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Nota Bene: Domus de Janas Il nome popolare significa letteralmente "case delle fate" ma in realtà esse sono delle tombe scavate nella roccia dalle popolazioni che vissero in Sardegna nel Neolitico, prime fra tutte quelle della cosiddetta "cultura di Ozieri", che fiorisce nel periodo compreso fra il 4000 e il 3000 a.C.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Marialuisa Inserito il - 27/01/2010 : 16:54:34
Mercoledì 27 Gennaio 2010


Il Giorno della Memoria in Sardegna



* Nuoro
Mercoledì 27 gennaio
ore 11:00, Auditorium ITC “Chironi”:
incontro degli studenti con ex deportati militari
Eravamo ragazzi anche noi
ore 20:00, Auditorium ITC “Chironi”:
proiezione del film Train de vie



* Serrenti
I ragazzi delle Scuole ricordano Il Giorno della Memoria
"Se vuoi la pace, preparati alla pace"
Nell'anniversario della Liberazione dei deportati nel lager di Auschwitz, i ragazzi delle seconde A e B della scuola secondaria di Serrenti presentano letture, immagini e musica.
Martedì 26 gennaio 2010, alle ore 15.30, presso i locali dell'Ex Mattatoio in Via Nazionale 280 a Serrenti.
- La memoria
- Poesie e disegni dei Bambini del ghetto di TEREZIN

La farfalla


L'ultima, proprio l'ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
- così gialla, così gialla! - l'ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.


Pavel Friedman (4.6.1942) - Terezin



* * *

Il giardino

E’ piccolo il giardino
profumato di rose,
è stretto il sentiero
dove corre il bambino:
un bambino grazioso
come un bocciolo che si apre:
quando il bocciolo si aprirà
il bambino non ci sarà.

Frantisek Bass (1930 – 1944) - Terezin




Da Brundibar - Una favola per sopravvivere - di Hans Krasa,
i Pueri Cantores di Vicenza al Teatro Comunale di Lonigo



La prima versione dell'opera BRUNDIBAR, fu redatta da Hans Krasa fra il 1938- 39. L'autore, che dalla prima stesura aveva conservato solo la parte del coro, la orchestrò nuovamente nel ghetto di Terezin, dove era stato deportato insieme ad altri musicisti ebrei ceki. Morì nel 1944 ad Auscwítz.


* Valledoria


mercoledì 27 gennaio 2010 alle 11:00
presso la sala Consiliare del Comune di Valledoria
Proiezione di "Il bambino con il pigiama a righe"
Nel decimo anno dall'entrata in vigore della legge che istituì il ventisette gennaio come data simbolo per il Giorno della Memoria con lo scopo di tenere vivo il ricordo della tragedia che fu la Shoah con le leggi razziali, la persecuzione, la prigionia e la morte nei campi di concentramento, il presidio del libro Sulle ali della mente, insieme all’ Assessorato alla Cultura e all’ ITC di Valledoria si unisce alle celebrazioni "per non dimenticare".


*Sant'Anna Arresi

Una Mostra fotografica dal titolo "Sterminio in Europa. Perchè ricordare?" sarà allestita, nei locali della sala convegni del centro di Aggregazione Sociale, a Sant'Anna Arresi. La mostra - messa a disposizione dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis - si compone di 40 pannelli con didascalie ed è visitabile dal 27 gennaio 2010 e per tutto il mese di febbraio 2010. Inoltre, si organizzerà un matinè per gli alunni delle classi 4^ e 5^ della scuola primaria e per le classi della scuola secondaria di I° grado per il giorno 27 gennaio 2010 con la proiezione, presso il locale "Cinema Moderno", del Film "Il Bambino con il pigiama a righe".

*Oristano
L'Associazione Particorali, il Centro Servizi Culturali UNLA e la libreria Mondadori organizzano "Giornata della Memoria - in noi stessi, e non altrove"
Mercoledì 27 gennaio 2010
nella Sala Centro Servizi Culturali Via Carpaccio, 9 Oristano
alle ore 16:30
Ingresso libero

*San Vero Milis
I Giorni della Memoria – XI edizione 2010
Anche quest’anno il Comune di San Vero Milis con il Centro di Documentazione della Memoria "Cosimo Orrù", in collaborazione con l’ISSRA (Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia) di Sassari, con la Cooperativa Ampsicora e con la Pro Loco, organizza un ricco calendario di eventi rivolto alla popolazione e, in particolar modo, alle scolaresche di ogni ordine e grado della Provincia, finalizzato a "ricordare per non dimenticare" l’immane tragedia delle persecuzioni causate dai regimi totalitari.
Conferenza e concerto il 27 gennaio

*Gavoi
27-29 Gennaio 2010
Tre giorni di incontri con Uri Orlev e Sarah Kaminski
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare". Con questa riflessione di Primo Levi si apre il programma della manifestazione dedicata alla Giornata della Memoria dal 27 al 29 Gennaio a Gavoi. Per tre giorni, centinaia di studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Gavoi, Ollolai, Lodine, Olzai, Fonni, Sorgono e Baratili S.Pietro si daranno appuntamento all'Auditorium dell'istituto tecnico ITGC di Gavoi per incontrare e confrontarsi con due ospiti d'eccezione: Uri Orlev, scrittore ebreo nato a Varsavia, sopravvissuto alla Shoah e testimone di quei tragici eventi raccontati nei suoi libri, tradotti e pubblicati in diversi Paesi, e l'autrice Sarah Kaminski, specializzata in didattica della Shoah, docente di Ebraico moderno presso l'Università degli studi di Torino.


* Osilo
Storia e memoria attaverso gli occhi dei bambini
Istituto Comprensivo di Osilo
Comune di Osilo
Gli alunni delle classi I A - II B - V A
presentano
La storia e la memoria
attraverso gli occhi dei bambini
con la partecipazione di Carlo Valle (voce recitante)
e la collaborazione di Aldo Borghesi (ISSRA)

Mercoledì 27 gennaio 2010 - ore 18.30
Salone Comunale "Canonico Liperi"
OSILO





5   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Nevathrad Inserito il - 04/02/2010 : 08:23:34
rossein ha scritto:
Dopo la sua morte abbiamo trovato "Il diario delle Memorie", degli scritti di suo pugno relativi al periodo trascorso dal marzo del '39 al luglio 1945.
Non avendo figli, mio fratello ed io, abbiamo deciso di trascrivere la sua lunga e tormentata vita in un piccolo libro, corredato da fotocopie di alcune pagine scritte a mano, dalla tessera di riconoscimento del Comando VIII Corpo d'Armata e dai tesserini rilasciati dal campo di Merseburg-Schkopau per l'autorizzazione al lavoro coatto presso uno dei tanti stabilimenti bellici.
La distribuzione nelle scuole primarie e secondarie è stata la nostra testimonianza per non dimenticare.
Rossella



Bravissimi, lui sarà fiero di voi. La memoria è l'unico modo per far sì che loro non siano vissuti e morti invano...




In memoria di Simon Wiesenthal (morto il 20-09.05)


Visitando un sopravvissuto del campo di Mauthausen, diventato nel dopoguerra gioielliere, quest'ultimo chiese a Wiesenthal perché non avesse scelto di tornare a fare l'architetto.
La risposta fu la seguente: “Tu sei religioso, credi in Dio e nella vita dopo la morte. Anch'io. Quando arriveremo nell'Aldilà e milioni di ebrei morti nei campi di concentramento ci chiederanno “Cos'avete fatto?”, riceveranno molte risposte.
Tu dirai: “Sono diventato gioielliere”. Qualcun altro dirà: “Ho costruito case”.
Ma io dirò: “Io non vi ho dimenticati”.”
rossein Inserito il - 31/01/2010 : 05:17:50
Ho visto il film documentario la prima volta nel 1998 assieme a mio padre ex "internato" nel campo di Merseburg (testimonianza che ho inserito nella sez.Altro "Per non dimenticare").
Abbiamo pianto insieme! e tutte le volte che l'ho rivisto dopo la sua morte avvenuta nel 1999 ho pianto per il dolore "fisico" che ho provato nell'ascoltare i racconti "orribili" dei spravvissuti.
Dopo la sua morte abbiamo trovato "Il diario delle Memorie", degli scritti di suo pugno relativi al periodo trascorso dal marzo del '39 al luglio 1945.
Non avendo figli, mio fratello ed io, abbiamo deciso di trascrivere la sua lunga e tormentata vita in un piccolo libro, corredato da fotocopie di alcune pagine scritte a mano, dalla tessera di riconoscimento del Comando VIII Corpo d'Armata e dai tesserini rilasciati dal campo di Merseburg-Schkopau per l'autorizzazione al lavoro coatto presso uno dei tanti stabilimenti bellici.
La distribuzione nelle scuole primarie e secondarie è stata la nostra testimonianza per non dimenticare.
Rossella

Nevathrad ha scritto:

Riporto qua il post che ho inserito nel mio "Per non dimenticare" nella sezione ALTRO...


Perchè non rimanga solo una giornata unica in un anno, se potete, consiglio vivamente la visione di un film documentario unico nel suo genere in Italia, La memoria, di Ruggero Gabbai. Un documento irripetibile, la testimonianza di 90 italiani sopravvissuti ai lager di Auschwitz Birkenau. I loro racconti, le loro paure, gli incubi incancellabili... la devastazione delle loro famiglie, le sofferenze. Il documentario risale al 1997 e nel frattempo tra loro sono morte altre due donne.
Se volete si trova anche in vendita su ibs.it.
Cercate di vederlo, fatelo vedere ai vostri figli perchè sappiano, perchè sentano, perchè temo che dopo la morte degli ultimi sopravvissuti italiani (e non manca ormai molto, sono tutti anziani) la loro storia diventerà una pagina tra le tante degli orrori umani che non fanno più notizia.
maria Inserito il - 28/01/2010 : 12:03:35
Ce fut bien un triste jour
Nevathrad Inserito il - 28/01/2010 : 12:00:35
Riporto qua il post che ho inserito nel mio "Per non dimenticare" nella sezione ALTRO...


Perchè non rimanga solo una giornata unica in un anno, se potete, consiglio vivamente la visione di un film documentario unico nel suo genere in Italia, La memoria, di Ruggero Gabbai. Un documento irripetibile, la testimonianza di 90 italiani sopravvissuti ai lager di Auschwitz Birkenau. I loro racconti, le loro paure, gli incubi incancellabili... la devastazione delle loro famiglie, le sofferenze. Il documentario risale al 1997 e nel frattempo tra loro sono morte altre due donne.
Se volete si trova anche in vendita su ibs.it.
Cercate di vederlo, fatelo vedere ai vostri figli perchè sappiano, perchè sentano, perchè temo che dopo la morte degli ultimi sopravvissuti italiani (e non manca ormai molto, sono tutti anziani) la loro storia diventerà una pagina tra le tante degli orrori umani che non fanno più notizia.
Tizi Inserito il - 28/01/2010 : 09:57:15
Grazie Luisa.....per non dimenticare.

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