V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
skywalker57 |
Inserito il - 15/11/2007 : 14:00:57 Accordo sul metano tra Algeria e regione la Sardegna si apre al gas naturale Ratifica dell’accordo Galsi sul metano e strategia comune sui clandestini
ALGHERO. La firma dell’accordo tra il colosso algerino dell’energia Sonatrach e la Regione (attraverso la Sfirs) è l’ultimo capitolo della lunga marcia di avvicinamento al vertice di Alghero. Un appuntamento storico che domani, nella cornice della ritualità, metterà a fuoco i risultati di un dialogo lungo e complesso che comincia a dare i suoi frutti. L’accordo tra Sonatrach e Sfirs definisce infatti i principi sui quali si baserà la cooperazione sul mercato del gas naturale in Sardegna.
E’ questo il primo passo verso la costituzione di una società mista per lo sviluppo del mercato e la commercializzazione in Sardegna del gas naturale proveniente dall’Algeria, attraverso il gasdotto Galsi. L’isola non solo non sarà più la “regione cenerentola” esclusa da una fonte energetica economica e poco inquinante, ma diventerà una porta strategia del metano algerino verso l’Europa. Da La Nuova sardegna
La forza sia con te
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
luca56 |
Inserito il - 24/06/2010 : 12:09:51 «Il metanodotto non si farà più»
Edison, socia di Galsi, precisa. Fadda: non smentisce nulla ALFREDO FRANCHINI CAGLIARI. Il gasdotto Algeria-Sardegna potrebbe subire un clamoroso stop. Lo sostengono in un’interrogazione alla Camera ventidue deputati del Pd che chiedono chiarimenti al governo. È questo del metanodotto una sorta di poema omerico, senza fine, (le autorizzazioni del governo tardano ad arrivare), e soprattutto senza inizio, come denunciano i deputati nell’interrogazione rivolta al ministro dello sviluppo economico, primo firmatario Paolo Fadda. Come in un giallo iniziamo dal delitto: le dichiarazioni fatte da Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison (azionista del Galsi), nell’audizione della decima commissione Camera-Senato. «Il rappresentante della Edison ha consegnato un documento», si legge nell’interrogazione di Paolo Fadda, Calvisi, Marroccu, Melis, Parisi e altri deputati, «nel quale viene evidenziato che le attese di una situazione di prezzo, critica per i contratti di lungo termine e combinate con differenziali strutturali di prezzo rispetto ai mercati europei potrebbero mettere in discussione la realizzazione di nuove infrastrutture di approvvigionamento che contribuiscono alla sicurezza del sistema e alla diversificazione delle fonti sia per l’Italia che per l’Europa». Per i sardi è importante avere un chiarimento dal governo e l’interrogazione pone due domande al ministro: 1) se è reale il rischio di sospendere l’iter per la realizzazione del gasdotto con l’Algeria; 2) se il governo intenda prendere altre iniziative per scongiurare questa ipotesi che vanificherebbe «non solo le grandi battaglie di tutto il popolo sardo per l’approvazione della legge sull’approvvigionamento dell’energia elettrica (si tratta della legge Alcoa), ma che penalizzerebbe famiglie e imprese dell’isola condannate a pagare prezzi superiori a quelli delle altre regioni. La notizia è rimbalzata ieri in Consiglio regionale dove il gruppo del Pd ha predisposto un’altra interrogazione. In serata l’ufficio stampa di Edison ha emesso un comunicato per ricordare che «nell’audizione in Commissione, Edison ha messo in evidenza le attuali incertezze sulla domanda di energia e i potenziali riflessi sulle infrastrutture energetiche in progetto nel nostro Paese». Infine Edison conferma «l’immutata importanza strategica del gasdotto Galsi per la siurezza degli approvvigionamenti di gas italiani ed europei». «Una smentita che non smentisce nulla», afferma Paolo Fadda, «c’era bisogno di un comunicato per ribadire che il Galsi è strategico? La verità è che delle dichiarazioni non ce ne facciamo nulla, dovrebbero invece avviare i lavori». Su questo, ora, dovrebbe essere il ministro per lo Sviluppo economico a fornire tutti i chiarimenti. Il metanodotto è di grande importanza per lo sviluppo dell’isola, una fonte in grado di garantire la sopravvivenza dell’impresa. Sinora sono stati tanti i passaggi importanti, dal decreto con cui si definisce la rete nazionale dei gasdotti, alle deliberazioni della Regione. La società Galsi, (partecipata dalla Sfirs con l’11,6 per cento delle quote), è stata costituita nel 2003 e ha definito nei dettagli il progetto tecnico. Per questo nella sede di Milano nessuno vuol credere che possa arrivare lo stop: «Noi aspettiamo solo le ultime autorizzazioni dal ministero», dicono
http://www.regione.sardegna.it/j/v/...2&c=1489&t=1 |
sarrabus72 |
Inserito il - 30/11/2007 : 12:06:08 Il 18 Novembre avevo visto questo interessante documentario su Rai tre nella trasmissione "Report" riguardante il Metano ... aggiornamento di una trasmissione gia trasmessa l´anno scorso sulle energie alternative, da meta filmato inizia la trasmissione sul metano.
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,Ra...3356,00.html
Ciao |
cedro del Libano |
Inserito il - 19/11/2007 : 04:24:04 con il gas é vero scoppiano le case e questo fa veramente paura. I danni del gas pero' finiscono qui ,mentre non si puo' dire lo stesso per il nucleare.
I danni genetici e le mutazioni si riflettono nel genoma umano praticamente per sempre.
C'é anche da considerare il problema delle scorie che non é affatto un problema irrilevante.
Dove c'é il nucleare le persone vivono tranquille perché non tutti sono informati e non tutto sopratutto, viene detto.
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Gio |
Inserito il - 19/11/2007 : 00:17:19 Di cosa si ha paura? Dove ci sono la gente vive tranquilla. Poi è una questione soggettiva, io per es. ho più paura del gas in casa...e vedo, anche solo ieri, come le case saltino in aria. Anche il vento causa morti...l'acqua...il fuoco.... |
Petru2007 |
Inserito il - 18/11/2007 : 23:19:37 La vita di un essere umano, fosse anche l'ultima persona del pianeta, vale sempre di più di una centrale nucleare anche la più moderna. Se un giorno non sarà più così, allora forse sarà meglio costruire qualche milione di centrali nucleari e risolveremo anche il problema del sovraffollamento sulla Terra oltre a quello energetico... ovvero due piccioni con una fava... |
Gio |
Inserito il - 18/11/2007 : 22:39:33 Volenti o nolenti l'Italia dovrà riallinearsi con gli altri paesi riconsiderando anche il nucleare altrimenti sarà sempre dipendente e in misura sempre maggiore dall'estero. Non capisco la paura. In un anno al mondo muoiono un milione di persone per incidenti stradali...per causa del nucleare, sempre più sicuro, poche migliaia di persone dovuto a impianti obsoleti che oggigiorno non esistono più. |
francesco7 |
Inserito il - 18/11/2007 : 21:25:10 Leggete questo vecchio articolo sulle Reti per il gas, in Sardegna. Sembra che le citta' principali, e molti paesi siano gia' a buon punto.
http://www.sardegnaindustriale.it/a...zine=2007002
Ciao a tutti. |
francesco7 |
Inserito il - 18/11/2007 : 21:15:34 Non ho capito, che cosa intendete, mi piacerebbe saperlo, con chiarezza. Non mi intendo di condutture, ma stando a quello che si puo' leggere sul Sito ufficiale della Medea spa, la Rete di Sassari è perfettamente idonea a trasportare anche il metano, senza modifiche. Potete controllare. Quindi, ripeto, non vi ho capito.
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virdis |
Inserito il - 18/11/2007 : 20:16:02 e polemica sia.................condivido
ornella |
annika |
Inserito il - 18/11/2007 : 19:05:59 | francesco7 ha scritto:
E' vero, Annika, sono d'accordo con te. Infatti, mi sto tenendo il mio impianto a GPL, con il bombolone. E aspettero' il metano. Sono soddisfattissimo, se non fosse per il prezzo .... Per Sassari, mi riferivo soprattutto al fatto che le reti di distribuzione le stanno facendo.
Comunque, anch'io sto organizzandomi per il Fotovoltaico.
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Ma infatti Francesco..volevo rispondere per Sassari...le stanno facendo e a mio modesto parere...stanno sbagliando in partenza.....mi chiedo sempre in questi casi ....Gli ingegneri a cui vengono pagati i progetti di tali "opere"...dove hanno studiato ?......... (piccola polemica) ..... |
francesco7 |
Inserito il - 18/11/2007 : 18:54:51 E' vero, Annika, sono d'accordo con te. Infatti, mi sto tenendo il mio impianto a GPL, con il bombolone. E aspettero' il metano. Sono soddisfattissimo, se non fosse per il prezzo .... Per Sassari, mi riferivo soprattutto al fatto che le reti di distribuzione le stanno facendo.
Comunque, anch'io sto organizzandomi per il Fotovoltaico. |
annika |
Inserito il - 18/11/2007 : 10:26:31 Sassari ha quasi completato la sua rete e sta erogando un Gpl misto ad aria e simile al metano, ma più costoso e più pericoloso. Francesco 7 ha scritto......
Francesco quelli sono impianti ad "aria propanata" difficili da gestire....e con rese bassissime, infatti quelli esistenti saranno modicati.....in quanto si usano miscele non sempre omogenee...che danno parecchi inconventienti alle apparecchiature casalinghe.......tant'e' che molte aziende produttrici di caldaie,cucine etc....non prevedono neppure l'utilizzo degli ugelli occorrenti....per questo tipo di chiamiamolo gas...... |
calafuria |
Inserito il - 18/11/2007 : 03:15:44 | francesco7 ha scritto:
Per Calafuria. Credo che fra 50 o 100 anni, le fonti fossili (compreso il carbone) saranno terminate.
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Come ho scritto nel precedente messaggio le riserve di carbone a livello mondiale saranno usufruibili per secoli. Le stime sono di circa 300 anni, in questi tre secoli a seguire certamente si prenderanno in considerazione le energie alternative ma stai pur certo che si continuerà a bruciare carbone fossile. |
francesco7 |
Inserito il - 17/11/2007 : 23:39:41
Per Calafuria. Credo che fra 50 o 100 anni, le fonti fossili (compreso il carbone) saranno terminate. E allora, per l’energia (ma il discorso vale per tutte le materie prime utilizzate) si dovrà vivere in equilibrio con la nostra Terra : si potrà prelevare soltanto quello che la Terra è in grado di produrre, ogni anno.
Per Annika. 1) Si potrà usufruire di tutto il metano di cui avremo bisogno, finché ce ne sarà. Se costruiremo, come sembra, anche un Rigassificatore, saremo garantiti da un’eventuale chiusura del rubinetto algerino ( difficile, ma possibile ). 2) In Italia il metano ha raggiunto anche i paesini più sperduti : in Sardegna è più facile, perché sono poche le case sparse in campagna, e non ci sono paesini di 50 abitanti ! Sassari ha quasi completato la sua rete e sta erogando un Gpl misto ad aria e simile al metano, ma più costoso e più pericoloso. Molti Comuni hanno già costruito le loro Reti e altri si stanno organizzando : fra 5 anni, dovrebbero (dovranno) essere tutte pronte. Ciao.
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Petru2007 |
Inserito il - 17/11/2007 : 20:48:31 | Gio ha scritto:
Non si può pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Comunque io sono per il nucleare. Prima o poi anche l'Italia dovrà rivedere la sua posizione in tal senso. La Sardegna, non essendo terra sismica, sarebbe un posto ideale per piazzare almeno una centrale.
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Anche l'Ucraina non credo sia una zona sismica... |
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