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Nota Bene: La Sardegna con i suoi 976.500 ettari è la Regione con la maggiore superficie boscata d’Italia di cui ne rappresenta l’ 11,3%; questa superficie è maggiore dell’intera regione Marche.
La Sardegna ha anche la maggior superficie boschiva per abitante, ben 0,59 ettari (5.900 mq) per ogni sardo.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Mokkymao Inserito il - 23/07/2009 : 19:08:29
Dopo le ultime notizie che ci giungono sarebbe bene che tanti facessero un esame di coscienza...
Molti incendi sono dolosi, fatti per interesse personale...
Inutile dire che bisogna avere rispetto per la natura, ma ancor più pensare che per un tornaconto personale non si può mettere a rischio la vita delle persone!!!
Cerchiamo di fare tutti attenzione in modo che queste cose non succedano nemmeno per tragica fatalità...
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Paradisola Inserito il - 19/06/2013 : 08:39:58
Tzinnigas ha scritto:

L'ultima volta che sono andato in Sardegna mi era sembrato che i territori incendiati fossero diminuiti di gran lunga....Avevo fatto questa considerazione: Forse la gente comincia a rendersi conto dei danni provocati dagli incendi.... Mi devo ricredere!

In quest ballo di Tonino Cau, sono descrtte le conseguenze degli incendi, ma c'è indicata anche la cura per i piromani....
LOS AN FALADOS A FOGUSOS MONTES DE IDDA MIA
A CRABONE ALLUTU EBBIA
AN REDUIDU SU LOGU.

In s'ierru s'astraòre totu cantu at ruinadu
sa pastura nd'at sicadu
at distrutu su laòre,cussu nordicu rigore
at batidu annada mala,
e arrivan da ogn'ala
lamentos de carestìa.
In s'istìu est arrivadasa desertica sicagna,
mancu s'aria de muntagna
podet esser respirada,
e sa zente est ispantada
de ider cussu sicore,
cun totu custu calore
parimus in Algerìa.
Epuru b'at zente indigna chi a su male azunghet male,
cun d'un'ira criminale
at brusiadu sa Sardigna,
razza perfida, maligna,
sa chisina at semenadu,
in Barbagia, in Barigadu,
Nurra, Sulcis, Baronìa.
Impunidos sos balentes sa natura sun bochinde,
a desertu reduinde,
suni tancas e padentes,
cussos crobos puzzolentes,
cheren totu avvelenare,
los devimus isolare
che canes peri sa ia.

Los devian cundennarea brusiare lentamente,
subra su crabone ardente,
finas a si ch'istudare,
in manera chi proàre potan cussu bellu giogu,
in manera chi in su fogu
lassen sa piromania.

Como azis totu brusiadu e tantas vidas distrutu,
como chi azis allutu
su irde chi fit restadu,
ite azis balanzadu
ischifosos assassinos ?
Miserabiles cainos,
morzedas in agonìa !
Poberitos innozentes,miserina cussa sorte
ohi, ite cudrele morte
sos cudreles bos han dadu,
in piantu hana lassadu
isposas, mamas e fizos,
a pagare sos fastizos
de cussa zega manìa.
De su rimorsu in su lettu non potana reposare,
e in cella a frazigare,
los lassene a abba e pane,
arrabbiados chei su cane
chi sian de su dolore,
infines unu puntore
chi nd'isperdat sa zenìa.
Sardigna, terra brusiada,terra 'e fogu e de afannos,
non permitas custos dannos,
lassa istare su sufrire,
impresse faghe fuìre disonestos e foghistas,
chi t'an semper, egoistas,
ispulpadu sende bìa.
Tonino Cau -luglio 83
pimobalare Inserito il - 04/09/2011 : 16:48:40
In questi ultimi giorni trascorsi la mia zona è stata "attentata" più volte dalle fiamme quindi ...ho spulciato su google e ho trovato questo sito che espone in tempo reale la eventuale presenza d'incendi su tutto il territorio della Sardegna: è anche utile dal punto di vista metereologico...il colore "blu" indica <cielo coperto da nubi>!!
http://www.incendi.sardegna.it/
maurizio feo Inserito il - 11/08/2011 : 09:00:37
trakkadda ha scritto:

Guarda io tutti gli incendi che mi sono trovato di fronte erano sempre dolosi o al max c'era qualcuno che bruciava sterpaglie e che nn era riuscito a controllare il fuoco. Oggi dove abbiamo il bestiame c'era un fuoco e nello stesso punto l'hanno messo una settimana fa, delle due l'una o abbiamo un cecchino cella cicca oppure è doloso. Stranamente il maggior numero di incendi lo abbiamo in giornate ventose e questo anche statisticamente conferma che si tratta di dolo. L'altro giorno nel mio paese di residenza c'era un fuoco che era partito da tre punti diversi ma era stato appiccato da qualcuno man mano che percorreva in macchina la strada. Nella mia vita, visto che da sempre ho aiutato mio padre in campagna, mi son trovato di fronte a decine di incendi e t posso assicurare che nessuno di questi era partito da una cicca.

Bene, ma in realtà non è questo il punto (anche se io personalmente ho visto con i miei occhi le "esche" fatte con sigaretta e fiammiferi).
Il problema da focalizzare sono gli incendi, che realmente distruggono la Sardegna e gli incendiari, che sono deliberati assassini, nemici dei Sardi e della Sardegna.
Sono tutti incendi dolosi, come dici tu oppure, al massimo, colposi.

Perché l'incendio spontaneo - pur esistendo - è un'evenienza davvero rarissima e teorica. Si può verificare solo in presenza di due condizioni: materiale organico ed acqua, insieme e a contatto, in modo che sia possibile la fermentazione della materia organica con produzione di calore, tanto da determinare la combustione della materia organica stessa (si superano anche gli 80°C: è il motivo per il quale i muntonarzos , spesso, fumano). Non sono affatto, quindi, le condizioni in cui si verificano "questi" incendi estivi, che avvengono in assenza di acqua e - stranamente - in presenza di vento.

E' necessaria la sorveglianza.
Sono necessarie penali bibliche, per tutti gli inadempienti: è necessario costringere tutti a mettere in sicurezza i terreni, falciando l'erba.
E' necessario estendere le tubature per le colture agricole a tutte le (poche purtroppo) aree che restano ancora da salvare.
E' necessario fare continue campagne informative ai residenti ed ai villeggianti.
E' assolutamente necessario prendere i colpevoli incendiari e punirli in modo egregio.
Gli incendi finiranno comunque: prima o poi non ci sarà più nulla da uccidere con il fuoco, in Sardegna.
Ma sarebbe meglio - siamo tutti d'accordo, credo, riuscirci prima di quella data....
trakkadda Inserito il - 10/08/2011 : 22:57:25
Guarda io tutti gli incendi che mi sono trovato di fronte erano sempre dolosi o al max c'era qualcuno che bruciava sterpaglie e che nn era riuscito a controllare il fuoco. Oggi dove abbiamo il bestiame c'era un fuoco e nello stesso punto l'hanno messo una settimana fa, delle due l'una o abbiamo un cecchino cella cicca oppure è doloso. Stranamente il maggior numero di incendi lo abbiamo in giornate ventose e questo anche statisticamente conferma che si tratta di dolo. L'altro giorno nel mio paese di residenza c'era un fuoco che era partito da tre punti diversi ma era stato appiccato da qualcuno man mano che percorreva in macchina la strada. Nella mia vita, visto che da sempre ho aiutato mio padre in campagna, mi son trovato di fronte a decine di incendi e t posso assicurare che nessuno di questi era partito da una cicca.
maurizio feo Inserito il - 10/08/2011 : 16:48:56
di Sergio Secci, Nuova Sardegna:
POSADA. Un vasto incendio, il terzo che quest'estate colpisce il territorio di Posada, ha provocato gravi danni al santuario di San Michele e completamente bruciato una falegnameria. Le fiamme si sono levate nel primo pomeriggio dai bordi della Statale 131 dcn e alimentate dal forte vento, hanno attaccato dapprima un rimboschimento di eucaliputs saltando in pochi attimi la statale 125 e dirigendosi minacciose verso alcune case abitate.

Malgrado i disperati tentativi di fermare il rogo, l'incendio è diventato incontrollabile e ha attaccato il laboratorio, poi il legname e i macchinari dell'azienda distruggendola in pochi attimi. Ridotta in cenere anche l'autovettura del titolare, Fabrizio Ventroni, residente nella frazione di Brunella. Con i mezzi aerei impegnati nel rogo di Bortigali e a Orosei, le fiamme sono diventate incontrollabili allargandosi a macchia d'olio e dirigendosi minacciose verso il santuario di San Michele. Il bosco nei pressi della chiesa è stato raggiunto dal fuoco.

L'intervento in forze delle squadre a terra dei vigili del fuoco, forestale, ente foreste e barracelli, ha permesso di mettere in sicurezza le persone, il traffico sulla statale è stato bloccato all'altezza della circonvallazione. Nel frattempo, è arrivato il primo elicottero dirottato dall'incendio di Orosei, ma la situazione è migliorata solo dopo l'arrivo di altri tre mezzi aerei (tra cui due canadair) che hanno arginato il fronte del fuoco che si dirigeva verso il mare. Ingentissimi i danni: il sindaco del paese lamenta ritardi nell'invio dei mezzi aerei e annuncia la richiesta di stato di calamità naturale. 10 agosto 2011
maurizio feo Inserito il - 10/08/2011 : 16:46:23
Dalla Nuova Sardegna di oggi:
VILLAPUTZU. Un inferno di fuoco ha devastato le campagne di Villaputzu. Decine di case delle vacanze ed aziende agro zootecniche sono state evacuate per precauzione. Nel mirino l'ex cantiere di rimboschimento della Marsilva, la società di forestazione fallita nel 1995 che forniva legname all'ex cartiera di Arbatax, a Sa Moddizzi. Il fuoco è stato appiccato poco prima delle 14 in località Nurazzolas. Ad avvistare le fiamme è stata la vedetta di Gennarela che ha allertato il centro operativo provinciale del corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Il cop ha disposto l'invio immediato sul posto, oltre ai rangers della stazione di Muravera, coordinati dall'ospettore superiore Marco Meloni e dall'ispettore Mauro Pisu, degli elicotteri regionali di stanza nelle basi di Villasalto e Lanusei e delle squadre dell'ente foreste dei cantieri di Villaputzu e Muravera e dei volontari della protezione civile del Sarrabus Gerrei, guidati dal presidente Natale Porcu. Le fiamme si sono subito estese e hanno aggredito il rimboschimento di sa Moddizzi. Intorno alle 14,30 il vicesindaco di Villaputzu Gian Carlo Porcu che seguiva in prima linea le operazioni di spegnimento, ha chiesto alla prefettura e alla protezione civile l'invio di nuovi mezzi aerei. Il fumo acre e irrespirabile ha invaso le lottizzazione di Pranu Portu e di Porto Corallo. Decine di persone hanno abbandonato precipitosamente le case e si sono dirette verso il mare. Poco prima delle tre sono arrivati in forze i vigili del fuoco del distaccamento fisso di San Vito che si sono messi a presidio delle villette di Pranu Portu e un canadair della protezione civile e un altro elicottero della taske force regionale antincendi con a bordo diversi Gauf, il gruppo analisi e uso del fuoco della forestale e i carabinieri della stazione di Villaputzu e della compagnia di San Vito che hanno presidiato le zone più critiche. Il fuoco ha aggredito e ridotto in cenere la collina Murerau dove si trova il deposito dell'acqua potabile che serve tutta la zona a mare di Villaputzu. Le fiamme si sono poi dirette verso il cantiere forestale di Turri Motta. Proprio quando la situazione era più critica sono provvidenzialmente intervenuti altri due canadair. I danni ambientali sono ingenti. 10 agosto 2011
maurizio feo Inserito il - 10/08/2011 : 16:43:20

Ma il problema c'è! E purtroppo non si tratta di un Iceberg...

E - a quanto sembra - non solo non si fa abbastanza, sembra che non si faccia proprio nulla!
Infatti gli incendi sono dappertutto, ogni giorno!

di Angelo Fontanesi
OROSEI. È stato tempestivo e ben coordinato questa volta l'intervento della macchina antincendio mobilitata sia da terra che dal cielo per spegnere le fiamme divampate ieri nel primo pomeriggio in località Fuile'e mare. Alimentate dal maestrale le fiamme partite dal bordo della strada che collega l'incrocio di su Katreathu (Catreattu) al ponticello di Fuile'e mare, si sono inoltrate all'interno di una tenuta recintata dove vivono allo stato selvatico diversi cinghiali, area già percorsa dal fuoco sia l'agosto scorso che un paio di anni fa.

Mentre da terra operavano gli uomini della Guardia Forestale, i barracelli, i Vigili del Fuoco, le squadre della Forestale e per il controllo del traffico anche i carabinieri e la polizia stradale, dal cielo intervenivano un canadair, dirottato dal rogo di Bortigali per una serie di lanci dalla centrale operativa della Protezione Civile, e due elicotteri decollati da Farcana. Il primo obiettivo è stato quello di mettere in sicurezza le case della vicina lottizzazione costiera, che sono state solo lambite dalle fiamme, dopodiché l'incendio è stato circoscritto e «accompagnato» sino alla scogliera.

«Voglio fare i complimenti a tutti per la tempestività e la professionalità dimostrata - ha commentato il sindaco di Orosei Franco Mula che ha seguito sul campo l'intervento - pochi minuti di ritardo e poteva essere un dramma». A tarda serata erano ancora in corso le operazioni di bonifica, le indagini per capire le cause del rogo e l'esatta stima dei danni.
10 agosto 2011


Quindi: qualcuno riesce anche ad essere soddisfatto, DOPO che le fiamme hanno divorato il loro pasto....
Se questo è l'atteggiamento comune, siamo nei guai...


Faccio notare che questi incendi, non sono casuali, né mai "naturali". Sono tutti Dolosi, cioé appiccati volontariamente da maledetti assassini.
Infatti, sfruttano sempre le giornate di maestrale e colpiscono obiettivi sensibili.
Si DEVE potere fare qualche cosa.
Invito tutti noi a pensare ai rimedi.
trakkadda Inserito il - 09/08/2011 : 21:05:39
Io credo che le sigarette siano la punta grande come una mela di un iceberg grande come una casa...
maurizio feo Inserito il - 09/08/2011 : 19:00:33
Incendi in tutta l'Isola. A Cagliari un rogo sta interessando la zona di via dei Valenzani a poche decine di metri dalla Cittadella della salute e dal parco di Monte Claro. Grosso incendio a Bortigali. Fiamme anche a Guspini e Villaputzu.

Si è rivelato più ostico del previsto il lavoro di spegnimento dell'incendio che ha interessato delle sterpaglie in via dei Valenzani, a Cagliari. Le fiamme, partite nel primo pomeriggio dal un campo limitrofo alla strada, sono risalite, a causa dal maestrale che spira da ieri sera sulla Sardegna, nei pressi della Cittadella sanitaria e della biblioteca dei ragazzi. Ora c'è solo un muro a dividere il rogo dall'ingresso del parco di Monte Claro. Mentre le squadre dei vigili del fuoco sono ancora impegnate a spegnere il rogo, la strada risulta tuttora bloccata dalle forze dell'ordine. Nel frattempo nell'aria si è diffuso un odore acre e il fumo si è fatto più scuro a causa, secondo quanto appreso, dalla combustione del polietilene. Tra le sterpaglie, infatti, erano stati riposti dei tubi di plastica che sono stati distrutti dalle fiamme.

BORTIGALI - Un grosso incendio è scoppiato in tarda mattina a Bortigali, nel centro Sardegna, e sta impegnando, oltre alle squadre a terra, tre canadair ed un helitanker della protezione civile nazionale e tre elicotteri del servizio antincendio della Regione Sardegna. Le fiamme, sospinte dalle raffiche di vento di maestrale che hanno raggiunto anche i 30 nodi, stanno dando filo da torcere ai volontari ed agli uomini del Corpo Forestale ed Ente Foreste che stanno operando sul posto coordinati dal centro operativo regionale e dall'ispettorato di Nuoro. Ancora è presto per capire quanta superficie boschiva e macchia mediterranea sia stata divorata dal rogo. Una stima dei danni potrà essere effettuata solo dopo le bonifiche dell'area.

GUSPINI E VILLAPUTZU - I mezzi aerei della protezione civile nazionale sono dovuti intervenire anche a Guspini, nel Medio Campidano, dove stanno operando da poco prima delle 13 anche due elicotteri regionali, e a Villaputzu, nel sud-est dell'Isola, dove sono al lavoro anche tre elicotteri.

Martedì 09 agosto 2011 16.26

E' tutto inutile, apparentemente: forse si dovrebbero studiare misure che proibiscano e puniscano il fumo di sigaretta in auto, tanto per cominciare.
Poi si dovrebbero fare le fascie tagliafuoco più grandi e numerose e si dovrebbero obbligare i proprietari dei terreni a rispettare le misure di sicurezza, falciando i propri terreni.
Perché - invece - non si fa nulla?
Le misure di spegnimento costano comunque di più di qualsiasi misura preventiva: la Fauna e la Flora della Sardegna sono fragilissime e - una volta distrutte e andate in fumo - non sono più restituibili...
Tzinnigas Inserito il - 09/08/2011 : 15:21:18
Lo Stato dovrebbe pignorare tutto ciò che risulta di proprietà del piromane Piras (analogo trattamento per tutta la genia dei piromani) per far fronte, almeno in parte, alle spese ed al danno che ha arrecato col suo gesto... In cambio, lo Stato, gli fornisce un alloggio ed il vitto...(un tetto nelle patrie galere e pane e acqua a vita)
maurizio feo Inserito il - 09/08/2011 : 14:33:41
Gli agenti del Nucleo investigativo del Corpo Forestale hanno arrestato la notte scorsa Francesco Piras, 70 anni, di Selegas ma residente a Monserrato, colto in flagranza di reato mentre appiccava un incendio in località Is Argiolas, fra Monserrato e Cagliari.

Il fatto è avvenuto dopo le 21:30 mentre gli agenti erano impegnati in un servizio di controllo nella zona, proprio dove da giorni si era verificata una serie ripetuta di incendi. Hanno visto Piras mentre, con un accendino, innescava le fiamme in un campo di stoppie per poi allontanarsi verso la propria abitazione. L'incendio, che ha interessato una superficie di circa cinque ettari di sterpaglie, è stato spento da due squadre di volontari e Vigili del fuoco.

L'arresto è stato effettuato in una giornata difficile sul fronte degli incendi che hanno interessato varie zone della provincia: a Teulada, in zona Tuerra e a Serrenti in località Santu Miali, quest'ultimo originatosi dalla linea elettrica e dovuto alla rottura della giuntura di un condotta di media tensione. Anche oggi, agevolati dal forte vento di maestrale, due rilevanti incendi: a Castiadas in località Villa Rey, e ad Assemini, dove, anche in questo caso, si sarebbe trattato della rottura di un cavo di una condotta della linea elettrica di bassa tensione.

Sino ad oggi gli incendi che hanno interessato la provincia di Cagliari e del Medio campidano sono stati complessivamente 701 con una superficie di 100 ettari di bosco e 4.000 ettari fra campi incolti e coltivati andati distrutti. Sinora sono 25 le persone denunciate per incendio colposo e nove gli indagati per incendio doloso, di cui quattro minorenni.

Martedì 09 agosto 2011 13.06
Paola Sirigu Inserito il - 04/08/2011 : 11:52:51
La questione incendi rientra in un contesto molto più ampio riguardante la tutela dell'ambiente. E' innegabile che i sardi amino la loro terra, ma é altrettanto innegabile che non facciano il possibile per preservarne le bellezze naturalistiche. Basta muoversi appena per l'isola e vedere segni di incuria e degrado. Cultura ambientale, educazione, sensibilità, cosa manca? In questo momento mi vengono in mente certi paesini austriaci, perfetti, dove gli abitanti sono educati a non gettare per terra nemmeno una cartina. Che dire, forse l'amore dei sardi per la loro terra è più di forma che di sostanza. Ovvio che non generalizzo, ma dal contesto globale è questa l'impressione che se ne trae. Incendi ne vedo tutti i giorni, ieri ce n'era uno di grosso nei pressi di Calasetta e oramai vedere del fumo non fa più effetto. Tristezza!
maurizio feo Inserito il - 26/07/2011 : 11:08:58
Ancora e sempre: identiche le cause, uguali gli effetti, medesima e totale assenza di misure preventive.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/
Non c'è soluzione, davvero, davvero?
maurizio feo Inserito il - 21/07/2011 : 16:40:13
Ma non dovremmo litigare: dovremmo spremerci le meningi per formulare proposte, trovare rimedi e misure preventive.
Litigare non serve alcuno scopo, purtroppo.
Anche ammesso che si dicano fesserie: le fesserie, quando sono solo scritte così - tra amici - non uccidono irrimediabilmente piante, animali e persone.
Gli incendi, invece, sì.
La Sardegna è un'isola.
Le sue risorse sono limitate, appunto perché si tratta di un ecoambiente limitato, insulare.
Proteggerle è imperativo.
Dovremmo tentare di farlo, di parlarne con tutti, di rendere "di primo piano" il problema, per i mezzi di comunicazione e per tutte le autorità preposte.

Che ne dite - per favore - di criticare (anche negativamente!) in qualche modo la mia idea della lettera di richiesta di risarcimento ai Comuni inadempienti?
janasbi Inserito il - 21/07/2011 : 12:29:43
Nevathrad ha scritto:

laier ha scritto:
canadair,elicotteri, e relativi piloti ecc vengono pagati in base alle ore lavorate...quindi più incendi = più soldi!
io cerco di non crederci!


Il mio contratto lavorativo prevede un tot ore giornaliere, diciamo 6 tanto per dire, se per eventi improvvisi sono costretto a lavorare per 10 ore, porca miseria, avrò diritto sì o no alla retribuzione straordinaria????????? e lavorando nelle condizioni di rischio in cui lavorano le persone che spengono gli incendi con i mezzi aerei... o nel cielo all'interno di elicotteri, canadair ecc. ci sono degli ologrammi? Penso che tra gli addetti ai lavori siano quelli che hanno meno interesse ad appiccare incendi, visto che hanno un introito sicuro e basta una manovra impropria ci rimettono in prima persona.
A chi se ne esce con queste perle di saggezza darei l'impiccagione tre volte al giorno, prima o dopo i pasti a scelta del medico curante...


a volte la gente parla o scrive senza accendere la materia grigia tanto di cappello ai piloti di canadair per il loro pericoloso lavoro

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