Forum Sardegna - Riti caduti in disuso
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Nota Bene: La prima ferrovia della Sardegna - Congiungeva la miniera di San Leone al pontile della maddalena (Capoterra) dove il minerale era imbarcato su appositi velieri con destinazione Marsiglia e Corsica. La ferrovia che aveva una lunghezza totale di 15 chilometri e 400 metri fu inaugurata il 20 novembre 1862 dal principe Umberto di Savoia.



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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/10/2009 : 12:29:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
era un compito femminile, manu, ma ho sentito di qualche rarissimo caso..avveniva quando un congiunto del defunto era una persona famosa per le eccezzionali doti poetiche... ma veniva criticato come comportamento " coeddu" ovvero di uomo he porta la gonna..








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

maniscialli

Utente Medio



Inserito il - 24/10/2009 : 14:51:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maniscialli Invia a maniscialli un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nei giorni del triste evento nella casa del defunto non si cucina… le donne del vicinato si riuniscono e decidono chi per tre giorni a turno dovrà cucinare il pranzo o la cena per i parenti del defunto ...Per la messa del trigesimo chi vi ha partecipato viene invitato a casa del defunto per prendere il caffè con is pistoccus …al termine della messa dei tre mesi o per ambedue dipende dalla possibilità finanziaria viene distribuito il pane in nome del defunto…quando viene distribuito il pane viene distribuito con questa formula…”pappaisiddu in nomini de ………..si dice il nome del defunto…..e si deve rispondere “a d’agattai in sa mesa de su Paradisu”…questa usanza e tuttora in vigore in quel di Burcei…







Modificato da - maniscialli in data 24/10/2009 14:52:11

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari provincia  ~  Messaggi: 342  ~  Membro dal: 28/06/2009  ~  Ultima visita: 11/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/10/2009 : 15:16:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ruolo maschile nell'atitidu, integro, talora se la prefica interpellava o coinvolgeva un uomo, questo poteva rispondere nel metro poetico..

la moglie dell'ucciso, nella camera mortuaria, al carabiniere sardo che lo aveva uccico, di piantone.

pilu de oro in lama
chie d'at mortu nara?

carabiniere: deo l'appo mortu
pianghelu pilisortu
pilisortu pianghelu
e ja no fit un anghelu
no apperet furadu
furadu no apperet


moglie: dagli l'ana mandadu
non d'at neghe vostè
sa culpa est de du re
chi l'agattent brusiadu









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 24/10/2009 : 16:57:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si Babborcu, in effetti è proprio così: mi è stato raccontato di un ragazzo, talentuoso nel canto, che in occasione della morte della fidanzata (ufficciale ovviamente), partecipo a s'attittidu salutando non solo la compagna defunta, ma esprimendo il suo dolore ed il suo saluto, con un verso specifico per ogni componente della famiglia: il suocero, la suocera, i cognati e le cognate. Sempre per sentito dire, qui da me, in alcune famiglie, ogni componente adulto era invitato a comporre almeno un verso di saluto nei confronti del caro estinto, e solitamente, fermo restando che si trattasse di un compito prettamente femminile, anche gli uomini dotati di talento poetico e discrete capacità canore non si sottraevano a quest'usanza. Certo, qualche volta capitava che il componimento fosse in rima, ma non poi così tanto poetico ........a volte certi versi erano proprio........ ridicoli e banali.....
Confermo sempre per s' attittidu, quanto tu stesso hai già affermato, ossia il fatto che non essendo gradito dalla chiesa, si concludeva nel momento in cui giungeva "sa cunfraria" con il sacerdote nella casa del defunto per prelevarne il feretro. Confermo anche ad Elmas, l'uso del cibo preparato dai vicini e parenti e consegnato alla famiglia colpita dal lutto, sopratutto durante i primi giorni........... E' un'usanza quest'ultima che molti conservano ancora oggi. Ciao!








  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 26/10/2009 : 17:01:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.. Respuestas .. alla chiesa parrocchiale di Sestu .. anno 1778 ..

.. per la morte di parenti esiste il costume di non andare le donne in chiesa per ascoltare la messa fino a procurarsi un vestito da lutto ..
.. esiste anche il costume di cantare nenie e lamenti funebri (attitare) con molto pianto, in casa.

.. una prefica famosa che veniva chiamata spesso ai funerali perchè molto brava nel fare .. is attitidus .. era tzia Arrichetta S. .. la quale operò senza interruzione fino alla metà degli anni 50 ...








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 27/10/2009 : 09:31:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
da quel che viene scritto si evince un'usanza funebre generalizzata nell'isola e pressochè costante, con le solite" microvarianti" locali...

si, Manu, hai ragione.. la mancanza di virtu' poetiche, il particolare momento che spingeva all'irrazionalità, la ripetizione di un rito obbligato e a volte non sentito pienamente portavano a espressioni stereotipate o ad invenzioni insensate e ridicole..

" aranzu b'at in s'ortu
Clemente meu est mortu
aranzu e mandarinu
m'est mortu Clementinu..." ( molto famosa a ittiri perchè gli astanti non si trattennero dal ridere)


" istringhide culu a pare
e lassademi passare
culu a pare istringhide
chen at de si occhire!.."

" preideru juanne
andade banne banne
preideru tilippu
andade lippu lippu
sa madre superiora
andade in bon'ora
sa reina in corona
andade in ora ona...









 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

manu79

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2009 : 14:45:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di manu79 Invia a manu79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
!!!!!!!

Si babborcu, hai capito benissimo cosa intendessi dire per versi banali e ridicoli!!!!!!!!!!

S'arangiu cun su mandarinu e is clementinasa/clementinu è veramente simpatica!!!!!! Sfido io, i presenti a non scompisciarsi dalle risate!!!!!!!

Giusto per rimanere in tema, da noi c'è che paragonò il marito defunto a "unu bellu mazzu de arravonellu postu in friscu" o chi "attittendi" il fratello morto, di professione pescatore nel verso disse "non has a passai prusu in bidda zerriendi anguidda ,anguidda!!!!!! Purtroppo non ho registrato o scritto i versi esatti, mi ricordo solamente la parte più divertente!

In effetti, certi "attittidus", sono rimasti impressi, proprio perchè si aveva la tradizione di andare appositamente ad ascoltarli (oltre che l'obbligo della doverosa visita "sa bisìta", per porgere "is passienzias", le condoglianze), e si era soggetti oltretutto all'ipercritica degli ascoltatori che memorizzavano in bene o in male i versi ascoltati.......... Insomma qualcuno andava per ridere e la finiva per piangere, qualcunu andava per piangere e si ritrovava ridendo [:255]..........








  Firma di manu79 
emanuele mudu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: elmas  ~  Messaggi: 229  ~  Membro dal: 29/09/2009  ~  Ultima visita: 10/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

musthayoni

Utente Attivo


Inserito il - 30/10/2009 : 10:07:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di musthayoni Invia a musthayoni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.. è ormai prossima la notte della vigilia di Ognissanti, che in passato, secondo la cultura e le antiche tradizioni europee, segnava lo spartiacque fra un anno agricolo e l’altro e soprattutto, il momento in cui i morti ritornavano sulla terra per entrare in comunicazione con i vivi, in un generale rimescolamento cosmico ..







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Campidano di Cagliari  ~  Messaggi: 927  ~  Membro dal: 25/08/2009  ~  Ultima visita: 19/09/2013 Torna all'inizio della Pagina
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