baglior di fiamme piangono bimbi, spose, sorelle, mamme ma a un tratto il minatore dal volto bruno dice agli accorsi: "Se titubante è ognuno io solo andrò laggiù che non ho nessuno!"
E nella notte un grido solleva i cuori: "Mamme, son salvi!", tornano i minatori. Manca soltanto quello dal volto bruno ma per salvare lui non c'è nessuno. Manca soltanto quello dal volto bruno ma per salvare lui non c'è nessuno.
Questo brano fu composto - musicato da Bixio e Cherubini nel '27 ,oggi fa parte dell'album "Da questa parte del mare " di Gianmaria Testa , targa Tenco per miglior disco del 2007.
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Marylu'...ma sai che mi sono accorta solo ora..che si poteva Ascoltare !!!!!....
Mamma mia...che struggente........bellissima.....Grazie !!!
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 21/04/2008 : 17:24:01
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@ Annika
Cara , che sorpresa sarebbe mai stata :-) ?
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Modificato da - Marialuisa in data 21/04/2008 17:25:13 |
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calafuria
Salottino
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Inserito il - 22/04/2008 : 02:30:49
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| Marialuisa ha scritto:
Calafuria ,non farci attendere troppo ; noi amanti della miniera e amici della miniera ti leggiamo sempre con tanta interesse.
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Finalmente a casa, purtroppo il lavoro mi porta spesso lontano.......per mesi... Grazie Marialuisa ed Annika dovrei trattenermi qualche giorno spero di poter postare qualcosa. Ciao, Massy.
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 22/04/2008 : 08:09:31
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Calafuria , bentornato !
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cisto
Utente Senior
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Inserito il - 22/04/2008 : 18:50:18
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Un piccolo contributo che ho trovato in un libro che parla di miniera, (Montevecchio la mia miniera) l'ho trovato molto bello è sopratutto molto vissuto
In quel tempo i minatori lottavano lottavano ad Iglesias, Carbonia lottavano in tutta Italia per avere più pane, più giustizia
in quel tempo i minatori di Montevecchio lavoravano perché avevano più pane più pane degli altri minatori
prima lo disse il sindacato la Camera di lavoro poi il partito era vergognoso lavorare
mentre gli altri tutti gli altri lottavano in quel tempo i minatori lottavano lottavano
a Montevecchio si entrò in agitazione precisamente si entrò in agitazione "paiolu a sezzi"
in quel tempo a Guspini i minatori non volevano scioperare ma scioperano per il sindacato per il partito per i minatori d'Italia
noi siamo qui a lottare forse morire per il nostro lavoro di oggi e di ieri, siamo qui a lottare, forse a morire per il nostro lavoro di oggi e di ieri noi qui siamo a lottare forse a morire per il lavoro dei nostri figli e dei figli dei nostri figli
i figli studiano a Guspini studiano a San Gavino nelle scuole del Vescovo studiano a Cagliari, ad Iglesias periti diventano i nostri figli periti minerari dottori professori i figli di noi minatori, scavatori, manovali
i nostri figli di miniera non ne vogliono sentire e noi siamo qui a lottare per il nostro lavoro di fame questo buio ci opprime possiamo anche vincere ma poi?
i nostri figli di miniera non ne vogliono sentire il padrone non ama la miniera il guadagno ama per il guadagno vende la miniera ci vende
la miniera l'amiamo noi perché ci ha preso la vita succhiato il sangue impietrito i polmoni impietrite le ossa femmina cattiva è la miniera si lascia amare e non ama.
(Nel 35°anniversario dello sciopero del 1949)
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calafuria
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 23/04/2008 : 02:21:32
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‘’ARRIGO’’ il ritorno.
La sua passione legata alla natura, i minerali, le piante, le erbe aromatiche, la trasformazione dei prodotti della terra, dal miele al vino, dal legno al mobile finito e soprattutto il collezionismo di quelle che lui chiamava ‘’pietre’’ (i minerali), avevano alleviato il duro lavoro della miniera. Per Arrigo la miniera non era solo duro lavoro, era passione per la ricerca e la scoperta.
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 24/04/2008 : 08:55:06
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Ciao Massy....bentornato !!!
vai...con i racconti di Arrigo....e' un po' che aspettavamo...!!
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 24/04/2008 : 09:14:32
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Aggiungo un mio piccolo e umile contributo,non certo da grande poeta o scrittore...ma...scritto solo col cuore....
MINATORI
Uomini veri in antri bui budelli scavati in ventri di terra risuona il piccone stride il vagone sepoltura forzata pelle dura incallita nero sudore che cola candela a carburo pane di pietra echi di tossi polverose sputi e lamenti lacrime e grida e un'unico desiderio rivedere l'alba........
Annika
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Modificato da - annika in data 24/04/2008 09:15:47 |
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silvana
Salottino
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Inserito il - 24/04/2008 : 10:27:39
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miniera di Funtana Raminosa Gadoni,un operaio chiede un incontro al direttore,allora un piemontese,chiedendo di avere le botte per entrare in galleria. "botte da noi ,stivali di gomma".il direttore lo guarda un po annichilito e le chiede di rientrare immediatamente in galleria pena sospensione dal lavoro.L'operaio comincia a imprecare contro il direttore fino a quando non interviene un caposervizio e spiega al direttore che rimanda l'operaio in galleria con le sue "botte "nuove.la miniera è fatta anche di questi episodi simpatici.lavoro duro ma onesto.sono appassionata a questo argomento avendo lavorato nel parco geominerario e creduto sempre,tuttora di un suo futuro.se non altro per quanti la vita l'hanno persa lavorando sotto terra.e come non ricordare nonna Rosina lavoratrice bambina nelle miniere dell'iglesiente ,qualcuno sa darmi sue notizie?buona giornata a tutti
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Panorama
Gadoni (Nu)
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silvana
Salottino
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Inserito il - 24/04/2008 : 10:53:48
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Bai,amiga,bai cun is alas de amori e porta unu saludu a is fillus de Sardigna sparzinaus in su mundu po unu arrogu 'e pani, negau in domu insoru. Bai,in logus trotus de disisperu e amestura fueddus de cuncordia po is corus in turmentu. Bai,a su fossu 'e Marcinelle, a is sartus de Nebida de is pranuras lombardas, a is fabricas de dolori. Bai,amiga,bai, in terra furistera, e semina arregordus de argiolas arriendu, e cantus de amori, po is corus emigraus. Bai,cun su entu solianu in tot'is àndalas de mundu e semina cunfortu po is fradis emigraus.
Dal libro di poesie di Gabriele Ortu "in terra d'Ichnusa"
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Panorama
Gadoni (Nu)
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