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Nota Bene: Is Arutas - La spiaggia si trova nella penisola del Sinis e presenta una sabbia molto particolare, composta da granellini di quarzo con sfumature di colori tra il verde, il rosa ed il bianco. Il mare su cui si affaccia è trasparente, assume colori tra il verde intenso e l'azzurro e presenta un fondale piuttosto profondo fin dalla riva.



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Agresti Inserito il - 08/09/2006 : 18:56:38
Non perdetevi questo sceneggiato
Evento eccezzzzzziunale!!!


Domenica e lunedì in prima serata il nuovo sceneggiato (scritto con Marcello Fois) interamente girato in Sardegna


Erano 48 anni che la rai non veniva in Sardegna a produrre un film.

Ci è tornata con L'ultima frontiera, sceneggiato in due puntate ambientato nel Nuorese ai tempi d'oro del banditismo, in onda il 10 e 11 settembre su Rai Uno.


L 'ultima volta era il lontano 1958, e si trattava di Canne al vento tratto dal romanzo di Grazia Deledda, per la regia di Mario Landi con Franco Interlenghi.
Questa volta si tratta di una storia d'amore impossibile, scritta dal regista Franco Bernini insieme a Marcello Fois, che per il suo complice è l'autore ideale per raccontarla, visto che in un certo senso «vive ancora nella Sardegna di inizio '900».

I protagonisti dell'insana passione sono il tenente piemontese Gabriele De Marchi (Fabrizio Gifuni), spedito nell'Isola per punizione, dopo che la sua fama di donnaiolo impenitente gli aveva creato problemi a Torino, e Francesca Satta Pintore, l'attrice siciliana Nicole Grimaudo, sorella di Elias, uno dei più famosi banditi barbaricini. Attorno al loro amore ruota la storia della Sardegna all'inizio del secolo scorso, i 72 latitanti e le retate indiscriminate, le vendette e una natura arcigna ma bella da mozzare il fiato, come hanno sottolineato nella conferenza stampa a viale Mazzini i protagonisti.

Il regista ha ricordato che il film, anche nel rapporto con il territorio, è un tipico western, dove la frontiera geografica diventa emotiva e morale, in particolare nel personaggio di Gifuni, che proprio approdando nell'Isola scopre la forza e la dignità della sua gente e cambia il suo rapporto anche con l'altro sesso.
L'attore ha parlato di una storia di «formazione», dove il personaggio supera una «linea d' ombra» che è quella della maturità, aiutato dall'amore e da un luogo da dove voleva fuggire, salvo poi restarci e fare perfino i bagni di mare in inverno (nella realtà, la scena è stata girata 1'11 gennaio).

Se Elias Satta Pintore, impersonato da Guido Caprino, resta sullo sfondo come una minaccia costante ma silenziosa, la vera protagonista è la sorella banditessa Mariantonia (Stefania Orsola Garello), detta "Sa Reina", che l'aveva spinto sulla strada della vendetta dopo l'omicidio di un altro fratello.. È lei la mente dei crimini di EIias e il personaggio in assoluto più affascinante tratteggiato da Fois e Bernini. la capofamiglia. la donna di potere che manovra perfino i parenti più stretti per raggiungere i suoi scopi. ma che poi ritrova l’umanità dando alla sorella la benedizione della “vecchia Sardegna”, come la chiama la Garello, per aprirsi verso il mondo esterno.

Molti anche gli attori sardi nel cast, con le parti più rivelanti affidate a Fausto Siddi, l’esperto brigadiere Gasco che guida Gifuni tra i misteri di un mondo per lui nuovo, Giampaolo Loddo che è Noè, il padre dei fratelli Satta Pintore.

Si è cercato di rendere i personaggi realistici anche nell'uso della limba, con gli attori che si sono sforzati di adottare una cadenza sarda, in verità non sempre credibile più simile a quella campidanese che non barbaricina.

Il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà ha comunque lodato la «filologia» degli autori, e ha parlato del film come di «un affresco» che ricorda una delle.tante storie dimenticate dopo l'Unità d 'Italia, che secondo il manager è stata costellata «di crimini perpetrati dallo Stato in tutte le zone marginali del paese». Una lettura che Saccà ha spinto fino al rifiuto di parlare di banditismo, ricordando Satta Pintore e gli altri come i primi «indipendentisti che lottavano, con gli unici mezzi che conoscevano, contro una violenza venuta da fuori e che ancora non era resa superflua dalla composizione, che oggi invece ci sarebbe, tra la nazione Sarda e quella Italiana». Tesi avvalorata anche da Guido Caprino-Elias, che rispondendo ai giornalisti ha ricordato la battuta del film"in cui il tenente DeMarchi parla a Francesca del fratello bandito, dicendo che in altre circostanze Elias «sarebbe forse stato un altro Garibaldi», considerato il suo coraggio e il valore.

Al di là dei discorsi politici sul banditismo, resta un film che mostra frammenti di cultura sarda e splendidi scorci dell'Isola, girato tra Nuoro, Tempio Pausania, le fonti di Su Gologone, Oliena,la grotta Sa oche, Monte Maccione e Cala Gonone.

L 'ultima frontiera ispirato da un back-ground che comprende la biografia di Giuseppa Lunesu, donna che fece innamorare di sè un ufficiale dei carabinieri, e le memorie del bandito Giovanni Tolu, per arrivare fino a Caccia Grossa di Guido Bechi; un prodotto che Saccà ha voluto addirittura paragonare a capolavori del cinema sardo come Banditi a Orgosolo e Padre padrone.
Filippo Pala
da L'Unione Sarda

Maggiori curiosità sul sito della Rai






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Nostalgia Inserito il - 04/04/2011 : 17:34:10
sarrabus72 ha scritto:

Ieri sera lo riguardato su Rai Premium ...

Lasciando stare l´accento, mi ha colpito molto s´imponenzia di Antonietta ... ma eravamo/siamo davvero cosi ... "noi" ??

Mentre sono rimasta (di nuovo) incantata dai paesaggi ... Su Gologone, Grotta Sa Oche, Monte Maccione ... certo che peró arrivare in un nulla al mare di Cala Gonone ... mi ha fatto sorridere !


Si ! Eravamo/siamo davvero così se non peggio..


http://www.youtube.com/watch?v=1iYy...feature=fvwp
http://www.youtube.com/watch?v=M281...feature=fvwp

http://www.youtube.com/watch?v=WEGX...ture=related

Una versione alquanto soft e romanzata...
http://www.youtube.com/watch?v=5t-mgkBF2C4&NR=1

sarrabus72 Inserito il - 03/04/2011 : 16:25:29
Ieri sera lo riguardato su Rai Premium ...

Lasciando stare l´accento, mi ha colpito molto s´imponenzia di Antonietta ... ma eravamo/siamo davvero cosi ... "noi" ??

Mentre sono rimasta (di nuovo) incantata dai paesaggi ... Su Gologone, Grotta Sa Oche, Monte Maccione ... certo che peró arrivare in un nulla al mare di Cala Gonone ... mi ha fatto sorridere !
Agresti Inserito il - 25/03/2007 : 19:43:45
Con l'Unione Sarda è possibile in questi giorni acquistare i due dvd delle due puntate della fiction L'Ultima Frontiera..

Questo è l'articolo di oggi:

Una fiction di successo, andata in onda su Raiuno a settembre 2006 e ora disponibile in dvd grazie a L'Unione Sarda. L 'ultima frontiera. il film tv ambientato in Sardegna. diretto da Franco Bernini e sceneggiato da Marcello Fois, che racconta la lotta fra soldati piemontesi e i banditi sullo sfondo dei conflitti , sociali nell'Isola de1900, è arrivato alla seconda e ultima puntata.Domani in edicola si può acquistare (8 euro più il quotidiano) questa seconda parte, ancora più avvincente ed emozionante.

LA SECONDA PARTE
Che cosa succede? Il tenente continentale De Marchi (Fabrizio Gifuni) e: la giovane sarda Francesca (Nicole Grimaudo) sembrano aver perso la testa. Quell' amore che "hanno simulato sboccia davvero, contro ogni logica e convenienza. Le cose precipitano quando, grazie ad una segnalazione anonima,Gabriele riesce a catturare Elias, suo fratello e capo dei banditi. Francesca si rifiuta di incontrarlo ancora, ma i loro sentimenti sono più forti di ogni proposito: i due amanti tornano a vedersi. La sorella Mariantonia, che subito si metterà all'opera per organizzare l'evasione di Elias, li scopre. Francesca viene segregata in casa. La ragazza riesce però a fuggire e si ~a in un convento. Li sembrerebbe al sicuro, ma non lo è.
Elias infatti, grazie a Mariantonia, riesce ad evadere.
Assieme a decine di fuorilegge, piomba su Nuoro, rapisce Francesca. e la porta via con se in un nascondiglio sicuro nei boschi. Gabriele si mette in caccia., aiutato dal brigadiere sardo Gasco:
ora non deve più soltanto assicurare Elias alla giustizia ma anche congiungersi con la sua amata. I destini interroti , fatalmente convergono.

UNA FlCTION AVVINCENTE
Così L 'ultima frontiera intrecciando avventura, situazione politico-sociale e una storia d'amore dipinge un ritratto della Sardegna agli aLbori del Novecento, prendendo spunto dal romanzo "Caccia grossa" di Giulio Bechi, Un tentativo, mediato anche dalla sceneggiatura dello scrittore Marcello Fois, di rendere , visibili i conflitti di un luogo dimenticato, come quello della , Barbagia, regolato da codici e leggi in antitesi con quello statali. Ma, come dice il regista Franco Bernini, «la storia racconta anche la bellezza e la fatica del compiere le scelte fondametali della vita, parla di un mondo "omerico in cui ognuno deve lottare per affermare il proprio sistema di valori, per mostrare quello che vale. Un mondo in cui lo Stato arriva poco e male. In cui si è liberi e soli, e si è aiutati soltanto dagli affetti più saldi. I protagonisti del film, sotto la spinta degli eventi, cambiano in meglio, varcano un confine interiore, emotivo, morale. Un'altra frontiera.
AMBIENTI E ATTORI SARDI. L'ultima frontiera è stata girata interamente in Sardegna. Le riprese hanno interessato molte località tra cui Nuoro, il centro cittadino di Tempio Pausania,le fonti di Su Gologone, Oliena,la grotta Sa Oche, Monte Maccione e si sono concluse ad aprile 2006 sulle coste di Cala Gonone. La ricostruzione della Sardegna del primo Novecento è stata realizzata con grande fedeltà storica, attingendo anche al ricco repertorio folklorico della cultura sarda, dai costumi, alle carrozze, alle imbarcazioni d'epoca, alle armi (tra cui i tanti tipi di leppa, il tradizionale coltello sardo). E largo spazio è stato dato agli attori sardi che compaiono in ruoli chiave, da Fausto Siddi a Giovanni Carroni, da Isella Orchis a MiChele Carboni, e poi GiampaoloLoddo, Gianluca Medas, Sandro Ghiani, Ambra Pintore, Carlo Fenu, Angelo Zedda.


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La mia religiosità consiste nel sentirmi parte di tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perchè secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda.
F.De André
***LIBRIDISARDEGNA***
Agresti Inserito il - 12/09/2006 : 23:43:06
ahhhh dimenticavo...
a Tempio è stata allestita una mostra
di fotografie riguardanti
il film!!!
Se qualcuno si trovasse da quelle parti..

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Agresti Inserito il - 12/09/2006 : 23:34:58
Citazione:
Messaggio inserito da cara

Non voglio fare la pignola...il ragionamanto della tua prof. potrebbe essere anche accettabile, ma le parole si caricano di molti significati...per il Devoto-Oli la parola "costume" deriverebbe dal latino, in relazione con la parola "abitudine",e, proprio per questo fa riferimento non solo a un complesso di usanze,di gusti, ma anche alla foggia di vestire di certi luoghi, tempi, ambienti, perciò si può tranquillamente dire "i costumi delle dame del '700", "i sontuosi costumi della corte del re Sole", "i costumi sardi"....oggi poi, proprio in questo senso, chi ha da ridire quando parliamo di "costumi da bagno"?
Ancora in difesa del film vorrei dire che i registi si concedono SEMPRE molte licenze...fa parte del loro lavoro..magari per rendere più accettabile la vicenda narrata, o più coinvolgente....comunque ho apprezzato la messa in risalto del carattere fiero e indomito dei sardi,l'insofferenza per il dominio piemontese (quando Elias brucia le carte del catasto c'è sicuramente un'allusione all'editto delle chiudende)..magari la figura del bandito è vista sotto una luce troppo direi "romantica"....ci sarebbe troppo da dire, ma i vostri commenti son tutti molto interessanti.....piuttosto...quella bellissima voce in chiusura è forse di Elena Ledda?





Cara, hai pienamente ragione anche tu..
anche se io prediligo il temine vestiario
proprio per differenziarlo dall'uso della parola costume
(che come dici tu può essere addirittura da bagno)
e per dargli una maggiore connottazione come abito che veste, che copre, che protegge e che racconta la storia di fatica, di sofferenza in molti casi dei nostri avi..

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mauydj74 Inserito il - 12/09/2006 : 23:33:57
non carabineros ma militaros------
poi chi l'ha detto che si e sposato
tutti misteri......
di una fiction tv---
che poi alla fine quella e stata,perfetta o non.....
diamone atto al buon impegno almeno...
non penso che quando facciano un film sulla sicilia,si riesca a ricostruire perfettamente anche la loro cadenza...
tipo:beddha mia miezziga ecc...
noi sardi non ce ne accorgeremmo...

Mauydj74
Agresti Inserito il - 12/09/2006 : 23:14:14
Citazione:
Messaggio inserito da quattromori

comunque al di là di tutto io mi sento di ringraziare la rai per la promozione che ha fatto alla sardegna. per noi che conosciamo le realtà è normalissimo essere critici, ma chi ha visto la fiction dall'esterno, penso sia rimasto impressionato dalla bellezza delle immagini naturalistiche, ben sapendo che quei posti non sono stati ricostruiti ma si trovano ancora intatti.


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www.bandierasarda.it
www.chiesecampestri.it



Ciao 4mori,
son pienamente d'accordo con te... dopo tutto l'idea di condividere
il film con persone di tutt'Italia e non solo
mi ha riempito d'orgoglio
sapendo che di trattava della mia terra
è che veniva vista da tutti


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quattromori Inserito il - 12/09/2006 : 22:57:32
comunque al di là di tutto io mi sento di ringraziare la rai per la promozione che ha fatto alla sardegna. per noi che conosciamo le realtà è normalissimo essere critici, ma chi ha visto la fiction dall'esterno, penso sia rimasto impressionato dalla bellezza delle immagini naturalistiche, ben sapendo che quei posti non sono stati ricostruiti ma si trovano ancora intatti.


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carol Inserito il - 12/09/2006 : 22:48:00
uffa!! uffa!! questo film mi ha deluso una vera e propria "mistura" di tutto.......per quanto riguarda le scene...tutto bello!! anche li era una mistura per noi che siamo del posto, per i continentali un posto vale l'altro....la polemica dei costumi...anche li mistura...Nuoro...Orgosolo.......Sarule...Tempio....le donne popolane avevan in genere due costumi....la classica camicia bianca con la gonna "sa frandedda"....quellla grigia o blu per intenderci il vestito di Gisella Orchis....e poi il costume tipico tradizionale che veniva portato al rovescio per tutta la settimana....e la domenica rigirato per bene!! utilizzato per le feste e cerimonie...poi.......è impensabile che un carabbbbineros una volta sposato con una del luogo rimanesse nella casa padronale......assurdo!!!Ciao Carol
mauydj74 Inserito il - 12/09/2006 : 21:41:20
comunque leggendo i commenti dei giornali sardi non e che il film sia piaciuto a le genti del nuorese,grandi critiche,ed addirittura o letto che l'attore protagonista se le presa con i vertici rai!!!che mi dite....

Mauydj74
cara Inserito il - 12/09/2006 : 19:19:31
Non voglio fare la pignola...il ragionamanto della tua prof. potrebbe essere anche accettabile, ma le parole si caricano di molti significati...per il Devoto-Oli la parola "costume" deriverebbe dal latino, in relazione con la parola "abitudine",e, proprio per questo fa riferimento non solo a un complesso di usanze,di gusti, ma anche alla foggia di vestire di certi luoghi, tempi, ambienti, perciò si può tranquillamente dire "i costumi delle dame del '700", "i sontuosi costumi della corte del re Sole", "i costumi sardi"....oggi poi, proprio in questo senso, chi ha da ridire quando parliamo di "costumi da bagno"?
Ancora in difesa del film vorrei dire che i registi si concedono SEMPRE molte licenze...fa parte del loro lavoro..magari per rendere più accettabile la vicenda narrata, o più coinvolgente....comunque ho apprezzato la messa in risalto del carattere fiero e indomito dei sardi,l'insofferenza per il dominio piemontese (quando Elias brucia le carte del catasto c'è sicuramente un'allusione all'editto delle chiudende)..magari la figura del bandito è vista sotto una luce troppo direi "romantica"....ci sarebbe troppo da dire, ma i vostri commenti son tutti molto interessanti.....piuttosto...quella bellissima voce in chiusura è forse di Elena Ledda?

saretta Inserito il - 12/09/2006 : 18:49:01
in effetti è vero, usandolo tutti i giorni era il loro vestito
Agresti Inserito il - 12/09/2006 : 18:43:53
a proposito di costumi sardi...

una mia prof, espertissima di Tradizioni sarde,
rimarcava spesso che non si deve parlare di costume,
ma di vestiario, si parla di VESTIARIO tipico sardo.
perchè il costume si porta a carnevale e non era il caso dei nostri avi



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saretta Inserito il - 12/09/2006 : 15:31:08
guarda questo è il sito del paese del mio papà e ci sono i costumi con le foto

http://www.comune.ploaghe.ss.it/tip...ategoria=130
maxino Inserito il - 12/09/2006 : 14:17:32
mmh...ora controllo nel libro, l'ho letto tanto tempo fa ma mi sa che il super ricercato si chiamava davvero satta pintore. Sa reina invece è sicuramente la setssa del libro, da tutti temutissima e rispettata, andava a cavallo e la gente la salutava ossequiosa
[/quote]

non ho mai vosto il costume di sassari, ha una grande croce dietro?? L'anno prossimo al erdentore starò più attento...quest'anno mi hanno colpito i costumi della zona di cagliari...molti hanno un blu intenso che salta all'occhio...forse riprendono...il mare!

eh com'è bellina la nostra isola :-)

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