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Nota Bene: Il Cugliettu o Coeru o Collette era una sopravveste di pelle ben conciata, molto usata dai sardi nel 1700 e nel 1800 ed oggi quasi scomparsa. L'indumento deriva dei "cojeti" rinascimentali usati come protezione del corpo dai ferri delle corazze.
A parte diverse ricostruzioni, oggi e' ancora indossato dai "novizi" del Gremio sassarese dei Viandanti e dal Componidòri, il capocorsa della Sartiglia oristanese.



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 Sardegna terra di falsi invalidi?

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Paradisola Inserito il - 17/02/2011 : 10:41:02
Sardegna terra di falsi invalidi? No, terra del 95% di ricorsi vinti contro l'INPS!

La notizia ha fatto scalpore in tutta Italia, i sardi in base alle statistiche sulle revoche degli assegni di invalidità sarebbero coloro i quali più avrebbero mentito sulla loro condizione. Un vero e proprio record di falsi invalidi insomma con il 53% di assegni di invalidità revocati (percentuale sulle verifiche effettuate dall'INPS), Sassari la peggiore di'Italia con il 76%, Cagliari terza in classifica con il 64%. Ma è davvero così?

Leggi tutto l'articolo su Sardegna e invalidi su Paradisola
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sarrabus72 Inserito il - 20/02/2011 : 15:11:42
Qualcosa si muove ... e leggendo questo articolo mi sembra che l´ago della bilancia sia esattamente dalla parte opposta !!

Qui l´articolo: http://lanuovasardegna.gelocal.it/s...caso-3492778
uomo pistillone Inserito il - 18/02/2011 : 20:11:50
maurizio feo ha scritto:

E' un metodo giornalistico ormai consolidato...
1) Si sbatte il mostro in prima pagina, qualunque esso sia, dopo avere verificato presso la sezione legale del giornale che nessuno venga chiamato in causa direttamente con nome e cognome o veda lesi i propri diritti.
2) Si formula tendenziosamente l'articolo, in modo che esso - pur non dicendo a chiare lettere che qualche individuo, o gruppo, è composto da ladri o truffatori - lasci pensare (il termine corretto è: "adombri", bellissimo!) proprio ad una frode.
3) Si usano alcune formulette di rito per meglio condire l'argomento (infatti, nei giornali, nulla semplicemente "inizia", oppure "accade", bensì tutto "deflagra", oppure "scatta" oppure "esplode" etc etc), adatte ad attirare meglio l'attenzione del più svogliato lettore.
4) L'informazione vera, quella nuda e cruda come da agenzia di stampa (che non è mai molto interessante, di per sé), viene rivestita di ghiotte ipotesi meschine e tendenziose, sostanzialmente false, che feriscono ed umiliano i diretti interessati, facendoli spesso passare per malfattori.
Ovviamente, non si tratta d'informazione. Spesso, anzi, si tratta di campagne strumentali di misinformazione.
L'unica categoria che non viene mai colpita da una di queste "campagne" (spesso originate da veri e propri "ordini di scuderia") è la categoria dei giornalisti.
Pennivendoli.
Purtroppo, questa italietta è un piccolo paese e non merita (né produce: perché mai dovrebbe?) grandi giornalisti.


Maurizio, hai presentato ESATTAMENTE come stanno le cose. Quello di cui parli é lo standard giornalistico - non solo italiano - il clichè per eccellenza che fa di una notizia un cosi detto "scoop" che fa vendere le zozzagini che stanno dietro, e quindi alimentano l'ordine dei giornalisti con tutto l'indotto al seguito.
Ti faccio vedere questo video che é, a dir poco, ESEMPLIFICATIVO.
Dovrebbe vederlo chiunque, ma il main stream....

http://www.youtube.com/watch?v=-FQn7Tnko4I
sarrabus72 Inserito il - 17/02/2011 : 18:26:21
Povera Italia (anzi poveri noi ) ... stiamo cadendo molto in basso !
maurizio feo Inserito il - 17/02/2011 : 17:47:44
E' un metodo giornalistico ormai consolidato...
1) Si sbatte il mostro in prima pagina, qualunque esso sia, dopo avere verificato presso la sezione legale del giornale che nessuno venga chiamato in causa direttamente con nome e cognome o veda lesi i propri diritti.
2) Si formula tendenziosamente l'articolo, in modo che esso - pur non dicendo a chiare lettere che qualche individuo, o gruppo, è composto da ladri o truffatori - lasci pensare (il termine corretto è: "adombri", bellissimo!) proprio ad una frode.
3) Si usano alcune formulette di rito per meglio condire l'argomento (infatti, nei giornali, nulla semplicemente "inizia", oppure "accade", bensì tutto "deflagra", oppure "scatta" oppure "esplode" etc etc), adatte ad attirare meglio l'attenzione del più svogliato lettore.
4) L'informazione vera, quella nuda e cruda come da agenzia di stampa (che non è mai molto interessante, di per sé), viene rivestita di ghiotte ipotesi meschine e tendenziose, sostanzialmente false, che feriscono ed umiliano i diretti interessati, facendoli spesso passare per malfattori.
Ovviamente, non si tratta d'informazione. Spesso, anzi, si tratta di campagne strumentali di misinformazione.
L'unica categoria che non viene mai colpita da una di queste "campagne" (spesso originate da veri e propri "ordini di scuderia") è la categoria dei giornalisti.
Pennivendoli.
Purtroppo, questa italietta è un piccolo paese e non merita (né produce: perché mai dovrebbe?) grandi giornalisti.
uomo pistillone Inserito il - 17/02/2011 : 17:22:29
antonellocor ha scritto:

Torniamo sempre al solito discorso: si cerca di fare informazione o si cerca lo scoop? Io ho notato che ormai L'"industria" dell'informazione viene gestita in modo da provocare il più grosso scalpore possibile senza curarsi tanto della correttezza dei fatti o comunque presentando le notizie in un modo spesso subdolo e fazioso.

Io ormai quasi non guardo più i telegiornali. Preferisco cercare le notizie sui siti delle agenzie di stampa, nude e crude e senza commenti.


Mi associo appieno.
antonellocor Inserito il - 17/02/2011 : 14:12:19
Torniamo sempre al solito discorso: si cerca di fare informazione o si cerca lo scoop? Io ho notato che ormai L'"industria" dell'informazione viene gestita in modo da provocare il più grosso scalpore possibile senza curarsi tanto della correttezza dei fatti o comunque presentando le notizie in un modo spesso subdolo e fazioso.

Io ormai quasi non guardo più i telegiornali. Preferisco cercare le notizie sui siti delle agenzie di stampa, nude e crude e senza commenti.
uomo pistillone Inserito il - 17/02/2011 : 13:42:14
E nella mia famiglia c'é l'ennesima testimonianza. Ho una sorella affetta dalla Sindrome di Down, invalida al 100% (dal momento che non é assolutamente in grado di badare a se stessa) ed ora, per rinnovare l'assegno, richiedono delle visite e dei documenti che sono improponibili (anche in virtu dei precedenti esami, innumerevoli e tal volta assurdi).
Più che una caccia alle streghe si tratta di un tentativo di risparmiare usando una prassi illegale e discriminatoria, alla stregue delle "cartelle pazze" dell'Equitalia.
Ma siamo in Italia, e questo dice tutto...

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