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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Zio Eu Inserito il - 13/05/2009 : 08:34:07
AIUTO!!!!! FERMATELIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!

Da "La Nuova Sardegna" del 13.05.2009

Cala Sisine
ruspe al lavoro
ora la strada
arriva al mare
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
sarrabus72 Inserito il - 21/05/2009 : 14:59:00
Quoto !
spigola Inserito il - 21/05/2009 : 14:54:48
E ti pare poco l'essere sempre puntuale nell'informarci?
Paradisola Inserito il - 21/05/2009 : 14:53:22
Veramente io non avrei fatto niente
spigola Inserito il - 21/05/2009 : 14:48:24
Grazie Domenico, grazie.
sarrabus72 Inserito il - 21/05/2009 : 14:42:37
Anche se contro la furia della natura non possiamo fare niente ... ecco una bella notizia ... complimento per l´efficienza, devo dire che si sono mossi davvero tempestivamente a verificare che le nostre paure fosseró infondate !!
Paradisola Inserito il - 21/05/2009 : 14:17:10
Cala Sisine : intervento di ripristino ambientale corretto da parte del comune di Baunei
Ufficio stampa Legambiente Sardegna


A seguito di diverse segnalazioni di escursionisti sui lavori eseguiti nella codula di Sisine la Legambiente ha deciso di verificare direttamente la situazione e svolgere un sopralluogo nell’area sabato 16 maggio. Hanno partecipato per Legambiente il presidente Regionale Vincenzo Tiana con il responsabile del circolo Ogliastra Vittorio Loddo, per il Comune di Baunei l’assessore all’ambiente Ariano Barca e per la Provincia Ogliastra l’assessore all’ambiente Luigi Lai. Dopo un incontro in Municipio con il Sindaco di Baunei Salvatore Lai che ha messo a disposizione i documenti autorizzativi e prescrittivi della Regione e del Corpo Forestale ci si è recati nell’altopiano di Golgo da dove è iniziata la visita nella codula che si è protratta per tutta la giornata.

Si è potuto constatare:
L’evento alluvionale dello scorso 27-28 novembre,provocato da una pioggia di straordinaria intensità, è stato di carattere eccezionale e devastante per il territorio con tracce evidenti della violenta erosione e trasporto solido di materiale di diversa pezzatura dalla ghiaia ai grossi massi di calcare;
La profonda erosione, che ha inciso anche per alcuni metri, ha messo a nudo la roccia sottostante,con segni evidentissimi dello stato preesistente dei luoghi e modificato il paesaggio della codula che ha sostituito il verde della vegetazione ripariale con il bianco della immensa distesa di pietra calcarea;
In alcuni tratti la piena del torrente ha raggiunto anche i dieci metri di battente;
L’alluvione ha sradicato migliaia di alberi, anche di alto fusto, e trasportato una ingentissima catasta di tronchi fin sulla spiaggia come è evidente anche a distanza di sei mesi;
Il Comune di Baunei ha operato due interventi autorizzati dalla Regione: il ripristino della carrareccia da Golgo fino a pran’e murta e l’apertura di un cantiere provvisorio da pran’e murta fino alla spiaggia per poter rimuovere le cataste di legname portate dall’alluvione;
Il Cantiere ha operato dal 5 marzo al 10 aprile scorso e poi è stato chiuso e bloccato l’accesso con dei grossi massi, una sbarra ed un canalone trasversale per impedire il transito anche dei mezzi di motocross;
Sono in corso i lavori di ripristino del locale di ristoro, totalmente allagato dall’alluvione, che continuerà a rifornirsi via mare, mentre è stata completamente erosa l’area circostante tanto da rimettere in vista il piano di carico del carbone vicino alla spiaggia.
A seguito della prescrizione regionale il comune ha assunto l’impegno di non concedere alcuna deroga di transito oltre pran’e murta in attesa che si riprenda l’assetto naturale.
A conclusione del sopralluogo il Comune e Legambiente hanno deciso di organizzare la manifestazione spiagge pulite a Cala Sisine per il prossimo 31 maggio perchè tutti possano vedere la situazione e contribuire fattivamente al ripristino della bellissima spiaggia.
Zio Eu Inserito il - 21/05/2009 : 09:23:41
baragiones ha scritto:

Dispiace leggere queste notizie... Si sa come vanno poi le cose, ciò che è provvisorio diventa definitivo, ciò che è abusivo diventa "condonato". Se i politici non sono lungimiranti e non capiscono quanto può esser dannoso un gesto simile, non abbiamo speranza... Purtroppo i sindaci sono l'espressione di chi li ha messi lì a governare.
Ma io dico: non è turismo quello degli escursionisti a piedi e quello dei barconi? che bisogno c'è di strade che arrivano a 10- 100- 200 mt. da una delle spiagge più belle dell'isola?
Sfruttare le bellezze della natura si può e si deve visto che costituiscono una delle poche risorse sarde, ma con criterio... dunque preservandole.
Io ho visto in un'altra zona dell'isola, a Bosa, un privato che ha acquistato dei terreni in prossimità di tre spiaggette. Ha fatto una strada sterrata dove non c'era, ha alzato dei muretti che chiudono i vecchi sentieri di accesso a piedi, ha costruito un punto di ristoro (che diventa sempre più grande) e ha ottenuto questo risultato: ha monopolizzato le spiagge, le auto arrivano a 10 metri dalla sabbia, lui incassa per l'accesso alla strada e al parcheggio delle auto e dal bar.
Ora i luoghi sono irriconoscibili, prima si arrivava a piedi (con una breve camminata), la natura era incontaminata, ora si arriva in una sorta di mega campo nomadi costellato tettoie di varie forme e dimensione.
Il tutto nel nome di cosa? di quale turismo? del turismo dei "mandroni" mi sembra. Queste inizitive non arricchiscono la comunità ma la impoveriscono. I miei figli non vedranno mai quelle spiagge nella loro originaria bellezza.



Il mio cuore piange! Aridatece il calvo di Sanluri!!!
baragiones Inserito il - 19/05/2009 : 01:50:15
Dispiace leggere queste notizie... Si sa come vanno poi le cose, ciò che è provvisorio diventa definitivo, ciò che è abusivo diventa "condonato". Se i politici non sono lungimiranti e non capiscono quanto può esser dannoso un gesto simile, non abbiamo speranza... Purtroppo i sindaci sono l'espressione di chi li ha messi lì a governare.
Ma io dico: non è turismo quello degli escursionisti a piedi e quello dei barconi? che bisogno c'è di strade che arrivano a 10- 100- 200 mt. da una delle spiagge più belle dell'isola?
Sfruttare le bellezze della natura si può e si deve visto che costituiscono una delle poche risorse sarde, ma con criterio... dunque preservandole.
Io ho visto in un'altra zona dell'isola, a Bosa, un privato che ha acquistato dei terreni in prossimità di tre spiaggette. Ha fatto una strada sterrata dove non c'era, ha alzato dei muretti che chiudono i vecchi sentieri di accesso a piedi, ha costruito un punto di ristoro (che diventa sempre più grande) e ha ottenuto questo risultato: ha monopolizzato le spiagge, le auto arrivano a 10 metri dalla sabbia, lui incassa per l'accesso alla strada e al parcheggio delle auto e dal bar.
Ora i luoghi sono irriconoscibili, prima si arrivava a piedi (con una breve camminata), la natura era incontaminata, ora si arriva in una sorta di mega campo nomadi costellato tettoie di varie forme e dimensione.
Il tutto nel nome di cosa? di quale turismo? del turismo dei "mandroni" mi sembra. Queste inizitive non arricchiscono la comunità ma la impoveriscono. I miei figli non vedranno mai quelle spiagge nella loro originaria bellezza.
spigola Inserito il - 15/05/2009 : 14:50:39
Adesso tutto molto più chiaro, ti ringrazio. Beh! Qui la cosa si mette male allora!
Janahome Inserito il - 15/05/2009 : 13:00:40
spigola ha scritto:

Janahome ha scritto:

Allora,
mettiamo in ordine le idee, visto che una persona a me cara ha fatto questa escursione giusto domenica scorsa:
la strada c'è (ma c'era anche l'anno scorso), interrotta da due massi: devi percorrere il tratto finale (15 minuti in tutto) a piedi. Quindi parcheggi lontano. (Il "parcheggio" di solito è a plan'e murta, è cambiato?)
Lo scopo è soprattutto "far arrivare" i viveri al bar-ristorante di Cala Sisine, che a quanto pare riaprirà. (I viveri ci arrivavano anche l'anno scorso, basta un fuoristrada)
Importante: per accedere alle coste del Comune di Bunei, si deve pagare UN EURO.
Chi di dovere, guide per le escursioni, che si preoccupa sempre di rispettare e far rispettare i vincoli e il territorio, ha detto Ok per pagare, ma non ci sta affatto se si accede via terra senza controllo!
Pensate che questi ragazzi si organizzano per far trovare le riserve di acqua durante il tragitto a chi fa il sentiero, in modo da evitare che gli escursionisti non si carichino di pesi in più: una cortesia evidentemente, fatta da gente che ovviamente avrà anche il suo tornaconto, ma che rispetta comunque l'ambiente e bada a farlo rispettare.
Ora, se i vandali che accedono comodamente via terra con l'auto, rompono queste preziose bottiglie del tragitto, (non capisco il senso di questa frase) possiamo immaginare cosa accade alla spiaggia e dintorni quando la stagione è in piena???




Spigola...
- La strada è stata allargata con la ruspa.
- Da quanto mi hanno riferito il parcheggio ora è + avanti, i massi almeno li hanno inseriti per non arrivare direttamente in spiaggia col mezzo.
- Il bar-ristorante di fatto era un "abuso": ora dovrebbe essere legale, visto che il Comune ci ha fatto la strada ufficiale per raggiungerlo.
- Le bottiglie rotte?
Scusa, chi fa trekking è attrezzato, ma in accordo con le guide, c'è chi lascia per "educazione e cortesia" provvista di acqua per permettere a tutti di non caricarsi come muli: il risultato è stato che i contenitori sono stati barbaramente rotti... c'è una bella "etichetta" che rispettano gli escursionisti, evidentemente basta poco xchè i vandali prendano il sopravvento!
Disapprovo sta cosa, bastavano i barconi!

Zio Eu Inserito il - 15/05/2009 : 11:19:05
Un euro, o magari due o cinque, avrebbero dovuto farlo pagare a tutti quelli che arrivano in barcone a parziale risarcimento del danno che procurano a quel pezzo di paradiso in terra. Ricordo che la prima (e unica) volta che andai a Cala Sisine, la prima cosa che notai fu un gran puzzo di carburante che veniva dal mare. Hai voglia a dire che non abbiamo bisogno di nessuno che ci cali le regole o o piani paesaggistici dall'alto tesi a salvaguardare la risorsa Sardegna, tanto all'ambiente ci pensiamo noi visto che l'abbiamo sempre fatto. Appunto!
crytek Inserito il - 15/05/2009 : 10:03:33
Ma che brutta notizia sto leggendo!!!!!la mia adorata cala sisine raggiungibile con una strada,,,,,mahahahahha
spigola Inserito il - 15/05/2009 : 09:10:36
Janahome ha scritto:

Allora,
mettiamo in ordine le idee, visto che una persona a me cara ha fatto questa escursione giusto domenica scorsa:
la strada c'è (ma c'era anche l'anno scorso), interrotta da due massi: devi percorrere il tratto finale (15 minuti in tutto) a piedi. Quindi parcheggi lontano. (Il "parcheggio" di solito è a plan'e murta, è cambiato?)
Lo scopo è soprattutto "far arrivare" i viveri al bar-ristorante di Cala Sisine, che a quanto pare riaprirà. (I viveri ci arrivavano anche l'anno scorso, basta un fuoristrada)
Importante: per accedere alle coste del Comune di Bunei, si deve pagare UN EURO.
Chi di dovere, guide per le escursioni, che si preoccupa sempre di rispettare e far rispettare i vincoli e il territorio, ha detto Ok per pagare, ma non ci sta affatto se si accede via terra senza controllo!
Pensate che questi ragazzi si organizzano per far trovare le riserve di acqua durante il tragitto a chi fa il sentiero, in modo da evitare che gli escursionisti non si carichino di pesi in più: una cortesia evidentemente, fatta da gente che ovviamente avrà anche il suo tornaconto, ma che rispetta comunque l'ambiente e bada a farlo rispettare.
Ora, se i vandali che accedono comodamente via terra con l'auto, rompono queste preziose bottiglie del tragitto, (non capisco il senso di questa frase) possiamo immaginare cosa accade alla spiaggia e dintorni quando la stagione è in piena???

Janahome Inserito il - 14/05/2009 : 22:10:21
Allora,
mettiamo in ordine le idee, visto che una persona a me cara ha fatto questa escursione giusto domenica scorsa:
la strada c'è, interrotta da due massi: devi percorrere il tratto finale (15 minuti in tutto) a piedi. Quindi parcheggi lontano.
Lo scopo è soprattutto "far arrivare" i viveri al bar-ristorante di Cala Sisine, che a quanto pare riaprirà.
Importante: per accedere alle coste del Comune di Bunei, si deve pagare UN EURO.
Chi di dovere, guide per le escursioni, che si preoccupa sempre di rispettare e far rispettare i vincoli e il territorio, ha detto Ok per pagare, ma non ci sta affatto se si accede via terra senza controllo!
Pensate che questi ragazzi si organizzano per far trovare le riserve di acqua durante il tragitto a chi fa il sentiero, in modo da evitare che gli escursionisti non si carichino di pesi in più: una cortesia evidentemente, fatta da gente che ovviamente avrà anche il suo tornaconto, ma che rispetta comunque l'ambiente e bada a farlo rispettare.
Ora, se i vandali che accedono comodamente via terra con l'auto, rompono queste preziose bottiglie del tragitto, possiamo immaginare cosa accade alla spiaggia e dintorni quando la stagione è in piena???
spigola Inserito il - 14/05/2009 : 17:12:56
Le foto dei detriti in spiaggia le abbiamo già viste nel forum. Non è che qualcuno può fare l'inviato speciale ed andare dentro la codula per fare le foto dello scempio? Meglio avere qualcosa di più tangibile. Io so che ogni anno il comune mette in sesto i sentieri e altri luoghi del suo vasto territori, con spese non indifferenti, che difatti ha deciso di finanziare col biglietto da 1 euro per l'accesso ad alcune spiagge.

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