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Inserito il - 08/07/2009 : 10:27:22
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Sono curioso di conoscere il parere degli amici di questo Forum su questa controversia se d'accordo vi invito a firmare la petizione in nome della ricontestualizzazione dei Beni Culturali
FIRMA ANCHE TU http://www.firmiamo.it/sign/list/ep...-santantioco
PER LA RICOLLOCAZIONE NEL PROPRIO LUOGO DI ORIGINE “SIENDO AQUEL SU PROPRIO Y ANTIGUO LUGAR” DELLA EPIGRAFE BEATI SANCTI ANTHIOCI
L’Arcivescovo di Cagliari Francesco Desquivel subito dopo il ritrovamento del Corpo di S.Antioco avvenuto il 18 marzo 1615, scrisse relazione dettagliata a Filippo III Re D’Aragona. Le sacre reliquie rinvenute nelle catacombe dell’antica chiesa della Penisola dedicata al suo culto, pochi giorni dopo la loro invenzione furono trasportate per ordine dello stesso arcivescovo alla Chiesa Cattedrale d’Iglesias, e consegnate a quel corpo Capitolare a condizione di restituirle alla Chiesa primitiva, laddove la penisola venisse a ripopolarsi: “y estas (le reliquie) entregue a los Capitulares de la Cathedral de Iglesias con condicion que si en algun tiempo se bolviesse a poblar la Isla de S.Antiogo, se las hayan de restituir, siendo aquel su proprio y antiguo lugar”; e con ragione, perché come sottolinea la sentenza del Tribunale di Cagliari del 29 Marzo 1852, “niun diritto avea il vescovo di spogliare di quelle reliquie la Chiesa del Santo per arricchirne la Cattedrale, essendo semplicemente in suo potere di provvedere, come fece, alla loro conservazione, collocandole temporaniamente in luogo più sicuro, spinto dall’imponente necessità di salvarle dal pericolo di poter essere sottratte da mano profana, ritenendosi in una chiesa in allora rurale, ed in un paese privo di abitatori, esposto altronde alle incursioni dei saraceni”… “dritto che non poteva menomamente esser leso per il fatto della seguita traslazione delle reliquie e che deve ritenersi incontrastabile, ove si consideri che da tempi remotissimi le appartenevano, come dalla iscrizione scolpita sul marmo che racchiudeva le ossa del Santo, rinvenute nella Catacomba suddetta, dalla quale risulta che ivi la fece collocare il vescovo Pietro, che storici documenti comprovano avere occupato la sede di Solci verso la metà del secolo XII. Considerando che a questi validissimi titoli s’aggiunga anche l’altro di aver quel Santo sotto l’impero d’ Adriano sofferto il martirio in detta Penisola, per cui è da credere che nella medesima esistesse la tomba sua primitiva; talchè non più contando dai tempi di Pietro vescovo, ma da quelli del martirio, vantava la Chiesa di Solci un possesso di 14. e più secoli alla data dell’invenzione del Corpo Santo. Che da quanto sopra deriva essere in dritto il Comune di Sant’Antioco di rivendicare a favore della sua Parrocchia le sagre e venerate reliquie, che per tanti titoli le appartenevano; Considerando che alla rivendicazione delle reliquie viene come accessorio la dotazione delle medesime, e che siccome precaria era nel Capitolo la ritenzione del Corpo Santo, così pure precaria, e temporania era l’amministrazione di tutto ciò che i fedeli destinavano alla maggiore propagazione del culto, decenza o solennità della festa; ed in vero non vi sarebbe ragione, per cui il Capitolo dovesse ritenere i fondi destinati al culto delle reliquie, cessata l’ingerenza che il medesimo vi aveva nella sua qualità di depositario, ed amministratore; Oggi, dopo 394 anni, è giusto che l’epigrafe ritorni dove l’Arcivescovo Desquivel la descrisse nella due relazioni al Re di Spagna Filippo III ed al Papa Paolo V: nelle catacombe della Chiesa del Santo Martire Antioco, Patronus totius Regni Sardiniae.
http://www.firmiamo.it/sign/list/ep...-santantioco
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Modificato da - Barbaricina in Data 08/07/2009 11:42:56
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