V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Arciere |
Inserito il - 08/07/2009 : 11:54:25 Carissimi Amici Da tempo ci stiamo dedicando alla ricerca di tutto ciò che riguarda Sant’Antioco Patrono della Sardegna. La ricerca è dovuta nella virtù di un Santo Taumaturgo che ha una storia affascinante ma soprattutto per la sua capillare presenza in Sardegna, ed anche oltremare. Il suo culto ebbe origine nell’antica città di Sulci, oggi Sant’Antioco, dove si trovano le catacombe paleocristiane e la basilica. Di origini bizantine, essa svolse funzioni di cattedrale ed è oggi parrocchiale, insignita nel 1997 del titolo di Basilica minore. Sant’Antioco è raffigurato in numerose opere d’arte custodite in Sardegna, soprattutto statue e dipinti del XVI-XVII secolo. Al martire sono intitolate diverse chiese della Sardegna, fra cui quelle di Ozieri (Sant’Antioco di Bisarcio), Atzara, Villasor, Mogoro. Il martire Antioco fu un medico nativo dell’Africa mediterranea, che predicò la fede in Cristo a Sulci all’epoca dell’imperatore Adriano (II sec. d.C.). I soldati che si recarono da lui per arrestarlo lo trovarono già morto, nelle grotte in cui si era ritirato per pregare. La più antica raffigurazione di Sant’Antioco a noi nota si trova in un sigillo in piombo di età bizantina (VIII-IX secolo), ritrovato fra le rovine della chiesa di San Giorgio in agro di Cabras e custodito oggi nell’Antiquarium Arborense di Oristano, che lo ritrae a mezzo busto. Per quanto a lui sia intitolata la cattedrale romanica di Sant’Antioco di Bisarcio (Ozieri), non conosciamo nessun’altra immagine di età medievale. L’iconografia del santo si consolida a partire dagli inizi del Seicento, a seguito della ricerca e del ritrovamento delle sue reliquie, e del conseguente rilancio del suo culto in Sardegna, che si inquadra a sua volta nel clima controriformista dell’epoca. Fra le più antiche immagini del martire si annoverano quelle dipinte da Girolamo Imperato nella Pala di Sant’Anna (15) e da Francesco Pinna nella Pala di Sant’Alberto (1593 circa), entrambe nella chiesa del Carmine di Cagliari; Antioco è raffigurato con la palma del martirio e con il turbante orientale, a indicarne le origini africane, come pure nella Pala del Crocifisso, attribuita a Bartolomeo Castagnola (primo decennio del XVII secolo, parrocchiale di San Giorgio di Quartucciu). È datata 1596 la statua lignea di Sant’Antioco, già nella chiesa di Bisarcio e oggi nella curia vescovile di Ozieri. Nel 1615, per contrastare l’arcivescovo di Sassari che pretendeva di aver rinvenuto a Porto Torres le reliquie di Sant’Antioco, rivendicando così il primato sulla Chiesa di Sardegna, l’arcivescovo cagliaritano Francisco De Esquivel fece condurre delle ricerche nell’antico santuario sulcitano, ritrovandovi le autentiche reliquie del martire, sulla base dell’iscrizione latina (databile al VI-VII secolo) dove si legge il suo nome. Teatro del rinvenimento furono le catacombe sotto la chiesa di Sant’Antioco e in quell’occasione il cranio del martire fu racchiuso in una teca d’argento, realizzata dall’argentiere cagliaritano Sisinnio Barrai, e traslato nella cattedrale di Iglesias, assieme all’iscrizione incisa su lastra marmorea. All’epoca del ritrovamento delle reliquie può essere ascritta un’interessante incisione su carta, conservata a Iglesias, che mostra il santo a figura intera sullo sfondo della basilica, del ponte romano e del castello bizantino (poi distrutto) all’ingresso dell’abitato. Il martire non ha più il turbante, però ha in mano il ramo di palma, come nello scomparto di polittico dell’Archivietto della cattedrale di Oristano, attribuito al pittore Giovanni Angelo Puxeddu (secondo quarto del XVII secolo). Al 1713 risale invece la statua marmorea che raffigura il martire (di nuovo col turbante orientale), scolpita da Giacomo Antonio Ponzanelli per la cripta della basilica di San Gavino a Porto Torres. Nella basilica di Sant’Antioco si conserva infine il simulacro ligneo del santo, intagliato probabilmente nel XIX secolo. La più importante fra le chiese sarde intitolate a Sant’Antioco è l’ex cattedrale di Bisarcio, oggi in territorio comunale di Ozieri. Scenograficamente arroccata su un affioramento vulcanico, è una delle chiese romaniche più significative dell’intero patrimonio isolano. La diocesi di Bisarcio fu istituita probabilmente nell’XI secolo e la sua chiesa venne ricostruita attorno alla metà del XII secolo, in forme che richiamano quelle della fase del duomo di Pisa diretta dall’architetto Buscheto e consacrata nel 1118. Agli inizi del XIII secolo risale il portico a due piani. Fra le altre chiese si segnalano la parrocchiale di Atzara (XVI-XVII secolo), la chiesa dei Cappuccini di Villasor (XVII secolo), che custodisce una bella tela seicentesca con la Crocifissione, la chiesa di Sant’Antioco a Mogoro, con facciata in basalto. Fra le località che, essendo devote a Sant’Antioco, gli dedicavano una festa solenne ricordiamo Baunei, Cagliari, Dolianova, Furtei, Gavoi, Ghilarza, Girasole, Iglesias, Irgòli, Mogoro, Neoneli, Ozieri (Bisarcio), Palmas d’Arborea, Pirri, S. Gavino, Sanluri, Scano Montiferro, Scolca, Sedilo, Senorbì, Ulàssai, Villasor, Villaspeciosa, Zéppara. Sulla base di un’importante documentazione archivistica, risulta che a Furtei nel 1594, partecipò alla celebrazione anche il viceré Don Gastone di Moncada, in compagnia della consorte, e che ad Iglesias, in occasione dei festeggiamenti per il ritrovamento delle reliquie, si corsero palii e persino una sortilla. Attesta l’arcivescovo De Esquivel, che, durante quest’ultimo evento, giunsero a Sant’Antioco muchas personas de afuera del Reyno, provenienti dall’Aragona, Castiglia, Portogallo, Italia, Francia y de otras varias naciones. La quantità di feste dedicate al Santo conferma la profonda devozione dei Sardi nei suoi confronti: ricordiamo che Sant’Antioco era infatti salutato come Patronus Sardiniae, come risulta, tra l’altro, da una Relatio ad limina dell’arcivescovo Don Bernardo de la Cabra (1641-1655), conservata nell’Archivio Segreto Vaticano. Questa premessa per chiedere a chi è nelle condizioni di poterlo fare di collaborare nelle ricerche del Santo Sulcitano, sono gradite, foto, indizi, aneddoti, segnalazione di opere che lo ritraggono, iconografie immagini varie, pubblicazioni. Ringrazio tutti
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4 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Arciere |
Inserito il - 10/07/2009 : 08:55:32 Maurizio
ho necessità di inviarti una mail privatamente ma il sito non lo consente. Prova a mandarmi tu una mail così potrò risponderti in modo esaustivo. Saluti |
quattromori |
Inserito il - 09/07/2009 : 21:44:59 accolgo volentieri la tua proposta! potrei scrivere un articolo sulle chiese campestri dedicate al Santo. come ho accennato mi mancano alcune notizie ma sono sicuro di recuperarle. quanto tempo ho a disposizione? tu hai qualche notizia su queste chiese? |
Arciere |
Inserito il - 09/07/2009 : 08:48:04 Grazie quattromori,
molto utile quanto mi hai segnalato nel sito del comune di Sant'Antioco puoi trovare molte notizie sulle ricerche fatte su Sant'Antioco puoi scaricare gli Annali 2008. In ogni caso sono a tua disposizione per qualsiasi cosa ti possa essere utile. Molto interessante il tuo sito. Coordino i lavori degli Annali se sei nelle condizioni di proporre qualche saggio inerente le chiese intitolate al Santo sono nelle condizioni di proporle per una pubblicazione nell'edizione degli Annali 2009. Fammi sapere saluti |
quattromori |
Inserito il - 08/07/2009 : 23:02:26 ciao Arciere, interessante la tua ricerca. Io mi occupo di chiese campestri (www.chiesecampestri.it) e qualcosa posso segnalartela. Gli edifici sacri rurali in campagna dedicati a Sant'Antioco sono pochini e tra questi, oltre alla basilica di Bisarcio che hai ricordato, se ne trovano in territorio di San Vito - è sotto la giurisdizione ecclesiastica di Muravera Arbus - è in rovina e la domenica vicina all'11 maggio, i pastori della zona vi fanno celebrare una messa Sanluri - l'antica Sant'Antiogu Becciu, distrutta si trova sulla strada per Villanovaforru e sino ai primi del Novecento in occasione della festa si correva il palio equestre - la "nuova" che risale agli anni del dopoguerra ed è rimasta un'incompiuta, in realtà non è mai stata intitolata e viene chiamata Sant'Antiogu Nou per distinguerla dall'altra. una statua si trova nella chiesa di San Lorenzo Orgosolo - era quasi atterrata e due anni fa è stata ricostruita Scano Montiferro - è uno dei santuari più frequentati nell'area del Monteferru Tresnuraghes
di queste chiese non ho granchè notizie, sono ancora alla ricerca
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