V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Ammutadori |
Inserito il - 27/03/2008 : 17:14:22 Cari amici, il portale Tiscali Viaggi ci ha dedicato un articolo.... inutile dire che siamo felicissimi... Potete leggerlo al seguente indirizzo in cui sono presenti anche delle splendide immagini fatte da Bartolomeo.
http://viaggi.tiscali.it/articoli/0...eri_987.html
commentate numerosi ^_^ baci e abbracci a tutti |
4 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Lu Sassaresu |
Inserito il - 03/06/2008 : 13:34:44 L'articolo è buono. |
UtBlocc |
Inserito il - 16/05/2008 : 08:18:26 postato da Mare Nostrum Arte - Cultura - Spettacolo Commenti ( 0 )
Antichi rimedi sardi Tradizionalmente, in Sardegna, come rimedio per l?influenza si beveva il vino bollito, oppure, si metteva zucchero e caffe? nelle braci e si inalava il fumo. L?infuso di foglie di eucaliptus, era il rimedio naturale per la febbre. L?infuso di malva (sa narbedda) con latte e zucchero veniva considerato un rimedio efficace per il mal di gola e per la pressione alta era utile il succo bollito della calcatreppola (s?arrexi de su cadattu). Esseri leggendari: Janas: erano le fate che abitavano ?le domus de janas?: le tombe scavate nella roccia. Erano piccolissime creature, dalla pelle bianca, che uscivano solo di notte ed erano abili in ogni lavoro domestico. Secondo la leggenda possedevano un immenso tesoro e tessevano pregiate stoffe con un telaio d?oro. Durante il lavoro cantavono un suadente canto che dava conforto ai viaggiatori. Le loro ricchezze erano conservate dentro una cassa uguale ad altre che contenevano le ?muscas maceddas?custodi del tesoro. Erano orribili creature con un occhio solo, avevano la testa simile a quella di una pecora, delle ali e un pungiglione velenoso nella coda. Sa Filonzana: è ritenuta la Parca sarda che fila col fuso il filo del destino di tutti, che conosce e che è nelle sue mani. E?una maschera tipica del carnevale sardo, cattiva e ambigua, ha una gobba ed è vestita di nero. Conosce e spesso decide della sorte degli uomini col suo filo che, tutti temono, potrebbe spezzarsi. E? rispettata ma non gradita e la gente ha paura di lei. Nella notte di capodanno pare che sa Filonzana seguisse i ragazzi per una questua di frutta secca e dolciumi per ogni casa del paese garantendone la buona riuscita. Sùrbiles: erano le donne vampiro che di notte , fra la mezzanotte e le tre, andavano a succhiare il sangue dei neonati dalla fontanella del cranio. Per arrivare alle camere delle vittime, si trasformavano , a seconda della tradizione, in mosca, gatto, uccello, fumo o gomitolo. La trasformazione avveniva grazie ad oli vegetali , a pozioni magiche a base di sangue, grasso di cadavere o bacche di ginepro. In certe zone si riteneva che le donne nate il 24 dicembre e le settime figlie femmine erano destinate a diventare streghe vampiro. Per tenere lontane le Sùrbiles si usavano degli amuleti da mettere vicino alla culla del neoneto: una scopa , dei coltelli, un treppiede, un mazzo di foglie di issopo e arancio. In alcune zone si usava tappare le fessure delle finestre o della porta con la cera vergine, in altre si usava mettere un paio di scarpe a capo del letto da abbinare ad un fazzolettoda testa da mettere ai piedi del letto. Si pensava, inoltre, che l?unico santo in grado di contrastare il potere delle streghe vampiro fosse San Sisinno e che il bambino che portava il nome del santo fosse immune. Panas: erano gli spiriti delle donne morte nel parto, che erano condannate a restare sulla terra con le stesse sembianze che avevano da vive e lavare i panni del bambino morto per un periodo compreso fra i due e i sette anni. Mentre lavavano i panni dall?una di notte fino alle tre cantavano una tristissima ninna nanna. Erano condannate a non parlare e a non interrompere il lavoro per non dover ricominciare il tempo della penitenza. Credenze e tradizioni Il pane ha sempre avuto una grande importanza in Sardegna. Tenuto conto che e? sempre stato l?alimento principale dei sardi, questi ne avevano un grande rispetto, tanto che in un banchetto doveva essere maneggiato con molta cura e prima di buttarlo si faceva il segno della croce. Il vino doveva essere servito tenendo la bottiglia o la caraffa con il dorso della mano rivolta verso l?alto. Versare il vino in modo diverso significava tradimento. Il maiale in Sardegna e? sempre stato simbolo di benessere e buon auspicio, mentre il sedano e? sempre stato considerato afrodisiaco. Un vero e proprio rito antico e? la tosatura della pecora ? sa tundimenta?. Consiste nel liberare le pecore dal manto invernale utilizzando delle arcaiche forbici. A Funtana Santa di Bonorva doveva svolgersi il rito ?dell?ordalia? o giudizio divino: chi era accusato di furto veniva portato a questa fonte, dove e? stato portato alla luce un recinto gradonato ad anfiteatro, per essere giudicato dalla divinita?. Il presunto colpevole doveva superare una prova che avrebbe rivelato la verita? sul furto: l?occhio dell?accusato veniva bagnato con l?acqua della fonte, dietro cui si celava la divinita?. Se l?accusato era colpevole diventava cieco altrimenti aveva un incremento della vista per effetto dell?acqua magica. Aristotele parla nella ? Fisica? del rito sardo ?dell?incubazione? (incubare=dormire) che consisteva nel dormire presso le tombe degli avi in modo tale da liberarsi dalle ossessioni grazie all?aiuto e ai consigli dei morti che attraverso il sonno comunicavano con i vivi. Questo rito sardo si svolgeva probabilmente davanti alle tombe collettive protostoriche: le tombe dei giganti che tuttoggi vengono visitate da alcuni perche? considerate depositarie di influssi benefici.
Curiosando....e navigando ho trovato questo a dir poco da brivido
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Bartolomeo |
Inserito il - 03/04/2008 : 19:06:19 | Nuragica ha scritto:
Complimenti Ammutadori.. Ho inserito un piccolo commento all'articolo.. Chiediamo a Bartolomeo di inserire qualche bella foto anche nella sezione archeologia di paradisola??
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leggo solo ora.. :-) perchè no.. non pensavo si potesse |
Nuragica |
Inserito il - 27/03/2008 : 20:21:12 Complimenti Ammutadori.. Ho inserito un piccolo commento all'articolo.. Chiediamo a Bartolomeo di inserire qualche bella foto anche nella sezione archeologia di paradisola?? |
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