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Nota Bene: I bottoni d'argento del bolero, nel costume femminile festivo di Ittiri (Sassari) sono i più grandi usati in Sardegna.
L'intero complesso dei bottoni portato da una sola donna (20; 10 per manica) può arrivare anche al peso complessivo di 3 chili!. Alcune buttoneras sono realizzate completamente in filigrana d'oro.



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pimobalare Inserito il - 07/01/2012 : 19:20:18
OMAGGIO A CAMILLO BELLIENI...

Camillo Bellieni - "Eleonora d'Arborea" (1929)

Camillo Bellieni nasce a Thiesi (Sassari) il 31 Gennaio 1893. Studia a Sassari dove, nel 1911, consegue la maturità classica e, da ufficiale della "Brigata Sassari", nel 1916 si laurea in Giurisprudenza.
Nel 1915, sul Carso, conosce Emilio Lussu; gravemente ferito in battaglia, nel 1917 viene congedato.
Nel 1920 si laurea in Filosofia a Roma e, nel 1924 in Paleografia e Dottrina archivistica a Napoli.
Considerato uno degli ideologi più acuti e brillanti della sua generazione, nel 1921 è tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione.
Oltre ad una copiosissima serie di appassionati lavori di carattere politico, tra le sue opere si ricordano" La Sardegna e i Sardi nella civiltà del mondo antico (1928/31), La Sardegna e i Sardi nella civiltà dell'Alto Medioevo (1928), e Eleonora d'Arborea (1929). Muore a Napoli il 9 Dicembre 1975.


Il romanzo....

"Eleonora d'Arborea" in particolare, scritto nel 1929, è la biografia romanzata di una delle più significative figure femminili della storia italiana: la giudicessa figlia di Mariano IV e Timbora di Roccabertì e sposa di Brancaleone Doria, che resse il giudicato arborense dal 1383 sino al 1404, probabile anno della sua morte per peste.
Un romanzo documentato e pieno di fascino col quale il grande teorico dell'autonomismo sardista, con appassionata scrittura e sapiente maestria narrativa,ci conduce nel clima del medioevo isolano.
Un felice affresco che fa riemergere in una vivida luce re e condottieri,trame e battaglie, antiche tradizioni e moderne norme legislative (come la Carta de Logu, tra i più evoluti "Corpus" giuridici medioevali) che, per lungo tempo, hanno saputo regolare il vivere quotidiano dei Sardi.


<....Circondata da un velo d'ombra ci appare la grande figura di Eleonora d'Arborea; ed invano noi cerchiamo di distinguerne i lineamenti, di precisarne l'espressione del volto, attraverso gli scarsi documenti del tempo. E' un volto misterioso, per metà fasciato di nero, che lascia solo vedere gli occhi lucenti, dallo sguardo vigile e deciso. Restiamo insoddisfatti, nella nostra curiosità, ma comprendiamo che non si tratta di una donna comune..... >

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