V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
albertune |
Inserito il - 13/11/2008 : 17:38:39 Salve,
credo possa interessare alcuni se non parecchi iscritti a questo Forum, il sapere che difronte a molteplici ipotesi formulate intorno al formarsi di quella che chiamiamo la lingua paleosarda (i cui elementi sono rimasti sopratutto nella toponomastica opaca dell'interno dell'isola) ho io proposto una ipotesi originale: quella di un'origine indeuropea arcaica per tutto ciò; ho in pratica trovato notevoli connessioni con alcune lingue europee e in specie con l'odierna albanese, che è il precipitato storico di due componenti originariamente non dissimili: l'illirico e il trace. Chi fosse interessato alla questione può dare un'occhiata (sperabilmente benevola) al sito: web.tiscali.it/sardoillirica/sardoillirica
E grazie |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
maurizio feo |
Inserito il - 09/02/2012 : 11:21:05 Siete scomparsi.
Allora vi comunico io - per vostra e per comune informazione e perché non ne esca deformata la Storia - che proprio nessuno sta ridimensionando la presenza, l'esistenza, né ovviamente la colonizzazione Fenicia:
I fatti biologici sono scientificamente provati:
Identifying Genetic Traces of Historical Expansions: Phoenician Footprints in the Mediterranean Pierre A. Zalloua,1,2,13 Daniel E. Platt,3,13 Mirvat El Sibai,1 Jade Khalife,1 Nadine Makhoul,1 Marc Haber,1 Yali Xue,4 Hassan Izaabel,5 Elena Bosch,6 Susan M. Adams,7 Eduardo Arroyo,8 Ana Maria Lopez-Parra,8 Mercedes Aler,9 Anto`nia Picornell,10 Misericordia Ramon,10 Mark A. Jobling,7 David Comas,6 Jaume Bertranpetit,6 R. Spencer Wells,11 Chris Tyler-Smith,4,* and The Genographic Consortium12 The American Journal of Human Genetics (2008), doi:10.1016/j.ajhg.2008.10.012
1The Lebanese American University, Chouran, Beirut 1102 2801, Lebanon; 2Harvard School of Public Health, Boston, MA 02215, USA; 3Bioinformatics and Pattern Discovery, IBM Thomas J. Watson Research Centre, Yorktown Heights, NY 10598, USA; 4The Wellcome Trust Sanger Institute, Wellcome Trust Genome Campus, Hinxton, Cambridge, CB10 1SA, UK; 5Laboratoire de Biologie Cellulaire & Genetique Moleculaire, Universite´ Ibn Zohr, 8106 Agadir, Maroc; 6Institute of Evolutionary Biology, Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, Parc de Recerca Biomedica de Barcelona, Departament de Ciences Experimentals i de la Salut, Universitat Pompeu Fabra, 08003 Barcelona, Catalonia, Spain; 7Department of Genetics, University of Leicester, University Road, Leicester LE1 7RH, UK; 8Universidad Complutense de Madrid, Facultad de Medicina, Ciudad Universitaria, 28040 Madrid, Spain; 9Unidad Docente de Medicina Legal, Seccion de Biologia Forense, Facultad de Medicina, Universidad de Valencia, 46010 Valencia, Spain; 10Laboratori de Genetica, Institut Universitari d’Investigacio´ en Cie`ncies de la Salut i Departament Biologia, Universitat de les Illes Balears, 07122 Palma de Mallorca, Spain; 11The Genographic Project, National Geographic Society,Washington, DC 20036, USA; 12Genographic Consortium members are listed fully in the Acknowledgments section 13These two authors contributed equally to this work *Correspondence: cts@sanger.ac.uk DOI 10.1016/j.ajhg.2008.10.012. ª2008 by The American Society of Human Genetics. All rights reserved.
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maurizio feo |
Inserito il - 08/02/2012 : 08:28:06 Potreste essere più chiari e - soprattutto - consequenziali? In tal modo anche noi non esperti capiremmo quello di cui state scrivendo, comprendendovi benissimo tra di voi.
In particolar modo, non mi è affatto chiaro come si giunga alle conclusioni di migrazione di popolazione e alle conclusioni sui Fenici: da quali elementi (grafici oppure altro) si desumono?
Molto belli i colori dei grafici e delle tabelle, comunque! invidio molto la capacità di postarli (io non lo so fare)!
Grazie.
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DedaloNur |
Inserito il - 21/01/2012 : 09:35:32 | le prime mappe mostrano i principali aplogruppi Y diffusi in Europa qua c'è una spiegazione http://it.wikipedia.org/wiki/Aplogr..._cromosoma_Y essi determinano l' origine e le migrazioni dei popoli. il principale aplogruppo Y presente nei sardi è l' I diffuso sia nei balcani, che in scandinavia, e deriva dal macroaplogruppo IJ formatosi in medio oriente, ma esistono varianti dell' aplogruppo I, nei sardi è predominante l' M26 che più che di origine balcanica o scandinava, è peculiare nei sardi e diffuso principalmente in europa occidentale, principalmente sardegna, pirenei, paesi baschi, bretagna, e addirittura inghilterra (curiosamente questo aplogruppo è presente ovunque siano trovati megaliti in europa, infattiè è trovato anche in alcune zone della svezia dove sono stati ritrovate tracce di culture megalitiche) |
affermazioni molto uinteresanti, allora tu dici:
i Sardi hanno principalmente l'aplogruppo I quello in verde (?) nel grafico a colonne, e in blu nei grafici a cartina (giusto?) la varante del I caratteristico o esclusivo dei sardi è lM26. però anche se è caratteristico, dici, è diffuso in europa occidentale , pirenei, bretagna, inghilterra, scandinavia (?)
ecco qui diciamo noto una contraddizione nel senso: prima mi hai detto che i sardi appartenevano geneticamente parlando all'europa balcanica (definita del sud nei grafici) mente adesso, ci spostiamo ad occidente... ..cioè, non capisco...
| curiosamente questo aplogruppo è presente ovunque siano trovati megaliti in europa, |
questo è molto interessante. lo stai notando tu,, oppure, lo ha notato anche qualche altro?
| la II tabella invece mostra il livello di "admixture", i sardi sono la popolazione sud europea con i minor livelli di admixture (mescolanza etnica) sia extra europea (africana, mediorientale) che nord europea, sempre nel grafico si nota che i baschi sono una via di mezzo tra sud europa e nord europa, mentre i lituani sono i più nord europei.
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questo è molto interessante. dunque l'apporto genetico "fenicio" riscontrato soprattutto nella regione sud occidentale è stato ridimensionato? com'è la questione?...avevo letto che vi era stata una marcata influenza in quella parte dell'isoloa, e gli archeologi immaginano matrimoni mist in base a ei bollilatte..
| infatti non c'è apporto africano nei grafici che ho mostrato, se guardi bene i colori, i punici in sardegna si sono limitati a costruire colonie lungo la costa per favorire i propri commerci nel mediterraneo e al massimo sfruttare qualche miniera, una volta sconfitti dai romani hanno lasciato l' isola, lasciando solo testimonianze archeologiche, e nessuna traccia nel patrimonio genetico dei sardi, questo dicono gli studi genetici, e i sardi sono la popolazione europea più studiata da questo punto di vista.
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anche gli archeologi stannno ridimensionando la colonizzazione fenicia, a quanto pare..
[/quote] |
sguaraus |
Inserito il - 20/01/2012 : 22:41:33 | DedaloNur ha scritto:
| sguaraus ha scritto:
sinceramente non lo so.
l' aplogruppo I Y-dna si è formato in europa al tempo dell' ultima grande glaciazione, quindi niente a che fare con il neolitico, eneolitico. la variante sarda (I2a1 inoltre è molto più comune nell' area pirenaica e tra i baschi che nei balcani) inoltre il la popolazione sarda è in europa quella che tra tutti è riuscita a mantenere quasi invariata la propria genetica dai tempi del paleolitico, migliaia di anni di dominazioni non hanno cambiato quasi nulla.
un altro relativamente grande cambiamento dal punto di vista genetico avvenuto in sardegna è risalente all' epoca neolitica, da parte di genti provenienti dall' Asia, probabilmente dal Caucaso e Anatolia, in sardegna è diffuso l' aplogruppo G per circa il 15% (+ alta percentuale in europa occidentale), che è predominante tra i Georgiani.
per coloro che parlano che i fenici o altre popolazioni non europee abbiano in qualche modo influenzato la genetica dei sardi, la realtà è molto diversa, la scienza dice questo, cioè che i sardi hanno i più bassi valori di "admixture" extra europeo tra tutti i popoli europei, dopo i baschi. [
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scusami squaraus ma potresti spiegarmi meglio i grafici che stai postando? dall'ultimo grafico, (con la colonna in verde) così come da quelli con la cartina geografica europea, pare emergere l'indicazione che, i Sardi discendano nella loro quasi totalità, dall'europa del Sud..(co0ì chiamata nei tuoi grafici) ma più precisamente, dalla zona Balcanica. è così?
solo in minima pare abbiamo apporti dell'africa occidentale (marocco?) e quindi dell'asia occidentale. immagino la penisola anatolica.
peccato che tu non sappia rispondermi.
il problema di questi dati è che vien male legarli al dato archeologico.
come ti dicevo, a mio parere, oltre il nuragico, è difficile andare con in mano questi dati "genetici" per spiegare la formazione del patrimonio genetico sardo.
fatta eccezione per l'apporto africano, il quale, potrebbe essr spiegato con l'invasione punica, gli altri, quello asatico e quello sud europeo, stridono con i dati archeologici, dall'età del bronzo medio in su.
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mi ci vorrebbe una laurea in genetica per poterlo spiegare
le prime mappe mostrano i principali aplogruppi Y diffusi in Europa qua c'è una spiegazione http://it.wikipedia.org/wiki/Aplogr..._cromosoma_Y essi determinano l' origine e le migrazioni dei popoli. il principale aplogruppo Y presente nei sardi è l' I diffuso sia nei balcani, che in scandinavia, e deriva dal macroaplogruppo IJ formatosi in medio oriente, ma esistono varianti dell' aplogruppo I, nei sardi è predominante l' M26 che più che di origine balcanica o scandinava, è peculiare nei sardi e diffuso principalmente in europa occidentale, principalmente sardegna, pirenei, paesi baschi, bretagna, e addirittura inghilterra (curiosamente questo aplogruppo è presente ovunque siano trovati megaliti in europa, infattiè è trovato anche in alcune zone della svezia dove sono stati ritrovate tracce di culture megalitiche) ecco una mappa in cui è mostrata la variante sarda dell' aplogruppo I
la II tabella invece mostra il livello di "admixture", i sardi sono la popolazione sud europea con i minor livelli di admixture (mescolanza etnica) sia extra europea (africana, mediorientale) che nord europea, sempre nel grafico si nota che i baschi sono una via di mezzo tra sud europa e nord europa, mentre i lituani sono i più nord europei.
infatti non c'è apporto africano nei grafici che ho mostrato, se guardi bene i colori, i punici in sardegna si sono limitati a costruire colonie lungo la costa per favorire i propri commerci nel mediterraneo e al massimo sfruttare qualche miniera, una volta sconfitti dai romani hanno lasciato l' isola, lasciando solo testimonianze archeologiche, e nessuna traccia nel patrimonio genetico dei sardi, questo dicono gli studi genetici, e i sardi sono la popolazione europea più studiata da questo punto di vista.
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DedaloNur |
Inserito il - 19/01/2012 : 21:13:03 | sguaraus ha scritto:
sinceramente non lo so.
l' aplogruppo I Y-dna si è formato in europa al tempo dell' ultima grande glaciazione, quindi niente a che fare con il neolitico, eneolitico. la variante sarda (I2a1 inoltre è molto più comune nell' area pirenaica e tra i baschi che nei balcani) inoltre il la popolazione sarda è in europa quella che tra tutti è riuscita a mantenere quasi invariata la propria genetica dai tempi del paleolitico, migliaia di anni di dominazioni non hanno cambiato quasi nulla.
un altro relativamente grande cambiamento dal punto di vista genetico avvenuto in sardegna è risalente all' epoca neolitica, da parte di genti provenienti dall' Asia, probabilmente dal Caucaso e Anatolia, in sardegna è diffuso l' aplogruppo G per circa il 15% (+ alta percentuale in europa occidentale), che è predominante tra i Georgiani.
per coloro che parlano che i fenici o altre popolazioni non europee abbiano in qualche modo influenzato la genetica dei sardi, la realtà è molto diversa, la scienza dice questo, cioè che i sardi hanno i più bassi valori di "admixture" extra europeo tra tutti i popoli europei, dopo i baschi. [
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scusami squaraus ma potresti spiegarmi meglio i grafici che stai postando? dall'ultimo grafico, (con la colonna in verde) così come da quelli con la cartina geografica europea, pare emergere l'indicazione che, i Sardi discendano nella loro quasi totalità, dall'europa del Sud..(co0ì chiamata nei tuoi grafici) ma più precisamente, dalla zona Balcanica. è così?
solo in minima pare abbiamo apporti dell'africa occidentale (marocco?) e quindi dell'asia occidentale. immagino la penisola anatolica.
peccato che tu non sappia rispondermi.
il problema di questi dati è che vien male legarli al dato archeologico.
come ti dicevo, a mio parere, oltre il nuragico, è difficile andare con in mano questi dati "genetici" per spiegare la formazione del patrimonio genetico sardo.
fatta eccezione per l'apporto africano, il quale, potrebbe essr spiegato con l'invasione punica, gli altri, quello asatico e quello sud europeo, stridono con i dati archeologici, dall'età del bronzo medio in su.
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sguaraus |
Inserito il - 19/01/2012 : 19:31:47 | DedaloNur ha scritto:
ciao squaraus, questo cosa potrebbe voler dire? siete propensi ad ammettere una origine illirica di una qualche cultura sarda? quale? quella neolitica? qualcuna delle eneolitiche? oppure quella nuragica?
olte a quella nuragica non si può andare. se infatti immaginiamo un mutamento etnico durante o alla fine della cultura nuragica 1700 a.C. 700-650 a.C. , in grado di incidere del 40% (una percentuale enorme) sul patrimonio genetico sardo, dovremmo avere evidenze archeologiche, in termini di cultura materiale, altrettanto importanti che parlino di una invasione-immigrazione massiccia.
Nessuno. che mi risulti, parla di cultura materiale illirica, nell'età del bronzo, antico, medio, recente e finale o nel periodo del primo ferro.
poichè, dunque durante l'età del bronzo non vi è alcun fenomeno del genere, almeno archeologicamente parlando, ne deriva che l'immissione dei geni illirici, o sia dovuta ai nuragici stessi, oppure sia addiruttura precedente ad essi, e dunque o neolitica o eneolitica.
tu che cosa ne pensi?
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sinceramente non lo so.
l' aplogruppo I Y-dna si è formato in europa al tempo dell' ultima grande glaciazione, quindi niente a che fare con il neolitico, eneolitico. la variante sarda (I2a1 inoltre è molto più comune nell' area pirenaica e tra i baschi che nei balcani) inoltre il la popolazione sarda è in europa quella che tra tutti è riuscita a mantenere quasi invariata la propria genetica dai tempi del paleolitico, migliaia di anni di dominazioni non hanno cambiato quasi nulla.
un altro relativamente grande cambiamento dal punto di vista genetico avvenuto in sardegna è risalente all' epoca neolitica, da parte di genti provenienti dall' Asia, probabilmente dal Caucaso e Anatolia, in sardegna è diffuso l' aplogruppo G per circa il 15% (+ alta percentuale in europa occidentale), che è predominante tra i Georgiani.
per coloro che parlano che i fenici o altre popolazioni non europee abbiano in qualche modo influenzato la genetica dei sardi, la realtà è molto diversa, la scienza dice questo, cioè che i sardi hanno i più bassi valori di "admixture" extra europeo tra tutti i popoli europei, dopo i baschi.
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DedaloNur |
Inserito il - 18/01/2012 : 09:14:57 ciao squaraus, questo cosa potrebbe voler dire? siete propensi ad ammettere una origine illirica di una qualche cultura sarda? quale? quella neolitica? qualcuna delle eneolitiche? oppure quella nuragica?
olte a quella nuragica non si può andare. se infatti immaginiamo un mutamento etnico durante o alla fine della cultura nuragica 1700 a.C. 700-650 a.C. , in grado di incidere del 40% (una percentuale enorme) sul patrimonio genetico sardo, dovremmo avere evidenze archeologiche, in termini di cultura materiale, altrettanto importanti che parlino di una invasione-immigrazione massiccia.
Nessuno. che mi risulti, parla di cultura materiale illirica, nell'età del bronzo, antico, medio, recente e finale o nel periodo del primo ferro.
poichè, dunque durante l'età del bronzo non vi è alcun fenomeno del genere, almeno archeologicamente parlando, ne deriva che l'immissione dei geni illirici, o sia dovuta ai nuragici stessi, oppure sia addiruttura precedente ad essi, e dunque o neolitica o eneolitica.
tu che cosa ne pensi? |
sguaraus |
Inserito il - 18/01/2012 : 03:36:25 Curiosamente noi sardi condividiamo parte della nostra genetica con le popolazioni balcaniche, in particolare con Serbi, Bosniaci e Croati, cioè le terre popolate dagli antichi Illiri. infatti il principale aplogruppo presente tra i Sardi è lo stesso delle popolazioni balcaniche ovvero l' I1b (che è presente nel 40% dei sardi).
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maurizio feo |
Inserito il - 27/04/2011 : 17:17:27
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Turritano |
Inserito il - 26/04/2011 : 23:58:06 | maurizio feo ha scritto:
L........ (Se poi tu consideri controversa la Genetica di Popolazione, per motivi tuoi personali, verrebbe quasi da chiederti se per caso non consideri controversa anche la Gravità, oppure il fatto che l'acqua sia bagnata, ma certamente ciò sarebbe andare fuori tema, forse oziosamente e certo polemicamente, per cui mi astengo senz'altro dal farlo... considera pure quindi questo inciso come una figura di linguaggio, che talvolta si usa, così, senza motivo).
Deep Ancestry, Spencer Wells, Genographic Project - National Geographic Institute.
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Lasciando perdere tutto il resto come sterile polemica, e il tuo discutibile umorismo (?) che in cui spesso ti avvolgi come un bambino in un ridicolo manto , dico solo che certamente non sono io a mettere in discussione la Genetica delle Popolazioni come tu ti affretti a proclamare. Quello che voglio dire non è così campato in aria come tu vuoi far credere: cioè i popoli che parlano storicamente lingue indoeuropee, appartengono certamente a popolazioni abbastanza affini ("affini", non "identiche") anche geneticamente, se le confrontiamo a quelle che parlano originariamente lingue di altri gruppi, come l'arabo, le varie lingue del gruppo mongolo, quelle dell'Africa Sub Sahariana ecc. In altre parole, non credo che fra i membri originari delle popolazioni che parlano lingue indoeuropee, ci siano differenze genetiche tali da separarli tra loro come dai popoli mongolidi, africani od arabi. Che poi ci siano delle eccezioni, in genere dovute a vicende storiche di sovrapposizioni linguistiche per invasioni o immigrazioni, non deve meravigliare, ma non sono la regola. Il principio rimane invariato.
Comunque indoeuropee o meno, non credo per molteplici motivi che i Sardi antichi abbiano origini illiriche Turritano |
maurizio feo |
Inserito il - 26/04/2011 : 15:02:16 La questione inizialmente posta da Albertune era un'altra e a quella dovremmo meglio attenerci: era, infatti, sostanzialmente linguistica e introduceva il motivo per cui egli abbia intravisto la possibilità che i Sardi, nel corso del loro avvicinamento alla Sardegna (e quindi - a rigore - prima di essere davvero Sardi), siano potuti passare attraverso una regione, piuttosto estesa, per la verità, conosciuta anche come Tracia.... Il punto che solleva è interessante, anche se è stato attivamente trascurato ufficialmente dagli autori sardi...
Il mio intervento era, da una parte, volto a dargli conforto per quanto riguarda le mie personali conoscenze, che sono di tutt'altra natura da quelle linguistiche. Dall'altra, era volto ad evitare una eccessiva generalizzazione, peraltro troppo erratica, dei commenti, che senz'altro Albertune non merita. Anche se questa non è certo una pubblicazione scientifica, per cui non richiede né acribia, né rigore espositivo formale, né riferimenti scientifici.
Quel viaggio dei Sardi, comunque, fa possibilmente parte del viaggio dimostrato, di tutta l'Umanità: un viaggio che è universalmente accettato e niente affatto controverso, dato che studi linguistici recentissimi (Quentin D. Atkinson, Università di Auckland, Nuova Zelanda), studi di Genetica di Popolazione Multicentrici e differenti (S. Wells, C. Sforza, etc) e reperti archeologici (tutti studi internazionali, su cui esiste solido Consenso scientifico, troppi per citarli) tutti indicano univocamente che esso sia avvenuto.
(Se poi tu consideri controversa la Genetica di Popolazione, per motivi tuoi personali, verrebbe quasi da chiederti se per caso non consideri controversa anche la Gravità, oppure il fatto che l'acqua sia bagnata, ma certamente ciò sarebbe andare fuori tema, forse oziosamente e certo polemicamente, per cui mi astengo senz'altro dal farlo... considera pure quindi questo inciso come una figura di linguaggio, che talvolta si usa, così, senza motivo).
Deep Ancestry, Spencer Wells, Genographic Project - National Geographic Institute. |
Turritano |
Inserito il - 26/04/2011 : 00:16:29 | maurizio feo ha scritto:
@ Turritano: "Concedimi tuttavia di dire che, quanto dici, sono tue mere impressioni e opinioni personali, espresse molto superficialmente senza il minimo supporto di prove tangibili, alle quali non vale nemmeno la pena di rispondere" 1) No, non è assolutamente vero: non sono affatto mie impressioni o opinioni personali. Si tratta - invece - assrezioni scientificamente solide, basate sugli studi di Genetica di Popolazione, internazionali. 2) Se non vale neppure la pena di rispondere, perché hai risposto lo stesso?
.........
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Indubbiamente sono stato affrettato, chiedo scusa e mi spiego:
1 - Naturalmente volevo dire che sono "tue" opinioni personali, nel senso che tu segui delle teorie, indubbiamente frutto di ricerche e di studi specifici. Teorie che, naturalmente non è il caso di specificare qui, e infatti tu non lo hai fatto. Studi che però non sono accettati da tutti e naturalmente criticabili e controversi, proprio per i motivi sommariamente esposti in precedenza da me, anche dal punto di vista della genetica delle popolazioni. E a questi ultimi io mi rifaccio 2 - "Non vale la pena di rispondere" è solo un modo di dire , poi alle volte si risponde lo stesso Saluti Turritano |
maurizio feo |
Inserito il - 22/04/2011 : 08:17:59 @ Turritano: "Concedimi tuttavia di dire che, quanto dici, sono tue mere impressioni e opinioni personali, espresse molto superficialmente senza il minimo supporto di prove tangibili, alle quali non vale nemmeno la pena di rispondere" 1) No, non è assolutamente vero: non sono affatto mie impressioni o opinioni personali. Si tratta - invece - assrezioni scientificamente solide, basate sugli studi di Genetica di Popolazione, internazionali. 2) Se non vale neppure la pena di rispondere, perché hai risposto lo stesso?
Infine: da un certo punto di vista tu hai ragione, Turritano...
Il Forum non è una pubblicazione scientifica e non ha affatto gli stessi obblighi di rigorosità scientifica e di acribia. Ma esistono limiti che non si dovrebbero superare, nell'acriticità e nella superficialità dei commenti. Tutto qui.
Vuoi le prove proprio da me? Benissimo: Deep Acestry, di Spencer Wells, nell'ambito del Genographic Project, uno studio internazionale multicentrico sponsorizzato dalla Fondazione National Geographic, da IBM e non so più chi altri. Sicuramente, anche sull'Internet troverai qualche cosa al riguardo. Ti posso giurare che sono opinioni ed impressioni che non ho scritto io, perché non partecipo a nessun titolo a quei lavori!
Infine: la questione sollevata inizialmente da Albertune è stata dimenticata, in tutto questo. Non dovremmo trattarne qui, per rispetto a lui e al tema. |
Turritano |
Inserito il - 21/04/2011 : 01:20:20 | maurizio feo ha scritto:
Sei molto fuori bersaglio, ma pazienza. Continua pure a credere che in Europa non sia mai successo esattamente in tempi antichissimi e più e più volte proprio quello che è successo in Nord America in tempi recenti.
La Cultura mi riguarda tutta, a prescindere che sia quella Sardo antica o quella Statunitense. Il fatto che io non sia sardo non ha niente a che vedere con il mio interessarmi a fatti culturali. Specialmente quando altri - tu incluso, seppure non solo - mostrano di non conoscerne neppure le più semplici fondamenta.
Ma - e questo è molto più preoccupante - dicendo quello che dici, mostri anche
1) di non dire la verità (infatti ti sei infilato in argomenti che dichiaratamente non ti riguardavano affatto, per motivi che è meglio lasciare insondati).
2) di non avere l'umiltà e la buona volontà di apprendere.
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Scusa se mi son permesso, non volevo offendere la tua suscettibilità Concedimi tuttavia di dire che, quanto dici, sono tue mere impressioni e opinioni personali, espresse molto superficialmente senza il minimo supporto di prove tangibili, alle quali non vale nemmeno la pena di rispondere Non può sfuggire però che anche tu di umiltà non ne stai dimostrando molta. In quanto alla volontà di apprendere ... non ne hai bisogno, evidentemente sai già tutto Turritano |
maurizio feo |
Inserito il - 20/04/2011 : 20:19:35 | albertune ha scritto:
Allora che volete che vi dica? IO proprio "teorie" non ne faccio, ci arrivo a postulare qualcosa, attraverso dati di fatto minuti. NOn sono un Alinei che crea psichedelici mondi immaginari; ho guardato dentro QUELLE parole che son considerate prelatine (e sicuramente lo sono per diverse ragioni: aspetto formale, area di attestazione; inconfrontabilità con altre romanze) e ho trovato che c'era qualcosa di simile in Albania, e quando lì non trovavo soddisfazioni (perché il lessico albanese è costituito da migliaia di prestiti slavi, turchi, latini e greci) le trovavo in area slava. Insomma ho proposto questo, e l'ho proposto paradossalmente intitolando: le origini "albanesi", quando gli Albanesi appaiono fattualmente solo nel Medioevo, e non si sa bene a quale antenato debbano fare pieno riferimento, anche se c'è chi ritiene che illirico e trace siano i due genitori suoi, e chi favorisce uno e chi l'altro. C'è inoltre una corrente molto nota in ambito linguistico detta dei "pelasgisti" che a partire daglia anni quaranta col Georgiev ha cercato di spiegare il molto inspiegato del lessico greco con altre lingue di riferimento: vorrei rimandarvi a un saggio apparso sulla rivista Archivio Glottologico Italiano di Giuliano Bonfante (che è stato con Vittore Pisani il più grande studioso di indoeuropeistica di cui l'Italia può menare vanto). In tale articolo del 1968, egli rivoluziona certe credenze riguardo la completa grecità del Pantheon greco, e spiega diversi nomi di divinità attraverso l'illirico. Faccio ad esempio notare come la dea del mare Thetis può trovare spiegazione nell'albanese det 'mare'. Aggiungo che son passati quasi quattroanni da quando lo pubblicai, tre da quando ve lo segnalai, e nessun linguista sardo ha preso la penna per scriverci su, fosse una pernacchia o una lode. Il che mi rende molto orgoglioso delle mie vere origini, quelle illiriche intendo
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Molto ben detto, Alberto! Ti confesso che - come tu sai, io non sono uno studioso della lingua e ti ho già confessato privatamente che di certo non riconoscerei neanche un fonema se pure ci sbattessi contro - alcuni punti della tua asserzione corrispondono con alcuni dati che io ricavo da altre specialità e da altri autori. In particolare i possibili punti in comune con i Traci e la vera derivazione del panteon greco. Mentre i discorsi dei Pelasgisti non mi convincono punto e personalmente credo siano solo vaghe chiacchiere non fondate (potrei certamente sbagliarmi: ma sono pochissimi quelli che parlano dei Pelasgi con cognizione di fatto). La mia possibile conclusione non dovrebbe coincidere completamente con la tua (almeno, credo). A meno che per "origini" non s'intenda in realtà una stazione intermedia (importantissima nel creare alcune di quelle caratteristiche distintive che ci permettono di riconoscere una popolazione dalle altre) nel lungo processo di spostamento storico geografico di un gruppo etnico dal punto di provenienza originale (comune a tutti) fino al traguardo finale (in questo caso la Sardegna). |
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