V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
milly73 |
Inserito il - 19/12/2013 : 18:09:34 Mi farebbe piacere se facessimo una "raccolta" degli usi che facevano i nostri nonni e nonne delle piante che crescono spontanee nella nostra Isola.
L'idea mi è venuta visitanto la Casa Museo a Orgosolo. Mentre aspettavo di visitare la casa, vari "tavolini" hanno attirato la mia attenzione, da li la scoperta (per quanto mi riguarda) degli usi della Ferula. Conoscevo questa pianta solo per le sue proprietà tintorie e che alcuni, senza sapere che è una pianta tossica, la usava per la pesca di frodo delle anguille.
Il nome in sardo è Feurra, pianta perenne a fusto robusto alto fino a tre metri, che secca nel periodo estivo. Il fusto secco e leggero della Ferula viene utilizzato per costruire sgabelli, bastoni e cavallini per giocare i bimbi. Dal momento che sono una gran curiosona sono andata alla ricerca della ferula per realizzare uno sgabello. Il periodo migliore per la raccolta è l'estate, anche io se io ho tagliato il fusto a fine ottobre.
armata di Santa pazienza ho tagliato il fusto della ferula in parti uguali
per l'assemblaggio non volevo mettere le viti ma usare i rametti piccoli e sottili ma l'intento non è andato a buon fine, quindi ho preferito agevolarmi il compito.
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8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Anto |
Inserito il - 29/12/2013 : 19:43:58 ...belle cose Milly...anche io ho a casa cesti fatti da mani artigiane....mani che io non ho ereditato affatto !!!! Per me una chitarra basta e avanza...ma che ce vuoi fà ??? Comunque bravissima. PS E' uscito l'ultimo nato dell'ILISSO. Indovina il titolo ........"INTRECCI"...di cosa mai parlerà ? Dagli una occhiata, credo sia molto interessante. Bacioni Milly....a. |
milly73 |
Inserito il - 27/12/2013 : 14:49:42 Grazie mille Turritano .
Avrebbe fatto piacere anche a me completare la lavorazione del cestino.... Ho potuto fare le foto grazie ad un amico di famiglia, sicuramente ha altri impegni per mostrarmi il seguito. Tanto io non mi arrendo . |
Turritano |
Inserito il - 25/12/2013 : 20:47:06 | milly73 ha scritto:
.... Quel che mi dispiace di più è che stiamo perdendo le nostre tradizione.
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Purtroppo è vero, stiamo perdendo tutto in Sardegna, persino la Lingua e la nostra inimitabile identità Comunque è un'ottima iniziativa la tua, Milly, e tutto ben documentato, ma se tu potessi completare la documentazione della lavorazione del cestino sarebbe una gran bella cosa Per le canne, con le quali una volta si faceva anche la intelaiatura dei tetti, anche io sapevo che il periodo migliore per la raccolta è l'Inverno, meglio in Gennaio. Anche mio suocero faceva i cestini (sas pischedhas), per diletto, con canne ed olivastri, poi li regalava alle figlie. La ferula, in sardo ha diversi nomi. L'olivastro (s'ozastru) e pressoché simile all'olivo (è l'olivo selvatico) cresce spontaneo anche nel mio terreno: se dovessi lasciare le piantine, adesso sarebbe una selva di olivastri
Olivastro millenario (o quasi) a qualche km dal mio terreno
Turritano
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milly73 |
Inserito il - 23/12/2013 : 18:13:20 Grazie Maria . Quel che mi dispiace di più è che stiamo perdendo le nostre tradizione. |
maria |
Inserito il - 20/12/2013 : 13:11:38 Wauuuuuuuuuuuuuuuu che bel sgabello che ti sei fatta Mi ricordo di aver avuto fatto dal mio babbo una culla per la mia bambola e mio fratello un fucile fatto proprio con pianta di ferula Prima si che ci si divertiva con tutti i giocatoli che erano creati dai nostri genitori adesso piu hanno meno son contenti Un cione coro meu |
milly73 |
Inserito il - 19/12/2013 : 19:09:31
Alcune foto dei cesti di canna ultimati
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milly73 |
Inserito il - 19/12/2013 : 19:04:17 La Canna comune è una pianta perenne dal fusto lungo, cavo e robusto, che cresce generalmente in macchie formate da un numero abbastanza consistente.
La canna è ricercata per la realizzazione dei cesti. La canna viene raccolta recidendola alla base, il periodo migliore per la raccolta è quello invernale, quando il ciclo vegetativo è fermo. I cestinai, lavoro prettamente maschile (anche se ho visto donne molto brave all'opera), una volta tagliate le canne, le puliscono dalle foglie, dagli eventuali rametti laterali e con una lama le lisciano un pò i nodi. Si spacca la canna in quattro, aiutandosi con due rametti da inserire a croce nello spacco. IL fusto sottile e flessibile è ridotto in strisce, sino ad ottenere un totale di otto listellini.
Sull'olivastro so pochissimo, se qualcuno può descrivere la pianta a me fa piacere In questa foto pronto per l'intreccio, mi hanno spiegato che va solo ripulito dalle foglioline, se notate alla destra della foto si vede l'olivastro ancora da pulire, a sinistra pronto all'uso
Alcune fasi della lavorazione dei cesti
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milly73 |
Inserito il - 19/12/2013 : 18:11:47 Pensavo fosse complicato, invece in poco più di un'ora avevo quasi completato il mio sgabello
et voilà un altro "pezzo" sardo fa bella mostra di se !
Piccola ma doverosa raccomandazione, se volete provarci ben venga, ma per favore non estirpate le piante alla radice ! |
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