V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Jana87 |
Inserito il - 26/05/2008 : 09:36:29 Ciao! Non so se qualcuno c'è andato, ma a Milano a fine marzo c'è stata una mostra con tema "La Bandiera Sarda simbolo bifacciale". Erano esposte le interpretazioni della bandiera sarda di diversi artisti sardi... è stato davvero molto interessante... se volete presto vi posterò le foto... |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Ithokor |
Inserito il - 25/11/2014 : 17:50:26 Si l'albero eradicato era solo il simbolo di un regno sardo, quello d'arborea, ma che per un certo tempo comprese quasi tutta la Sardegna ad eccezione di Castel de Caller, l'Alguer e Lungoni... invece i catalani erano proprio catalani, ed erano extra-isolani ma con mercenari sardi che non perdevano occasione di rivoltarsi quando vedevano apparire il vessillo arborense... è storia. Ah è vero i giudici di arborea avevano origini catalane ma questo è ininfluente se lo si vuole considerare materia di discredito. |
robur.q |
Inserito il - 24/07/2010 : 20:23:37 HO AVUTO UN'ILLUMINAZIONE!!!! Come forse ricorderanno coloro che hanno letto il mio articolo sull'Unione Sarda e sul sito bandiera sarda, io non sono affatto convinto dell'origine iberica del nostro stemma. E' vero che la prima rappresentazione è in ambito aragonese nella seconda metà del duecento, ma dopo il primo tentativo di Aragona di farsi infeudare dal Papa la Sardegna. Pensavo.....il primo monarca che si fregiò del titolo di Re di Sardegna fu Barisone I di Arborea, che acquistò il titolo dall'Imperatore Romano coi soldi dei genovesi. Le cose poi gli andarono male, però.....cosa abbiamo nello stemma dei 4 mori?? la croce di San Giorgio, simbolo di Genova, e la testa di moro, verosimilmente rappresentazione di San Maurizio, santo protettore del Sacro Romano Impero fin dal IX secolo. Coincidenza? forse, però intendo battere questa fumosa pista, ubriacandomi di titoli regali, lontane parentele, trattative politiche e araldica, compresi i sigilli di Barisone, di re Enzo e dei sovrani aragonesi: vediamo cosa ne esce fuori |
quattromori |
Inserito il - 05/11/2009 : 22:19:01 eh caro robur polemiche e supposizioni non finiranno mai, ad ogni modo grazie anche per quest'altro interessantissimo documento! |
robur.q |
Inserito il - 04/11/2009 : 17:07:31 Mi intrometto con un certo ritardo in questa discussione, per presentare i frutti di alcune mie ricerche e scoperte di araldica: questo l'ho scoperto a Bruxelles alcuni anni fa ed è la più antica rappresentazione dei 4 Mori su stampa
per leggere l'articolo correlato comparso (tagliato) sull'Unione Sarda, inserisco il link , precisando che l'articolo completo è l'ultimo (io sono Mauro Podda) http://www.bandierasarda.it/index.p...l_page=about proprio in questi giorni ho fatto una nuova scoperta: si tratta di un quadro di Frans Francken il giovane, conservato l Rijckmuseum di Amsterdam avente per oggetto l'abdicazione dell'Imperatore Carlo V; il quadro dovrebbe essere del 1620, ben più recente dello stemma sopra rappresentato, che è circa del 1560; comunque eccolo , il quadro intero, dove sono rappresentati tutti gli stemmi dei regni di cui era sovrano Carlo V e il particolare dei 4 mori
riguardo alla polemica sullo stemma dell'albero eradicato, ricordo che era lo stemma del Giudicato di Arborea e non di tutta la Sardegna ( e questo non bisogna dimenticarlo, forse indipendenti ma divisi), probabilmente di origine iberica anch'essa, perchè guardacaso è anche lo stemma della Viscontea di Bas in Catalogna di cui erano titolari gli Arborea, e lì lo spiegano in maniera diversa; ma soprattutto interpretare la storia antica con occhi moderni è fuorviante ; occhi moderni per modo di dire perchè il nazionalismo è ideologia ottocentesca, fondamentalmente razzista e pericolosa; la lotta tra Aragona e Arborea non era la lotta di una democrazia contro una tirannide, ma la lotta di due monarchi quasi assoluti che non volevano dividersi l'osso; e c'erano sardi nell'una e nell'altra parte: poi se avrete la pazienza di leggervi il mio articolo, scoprirete che non è scontata l'origine iberica dei 4 mori, anzi ha precisi significato cristiano-combattenti, e non quelli della casata di Aragona, e comunque rappresenta il Regno di Sardegna, cioè il nostro stato storico per 500 anni; se andiamo indietro a trovare simboli "etnici" non la finiamo più: anche gli Arborea erano mezzo catalani e, forse, mezzo bizantini! |
Pier Paolo Saba |
Inserito il - 24/12/2008 : 09:08:10 | quattromori ha scritto:
caro Pierpaolo, non riesco a visualizzare il link. come posso cercarlo?
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Ciao quattromori, .. con molto imbarazzo devo dirti che io steso mi sono dovuto rivolgere a Domenico "pardisola" per avere l'indirizzo col qule riproporre l'articolo di cui si parla ed avere la disponibilità della foto del mio lavoro.
Prova ad andare su control +clic... spero possa aprire il collegamento.... perlomeno, me lo auguro. In ultima analisi si può scricere a Domenico per avere un colegamento diretto seguendo le sue indicazioni. Non saprei come fare diversamente.
In quest'occasione colgo il momento per inviarti i miei più sinceri auguri per le fesività Natalizie e di fine Anno... con la speranza che sia migliore di questo oramai allla fine.
Sinceramente, Pier Paolo
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quattromori |
Inserito il - 22/12/2008 : 19:48:20 caro Pierpaolo, non riesco a visualizzare il link. come posso cercarlo? |
Pier Paolo Saba |
Inserito il - 22/12/2008 : 10:10:11 Chiedo scusa ma, non posso fare a meno di riproporre la mia versione, già pubblicata asuo tempo, in merito alla bandiera sarda dopo aver seguito la diatriba più o meno accesa che si è innescata ancora una volta in questo forum.
Augurando a tutti buona lettura ... attendo i VS. commenti.
Per visionare la scultura da me realizzata vi rimando a codesto indirizzo: http://www.paradisola.it/varie/quat...sardegna.asp
La Bandiera dei Quattro Mori
Lo scudo con croce rossa accantonata da quattro mori bendati è il simbolo del popolo sardo. Studiosi di tutti i tempi si sono mossi in un complesso intrico di leggenda e realtà storica, tra Sardegna e Spagna, cercando di ricostruire origini, significati e vicende, ma lo stemma dei quattro mori rimane ancora oggi sostanzialmente un mistero. La tradizione iberica lo considerava una creazione di re Pietro I d'Aragona, quale celebrazione della vittoria di Alcoraz (1096), che sarebbe stata ottenuta anche grazie all'intervento di San Giorgio (campo bianco e croce rossa) e che avrebbe lasciato sul campo le quattro teste recise dei re arabi sconfitti (quattro mori). Sulla tradizione iberica si innestò la tradizione sarda che, contro ogni evidenza storica, legava lo stemma al leggendario gonfalone dato da papa Benedetto II ai Pisani in aiuto dei Sardi, contro i crudeli saraceni di Museto che in quegli anni minacciavano di conquistare Sardegna e Italia (1017). In realtà, la più antica attestazione dell'emblema risale al 1281 ed è costituita da un sigillo della cancelleria reale di Pietro il Grande d'Aragona. Ma fu soltanto nella seconda metà del XIV secolo che i quattro mori apparvero per la prima volta legati alla Sardegna, simbolizzandone il regno all'interno della confederazione della Corona d' Aragona (Stemmario di Gerle). Importato dunque dai re aragonesi, il simbolo comparve nella Sardegna spagnola su opere a stampa, monete e sui gonfaloni dei corpi speciali dei Tercios de Cerdeña, istituiti da Carlo V per la difesa dell'isola e distintisi a Tunisi (1535) e Lepanto ( 1571) nelle operazioni contro i Turchi. L'iconografia del simbolo fu in questi secoli quanto mai confusa e le teste dei mori furono rappresentate in vario modo: volte a destra e a sinistra o affrontate, scoperte, coronate, cinte da una benda sulla fronte. Risale alla metà del Settecento l'iconografia destinata a perdurare, con le teste volte a sinistra e le bende calate sugli occhi. Delle ragioni di quest'ultima innovazione, se dettate dal caso oppure più maliziosamente alludenti agli atteggiamenti (illiberali) del governo piemontese verso la popolazione isolana, non sapremo mai. Lo stemma comparve nell'arma composita della dinastia piemontese, su atti, monetazione di zecca sarda e bandiere dei miliziani. Successivamente ornò gli stendardi delle brigate combattenti sarde, tra queste la "Sassari", divenuta leggendaria per le imprese eroiche sul fronte austriaco della Grande Guerra. Nel 1952 lo scudo dei quattro mori diventava stemma ufficiale ed ornava il gonfalone della Regione Autonoma della Sardegna (decreto del Presidente della Repubblica del 5 Luglio 1952).
Oggi i Sardi hanno la loro bandiera (legge regionale del 15 Aprile 1999 n°10), ma i quattro mori, memori dell'antico affronto piemontese, hanno significativamente voltato la testa e aperto gli occhi, non più fasciati dalla benda che torna a cingere la fronte.
Bibl. B. Fois, "Lo stemma dei quattro mori, breve storia dell'emblema dei Sardi" Carlo Delfino editore, Sassari, 1990 ________________________________________
l'opinione di Pier Paolo Saba Essendo un appassionato della cultura in generale e di quella sarda in tutte le sue sfaccettature che, in certi casi si presentano come un caleidoscopio dalle immagini sfumate e delicate a volte, in altre… forti ed intense, a volte talmente irreali che riescono a trasportare la fantasia lontano nel tempo, sino agli albori, al momento della nascita di quest’isola paradisiaca.
Immerso in questi giochi di luci, colori, gusti e profumi, spesso, mi lascio cullare dalle Leggende popolari e dalle storie antiche, una volta raccontate mitologicamente, altre volte documentate scientificamente da illustri studiosi, Letterati, Archeologi ecc., osservando poi, che non sempre “le storie” da loro raccontate non sono sempre reali, essendo il frutto di interpretazioni personali e talvolta “accomodate” in una forma di servilismo dovuto (?) nei confronti di “Esimi” scrittori che si sono imposti prima di loro.
In queste occasioni, quando si osservano tali affermazioni “gratuite” tanto da definirle aberranti, perché elargite nella sicurezza di non essere mai contraddetti, ovviamente non si può rimanere impassibili, e mi sento ribollire interiormente fintanto che arrivo ad una condizione esplosiva ed irriverente, giacché, mi permetto di oppormi con forza a tutti quelli che volutamente tingono di scuro la storia affinché la luce della VERITA’ perda la brillantezza dovuta.
Il mio sdegno manifesto si rivela in un’ennesima occasione, quando partecipe di un Forum meraviglioso e che cito meritoriamente: Gente di Sardegna – La Community di Paradisola , al suo interno, mi ritrovo su un argomento che mi ha colpito e sul quale mi sono soffermato criticamente, in quanto tratta un tema per me veramente caro: I 4 Mori, nel quale si discute intorno al simbolismo riportato sul Vessillo della Sardegna. Il tema trattato è posto in maniera tale che fa risaltare una marea di falsità ampiamente discutibili, in ogni caso inaccettabili, poiché, quanto rappresentato nel Vessillo è oramai risaputo, un falso storico.
Ci hanno insegnato, e lo abbiamo constatato toccando con mano, che la storia la scrive il vincitore, lo stesso che ci ha propinato un’immagine assolutamente non nostra.
Lui, il vincitore, Il Regno Sabaudo, mentre si accingeva a trasferire la sua Corte in Sardegna, ordinò che si stampassero una lunga serie di immagini della “nuova” bandiera che doveva rappresentarli in Sardegna. Importarono, infatti, una bandiera raffigurante quattro teste di Moro, bendati, cioè con la benda sulla fronte e poste alternativamente su un campo bianco diviso da una croce rossa, Nel momento che venne preparato il cliché la benda, dalla fronte scivolò sugli occhi e, senza che s’accorgessero dell’errore ne stamparono a centinaia ma, quando si resero conto dell’errore fatto, il tempo già strettissimo non avrebbe permesso di reimpostare tutto per stamparne delle altre, pertanto, sebbene a malavoglia, tuttavia, imposero quel “nuovo simbolo” pur coscienti dell’errore che era stato fatto.. così scrissero un’altra pagina di storia, da Vincitori… come sempre, ed i sardi che non conoscevano affatto la propria storia e meno che mai, che avessero addirittura un vessillo che li rappresentasse, accettarono questa nuova imposizione.
Il sottoscritto, è un Pittore e Scultore, oltre che appassionato di Sardità nel senso più ampio del termine, a suo tempo, ebbe a seguire le vicende che interessavano il convegno su Aragona.
La Provincia di Cagliari data l’occasione successivamente al convegno ne stampò gli atti, i quali sono di pubblico dominio e consultabili presso la stessa Provincia… Di questi, ebbi la fortuna di averne una copia omaggio, un voluminoso libro che custodisco gelosamente, come un tesoro, e dal quale ho attinto informazioni tali, inusitate ed incommensurabili.
Vengo a scoprire che presso il Vecchio Municipio di Cagliari, in Via Roma, sono visibili al pubblico una serie di sigilli plumbei, (6 pezzi) tra i quali uno raffigura i 4 Mori senza alcuna benda. Si!, perché in origine, I 4 MORI, non avevano nessuna benda, ne sulla fronte, ne sugli occhi appunto. Fatto questo che va a confermare quanto detto, e che ci è stato propinato impositoriamente un simbolo, che con la Sardegna non ha niente a che fare, già ieri e tanto meno oggi.
Presa visione dei sigilli, conseguentemente, decisi di realizzare un bassorilievo che riproducesse originale, ma realizzandolo in bronzo. L’opera (vedi foto), riproduce integralmente il sigillo, seppur in dimensioni maggiorate ( 45 cm, circa) ma estremamente fedele nella forma e nella leggenda intorno. Un unico particolare, è la “licenza artistica” che mi ha obbligato a scolpire i volti dei 4 Mori, completamente diversi fisiognomicamente in quanto ogni singolo volto raffigura una delle quattro Province liberate dal dominio Arabo e restituite alla Corona Aragonese, poiché ognuna di esse aveva ed ha delle caratteristiche peculiari. I volti, quindi, vogliono rappresentare questo concetto.
Concludendo,
….dopo aver creato un quadro sufficientemente chiaro per spiegare il VERO simbolismo dei 4 MORI, che non sono naturalmente quelli riportati nella detta Bandiera Sarda, vorrei propormi in una sezione sul forum che riprenda il tema in causa e lo porti sul tavolo di una discussione aperta , quasi una sorta di referendum, nel quale si propone un Nuovo Simbolo che ci rappresenti idealmente, ma che sia UNO NUOVO, un simbolo che ci rappresenti non solo idealmente ma in maniera vera, rendendoci quindi orgogliosi di averne uno tutto nostro, uno che non sia la solita scelta campanilistica come quello che vuole il Gonfalone di Oristano , già simbolo del Giudicato di Arborea, anche perché la Sardegna non deve essere rappresentata poi, da alcun simbolo che richiami quelli già conosciuti ed usati, ritengo impropriamente, come quello di Arborea, che non rappresenta affatto l’intera Sardegna.
Porgo un caro e sincero saluto a tutta la comunità di Paradisola ed a tutti coloro che pur affacciandosi solo sporadicamente vogliano prendere parte a codesta proposta in discussione alla quale rimando tutti. Cordialmente Pier Paolo Saba
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barole20 |
Inserito il - 15/11/2008 : 19:03:10 Tempesta nel deserto? |
cici peis |
Inserito il - 07/11/2008 : 13:18:34 io posto la mia bandiera, non devo chiedere il permesso a nessuno!!
http://www.flickr.com/photos/cicipeis/2617209099/
perchè allora non postare la bandiera sarda dipinta da chiunque? |
Ithokor |
Inserito il - 21/06/2008 : 14:01:54 Grazie anche a te Maurizio, magari in seguito potremo continuare questa interessante discussione. Saluti! |
maurizio feo |
Inserito il - 20/06/2008 : 20:48:09 Grazie, Ithocor e Turritano. Leggerò quel libro di Franciscu Sedda. E cercherò anche qualche altra notizia su Teodore de Neuhoff.
Un saluto, Maurizio feo. |
Ithokor |
Inserito il - 20/06/2008 : 18:55:32
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Turritano |
Inserito il - 20/06/2008 : 15:23:23 Bravo Ithocor, d'accordissimo! Quoto, straquaoto e ristraquoto!!! Queste cose bisogna che TUTTI i Sardi le sappiano... e invece... Ma son sicuro che i tempi prima o poi cambieranno, alla faccia di tutti i xenofili Turritano |
Ithokor |
Inserito il - 20/06/2008 : 14:45:22 ... eccomi qua! Accertata l'origine catalano-aragonese dell'emblema dei 4mori (Barbara Fois lo conferma ampiamente senza tema di smentita!), bisogna dire, con un buon grado di probabilità, che anche "il moro" corso ha la medesima origine. Venne donato dai cat.-arag. quale vessillo ad un nobile corso (cinarca?) loro partigiano in Corsica contro i genovesi. Recuperato in seguito da Pasquale Paoli nel XVIII secolo nella guerra indipendentista dei corsi. E' per questo che il suo valore assolutamente "Corso" è riconosciuto dai corsi stessi perchè simbolo di redenzione, nonostante l'origine nn corsa... ma tanto i corsi nn ebbero mai dominazione iberica come i sardi. Sicuramente, nel caso, avrebbero rigettato un vessillo di origine ligure, perchè visto come opprimente... invece noi sardi abbiamo fatto di un simbolo di oppressione una bandiera. Al tempo della rivoluzione di Angioy, i suoi seguaci repubblicani erano soliti strappare i 4mori e sostituirlo con una bandiera francese... peccato che i sardi all'epoca avevano rimosso il ricordo dell'albero verde (gli spagnoli erano bravi nel eliminare ogni riferiemnto storico dei Judikes). Detto ciò con tutto il rispetto di opinioni e sentimenti altrui. ma la storia è questa |
Ithokor |
Inserito il - 20/06/2008 : 09:35:13 maurizio, ti consiglio il libro di Franciscu Sedda: La vera storia della bandiera dei sardi, ed. condaghes, 18€. Vedrai che tutti i dubbi si scioglieranno!
Sono di corsa... ma ritornerò per parlare del moro corso. |
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