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Nota Bene: Il tesoretto di manufatti bronzei da località Camposanto di Olmedo recuperato nel 1934, ha restituito un modellino di nuraghe complesso quadrilobato che fornisce l'immagine ideale di come dovevano essere le torri nuragiche nel momento del loro massimo splendore. E' conservato presso il museo Sanna di Sassari.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
CodicediSorres Inserito il - 01/09/2008 : 20:58:03
Negli ultimi tempi ho avuto modo di esaminare, anche via web, estratti di documenti antichi, la maggiorparte risalenti al periodo tra metà del 500 e inizi 800, ma a volte anche più antichi. Leggendo tali documenti mi è capitato un bel pò di volte di notare il termine OBERAJU, di solito in scritti dove venivano nominate anche chiese o monasteri. Per fare un esempio si poteva leggere una frase tipo "Jaime Quessa, oberaju de San Miguel", e frasi simili. All'inizio non ci ho badato molto a tale termine, e anzi in apparenza poteva apparire come un riferimento a un manovale, a un operaio che svolgeva lavori per, o nella, chiesa o monastero, se non addirittura nelle fasi finali di costruzione. Ma poi analizzando meglio tali frasi, anche in relazione al contesto generale dei documenti, mi è venuto il dubbio relativalmente al reale significato di tale termine, nella lingua sarda del passato. Ho cercato di documentarmi anche sul web, e sono arrivato alla conclusione che il termine OBERAJU indicava una persona, in genere laica, che aveva la supervisione di alcuni eventi che interessavano la esistenza stessa della chiesa, e il suo relazionarsi con la comunità, ma non dal punto di vista dottrinale e liturgico naturalmente. Ma bensì x es opere materiali relative alla chiesa, feste, confraternite ecc... Ora, anche considerato che non sono esperto di lingua sarda, vorrei sapere se tale conclusione a cui sono pervenuto è giusta. Con tale termine si intendeva una sorta di Priore? E in questa eventualità, vorrei capire il motivo che ha provocato l'associazione di tale termine con le attività di una chiesa.
13   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
tota76 Inserito il - 07/10/2008 : 12:49:53
si confermo, oberaju è l'obriere nelle feste del Logudoro ma anche nel nuorese credo, l'oberaju majore è detto anche il presidente il responsabile dell'organizzazione della festa e in alcuni paessi ha l'onore di portare sa bandela.

un saludu a tottu.
Gpdsennori Inserito il - 04/09/2008 : 18:48:27
A Sassari l' obriere ha diversi gradi esso può essere, infatti, o Obriere di Candeliere (Faradda di li Candareri) oppure il così detto obriere Maggiore

L'obriere maggiore è colui che ha l' onore di portare lo stendardo (La bandera)durante le manifestazioni ufficiali e di infiggerla nella finestra della propria abitazione durante i festeggimaneti per i santi partoni. Anticamente rapresentava una vera e propria guida per il gremio e spece per Novizzi, ma non di capo( Spesso erano gli Anziani a prendere le decisioni più importanti). Oggi si è persa la funzione di guida (perché i gremi non sono più maestranza vere e proprie) e l' Obriere funge solo il ruolo simbolico di porta-bandiera
babborcu Inserito il - 04/09/2008 : 12:51:11
Straquoto turrità.... per il poresidente...
per l'altro.. se ne deduce che a sassari , dove i gremi rappresentavano una realtà più complessa che nei paesi, si ha un significato speciale e più articolato.,.. obriere di bandiera .. di candeliere ... o paraju majori ecc ,ma collegato del termine...
è interssante comunque notare che i diversi santi anche nei paesi erano protettori di specifiche categorie di mestiere o sociali (che so: Sant'antonio dei celibi, san pasquale dei pastori, san narciso dei massai, san sebastiano dei calzolai.... caso di ittiri )e che tra queste categorie si sceglievano gli obrieri... ora non più...( un po come nei gremi sassaresi in cui non tutti "i sarti "sono davvero sarti ecc..
CodicediSorres Inserito il - 04/09/2008 : 12:40:43
babborcu ha scritto:

Nei paesi del sassarese oggi oberaju indica chi organizza la festa di un santo... oberju nou e bezzu nel senso di obriere uscente e ntrante... credo comunque, poichè sono un topo d'archivio e anch'io per il sassarese ho traovato documenti simili a quelli segnalati che nel sei settecento l'oberaju (( talora definto anche remitanu ) fose un alico che, oltre che occuparsi dei festeggiameti, amministrava le elemosine e le collette ed i beni delle chiese , probvvedendo a restauri, acquisto di cera, incenso ecc,,, oggi il termine ha cambiato lievemente significaro,,, ricordiamoci che per opera in passato si intendeva una struttura organizzata che curava restauri, lavori edili nelle chiese...

eremita probabilmente percè alcuni " operai" risiedevano presso le chiese come gli antichi eremiti,,, esiste il termine remitanu


confronta l'acquerello del manca di mores" costume di sennori remitano che va raccogliendo le lemosine per la festa del santo""


ciao codice,,, cordialissimi saluti!!1
Interessanti anche questi altri aspetti su tale figura. Anche nel registro di Sorres, del XIV sec, vengono citati personaggi con tali funzioni, appunto con il termine Oberayu. E l'altro giorno ho "trovato" un'altro documento dove, in riferimento a Sedilo, viene citato un tal Pedro Niola Guiso, che è Obero del Santuario di San Costantino, mi pare nel 700. Dunque tale termine aveva anche la variante Obero.
osil Inserito il - 04/09/2008 : 10:27:40
però s'oberaju o paraiu in sassarese è quello che il giorno della festa del santo ha l'onore di portare la bandiera del santo o della santa
e lo si chiama anche paraiu maggiori in Sassarese perchè lo si vuol distinguere dagli altri obreros come anche io ho letto in vecchi documenti del sei settecento.Un suggerimento :facciamola finita con il termine presidente che si usa per definire s'oberaiu chiamiamolo obriere anche se non è di facile comprensione,anche perchè di questo termine alludo al presidente(mi riferisco solamente al suo significato intrinseco)ne abbiamo le tasche piene.
babborcu Inserito il - 04/09/2008 : 09:46:43
Nei paesi del sassarese oggi oberaju indica chi organizza la festa di un santo... oberju nou e bezzu nel senso di obriere uscente e ntrante... credo comunque, poichè sono un topo d'archivio e anch'io per il sassarese ho traovato documenti simili a quelli segnalati che nel sei settecento l'oberaju (( talora definto anche remitanu ) fose un alico che, oltre che occuparsi dei festeggiameti, amministrava le elemosine e le collette ed i beni delle chiese , probvvedendo a restauri, acquisto di cera, incenso ecc,,, oggi il termine ha cambiato lievemente significaro,,, ricordiamoci che per opera in passato si intendeva una struttura organizzata che curava restauri, lavori edili nelle chiese...

eremita probabilmente percè alcuni " operai" risiedevano presso le chiese come gli antichi eremiti,,, esiste il termine remitanu


confronta l'acquerello del manca di mores" costume di sennori remitano che va raccogliendo le lemosine per la festa del santo""


ciao codice,,, cordialissimi saluti!!1
CodicediSorres Inserito il - 02/09/2008 : 19:38:28
antas ha scritto:

CODICEdiSORRES ha scritto:
Dunque in base alle due risposte si può affermare che effettivamente il termine OBERAJU era riferito alla figura di un laico, il quale si occupava dei vari aspetti sopra indicati. Anzi, il termine OBRIERE, che è tuttora usato, dovrebbe derivare proprio dal termine antico, probabilmente.




Nelle confraternite(laiche) sia maschili che femminili vengono rappresentati alcuni ruoli che hanno come rifimento i ruoli della vita civile, tant'è che nell'alto oristanese nelle confratenite femminili oltre la Priorissa si hanno figure come Sa Massaia.
La figura de s'oberaju è chiaramente simbolica in riferimentpo a colui che produce l'opera di carità.
Il termine Obriere non è più antico anzi è più recente e altro non è che la traduzione spagnola di Oberaju, in spagnolo, infatti Oberaju si dice Obrero Da obra = opera.
Nell'oristanese infatti operaio (comune) si dice anche Obreri o, con metatesi Orberi.
Interessante anche questa spiegazione della derivazione del termine Obreri dalla traduzione iberica di Oberaiu. E cmq anche questo conferma il ruolo di tale elemento.
CodicediSorres Inserito il - 02/09/2008 : 19:31:26
Ithokor ha scritto:

Nel paese di Perfugas sussiste ancora oggi s'Oberaia de Santu Jorzi. Sono dei laici che si occupano
di portare avanti eventi e manifestazioni legati al culto del santo patrono.
In effeti s'Oberaju era una sorta di sovrintendente laico della chiesa.
Anche questa terza risposta dunque conferma la tesi secondo la quale con tale termine si indicava un sovrintendente, in genere laico, delle chiese, sia parrocchiali che non parrocchiali. Chissà se deriva da una evoluzione del latino verso il sardo, oppure se tale termine è legato al toscano, importato dai pisani forse già nel XI sec, ma certamente nel XII sec, magari in relazione a complessi di culto da essi fondati, o cmq ad essi legati, specie nella Sardegna centrosettentrionale (i documenti che ho visto sono in gran parte di tale zona)
antas Inserito il - 02/09/2008 : 19:27:43
CODICEdiSORRES ha scritto:
Dunque in base alle due risposte si può affermare che effettivamente il termine OBERAJU era riferito alla figura di un laico, il quale si occupava dei vari aspetti sopra indicati. Anzi, il termine OBRIERE, che è tuttora usato, dovrebbe derivare proprio dal termine antico, probabilmente.




Nelle confraternite(laiche) sia maschili che femminili vengono rappresentati alcuni ruoli che hanno come rifimento i ruoli della vita civile, tant'è che nell'alto oristanese nelle confratenite femminili oltre la Priorissa si hanno figure come Sa Massaia.
La figura de s'oberaju è chiaramente simbolica in riferimentpo a colui che produce l'opera di carità.
Il termine Obriere non è più antico anzi è più recente e altro non è che la traduzione spagnola di Oberaju, in spagnolo, infatti Oberaju si dice Obrero Da obra = opera.
Nell'oristanese infatti operaio (comune) si dice anche Obreri o, con metatesi Orberi.
Ithokor Inserito il - 02/09/2008 : 14:41:35
Nel paese di Perfugas sussiste ancora oggi s'Oberaia de Santu Jorzi. Sono dei laici che si occupano
di portare avanti eventi e manifestazioni legati al culto del santo patrono.
In effeti s'Oberaju era una sorta di sovrintendente laico della chiesa.
CodicediSorres Inserito il - 02/09/2008 : 13:54:02
Turritano ha scritto:

GPDSENNORI ha scritto:

nelle feste paesane S'oberaju e anche l'obriere della festa di chi fa la festa del paese onorate a vari Santi.........potrebbe anche essere credo!

Quoto
L'interpretazione di C. di Sorres si attaglia a pennello agli "Obrieri" di Sassari, che organizzano molte feste religiose, proprie del loro Gremio, e anche quella dei Candelieri, quest#8217;ultima comune ovviamente a tutti i Gremi.
Turritano
Dunque in base alle due risposte si può affermare che effettivamente il termine OBERAJU era riferito alla figura di un laico, il quale si occupava dei vari aspetti sopra indicati. Anzi, il termine OBRIERE, che è tuttora usato, dovrebbe derivare proprio dal termine antico, probabilmente.
Turritano Inserito il - 01/09/2008 : 22:52:33
GPDSENNORI ha scritto:

nelle feste paesane S'oberaju e anche l'obriere della festa di chi fa la festa del paese onorate a vari Santi.........potrebbe anche essere credo!

Quoto
L'interpretazione di C. di Sorres si attaglia a pennello agli "Obrieri" di Sassari, che organizzano molte feste religiose, proprie del loro Gremio, e anche quella dei Candelieri, quest’ultima comune ovviamente a tutti i Gremi.
Turritano
Gpdsennori Inserito il - 01/09/2008 : 21:11:44
nelle feste paesane S'oberaju e anche l'obriere della festa di chi fa la festa del paese onorate a vari Santi.........potrebbe anche essere credo!

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