V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Marialuisa |
Inserito il - 03/01/2008 : 11:20:39 Nell’ambito delle celebrazioni dell’anno gramsciano è nata l'iniziativa della Fondazione “Terra Gramsci – Igs Sardegna “ , rete associativa e insieme scuola itinerante “per un nuovo senso comune “. Questo pomeriggio , nell’aula della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari , alle ore 16, 00 , si terrà la cerimonia formale della fondazione che , promossa da Casa Gramsci di Ghilarza , Casa natale di Ales , dall’International Gramsci Society e dall’Istituto Gramsci di Sardegna , offre la possibilità di adesione a singoli , gruppi e istituzioni . Presidenti onorari Eric Hobsbawm e Maria Lai .
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10 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Flore |
Inserito il - 04/06/2009 : 08:42:08 Ho pensato di riprendere questa discussione su Gramsci perchè ho ricevuto via mail la notizia della ricerca che vi posto e che riferisce degli studi condotti da Giuseppe Carlo Siciliano sull'origine della famiglia Gramsci:
'Nuove notizie sulla famiglia paterna di Gramsci Guido Liguor
Nel fascicolo datato "gennaio 1998" della rivista "Calabria", Giuseppe Carlo Siciliano, studioso di storia e presidente della Lega italiana della minoranza albanese, riferisce i risultati di una interessante ricerca sulle origini della famiglia di Gramsci.
La ricerca sulla presenza dei Gramsci in Italia (originata da una visita nella città di Gramsch, in Albania, a sud-est di Tirana) è partita dall'esame di 37.000 atti di morte nel periodo compreso tra il 1808 e il 1825, svolto presso l'Archivio di Stato di Cosenza, in Calabria, regione nella quale, come in altre dell'Italia meridionale, vivono numerose comunità di albanesi venute in Italia nel XVI secolo, per trovarvi riparo dalle invasioni turche. Siciliano appurò così che, nell'epoca considerata, il cognome Gramsci (con le varianti Gramisci e Gramesci) era presente in due paesi albrish (= albanesi) della regione: Plataci e Lungro.
Successivamente, l'autore ha rinvenuto due importanti atti notarili presso la sezione Castrovillari (cittadina della Calabria del Nord) dell'Archivio Notarile dell'Archivio di Stato di Cosenza. Nel primo, redatto a Plataci nel 1792, si legge: "...esso Don Nicola Gramsci, che fra gl'altri suoi beni, lasciatigli dal suo padre Gennaro Gramsci, possiede una vigna...". Nel secondo, lo stesso don Nicola fa atto di dote alla figlia Marianna, andata in sposa al tenente Gaetano Moreno. L'atto risulta redatto in Napoli il 27 aprile 1820 dal notaio Zeno e poi trascritto a Plataci dal notaio Bellusci.
Balza agli occhi il ricorrere di due nomi tipici della famiglia di Antonio Gramsci: Gennaro e Nicola, entrambi fratelli del Nostro. Nonché l'uso del "Don", che denoterebbe una famiglia originariamente certo non povera. E' inoltre confermato Plataci come paese originario della famiglia Gramsci in Italia.
La ricerca di Siciliano è continuata a Napoli, dove egli ha trovato presso l'Archivio militare borbonico un intero incartamento (mai aperto prima!) riguardanti le pratiche per la pensione di don Nicola. Dalle carte qui ritrovate l'autore apprende che Nicola è nato il 31 dicembre 1769, figlio di Gennao e di Domenica Blajotta. Che si è sposato (con la benestante "Maria Francesca Fabbricatore nativa della terra di Altamura, quale detta terra di Altimonti diocesi di Cassano"). Che dal matrimonio nacque a Plataci Gennaro (a cui viene dato il nome del nonno, come nella tradizione meridionale italiana). Don Nicola morì nel 1824 a Napoli.
Di Gennaro, Siciliano trova tracce documentarie in diverse città: avviato anch'egli alla carriera militare, prima è a Cosenza, poi a Gaeta, da dove viene inviato dai Borboni a difendere la città di Castrovillari durante i moti insurrezionali del 1848 (ai quali presero parte molti italo-albanesi).
Il nostro autore prosege la sua inchiesta storiografica a Gaeta. In un volume di atti mortuari, fortunosamente ritrovato, si legge: "...nel giorno Otto del corrente Giugno milleottocentosettantatre alle ore undici e mezzo pomeridiane è morto nella sua casa in Contrada Vescovado il Signor Cavaliere Gramsci Gennaro marito di Donna Teresa Gonzales, di anni sessantuno, maggiore a riposo di Gaeta, figlio di Nicola e Fabbricatore Maria". Chiosa Siciliano: "E' da sottolineare che gennaro Gramsci aveva sposato una nobile, figlia di uno dei più noti principi del foro partenopeo, donna Teresa Gonzales".
E in un registro delle nascita della stessa cittadina campana è annotato: "L'anno milleottocentosessanta il dì sei marzo...(da) Donna Teresa Gonzales legittima moglie di don Gennaro Gramsci, di Gaeta di anni trenta domiciliata in Gaeta e dal Signor Don Gennaro Gramsci di anni cinquantadue di Professione Capitano di Gendarmeria domiciliato in Cosenza nasce il loro secondogenito. Donna Teresa dichiara all'Ufficiale dello Stato Civile ... di dare al neonato il nome di Francesco, Alfonso, Erasmo, Giustino)".
È il padre di Antonio Gramsci. La sua famiglia non si trasferì dunque in Italia nel 1821, come egli pare credere, ma al tempo della prima, pacifica invasione degli albanesi, sotto l'incalzare dell'invasore turco, alcuni secoli orsono.'
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Marialuisa |
Inserito il - 18/03/2008 : 15:13:16 Mi piace oggi rivolgere un pensiero , anche da qui , alla signora Augusta Miscali ,che ci ha lasciato precocemente .
Grande padrona di casa e animatrice di tante iniziative che ruotano intorno a "Casa Gramsci " ,Presidente di "Casa Museo Gramsci " , socia fondatrice di "Amici di Casa Gramsci ", cuore pulsante delle celebrazioni dell'anno passato che hanno visto Ghilarza farsi portavoce di un percorso itinerante alla memoria del "grande pensatore sardo " , dal quale è nata la Fondazione "Terra Gramsci - Igs Sardegna".
Grazie Augusta Miscali.
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Valevale |
Inserito il - 08/03/2008 : 19:13:34 Mi sembra incredibile che nello stesso parlamento in cui il suo discorso di esordio segnò anche il suo commiato, possano seder oggi personaggi di così basso spessore , non solo politico, ma soprattutto morale. La grandezza dell'uomo non trova oggi un giusto riconoscimento, il suo pensiero e i suoi scritti trovano più appassionati all'estero che in Italia, va bene che...nemo profeta in patria... |
Asinella80 |
Inserito il - 03/03/2008 : 09:31:12 Un post per Antonio Gramsci!! Un uomo, che con le sue idee ha permessso di conoscere la Sardegna anche in America, dove il nostro intelletuale è molto apprezzato. Le sue idee, trovano ancora grande consenso, in un momento dove la politica è in forte crisi chissà che penserebbe Gramsci di Prodi e Berlusconi? In questa foto, possiamo vedere la lettera riprodotta che Gramsci ha scritto alla mamma quando fu arrestato..... |
Marialuisa |
Inserito il - 02/03/2008 : 22:19:12 Grazie Adelasia , ho assaporato con lentezza la discussione su Gramsci che hai evidenziato , apprezzandone i toni pacati e – a tratti -simpaticamente ironici .
Terra Gramsci - dalla Sardegna al mondo, dal mondo alla Sardegna
Il 28 ottobre scorso , a Ulassai(OG) Stazione dell'Arte , Maria Lai ha reso omaggio a Gramsci col monumento-scultura alto 5,5 metri ispirato a “Il topo e la montagna”, fiaba scritta da Gramsci per il figlio Delio.
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Adelasia |
Inserito il - 29/02/2008 : 18:15:54 Nel nostro piccolo e alla nostra maniera, noi l'abbiamo ricordato anche così:
http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=2409
http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=2377
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Adelasia |
Inserito il - 29/02/2008 : 18:08:52 E' appena trascorso il 2007, l'anno di grandi commemorazioni gramsciane. Trovo utile, commuovente e importante che il suo ricordo prosegua con la stessa intensità ben oltre le celebrazioni: glielo dobbiamo tutti, noi sardi in particolare. Celebrativo l'omaggio di Peppino Marotto, pensoso, ispirato e struggente quello di Pasolini, che a mio parere con quella raccolta ha raggiunto i massimi livelli. |
Marialuisa |
Inserito il - 29/02/2008 : 17:00:46 Lo scandalo del contraddirmi, dell'essere con te e contro te; con te nel core, in luce, contro te nelle buie viscere; del mio paterno stato traditore - nel pensiero, in un'ombra di azione - mi so ad esso attaccato nel calore degli istinti, dell'estetica passione; attratto da una vita proletaria a te anteriore, è per me religione la sua allegria, non la millenaria sua lotta: la sua natura, non la sua coscienza: è la forza originaria dell'uomo, che nell'atto s'è perduta, a darle l'ebbrezza della nostalgia, una luce poetica: ed altro più io non so dirne, che non sia giusto ma non sincero, astratto amore, non accorante simpatia... Come i poveri povero, mi attacco come loro a umilianti speranze, come loro per vivere mi batto ogni giorno. Ma nella desolante mia condizione di diseredato, io possiedo: ed è il più esaltante dei possessi borghesi, lo stato più assoluto. Ma come io possiedo la storia, essa mi possiede; ne sono illuminato: ma a che serve la luce?
da"Le ceneri di Gramsci " di Pier Paolo Pasolini
Altissima e struggente si leva la voce del poeta davanti alla tomba di Antonio Gramsci , nel cimitero protestante di Roma . Accomunati da un destino crudele , la loro luce ha smesso di illuminarci troppo presto . |
jacumu |
Inserito il - 28/02/2008 : 23:07:11 Cantu pro Gramsci * di Peppino Marotto
De sa conca leonina éssid’è su pensamentu in tottu su firmamentu che una lughe Divina.
L’hana fattu cundennare a vintannos, innocente pro l’impedire a sa mente de poder funzionare.
Su tribunale ispeciale credia de la virmare de iscrier a pensare cussa mente geniale.
Che l’hana postu in sepoltura ma sos suos quadernos han’a durare in eternos pro cantu su mundu dura.
Su pensamentu profundu had esaminadu tottu in tantas limbas tradottu zirand’ès tottu su mundu.
Tottu sas mentes umanas las terene istudiare pro las fagher camminare sas bideas gramscianas.
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Dalla testa leonina è partito il pensiero in tutto il firmamento è come una luce divina.
Lo hanno fatto condannare a vent’anni, innocente per impedire alla mente di poter funzionare.
Il tribunale speciale si credeva di fermare di scrivere e di pensare a quella mente geniale.
L’hanno messo in sepoltura ma i suoi quaderni dureranno negli eterni per quanto il mondo dura.
Il pensiero profondo ha esaminato tutto e tradotto in tante lingue sta girando in tutto il mondo.
Tutte le menti umane devono studiare per farle camminare le idee gramsciane.
[ * da AA.VV. - Terra Gramsci, a cura di G.Baratta e A. Grilletti - A.D. arte duchamp 2007, Cagliari] |
Valevale |
Inserito il - 21/02/2008 : 21:56:28 Sono immersa nella lettura di Vita di Antonio Gramsci di Peppino Fiori, e solo adesso scopro le sofferenze dell'uomo e la grandezza dell'uomo, oltre che politico, di cultura Ciao e tanti auguri per le iniziative |
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