V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Ammutadori |
Inserito il - 27/03/2009 : 13:48:47 ciao cari amici,
conoscete il "Selvaggio blu" ?
io ne sentii parlare molto tempo fa da un camico che aveva fatoq uesto meraviglioso trek e visi anche le splendide foto. Questo molto tempo prima che iniziassi a fare trekking e le altre simpatiche cose che faccio ora ^_^
Alcuni del mio gruppo speleo ( l'unione speleologica cagliaritana ^_^) qualche tempo fa hanno iniziato a discuttere circa la possibilità di rifare questo trek ed ora finalmente è arrivato il momento. Inutile dire quanto io ami il supramonte, come penso chiunque ci sia passato anche solo una volta per fare uno dei fantastici trekking in zona.
Ma cosa è questo Selvaggio Blu? Si dice sia il trekking più difficile d'Italia (dico solo di Sardegna però) in quanto si incontrano elevate difficoltà tecniche dovute ad alcuni brevi tratti di arrampicata, alle calate in corda doppia ed alla costante assenza di acqua.
PArtiremo il 5 aprile notte o il 6 mattina molto presto e le nostre tappe saranno le seguenti:
Lunedì 6 Aprile Pedra Longa – Portu Pedrosu Martedì 7 Aprile Portu Pedrosu – Cala Goloritzè Mercoledì 8 Aprile Cala Goloritzè – Mudaloru Giovedì 9 Aprile Mudaloru – Biriola Venerdì 10 Aprile Biriola – Sisine Sabato 11 Aprile Sisine – Cala Gonone
poi andremo a raggiungere gli amici del gruppo al campo classico di pasqua .
Inutile dire che nn vedo l'ora ^_^
vi terrò aggiornati con l'evolversi della situazione e i preparativi. baci e abbracci
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Ammutadori |
Inserito il - 20/11/2009 : 20:39:14 ci vuole sempre rispetto per la montagna. andare e in certi posti e prendere sottogamba le proprie capacità mette a rischio se stessi e gli altri |
Anto |
Inserito il - 19/11/2009 : 18:57:39 .....parole sante....a volte si rischia la vita con una tale stupidita'.....anto |
Aschy |
Inserito il - 18/11/2009 : 19:38:42 | primitivo ha scritto:
Asky non preoccuparti chi ha aperto questo post va con gente che frequenta il territorio da decenni e che se perde l'orientamento non chiama di certo l'elicottero...al massimo qualche amico per farsi reindirizzare sull'itinerario.
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ma infatti non mi riferivo di sicuro a loro che ho visto in diversi post! parlo di coloro che prendono le escursioni in modo superficiale e trascurano anche gli equipaggiamenti più semplici e la forma fisica per fare certi sforzi. |
primitivo |
Inserito il - 18/11/2009 : 18:54:49 | Aschy ha scritto:
Attenzione però a non fare la fine di questi escursionisti come riportato oggi dall'Unione Sarda:
Baunei Soccorsi due escursionisti fai-da-te Volano elicottero e polemiche Mercoledì 18 novembre 2009 Volevano godersi le bellezze naturali offerte dal Selvaggio Blu, il famoso percorso di trekking che va da Santa Maria Navarrese a Cala Luna, ma a un certo punto, ieri pomeriggio, nei pressi di Cala Goloritzè, due escursionisti italiani, un uomo e una donna, hanno avuto qualche problema e sono stati soccorsi dall' elicottero partito da Abbasanta. «Si tratta dell'ennesimo caso di turisti fai da te - hanno commentato furibondi i numerosi baunesi che hanno assistito all'atterraggio dell'elicottero nella piazza centrale di Santa Maria -, persone che sottovalutando le asprezze del nostro territorio, o sopravvalutando le proprie capacità, non esitano a mettere in moto costosi soccorsi che potrebbero essere riservati a casi ben più gravi». I due escursionisti soccorsi dall'elicottero sono infatti apparsi in ottima salute e non hanno avuto bisogno di nessuna cura medica. «Invocare multe in casi del genere non appare più fuori luogo - hanno ulteriormente commentato i baunesi a due passi dell'elicottero dei Vigili del fuoco - anche perché chi viene da queste parti dovrebbe avere un po' più di rispetto per la natura selvaggia e per la gente del posto». Polemiche che non sembrano destinate a esaurirsi in un amen. Casi come quello che ha animato il pomeriggio di ieri a Santa Maria sono da qualche tempo sempre più frequenti nel territorio baunese, ormai meta di migliaia di escursionisti provenienti da tutta Europa, attratti nel Nord-Oglistra dalla fama del percorso di trekking Selvaggio Blu ricavato sugli antichi sentieri un tempo percorsi solamente da pastori e carbonai. Persone che sapevano cosa stavano facendo e dove stavano andando, rispettose dell'asperità della montagna e consapevoli che non avrebbero avuto l'aiuto di alcun elicottero alle prime difficoltà. GIAMPAOLO PORCU
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Asky non preoccuparti chi ha aperto questo post va con gente che frequenta il territorio da decenni e che se perde l'orientamento non chiama di certo l'elicottero...al massimo qualche amico per farsi reindirizzare sull'itinerario. |
primitivo |
Inserito il - 18/11/2009 : 18:53:18 | sonos ha scritto:
Si ripropone il solito problema dell'escursionismo nella nostra isola: sentieristica scadente come le informazioni per poter praticare in sicurezza i trekking. Contrariamente dalla vicina Corsica (isola che ha fatto dell'escursionismo una scelta turistica prioritaria), in Sardegna il più delle volte o si conosce bene il territorio o si è costretti ad affidarsi a guide locali. Beninteso, non son contro l'utilizzo delle guide (certo se i costi fossero più accessibili si potrebbe andare in un numero giusto e non in "carovane") però la scelta della Corsica di offrire una rete sentieristica vasta e completa, servizi all'escursionista capillari e continui (rifugi, empori, mappe e cartografie aggiornate) senza dover ricorrere a guide locali, permette di sviluppare in maniera più efficace e più estesa l'economia locale legata al territorio, all'ambiente, all'artigianato, più generalemente alla cultura locale; evitando anche lo spopolamento dei piccoli borghi.
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Condivido al 100% quello che dici anche da Guida... |
sonos |
Inserito il - 18/11/2009 : 16:26:22 Si ripropone il solito problema dell'escursionismo nella nostra isola: sentieristica scadente come le informazioni per poter praticare in sicurezza i trekking. Contrariamente dalla vicina Corsica (isola che ha fatto dell'escursionismo una scelta turistica prioritaria), in Sardegna il più delle volte o si conosce bene il territorio o si è costretti ad affidarsi a guide locali. Beninteso, non son contro l'utilizzo delle guide (certo se i costi fossero più accessibili si potrebbe andare in un numero giusto e non in "carovane") però la scelta della Corsica di offrire una rete sentieristica vasta e completa, servizi all'escursionista capillari e continui (rifugi, empori, mappe e cartografie aggiornate) senza dover ricorrere a guide locali, permette di sviluppare in maniera più efficace e più estesa l'economia locale legata al territorio, all'ambiente, all'artigianato, più generalemente alla cultura locale; evitando anche lo spopolamento dei piccoli borghi. |
Aschy |
Inserito il - 18/11/2009 : 14:47:59 Attenzione però a non fare la fine di questi escursionisti come riportato oggi dall'Unione Sarda:
Baunei Soccorsi due escursionisti fai-da-te Volano elicottero e polemiche Mercoledì 18 novembre 2009 Volevano godersi le bellezze naturali offerte dal Selvaggio Blu, il famoso percorso di trekking che va da Santa Maria Navarrese a Cala Luna, ma a un certo punto, ieri pomeriggio, nei pressi di Cala Goloritzè, due escursionisti italiani, un uomo e una donna, hanno avuto qualche problema e sono stati soccorsi dall' elicottero partito da Abbasanta. «Si tratta dell'ennesimo caso di turisti fai da te - hanno commentato furibondi i numerosi baunesi che hanno assistito all'atterraggio dell'elicottero nella piazza centrale di Santa Maria -, persone che sottovalutando le asprezze del nostro territorio, o sopravvalutando le proprie capacità, non esitano a mettere in moto costosi soccorsi che potrebbero essere riservati a casi ben più gravi». I due escursionisti soccorsi dall'elicottero sono infatti apparsi in ottima salute e non hanno avuto bisogno di nessuna cura medica. «Invocare multe in casi del genere non appare più fuori luogo - hanno ulteriormente commentato i baunesi a due passi dell'elicottero dei Vigili del fuoco - anche perché chi viene da queste parti dovrebbe avere un po' più di rispetto per la natura selvaggia e per la gente del posto». Polemiche che non sembrano destinate a esaurirsi in un amen. Casi come quello che ha animato il pomeriggio di ieri a Santa Maria sono da qualche tempo sempre più frequenti nel territorio baunese, ormai meta di migliaia di escursionisti provenienti da tutta Europa, attratti nel Nord-Oglistra dalla fama del percorso di trekking Selvaggio Blu ricavato sugli antichi sentieri un tempo percorsi solamente da pastori e carbonai. Persone che sapevano cosa stavano facendo e dove stavano andando, rispettose dell'asperità della montagna e consapevoli che non avrebbero avuto l'aiuto di alcun elicottero alle prime difficoltà. GIAMPAOLO PORCU
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primitivo |
Inserito il - 18/11/2009 : 13:56:09 E al prossimo vengo anche io...mi sembra di aver capito che non lo avete finito! |
Danno |
Inserito il - 04/11/2009 : 19:37:03 ci dobbiamo ancora scambiare le foto!!!! |
Barbaricina |
Inserito il - 28/04/2009 : 07:51:39 una bella camminatina vi siete fatti!!!
non immaginavo una sfaticata del genere, un'esperienza comunque invidiabile, fatica si, ma che soddisfazione alla fine del percorso.... complimenti per il trekking, la spiegazione... le foto...
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ziama |
Inserito il - 27/04/2009 : 14:41:48 sempre piu convinta che non e' roba per me!!!! Bravvvvoooo ...e che coraggio! |
Ammutadori |
Inserito il - 27/04/2009 : 13:05:45 3 tappa.
Ci mettiamo in cammino alle 8:20. La giornata non promette nulla di buono per quanto riguarda il tempo. Secondo la guida e il gps, non siamo lontani da Bacu Goloritzè per cui in realtà abbiamo quasi finito la terza tappa. Ci avviamo lungo il versante est della cresta e dopo un pò di cammino giungiamo a Punta Salinas. Lo spettacolo, nonostante il cielo nuvoloso, è superbo. Si vede l'Aguglia, la cala e il Bacu Goloritzè, nel quale dobbiamo scendere e risalire per un pò sino a recuperare dei viveri lasciati precedentemente. Dall'altra parte del Bacu si vede la Boladina, l'affluente che dobbiamo risalire per andare verso Bacu Mudaloru.
Proviamo ad andare a vedere il Cuile Salinas, ma un tronco che consentiva un passaggio non esiste più per cui, visto che inizia a piovere, rinunciamo e ci dirigiamo verso la pietraia che ci porterà giù. La pietraia diventa una massiciata sino all'arrivo a Bacu Goloritzè. Lasciamo un pò di roba nascosta e con gli zaini un pò più vuoti risaliamo il bacu quasi sino all'inizio per recuperare la roba lasciata il sabato prima. Piove in modo serio ma saliamo in circa 20 minuti. Troviamo l'albero sopra il quale abbiamo nascosto il cibo e l'attrezzatura per i salti. Ci cambiamo velocemente perchè oltre ad essere fradici , puzziamo come cinghiali. Ora lo zaino è bello pesante..... riscendiamo verso il basso. Primo serio passo falso... il calcare bagnato è pericoloso.. dovrei saperlo visto che faccio speleologia... mi zappulo malamente rischiando di rompermi un braccio... fortunatamente riporto solo un pò di graffi e pestature... Bacu Goloritzè è in condizioni pietose. Il sentiero prima decisamente agevole è devastato dalle piene passate. Cerchiamo di scendere il più velocemente possibile per non perdere tempo. Recuperiamo la roba lasciata in precedenza. Lo zaino è pesantissimo. Una lettura alla guida e ci avviamo verso la Boladina in cui si trova un tratto da fare in arrampicata. La guida segnala un IV grado di difficoltà.
Risaliamo faticosamente la pietraia che porta alla parete da arrampicare. Prepariamo la corda e fortunatamente smette di piovere. Si parte con due tronchi incastrati, molto scivolosi. Inizia il mio compagno d'avventura, decisamente più pratico di arrampicate. Lo zaino pesante non facilita di certo la salita. Dal basso faccio sicura tramite l'utilizzo del discensore. La parete è armata con tre spit e un tronco in cima consente a chi sale da primo di poter fare sicura agli altri. Una volta arrivato su, non senza qualche frastimmo, mi viene urlato di salire. Passo sui tronchi scivolosi e decisamente instabili ed arrivo in un punto in cui mi pianto. Lo zaino mi sbilancia continuamente e più volte rischio di "volare", sempre asicurato logicamente, ma chi fa arrampicata sa che nn è cmq piacevole. La stanchezza non mi permette di rilassarmi e di farmi vedere i punti migliori su cui poter salire. Le braccia iniziano a dolermi per lo sforzo e alla fine desisto.. Simone mi butta giù una seconda corda a cui riesco ad attaccare il maledetto zaino che viene tirato su per un paio di metri sopra di me. Ora riesco a superare il punto critico e "ad arrogus e a mussius" arrivo su. Che fatica però... Oltre la parete troviamo un ripidissimo pendio in cui ogni passo fa precipitare delle pietre. Usiamo la corda per preparare un corrimano ed essere più sicuri nella salita. Un'altra paretina da arrampicare... circa 4 metri. E' fatta ma ricomincia a piovere. Seguiamo il fondo della Boladina su pietraia. Siamo stanchi, bagnati e affamati. Dopo circa 3 ore di salita raggiungiamo gli ovili di Serra Lattone a circa 525 mt s.l.m.
Entriamo e ci sediamo due secondi a riposare.
Sono le 17.30. Continua a piovere. Provo a vedere se il cellulare ha campo... manco a calci. Non posso avvisare nessuno del fatto che va tutto bene e non mi resta che cercare intorno un pò di legna asciutta per accendere il fuoco e asciugarci così un pò... L'ovile è in buone condizioni e vicino alla struttura atta ad ospitare gli animali son presenti due taniche che raccolgono l'acqua piovana. All'interno dell'ovile in cui dormiremo qualche idiota come al solito ha lasciato la sua immondizia incastrata tra i tronchi in ginepro. Dopo aver trovato un pò di legna prepariamo il focolare e dopo aver asciugato un pò di roba, inalato una marea di fumo, puliamo un pò il lastricato in calcare del pavimento e ci addormentiamo al volo dentro i sacchi a pelo.
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crytek |
Inserito il - 20/04/2009 : 17:56:07 Che dire!Ci sono poche parole,,,muoio di invidia,Esperienza unica nel suo genere,,prima o poi spero di farlo anche io,,,Bravo Ammutadori e complimenti per le foto e lo spirito! |
Tzinnigas |
Inserito il - 20/04/2009 : 17:34:53 Grazieeeeeeee! Bellissimo! |
Ammutadori |
Inserito il - 20/04/2009 : 16:13:05 mancano ancora tre tappe heheheh. è faticoso si ma nn impossibile... nel gruppo che ogni tanto incrociavamo c'era un ragazzo che nn aveva mai fatto salti in corda doppia e li ha fatti tutti e sette senza problemi |
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