V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Nuragica |
Inserito il - 16/05/2011 : 11:31:19 Ricevo e vi rigiro una mail inviatami da un'amico....
Da qualche settimana si sta tentando di procedere all'installazione di, sembra, quattro radar militari, definiti "anti-migranti", sulla costa occidentale della Sardegna (Sant'Antioco; Fluminimaggiore; Tresnuraghes; Stintino o, sembra, Argentiera). La questione può essere approfondita su: http://noradarcaposperone.blogspot.com/ Dico "si sta tentando", perché, inaspettatamente, cosa che commuove, la popolazione, prima a Sant'Antioco, poi a Fluminimaggiore, poi, si spera, altrove, si sta opponendo, all'ennesimo "ordigno" militare calato dall'alto, sulle teste incolpevoli e inconsapevoli (gli amministratori, ovviamente al corrente del progetto, si son ben guardati dall'informare la gente), in una regione che già sopporta i due terzi delle installazioni militari di tutta la penisola (e quanto tali strutture, oltre ai risvolti morali, facciano bene alla salute, che si tratti di onde elettromagnetiche di radar o effetti collaterali di esercitazioni, e con quale rispetto della volontà popolare siano installate e utilizzate, lo si può intuire guardando a quel che avviene a Quirra, e alle indagini della magistratura). A Sant'Antioco c'è stata una bella (molto partecipata, senza bandiere di partito) manifestazione qualche settimana fa; e i cittadini stanno presidiando i siti per bloccare le ruspe, a Sant'Antioco (Su Semafuru) e Fluminimaggiore (Capo Pecora). I militari e i tecnici, già presentatisi più volte, in diversa foggia, con ruspe, elicotteri (vedi allegato), sedicenti esperti (le onde di quel particolare tipo di radar, appositamente studiato per i Sardi, pare ci facciano diventare più alti, biondi, e con gli occhi azzurri), e carabinieri "con i pennacchi e con le armi" che identificano i manifestanti, sono stati finora respinti con successo. Ma i tentativi continueranno, e, passato l'entusiasmo iniziale, molti, tantopiù se si è pochi, saranno presi da stanchezza e scoramento. Ciò che sta avvenendo è cosa rara e bella. Si dice no ad un'installazione militare che fa male da molti punti di vista. Facciamo che non muoia. Mando questa mail a mo' di appello: c'è bisogno di gente! Chi abiti vicino alle installazioni, ma non solo, può aderire ai comitati, può costituirli ove ancora non ci siano... e soprattutto, cosa più facile e più... necessaria, può dare la propria disponibilità per i turni nei presidii... C'è bisogno di gente! Chi voglia collaborare, in qualsiasi modo, ove non abbia già altri riferimenti, può mettersi in contatto anche con me. Saluti Sandro Martis sandro.martis@lillinet.org
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
marcagn |
Inserito il - 24/08/2011 : 13:54:01 Coordino un corso di laurea in tecniche della prevenzione. Ho posto la domanda fatidica: "I CEM (campi elettromagnetici) sono dannosi?" al docente appunto di Campi elettromagnetici. Per quel che vale, mi ha risposto che non ci sono evidenze sicure di dannosità. Intendo non ci sono evidenze di causa-effetto come, ad esempio, per il fumo di sigaretta che, con buona pace dei fu-matori, è stato accertato faccia male. Si potrebbe a questo punto invocare il principio di precauzione, per cui non conoscendo asteniamoci..., ma allora perché non lo utilizziamo per tutto? Utilizziamo cellulari, i cordless, computer fissi e mobili, viaggiamo in aereo, abbiamo in casa reti wireless, le troviamo nei bar, nei ristoranti, ai distributori di benzina... ovunque siamo attraversati da campi elettromagnetici. Non da ultimo abbiamo in tutte le nostre case la rete elettrica, alcuni hanno anche i pannelli fotovoltaici sul tetto... perché dobbiamo preoccuparci solo quando vengono propagate notizie in campo militare? Io non so se tali radar verranno installati in funzione anti-migranti. Mi pare una posizione, questa, demagogica che fa poca chiarezza... è più probabile che i sistemi radar di cui si parla abbiano una molteplicità di funzioni. E se con questi radar venissero salvati dei migranti che, come noto non viaggiano con GNV o Moby, ma con delle vere carrette..., non sarebbe questo uno scopo meritorio? Perché in questo Paese ci deve essere sempre e per tutto uno scontro ideologico??? |
pimobalare |
Inserito il - 19/07/2011 : 16:35:26 Ogni cosa deve avere una sua utilità, direttamente proporzionale alle concause che da essa potrebbero derivare, in parole povere deve valerne la pena, nel vero senso della frase;ora..quale è questo eroico scopo e quale ne è la sua importanza tanto da non poterne fare a meno? Chi ne trae giovamento e chi ne piange le conseguenze?Nel sud dell' Isola soprattutto e in altre parti (senza considerare lo smantellamento militare della Maddalena) vi sono postazioni con strumentazioni che ti trovano la mosca sull'albero o il gamberetto sotto la posidonia...che sgambetta nella costa di fronte!!! Vorrei veramente capire anche io cosa dobbiamo scannerizzare che gia non sia passato al setaccio..per i raggi x ai profughi esiste già il SSN, lo fa quasi gratis..(ancora..)dopo opportuno pagamento tiket! |
Tharros |
Inserito il - 19/07/2011 : 14:05:14 Ho letto un pò qui e là...trovo questo allarmismo un pò esagerato..dire no sempre a tutto "a prescindere" mi sembra...vabbè..però, se va avanti in questo modo, visto che anche gli aeroporti hanno i radar che si fa? Si chiudono anche quelli?? |
pimobalare |
Inserito il - 18/07/2011 : 21:22:54 Anche se dall'"esterno" e sempre verso l'Isola, ultimamente arrivano proposte che esasperano gli animi.. Lorson ha pienamente ragione, non siamo un popolo incivile e azioni del genere sono da condannare!Ma con civiltà spesso è giusto dire no: se è vero che abbiamo poco spirito d'iniziativa(sarà che mancano i mezzi di sussistenza per far partire qualsiasi cosa) è pur vero che non si può dir di si a tutte le sbobbe che ci propinano dall'alto!No ai radar, no alle radiazioni e onde nocive per uomini e animali, no alla caccia all'uomo! La Sardegna non è risrva di caccia! |
Mansardo |
Inserito il - 01/07/2011 : 09:07:50 Stiamo vivendo un’epoca nella quale dire no a tutto sta diventando una costante. Talvolta sembra addirittura una moda. Sicuramente è un fenomeno che deriva anche da una sfiducia diffusa - e giustificata - nelle istituzioni. Spesso però si tratta di guerre ideologiche, dove l’esperto che porta l’acqua al proprio orto è credibile mentre quello che sostiene la tesi avversa è prezzolato e inattendibile. L’importante è opporsi a tutto. Dire NO, facendo barricate o mettendo una croce su un SI. Non si può fare di tutte l’erbe un fascio. Alcune battaglie sono legittime, comprensibili, altre meno. Secondo me è fondamentale che la gente in buona fede sappia esattamente i pro e i contro di ogni presa di posizione, senza perdersi in slogan vuoti per scimmiottare chi in buona fede non è. Quando c’è consapevolezza reale poi si può scegliere con vera libertà, assumendosi le responsabilità per le conseguenze delle proprie scelte, in un senso o nell’altro. Nel caso dei radar, le posizioni preconcette e radicali sono semplicemente stupide e anacronistiche. Senza i radar diverse attività umane (ad esempio i trasporti) sarebbero insicure o impossibili. Sulla loro pericolosità ognuno ascolta l’esperto che gli fa più comodo, come sempre. Io, che esperto non sono, non entro nel merito ma ricordo quante strumentalizzazioni ci furono negli anni scorsi contro l’installazione di ripetitori per telefonia mobile (ma tutti, compresi i contestatori, usano il cellulare…purchè il ripetitore sia vicino a casa di un altro). Penso sia utile ricordare che le fonti di emissioni più pericolose sono dentro le quattro mura domestiche: rasoi elettrici, forni a microonde, aspirapolvere. Quanto alle finalità dei radar che intenderebbe installare la GdF, se sono davvero destinati a supportare la lotta al traffico di esseri umani, di droga e di armi, cioè, in definitiva, sono finalizzati a controlli di sicurezza del territorio, la popolazione (TUTTA la popolazione interessata: sarebbe democratico sentire il parere di tutte le comunità coinvolte attraverso un referendum, perché non è scontato che coloro che fanno i presidi rappresentino l’opinione di tutta la popolazione) deve valutare con cognizione di causa se accettare i rischi della propria decisione. Anche nel sociale. Per esempio, un afflusso ingente e indiscriminato di migranti, senza una reale verifica delle loro buone intenzioni, potrebbe far collassare il tessuto sociale di una comunità che non riesce nemmeno ad assicurare un lavoro e una casa ai giovani locali. Bisogna mettere in conto che potrebbe aumentare la delinquenza, accentuarsi il malessere, aumentare il degrado. L’invasione della droga in un corpo sociale di qualsiasi dimensione e struttura è sempre foriera di disastri, rovina e lutti. Potrebbero scoppiare guerre tra poveri (chi sostiene oggi che bisogna accogliere e integrare tutti i migranti, a prescindere dal numero e dalla frequenza, sarebbe disposto ad accettare che domani queste persone possano superare i suoi figli nella graduatoria per la casa o per un posto di lavoro, costringendoli magari a emigrare?), potrebbero insorgere fenomeni di intolleranza e tensioni che nulla avrebbero a che fare con il razzismo ma piuttosto con la disperazione. Noto, per inciso, una curiosa inversione di tendenza. Noi sardi, storicamente diffidenti con tutto ciò che arriva dal mare, stiamo forse diventando improvvisamente più accoglienti oppure è soltanto un senso di ospitalità strumentale? Questi sono dubbi, non certezze. L’importante è esserne consci. Adesso, mentre si discute sul se, sul dove, sul perché. Per non fare la fine di Napoli che, dopo aver osteggiato discariche e termovalorizzatori (che esistono dappertutto in Italia e nel mondo) con blocchi ferroviari e proteste vibranti – di popolazione e politici – ormai annega nella spazzatura per colpa della furba demagogia.
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Turritano |
Inserito il - 22/05/2011 : 00:34:28 | Udiyaki ha scritto:
Certo, che non sei stato tu...
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Meno male che questo l'hai capito... è già qualcosa
zocca li mani da lu turroni, Zocca li mani da lu turroni !!!
Turritano |
drFolk |
Inserito il - 22/05/2011 : 00:28:22 Certo, che non sei stato tu... La rivoluzione non si fa con le brioches, ma con le babbucce ai piedi forse sì-guarda che il re è già nudo! E per certi (esclusi i presenti) lo sfintere anale non è così diverso dalla faccia. That's all, Folks! |
Turritano |
Inserito il - 22/05/2011 : 00:22:21 | antonellocor ha scritto:
@Turritano: a prescindere dalle motivazioni per cui si possa essere favorevoli o contrari pensi che l'aver incendiato quella casa giovi alla causa? Se si vuole protestare che si faccia pure, ma certe cose rendono la protesta meno credibile e quindi inefficace!
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A prescindere dal fatto che Turritano non ha espresso nè un parere favorevole né uno contrario, ma si è solo limitato ad osservare i fatti. In ogni modo, quando l’esasperazione popolare, in una popolazione non avvezza a chinare il capo come storicamente è quella sassarese, può succedere di tutto, nonostante l’indignazione dei soliti conformisti. Giova alla causa? Una cosa è sicura: l’ esperienza ci dice che, molte volte certa gente capisce solo le maniere forti. Però, ve l’assicuro: non sono stato io! Inefficace? un vecchio detto recita: “pius ti abbascias pius su culu mostras”, più chiaro di così …
A dimostrazione del fatto che la gente qui, in generale, non è molto propensa a farsi comandare da fuori, ecco una tipica canzone Sassarese:
“Zocca li mani da lu turroni”:
http://www.youtube.com/watch?v=R015fV47t3M Direi che è molto attuale Turritano |
antonellocor |
Inserito il - 21/05/2011 : 14:11:52 @Turritano: a prescindere dalle motivazioni per cui si possa essere favorevoli o contrari pensi che l'aver incendiato quella casa giovi alla causa? Se si vuole protestare che si faccia pure, ma certe cose rendono la protesta meno credibile e quindi inefficace! |
DedaloNur |
Inserito il - 21/05/2011 : 13:30:27 Uduyaki io sono tuttaltro che antimilitarista e antiNato, capisco benissimo il pedaggio, che l'Italia deve all'Alleanza Atlantica e adesso all'UE con la PESC/PESD
il problema vero è che a fronte di questi pedaggi (...e vedremo cosa significano quando si definerà la questione Uranio impoverito) non si è avuta una politica industriale ed economica vantaggiosa per la Sardegna. Perchè, per fare un esempio, l'IIT sorge in continente piuttosto che in Sardegna? perchè naturalmente l'Italia tende a preferire il continente per creare i suoi centri di ricerca più avanzati.
Il punto è che, se un isola come la Sardegna non fonderà sulla conoscenza la propria economia continuerà ad avere una costante emorragia di giovani emigranti. Lo Stato Italiano è preoccupato per la penisola, non per l'Isola,. E' anche legittimo perchè la totalità dei suoi cittadini abitano nella penisola. ma a fronte di questo, continua a farci pagare pedaggio nei modi di cui sopra (servaggio militare, nucleare, industrie energivore e fallite...ecc)
ecco perchè vedi tanti NO, e nessun sì. i No vengono perchè la politica è insensata e ad essa bisogna opporsi in modo immediato per evitare danni di breve e lungo periodo .
i Sì non vengono perchè mancano completamente i progetti lungimiranti e le politiche benefiche. |
drFolk |
Inserito il - 21/05/2011 : 13:14:32 Le servitù militari vanno indagate caso per caso... è giusto, e da queste non bisogna farsi sottomettere o danneggiare. Non dobbiamo però dimenticare che esse non sono figlie di una volontà assoluta di dominio nei confronti dei Sardi: rappresentavano e rappresentano (a meno che noi non si viva sull'asteroide B 612, e ci si faccia forti di quattro spine contro le intemperie) una necessità STRATEGICA E POLITICA nazionale e internazionale, oltre che una garanzia di sicurezza. Dimentichiamo poi, forse, che le basi NATO han rappresentato un notevole volano economico per certe aree depresse della Sardegna? Ripeto... questi discorsi possono anche starmi bene ma, posto che siamo isolani e non isolati, vorrei davvero capire: quali sono le proposte di sviluppo per la Sardegna? Qual è il percorso da seguire? Facile opporsi e giocare ai terroristelli, vorrei un discorso maturo in cui ad un NO segua una proposta alternativa chiara. |
DedaloNur |
Inserito il - 21/05/2011 : 13:00:53 è vero che c'è un deficit di progettualità nella classe politica e quindi in parte anche nella socità civile...però in effetti ha ragione Turritano abbiam già dato molto, e ciò che voglion darci e a cui diciamo NO, di certo non risolve i problemi economici o aumenta la progettualità interna...
Se lo Stato Italiano volesse portare sviluppo in Sardegna dovrebbe finanziare centri di ricerca sulle nuove tecnologie e così consentire la nascita di qualche Start-up. A questo direi Sì . e senza condizioni... direi sì anche alle centrali nucleari al torio (se davvero sono più pulite come dice Rubbia) o a quelle a fusione nucleare che s spera verranno tra un pò... 50 anni dicono
invece con i recenti passi sembra davvero che non pensi ad altro che incrementare le servitù militari (che sian dannose o utili va deciso caso per caso) o farci diventare l dinamo nucleare d'Italia.
mah... |
drFolk |
Inserito il - 21/05/2011 : 10:01:47 Ribadisco la mia domanda, senza alcun cappello in mano: qual è la proposta alternativa a questa valanga di no? E, per inciso, che l'attentato sia stato compiuto ai danni di un ricco signore romano non mi consola affatto-VERGOGNA per chiunque possa solo alludere a questi atti di vigliaccheria come ad un mezzo di riscatto e giustizia sociale. Ribadisco: VERGOGNA! |
Turritano |
Inserito il - 21/05/2011 : 00:29:05 Certamente le prospettive per il nostro futuro (di Sardi) non sono né nel nucleare, né nelle basi militari, né nei RADAR. Nuragica, se la cosa ti può interessare, all'Argentiera (parte integrante del comune di Sassari), c'è stata una sollevazione popolare contro questa ennesima servitù (a prescindere dalla pericolosità delle radiazioni). In breve: 1 - occupato il terreno dove i lavori di sbancamento erano già cominciati; 2 - incendiata la casa di quello che ha ceduto il terreno per l'installazione del RADAR (un ricco signore romano, proprietario di gran parte della costa dell'Argentiera); 3 - Sindaco di Sassari e Presidente della Provincia in prima linea fra la gente a portare la loro solidarietà ai sassaresi della borgata e ad esprimere la loro netta e assoluta contrarietà; 4 - Camion del Comune di Sassari fra le ruspe ad impedire lo sbancamento.
La parola d'ordine è: ABBIAMO GIA' DATO!!!
Era ora di dire no, un "NO!" secco e deciso alle proterve pretese di chi considera la Sardegna solo terra di conquista. E' ora di dire BASTA. E' ora di non andare a Roma con il cappello in mano!
Vediamo come va a finire Turritano |
DedaloNur |
Inserito il - 19/05/2011 : 23:32:23 | Il punto é: queste onde elettromagnetiche a certe frequenze sono dannose per la salute oppure no? |
quoto
purtroppo al di là di quei link ho trovato ben poco almeno per il momento. |
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