V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Marialuisa |
Inserito il - 04/09/2008 : 09:48:55 Quel 4 settembre 1904
L'eccidio di Buggerru : Quattro morti tra i minatori in sciopero , la fanteria accorsa su richiesta del direttore della miniera Georgiades spara uccidendo due scioperanti , altri due moriranno per le ferite riportate
"L'ultima volta che sono rinato , ho sollevato il muso all'aria del mattino come una talpa anziana , era bianco. Nevicava anche sul mare . Ho chiuso gli occhi per ricordare il nero che avevo appena abbandonato"
Ad ogni turno , sempre , ostinatamente , si rovescia il mondo . Quello che è sopra , quello che è sotto, quello che è fuori , quello che è dentro."
L'ultima volta che sono rinato .... Son tornato dove ognuno vuol tornare : al calore del buio primigenio dove niente è stato , ma tutto sta per essere ....domani forse ....domani ..."
[da L'ultima volta che sono rinato , di Marcello Fois ]
" Felice Littera vide chiaramente il gesto del soldato che aveva avanti, il suo teorico avversario. Senza esitazione fece roteare il martello dal lungo manico e colpì nello stesso istante che sentiva in piena faccia la vampata della fucilata, poi il buio"
[da Paese d'ombre di Giuseppe Dessì]
Buggerru, Monumento ai minatori caduti, Pinuccio Sciola |
5 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
minatore |
Inserito il - 19/07/2009 : 18:28:45 contrariamente a quanto alcuni continuano a ritenere i morti di Buggerru del 1904 non furono 4 ma 3 . tanto è vero che nella foto che rappresenta il monumento di P. Sciola a Buggerru costruito nel 1984 in occasione dell'ottantesimo le statue che rappresentano i morti sono soltanto tre |
paola |
Inserito il - 04/09/2008 : 13:53:21 grazie ML...
che tristezza questa storia di bugerru.... |
CodicediSorres |
Inserito il - 04/09/2008 : 13:27:02 | Messaggio di Marialuisa
Quel 4 settembre 1904
[center][blue][b]L'eccidio di Buggerru : Quattro morti tra i minatori in sciopero , la fanteria accorsa su richiesta del direttore della miniera Georgiades spara uccidendo due scioperanti
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Interessante tale rievocazione. Ho avuto modo di ascoltare riferimenti a fatti avvenuti in quel periodo, direttamente da una persona che in parte gli aveva visti e sentiti di persona. E cioè da una delle zie più anziane di mio padre. Infatti tale zia negli anni 1904 - 1906 era bambina o cmq ragazzina, e mi aveva raccontato che dopo i moti di Buggerru, a Cagliari era aumentata la presenza di truppe, anche a cavallo, anche nel centro, per timore di rivolte, dato che erano anni "caldi". E nel 1906 aveva visto i disordini che erano scoppiati in città, addirittura con gente che per sfuggire ai carabinieri reali si infilava nei portoni dei palazzi, dopo varie manifestazioni. E aveva visto i tram rovesciati. E aveva anche saputo, e in parte visto, che avevano danneggiato e sfondato i portoni anche degli uffici dove era stato impiegato il nonno; infatti erano stati colpiti tanti uffici e strutture dello stato, simboli dell'autorità centrale poco attenta ai problemi dell'isola, e non solo dell'isola. Molto interessante sentire tali fatti da coloro che in quel periodo erano già nati. |
Tzinnigas |
Inserito il - 04/09/2008 : 10:40:09 4 SETTEMBRE 1798: Il Vicere riceve di buon mattino in Cagliari la dolorosa notizia delle depredazioni dei barbareschi a Carloforte, dell'orribile carneficina e della cattura di 840 persone. Commosso a tale notizia, e non avendo legni disponibili si raccomanda alla fregata francese, ancora ancorata nella rada di Cagliari, sotto il comando del cittadino Morel Beaulieu: la quale però, a causa del fortissimo vento non potè far vela per Carloforte che alle sei di sera, quando non si era più in tempo per salvare quella popolazione... E sarebbero bastate tre ore sole di più celere arrivo. ( Agenda storica sarda) |
Paradisola |
Inserito il - 04/09/2008 : 09:55:19 * Il 4 settembre 1767 con il pregone del viceré des Hayes viene dato avvio alla riorganizzazione dei Monti granatici, già diffusi in Sardegna dal Seicento. I nuovi Monti avranno da questa data una sempre maggiore diffusione e alla fine del Settecento saranno presenti praticamente in ogni centro dell’isola.
Ogni agricoltore ha diritto di farsi imprestare la quantità di grano e di orzo che gli è necessaria per fare o per compiere la seminagione dei terreni che ha coltivato. Dopo la ricolta egli è tenuto alla restituzione, coll'aggiunta di un leggiero interesse che va in accresci mento della dotazione del Monte. Fonte: Annali universali di statistica, economia pubblica, storia, viaggi e commercio -Pubblicato da Presso gli Editori, 1827 |
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