Forum Sardegna - L'arte tessile in Sardegna
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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/06/2011 : 08:14:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sartinocchja Invia a sartinocchja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rovanma ha scritto:

...WOW, che bello questo mondo della tessitura, complimenti a tutti sia per le ricerche sulla tradizione che per i lavori....davvero splendidi!!!!

Ciao Rosella, l’arte della tessitura ma tutte tradizioni che animano la nostra terra sono molto importanti e meritano tutta la nostra attenzione e salvaguardia … qua nel forum abbiamo la fortuna di avere Milly che parla di questo mondo … Vedo che sei di Serrenti mi chiedevo se da voi sopravvive ancora quest’arte?







  Firma di sartinocchja 
“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry
“Osare è la forza più grande …” Selene

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 609  ~  Membro dal: 21/11/2010  ~  Ultima visita: 17/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

sartinocchja
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/06/2011 : 08:27:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sartinocchja Invia a sartinocchja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rovarco ha scritto:

Davvero fantastico. Spero che quest'arte non si perda, perchè sarebbe un vero peccato per la nostra Sardegna..! Continuate con le vostre opere meravigliose. Un saluto a tutto il forum..

Ciao Rovarco un saluto anche a te, pure io mi auguro che quest’arte non scompaia … mi risulta che a Lunamatrona ci sono ancora signore che lavorano al telaio … quindi c’è ancora speranza.









  Firma di sartinocchja 
“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry
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Rovanma

Nuovo Utente



Inserito il - 05/06/2011 : 08:36:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rovanma Invia a Rovanma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sartinocchja ha scritto:

Rovanma ha scritto:

...WOW, che bello questo mondo della tessitura, complimenti a tutti sia per le ricerche sulla tradizione che per i lavori....davvero splendidi!!!!

Ciao Rosella, l’arte della tessitura ma tutte tradizioni che animano la nostra terra sono molto importanti e meritano tutta la nostra attenzione e salvaguardia … qua nel forum abbiamo la fortuna di avere Milly che parla di questo mondo … Vedo che sei di Serrenti mi chiedevo se da voi sopravvive ancora quest’arte?






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Rosella 79

 Regione Sardegna  ~ Città: Serrenti  ~  Messaggi: 19  ~  Membro dal: 04/05/2011  ~  Ultima visita: 31/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 05/06/2011 : 08:57:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Milly, seu aspetendi sa bertula... sinnunca andu a dda biri a Santa Giusta!






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... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Rovanma

Nuovo Utente



Inserito il - 05/06/2011 : 09:21:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rovanma Invia a Rovanma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Rosella, l’arte della tessitura ma tutte tradizioni che animano la nostra terra sono molto importanti e meritano tutta la nostra attenzione e salvaguardia … qua nel forum abbiamo la fortuna di avere Milly che parla di questo mondo … Vedo che sei di Serrenti mi chiedevo se da voi sopravvive ancora quest’arte?
[/quote]
Ciao Sartinocchja, scusa la mia poca esperienza sul funzionamento dei forum, spero di non far pasticci.
Fortunatamente a Serrenti si sta facendo il possibile per non far scomparire la tessitura, grazie all'impegno dell' amministrazione comunale che da una decina d'anni si sta muovendo in tal senso, e alla disponibilità di alcuni insegnanti. Purtroppo però, le persone che a suo tempo si sono rese disponibili alla conservazione di questa nostra parte di storia, sono specializzate in sole due tecniche ( su pibioj e sa tentura che noi usiamo per bertulas e tascapajs), mentre altre persone che usano altre tecniche (briali) non hanno dato uguale disponibilità a trasmettere il loro sapere. So della presenza a Serrenti, anche di una tessitrice sarda ma d'importazione("strangia") che però è abbastanza disponibile, compatibilmente con i suoi impegni, a dare spiegazioni e confrontarsi anche con le maestre anziane. Io nel mio piccolo sto cercando di imparare qualcosa per recuperare una parte di storia di famiglia che nelle generazioni passate aveva il telaio come fosse un compagno di lavoro col quale condividere otre che la fatica, anche tutte le emozioni della giornata e della vita. Sarà difficile diventare un' esperta, ma ho visto la passione del vostro forum, i lavori e le "lezioni" di Milly e spero di poter contare sul vostro e suo aiuto per avviarmi almeno sulla buna strada. Se siete interessati il comune ha organizzato anche corsi di PUNTU VANU, il ricamo che forma la plissettatura di alcuni tipi di camicie sarde, non so se a breve ne verranno organizzati altri, comunque mi sembra un buon punto di partenza per non perdere "il filo del discorso" sulle nostre tradizioni . Un caro saluto e Buona domenica a te e a tutto il forum.






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Rosella 79

 Regione Sardegna  ~ Città: Serrenti  ~  Messaggi: 19  ~  Membro dal: 04/05/2011  ~  Ultima visita: 31/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Rovarco

Nuovo Utente


Inserito il - 05/06/2011 : 19:30:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rovarco Invia a Rovarco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sartinocchja ha scritto:

Rovarco ha scritto:

Davvero fantastico. Spero che quest'arte non si perda, perchè sarebbe un vero peccato per la nostra Sardegna..! Continuate con le vostre opere meravigliose. Un saluto a tutto il forum..

Ciao Rovarco un saluto anche a te, pure io mi auguro che quest’arte non scompaia … mi risulta che a Lunamatrona ci sono ancora signore che lavorano al telaio … quindi c’è ancora speranza.



Ciao Sartinocchja, confermo che a Lunamatrona ci sono ancora tessitrici in attività, ma non ho notizie del fatto che trasmettano le loro conoscenze e allo stesso tempo vedo nei giovani poco interesse nel voler imparare quest'arte, speriamo bene...Un saluto al forum.






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Lunamatrona  ~  Messaggi: 2  ~  Membro dal: 28/05/2011  ~  Ultima visita: 05/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

milly73
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 05/06/2011 : 23:24:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tzinnigas ha scritto:

Milly, seu aspetendi sa bertula... sinnunca andu a dda biri a Santa Giusta!


hai ragione Tzinni tra vita mondana e lavoro sto trascurando questo topic

eja vieni a vederla a Santa Giusta, sei il benvenuto come tutti i paradisolani che passano in bidda mia







Modificato da - milly73 in data 05/06/2011 23:25:30

  Firma di milly73 
Pro tue fortuna
chi onzi notte t'isplenda sa luna,
chi no appa mai dolore,
onzi die t'illumine su sole...

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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 08/06/2011 : 12:28:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sartinocchja Invia a sartinocchja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rosella@ non ti preoccupare per la poca esperienza e i pasticci, io ancora non mi ci raccapezzo … va beh! Diamo tempo … Sono felice per queste notizie, per l'impegno della tua comunità a salvaguardare le tradizioni.
La tecnica “sa tentura” che utilizzate per le bisacce dalle mie parti si chiama “a mattoneddhus”, (piccoli scacchi) utilizzata per quelle di uso quotidiano, mentre per quelle festive si usa la tecnica “a laúru”. Sarei curiosa di vedere i tascapajs.

Già quello di non voler trasmettere il proprio sapere è una questione che da sempre affligge molte (se non tutte) le comunità della nostra isola … in modo particolare per quest’arte visto che sin dalla notte dei tempi era trasmessa da madre in figlia e raramente (dire mai) si allontanava dalla cerchia familiare. Oggi chi detiene ancora questo sapere fatica a trasmetterlo a estranei, anche se abitano nello stesso paese ... ancora peggio per chi è "strangia".

La tecnica “a briabi o briali” o "a mos'te pèi", da noi è una delle più antiche. Pure io vorrei riprendere questo tipo di tecnica che da sempre mi affascina, ma per questioni di tempo e d’impegni non mi è stato possibile … come ho detto, sono testarda ... confido pure io nelle “lezioni di Milly”.

So del punto vano di Serrenti .. Rosalba Lecca nel suo libro, “Luoghi e Volti del Punto di Filza” (che non ho letto) parala anche del tuo paese, il quale ha partecipato attivamente alla ricerca. Se vai in abbigliamento tradizionale, c’è una sezione dedicata a questo tipo di ricamo, curata dal bravissimo Ampuriesu.
Ciao







  Firma di sartinocchja 
“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry
“Osare è la forza più grande …” Selene

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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 08/06/2011 : 12:31:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sartinocchja Invia a sartinocchja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rovarco@ come dicevo a Rosella da sempre noi sardi si fa fatica a far circolare/condividere “i saperi” … (siamo fatti così!) … e i giovani a far tesoro del detto “impara l’arte e mettila da parte”.
Ciao







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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 09/06/2011 : 08:33:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sartinocchja Invia a sartinocchja un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sartinocchja ha scritto:

Rosella@ non ti preoccupare per la poca esperienza e i pasticci, io ancora non mi ci raccapezzo … va beh! Diamo tempo … Sono felice per queste notizie, per l'impegno della tua comunità a salvaguardare le tradizioni.
La tecnica “sa tentura” che utilizzate per le bisacce dalle mie parti si chiama “a mattoneddhus”, (piccoli scacchi) utilizzata per quelle di uso quotidiano, mentre per quelle festive si usa la tecnica “a laúru”. Sarei curiosa di vedere i tascapajs.

Già quello di non voler trasmettere il proprio sapere è una questione che da sempre affligge molte (se non tutte) le comunità della nostra isola … in modo particolare per quest’arte visto che sin dalla notte dei tempi era trasmessa da madre in figlia e raramente (dire mai) si allontanava dalla cerchia familiare. Oggi chi detiene ancora questo sapere fatica a trasmetterlo a estranei, anche se abitano nello stesso paese ... ancora peggio per chi è "strangia".

La tecnica “a briabi o briali” o "a mos'te pèi", da noi è una delle più antiche. Pure io vorrei riprendere questo tipo di tecnica che da sempre mi affascina, ma per questioni di tempo e d’impegni non mi è stato possibile … come ho detto, sono testarda ... confido pure io nelle “lezioni di Milly”.

So del punto vano di Serrenti .. Rosalba Lecca nel suo libro, “Luoghi e Volti del Punto di Filza” (che non ho letto) parala anche del tuo paese, il quale ha partecipato attivamente alla ricerca. Se vai in abbigliamento tradizionale, c’è una sezione dedicata a questo tipo di ricamo, curata dal bravissimo Ampuriesu.
Ciao



Piccola correzione ... Rosella presumo che “sa tentura” sia la tecnica impiegata per la realizzazione delle bisacce (“tentura” significa cattura, detenzione, intrappolamento) ora mi sto chiedendo se non corrisponda a quella che noi chiamiamo “a laúru” o “a bagas” così descritta “Si tratta di trame bloccate tessute contemporaneamente alla tela di fondo” … ?
Nel caso delle bisacce della mia zona sono impiegate le tecniche “a briabi o briali”, “pann’e carri”, “a laúru” o “a bagas”.
Quelle di uso quotidiano vendono impiegare maggiormente la tecnica “a briabi o briali”, “pann’e carri”, dove prevalgono motivi geometrici, uno di questi è chiamato “a mattoneddhus”, (piccoli scacchi). Per quelle festive/cerimoniali il fondo è realizzato con la tecnica a “pann’e carri” su cui poi si articola la decorazione con la tecnica a “a laúru”.







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milly73
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 09/06/2011 : 21:36:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riassunto delle tecniche di tessitura

tessitura semplice, pann'e karri o teba eseguita a 2 licci,
tecnica utilizzata per tessere abbigliamento, telerie domestiche.
è una tecnica che compare anche in manufatti di grande qualità estetiche quali copricasse strisce e bisacce ,ma attenzione, non è uguale al battoro in posta, li chiamano a mattoneddos ma sono visibili i fili di trama e ordito, a volte alcuni fili dell'ordito vengono sostituiti con fili prevalentemente neri.
Come posso ci faccio vedere la differenza.

Battoro in posta, su cuattru in posta, a laurù, bagas, a mustr'e agu, a punt'e agu, a ricamu, a tentura sono tecniche eseguite a 4 licci
con queste tecniche che hanno due tipi di rimettaggio si possono tessere bisacce, copricassa, collane, sotto sella, i famosi arazzi che ci invidiamo in tutto il mondo, sono i più rinomati e i più cercati per chi se ne intende etc.

Briài, briali, a litzus, littos, tauledda, a tintura, a mustra e pei, tecniche realizzate da 3 a 18 licci ma è d'obbligo il disegno geometrico, ogni disegno ha il suo rimettaggio, però a volte basta uno scambio di pedalatura per avere un disegno diverso, sono sicura che avrete notato, sopratutto nelle balze, sono ricamate, lavoro non facile bisogna contare i fili dell'ordito, ci vuole tanta tanta pazienza.

A ginestra, sa schia e pisci, uresi, furesi, obraci si utizzano da 3 a 12 licci
tecniche utiilzzate per tessere l'orbace ma non solo, si possono tessere bisacce e copricassa.
Ho visto anche tappeti tessuti con questa tecnica ma pericolosi perchè fanno scivolare

Pibiones, a ranu, a busa, a ricciu tecniche eseguite a 4 licci
con questa tecnica facendo uno scambio di legatura di licci possiamo tessere anche la tela e ricamare ma anche qui armatevi di pazienza.
Con questa tecnica possiamo tessere tappeti striscette, copricassa etc, se decidiamo di tessere una bisaccia ricordiamoci che nella parte mediana avremmo il rovescio del lavoro a meno che non si foderi, ho visto degli obrobi
Con la tecnica a pibiones possiamo ottenere la tecnica a busa inffiokkada, facilissima da eseguire, si tesse a pibiones e poi a tessitura ultimata si tagliano i grani in rilievo, io non ho mai avuto il coraggio di farlo anche se è bello da vedere.

A stuoia, tessitura liscia, a sceràu, fressada, un'in dente tessitura a tauledda, a su pei eseguita a 2 licci i fili dell'ordito sono completamente nascosti dai fili d'ordito.
Una piccola particolarità... è una tecnica dominante a Isili, ricamano con i fili di rame etc. ma al rovescio,(anche se alcune ho notato che tessono al dritto, è più facile e si individuano facilmente gli errori di tessitura) per capirci meglio mentre sto tessendo sul davanti ho il rovescio e sotto il dritto, solo a tessitura ultimata vedono il tessuto al dritto e registrano i passaggi con il giunco fatto passare nei fili dell'ordito, io non lo faccio mai, si perde troppo tempo e per rendere più resistente il tessuto uso i fili doppi dell' orditto.
A Samugheo viene tessuta al dritto.
Possiamo tessere i famosi tappeti a muro, tappeti bisacce e copricassa










Modificato da - milly73 in data 09/06/2011 21:42:32

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milly73
Salottino
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Inserito il - 10/06/2011 : 13:58:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
milly73 ha scritto:



A stuoia, tessitura liscia, a sceràu, fressada, un'in dente tessitura a tauledda, a su pei eseguita a 2 licci i fili dell'ordito sono completamente nascosti dai fili d'ordito.




correzione
i fili dell'ordito vengono completamente nascoti dai fili di trama.









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Rovanma

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Inserito il - 10/06/2011 : 17:03:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rovanma Invia a Rovanma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

[/quote]

Piccola correzione ... Rosella presumo che “sa tentura” sia la tecnica impiegata per la realizzazione delle bisacce (“tentura” significa cattura, detenzione, intrappolamento) ora mi sto chiedendo se non corrisponda a quella che noi chiamiamo “a laúru” o “a bagas” così descritta “Si tratta di trame bloccate tessute contemporaneamente alla tela di fondo” … ?
Nel caso delle bisacce della mia zona sono impiegate le tecniche “a briabi o briali”, “pann’e carri”, “a laúru” o “a bagas”.
Quelle di uso quotidiano vendono impiegare maggiormente la tecnica “a briabi o briali”, “pann’e carri”, dove prevalgono motivi geometrici, uno di questi è chiamato “a mattoneddhus”, (piccoli scacchi). Per quelle festive/cerimoniali il fondo è realizzato con la tecnica a “pann’e carri” su cui poi si articola la decorazione con la tecnica a “a laúru”.

[/quote] Ciao Sartinocchja, io non sono una esperta,quindi non so dirti se uno stesso termine viene usato in diverse zone per lavori differenti oppure mi abbiano detto un termine sbagliato i improprio. Per tentura, chi me ne aveva parlato, intendeva il tipo di lavorazione con cui viene fatta la striscia decorativa dei tascapajs, mentre il resto li ha chiamati PISTOCCUSU e l'intermezzo GRUXITTAS (ogni 7/10 pistoccusdi altezza faceva 2 o 3 gruxittas)

I I I
I I I
I I I
I I I
I I I QUESTI SAREBBERO IS PISTOCCUS, obbligatoriamente neri


I I MENTRE QUESTE DOVREBBERO ESSERE IS GRUXITTAS
, che possono essere nere o in colore e intervallano le righe di pistoccus


Comunque a Serrenti le bisacce e is tascapajs sono tessuti allo stesso modo, cambiano solo le dimensioni e la confezione.Ci provo e spero di riuscire a mandarvi le foto di un tascapaj fatto negli anni 70/75 da un'artigiana del paese e un cuscinodi sola tentura in lavorazione; magari dalle foto riuscite voi a dirmi qualcosa in più, o magari metto da parte ciò che mi era stato detto prima e ricomincio daccapo col vostro contributo.Ancora complimenti a tutti.
a presto!
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Rosella 79

 Regione Sardegna  ~ Città: Serrenti  ~  Messaggi: 19  ~  Membro dal: 04/05/2011  ~  Ultima visita: 31/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

milly73
Salottino
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Inserito il - 10/06/2011 : 18:35:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

questa non è una bisaccia ma un copricassa, come esempio va bene lo stesso.
la parte ricamata si chiama in diversi modi tra cui "tentura"non ripeto gli altri termini se no diventa un discorso ripetitivo.
Ogni paese ha il suo modo di chiamare la tecnica anche se possono essere simili.


qui un esempio della tecnica chiamata battoro in posta
sicuramente a Serrenti hanno un nome diverso, se riflettiamo un attimo
possiamo tranquillamente paragonare is pistoccheddos a si scaccu, a Santa Giusta, ma non solo, lo chiamano così.







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milly73
Salottino
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Inserito il - 10/06/2011 : 18:44:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di milly73 Invia a milly73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rovanma ha scritto:

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chiedo scusa se mi permetto di quotare una foto,
spero che la foto non mi tradisca, ma io ho notato una cosa che non va bene.
Le nostre tzie direbbero che il tessuto è "lascu" in italiano non fitto
le trame tra una passata e l'altra de "sa mosta"non si devono vedere, questo è un errore che hanno fatto notare anche a me,bisogna sempre fare le prove in base ai filati utilizzati per ricamare.
Io in questo caso, invece di 2 passate di trama ne avrei fatta passare una sola.

@ Rovanma perdonami se sono stata schietta, ma....







Modificato da - milly73 in data 10/06/2011 18:45:24

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