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Nota Bene: Seulo - Sa Stiddiosa. Dall'alto di una parete calcarea a picco sul Flumendosa, coperta da delicati Capelvenere, le acque di una sorgente cadono a pioggia, creando ai primi raggi solari un suggestivo fenomeno di iridescenza.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
quattromori Inserito il - 10/12/2006 : 08:07:09
Paleolitico, termine dall’unione di due parole “paleos - antico” e “lithos – pietra” traducibile come “Età della pietra antica” che corre su un arco il tempo tra i 500mila e 100mila anni fa, quando l’uomo conosceva il fuoco, viveva in grotte e accampamenti, lavorando la pietra per la produzione dei manufatti che principalmente erano armi da caccia e strumenti per la macellazione e lavorazione delle pelli, unico abbigliamento per difendersi dal freddo.
Questa datazione si riferisce al Paleolitoco Antico della Sardegna

“Nur” è il primo sardo del quale si ha esistenza certa, vissuto più di 200mila anni fa. Una falange del pollice della sua mano, venne ritrovata nel 1996 da alcuni speleologi che esploravano la Grotta Nurighe di Cheremule. In fondo ad uno stretto budello di 500mt, quasi inaccessibile perchè occluso da una remota colata lavica, giacevano anche resti di uccelli, canidi e soprattutto cervo, qualcuna delle quali presenta evidenti segni di macellazione. Nur è un ominide della specie “homo erectus”, dal fisico gracile e slanciato, rispetto a quello dei suoi predecessori; la sua scoperta è eccezionale, perché sino a quel momento gli unici reperti che testimoniavano la presenza umana in Sardegna, si riferivano a schegge in selce e quarzite, lavorate per essere utilizzate come grattatoi e raschiatoi. Questo altro ritrovamento era avvenuto nel 1979, presso il Rio Altana, tra Perfugas e Laerru e i reperti, riconducibili tra i 500mila e 150mila anni orsono sono oggi esposti nel Museo Archeologico e Paleobotanico di Perfugas.
L’uomo di questo periodo è sicuramente un cacciatore e un raccoglitore di frutti, bacche, tuberi, arrivato nella nostra isola, non si sa precisamente come e da dove, ma probabilmente grazie all’abbassamento dei mari nell’epoca glaciale, che ha permesso un ponte tra l’Arcipelago Toscano, la Corsica e la Sardegna, dove la navigazione a vista era praticata con zattere composte da tronchi d’albero, che forse erano anche scavati per la realizzazione di primordiali canoe

Per saperne di più di Nur e dei ritrovamenti lungo il Rio Altana ecco alcuni links
www.nurighe.it
http://www.paradisola.it/musei_sard...o=1&iType=14
http://www.comunas.it/j/v/318?s=133...0&v=2&c=2093

domande? perplessita? dubbi?
chiunque può intervenire, sia per domandare che per rispondere e ovviamente per integrare questa prima lezione in pillole


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15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
UtBlocc Inserito il - 21/06/2007 : 09:12:16
Parlo del periodo neolitico, quindi prenuragica, età 3000-1800. a.C. In Sardegna ne abbiamo delle importanti. Scavate in trachite rossa, spesso formate da una serie di ambiente intercomunicanti. quasi sempre destinate a riti di culto, molte sono tombe e in molte di queste sono presenti simboli solari, magici e astratti.


http://img358.imageshack.us/img358/...20domhy0.gif
http://img267.imageshack.us/img267/...priu2as9.gif


C'è una storia nella vita di ogni uomo.

Shakespeare
quattromori Inserito il - 16/06/2007 : 07:43:49
ragazzi vi ricordo per l'ennesima volta che queste "lezioni" di sardegna non sono un trattato scientifico e/o accademico.
vi prego quindi vivamente ancora una volta di postare degli interventi molto semplici, direi terra terra, come piace a noi che non capendo nulla dell'argomento ci dobbiamo avvicinare come fanno i bambini in prima elementare quando iniziano ad imparare la lettura e la scrittura.
mi sono spiegato?
chiunque sia interessato a trattare una discussione in maniera approfondita, come se stesse intervenendo in un convegno scientifico, è pregato di aprire una nuova discussione.
non fatemi ripetere, vi prego: abbiamo già avuto simili "problemi" in passato.
in qualità di moderatore sono grato a chiunque intervenga su questi affascinanti argomenti ma giustamente lo spirito del forum archeologia è tutt'altro che perderci in accademismi: rischieremo di perdere l'interesse della maggiorparte dei lettori.
saluti a tutti!

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Bakis Inserito il - 15/06/2007 : 18:41:41
kirkandesossardos ha scritto:

Nello scorrere le due pagine dai contenuti epistolari, abbiamo notato come Bakis dica:
..."la nostra isola ricorda più la spagna e la parte sud della francia, a loro era attaccata sino a più o meno 23-25 milioni di anni fa, iniziò a separarsi circa 6-7 milioni di anni fa girandosi verso ovest e posizionandosi longitudinalmente dov’è oggi"...
Mentre ci pare di intravvedere una palese contraddizione nello scritto (ma non forse nel pensiero) del Bakis, ci preme affermare che le ns. conoscenze al riguardo, che peraltro risalgono ad un decennio addietro, dicano che:
la micropiattaforma sardo-corsa si staccò dalla piattaforma ibero-provenzale poco prima dei 35 Milioni di anni da oggi (vedasi: B. Biju-Duval, J. Dercuourt and X. Le Pichon-1977- From the Tethys ocean to the Mediterranean seas: a plate tectonic model of the evolution of the Western Alpine system, in International symposium on the structural history of the Mediterranean basins. Split (Yugoslavia) 25-29 october 1976, ed. Technip, Paris:143-164, plates 6-7), ed ancora e più precisamente, i risultati di un più recente lavoro da un lato, corroborano i dati cui sono pervenuti i precedenti studiosi, dall'altro ampliano gli argomenti stessi, perchè stabiliscono che:
l'inizio della spaccatura fra il microsistema sardo-corso e la piattaforma ibero-provenzale pare sia avvenuta intorno ai 30 Milioni di anni addietro e la sua fine si sia avuta circa 21 Milioni di anni fa. A quel punto pare iniziasse la rotazione in senso antiorario (di circa 30°) del blocco sardo-corso, la quale ebbe termine intorno ai 15 Milioni di anni fa (vedasi L. Vigliotti and V.E. Langenheim-1995- When did Sardinia stop rotating? New palaeomagnetic results, in Terra Nova. The European Journal of Geosciences, 7, 424-435).
Questi sono contributi di vari specialisti che possono essere confermati o superati da studi successivi. Ove Bakis abbia potuto attingere a dati più recenti che contestino quelli quì esposti in sintesi, gli saremmo infinitamente grati ci comunicasse la fonte.
A mezus bidere.

Non avrei problema alcuno a rispondere…. il carattere,l’impostazione del blog mi trattengono dal farlo… purtroppo certamente questo nuoce al forum che degli interventi basati su certo tono vive.


A no nos intender in custos modos!

kirkandesossardos Inserito il - 15/06/2007 : 10:52:10
Nello scorrere le due pagine dai contenuti epistolari, abbiamo notato come Bakis dica:
..."la nostra isola ricorda più la spagna e la parte sud della francia, a loro era attaccata sino a più o meno 23-25 milioni di anni fa, iniziò a separarsi circa 6-7 milioni di anni fa girandosi verso ovest e posizionandosi longitudinalmente dov’è oggi"...
Mentre ci pare di intravvedere una palese contraddizione nello scritto (ma non forse nel pensiero) del Bakis, ci preme affermare che le ns. conoscenze al riguardo, che peraltro risalgono ad un decennio addietro, dicano che:
la micropiattaforma sardo-corsa si staccò dalla piattaforma ibero-provenzale poco prima dei 35 Milioni di anni da oggi (vedasi: B. Biju-Duval, J. Dercuourt and X. Le Pichon-1977- From the Tethys ocean to the Mediterranean seas: a plate tectonic model of the evolution of the Western Alpine system, in International symposium on the structural history of the Mediterranean basins. Split (Yugoslavia) 25-29 october 1976, ed. Technip, Paris:143-164, plates 6-7), ed ancora e più precisamente, i risultati di un più recente lavoro da un lato, corroborano i dati cui sono pervenuti i precedenti studiosi, dall'altro ampliano gli argomenti stessi, perchè stabiliscono che:
l'inizio della spaccatura fra il microsistema sardo-corso e la piattaforma ibero-provenzale pare sia avvenuta intorno ai 30 Milioni di anni addietro e la sua fine si sia avuta circa 21 Milioni di anni fa. A quel punto pare iniziasse la rotazione in senso antiorario (di circa 30°) del blocco sardo-corso, la quale ebbe termine intorno ai 15 Milioni di anni fa (vedasi L. Vigliotti and V.E. Langenheim-1995- When did Sardinia stop rotating? New palaeomagnetic results, in Terra Nova. The European Journal of Geosciences, 7, 424-435).
Questi sono contributi di vari specialisti che possono essere confermati o superati da studi successivi. Ove Bakis abbia potuto attingere a dati più recenti che contestino quelli quì esposti in sintesi, gli saremmo infinitamente grati ci comunicasse la fonte.
A mezus bidere.
primitivo Inserito il - 14/06/2007 : 14:04:31
cedro del Libano ha scritto:

Le punte di lancia della foo sono descritte come fatte di selce.
Ma,io sapevo che in Sardegna si usava l'ossidiana,o. forse a quei tempi non la si usava ancora?




A scanso di equivoci bisognerebbe anche precisare che le foto di Bakis sono foto di riproduzioni di strumenti litici in selce.

La prima in alto è un'amigdala lo strumento creato dall'Homo erectus...per semplicità.
Le altre due sono punte di freccia.
Allego le foto degli strumenti litici di Perfugas.
quattromori Inserito il - 16/01/2007 : 21:51:56
comunque bakis non è ha parlato, per non dilungarci troppo sulla discussione, che vi ricordo, verte essenzialmente sull'archeologia ed in effetti anche a me non sembrava il caso di partire da così lontano

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Monteferru Inserito il - 16/01/2007 : 21:45:07
Comunque sia, queste discussioni sono molto interessanti.
Monteferru Inserito il - 16/01/2007 : 21:43:55
A forza de tirai is origas, non è ca diventais tottus Molentis???????????????

non offendetevi ma era solo una battuta.

saluti Maurizio
Bakis Inserito il - 16/01/2007 : 20:31:33
Sostanzialmente l'isola è costituita da un' antichissima zolla continentale, un relitto.
Per parlare dell’orogenesi ercinica, quando sardegna e corsica erano quanto rimaneva della tirrenide, continente che pare occupasse tutto il mediterraneo occidentale dalla francia alla spagna nord occidentale era troppo dispersivo e volevo rimanere nella localizzazione temporale sarda.
Comunque per accennarne nel periodo Carbonifero il corrugamento ercinico dovuto all’immane scontro provocò l'ascesa di grandi masse magmatiche e quindi l'intrusione granitica.
Dal consolidamento di quel magma si è formata l'impalcatura della Sardegna L'intrusione granitica ercinica ha costituito senza dubbio l'avvenimento geologico che ha influito maggiormente sugli aspetti fisici della Sardegna; infatti, ad essa risalgono le linee fondamentali della sua orografia, i suoi terreni più diffusi e l'origine di parte delle risorse minerarie esistenti. Conseguenza dell'orogenesi ercinica è stata anche la formazione di numerose grandi fratture da N a S come quella del campidano per citare la più importante.





Petru2007 Inserito il - 16/01/2007 : 11:08:12
Una tiratina d'orecchie a Bakis.
Nel tuo post elencando le varie ere geologiche con i riferimenti alla nostra isola, non hai citato un fenomeno non da poco come l'orogenesi ercinica, avvenuta, mi pare, nel Carbonifero.
quattromori Inserito il - 22/12/2006 : 07:44:05
E volevate incominciare la seconda lezione? missà che qui ci sia ancora un pò da discutere...
le uniche prove certe della presenza esclusiva dell'uomo paleolitico nel nord sardegna, almeno sino a 100mila anni fa (e di questo periodo che stimo trattando), sono nei ritrovamenti. a mio parere non si tratta di scavare più in profondità: considerato che le tracce paleolitiche sono labilissime, è probabile che tutto sia andato perduto, a causa di frequentazioni successive. è molto più semplice ritrovare sottoterra una capanna neolitica che un frammento di selce, scheggiata 300mila anni fa. la ricerca paleolitica è come il classico ago nel pagliaio, considerato anche che si trattava di sporadici gruppetti di avventurosi, arrivati in sardegna, probabilmente per sfuggire al freddo della glaciazione.
la falange di Nur è stata recuperata grazie al fatto che la grotta, dove lui probabilmente è vissuto e morto, è stata in buona parte occlusa da una colata lavica e magari tante altre grotte hanno subito gli stessi fenomeni ed i resti dei contemporanei di Nur sono ancora nascosti.

per ciò che riguarda il grado evolutivo, qui si parla di homo erectus (e lo abbiamo detto nel primo intervento), un ominide che si muoveva quasi come noi ma non aveva la stessa capacità cranica e l'aspetto è ancora scimmioide; prima di arrivare all'homo spaiens occorre ancora passare per neanderthal

non vorrei offendere nessuno ma la teoria dello tsunami mi sembra una m.......a e in ogni caso è utilizzata per giustificare il mito di atlantide, che coinciderebbe con il periodo nuragico e dunque per ora non ci interessa trattarla. comunque, se qualcuno di voi volesse parlaren, è invitato a farlo nel post aperto da adelasia (ieri ho impiegato più di mezz'ora a cancellare i vostri interventi che si spingevano oltre)

il discorso della datazione merita una lezione a parte, che stiamo predisponeno con bakis. qui ci sono in gioco datatzioni relative ed assolute, ma ti posso anticipare che è possibile stabilire l'atà di una pietra, anche analizzando le particelle d'acqua al suo interno

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cedro del Libano Inserito il - 22/12/2006 : 00:54:22
Ma,gli uomini del paleolitico di cui parli erano gia' homo sapiens o una categoria meno evoluta?

ci sono poi prove certe che in quel periodo vivessero solo nel Nord sardegna?
Io sono del parere(naturalmente é una teoria tutta mia,aperta a tutte le critiche e contradizioni) che non vivessero solo nel Nord,ma ,che a macchia di leopardo la loro presenza interessasse tutta l'isola.
Rifacendoci alla teoria dell'evoluzione,penso che la popolazine di allora fosse costituita da gruppi con diversi gradi evolutivi,questo potrebbe spiegare le differenze fra i diversi reperti archeologici cosi' differenti tra loro.
Le diverse teorie dello tsunami sono sufficenti per spiegare la non ancora dimostrata presenza dell'uomo in quel periodo?
possibile che nel Sud ci sia una stratificazione del territorio e che le parti piu' antiche siano sepolte a tanti metri di profondita' e quindi piu' difficili da trovare rispetto al nord Sardegna?


Per stabilire l'eta' dei reperti si usano solo sistemi basati su conoscenze teoriche o vengono trattati col carbonio 14?

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quattromori Inserito il - 22/12/2006 : 00:07:16
è bene precisare, a scanso di equivoci, che la seconda e la terza foto postate da bakis e che raffigurano delle punte di arma in selce, non sono state realizzate nel paleolitico, perchè le tecniche raggiunte in quell'eopoca dall'uomo, non arrivavano a tali perfezioni.
ricordiamo che gli strumenti di perfugas e laerru sono delle semplici pietre appena scheggiate. a proposito: se qualcuno dovesse avere delle foto di questi, sarebbe interessante che le pubblichi.

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quattromori Inserito il - 22/12/2006 : 00:02:51
cedro del Libano ha scritto:

Ma, la Selce in Sardegna non c'é?
sicuramente allora una volta arrivati hanno continuato a viaggiare per procurarsi il materiale necessario per fare le armi,
fino a quando non hanno deciso di usare quelli locali.
Quindi secondo la teoria esposta sono arrivati via terra.
Quali altri documentazioni sono usate oltre all'uso di materiali non presenti in sardegna?


la selce in sardegna c'è. io non credo che i primi colonizzatori della sardegna, si portassero appresso le materie prime per la fabbricazione degli utensili. è molto più plausibile pensare che utilizzassero ciò che trovavano in loco. per quanto riguarda l'ossidiana, come dice bakis, venne utilizzata in un periodo successivo, perchè i suoi giacimenti si trovano abbastanza a sud, rispetto alle prime aree abitate dall'uomo in sardegna, che sono al nord. a meno che, non si scopra un domani che l'uomo si è spinto sino a monte arci sin dal periodo paleolitico e che utilizzasse anche l'ossidiana
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quattromori Inserito il - 21/12/2006 : 23:59:18
giorgiopge ha scritto:

Ho letto recentemente una "Storia della Sardegna". Mi sembra di aver letto che in Sardegna non si possa parlare di vero Paleolitico in quanto non è stata possibile datare il passaggio da un era all'altra per scarsità...almeno fino ad ora, di materiale databile...
Vorrei sapere se anche per te questo corrisponde a realtà..per quanto possibile. Ciao Giorgio

g.p.


sicuramente il libro che hai letto è stato scritto parecchi anni fa, quando effettivamente nulla si sapeva del periodo paleolitico in sardegna. ora grazie alle nuove scoperte, se ne sa un pò di più e puo essere tranquillamente contestualizzato, almeno a grandi linee, per quanto riguarda il paleolitico antico

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