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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
mallygiorgia Inserito il - 06/01/2008 : 16:25:35
Sas janas sono le fate della Sardegna. Sono donne bellissime, dotate di poteri magici.
Vestono di rosso e possiedono grandi ali di farfalla.
Alcune di esse sono ricche, altre povere.
Le ricche passano il loro tempo a custodire le loro ricchezze e a tessere con telai d'oro preziosi tessuti.
Le povere,invece, vivono pressoche' nei boschi, vestite di stracci, e sono alla continua ricerca di bacche di cui sono golosissime.
Adorano le pietre prezione e gli oggetti d'oro sopratutto anelli e bracciali.
Abitano in grotte scavate nelle rocce ed escono di notte perche' il sole con la sua luce rovina la loro pelle di luna.
Quando la notte, esce una jana, il bosco e' pervaso da una luce crepuscolare e irreale.
La leggenda narra che una jana viveva nei pressi di Orgosolo e spesso veniva vista cavalcare un cavallo bianco.
Gli abitanti cercarono per molto tempo di seguirla per trovare il suo oro ma invano.
Infatti lei utilizzava dei passaggi del sottosuolo che erano noti solo ai folletti e agli elfi.
Solo due bimbi, aiutati da un vecchio saggio, riuscirono a trovare la grotta della fata e un giorno vi si recarono portandole in dono un agnellino e un capretto.
Sa jana che adorava i bimbi, si commosse della loro poverta' e regalo' loro una pentola d'oro, dopo essersi fatta promettere che non avrebbero mai rivelato il suo domus....

...Mally



8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
sarda4ever Inserito il - 10/01/2008 : 17:39:54
Brave Mally ed Ela affascinanti queste storie di fate.

S4E
ri.paola Inserito il - 10/01/2008 : 17:17:00
Ma che belle queste storie
Ammutadori Inserito il - 10/01/2008 : 16:37:03
nu.. le Janas

Saludi e Trigu
http://www.contusu.it
http://www.3stops.com
http://www.flickr.com/photos/amuttau
http://www.myspace.com/contus_antigus
Ela Inserito il - 10/01/2008 : 15:02:57
Ammutadori ha scritto:

quest'anno devo riuscire a salire sul monte Oe....

Saludi e Trigu
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Vuoi cercare il tesoro?

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mezus terra senza pane, che terra senza justizia .


Ela
Ammutadori Inserito il - 10/01/2008 : 14:44:48
quest'anno devo riuscire a salire sul monte Oe....

Saludi e Trigu
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http://www.myspace.com/contus_antigus
Ela Inserito il - 09/01/2008 : 15:55:53
Le fate di Monteoe

Nel tempo antico c'era sul colle di monteoe, uno splendido palazzo, abitato dalle fate.
Queste erano fanciulle bellissime provviste di ali tanto da sembrare angeli.
Potevano passare dappertutto e durante la notte scendevano a Pozzomaggiore e giravano nel paese.Entravano dappertutto dal buco delle serrature o dalle finestre quando la gente dormiva.Se vedevano una persona che a loro piaceva , la svegliavano dolcemente e l'accompagnavano a monteoe rischiarando il loro cammino dato che il loro corpo emanava una grande luce.:Giunte al palazzo mostravano alla persona prescelta le immense ricchezze:.Forzieri pieni di gioielli, pietre preziose e monete d'oro.Stoffe preziose che le fate tessevano con le loro mani.Le persone strabuzzavano gli occhi davanti a tanta ricchezza ed erano tentati di tuffarci le mani, ma non potevano toccare nulla altrimenti le fate li carbonizzavano..Non sapevano che per poter avere il tesoro, dovevano tornare quando le fate non c'erano e portare con se un rosario o un oggetto benedetto per spezzare l'incantesimo. Ora il palazzo non c'è più, ma il tesoro si, nascosto sul colle di Monteoe, ancge se nessuno riesce a trovarlo .
(Dolores Turchi)

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mezus terra senza pane, che terra senza justizia .


Ela
Ela Inserito il - 08/01/2008 : 22:08:14
La fata del Sinis

Si racconta che un vecchio contadino di cabras, volendo diventare ricco si recò presso un Nuraghe, dove abitava una Jana .Questa lo volle accontentare. Salì sopra il Nuraghe, prese un pugno di grano e lo sparse sul terreno.
Appena i chicchi toccarono terra, si trasformarono in tante mucche che subito si raddoppiarono perchè da ogni mucca nasceva subito un vitello nero.
Il contadino fu felice e subito si mise a pascolare il branco appena nato.
Credeva di essere già ricco, quando vide le mucche sparire ad una ad una. Pianse per la mala sorte e tornò dalla jana e si lamentò del fatto che le mucche erano scomparse nel nulla.
La fata lo ascoltò pazientemente e ripetè il prodigio spiegandogli come doveva fare per non farle svanire. Doveva toccarle ad una ad una e fare, sulla loro schiena, il segno della croce.
Il contadino seguì il consiglio e su ognuna fece il segno della croce e subito sul manto delle bestie si impresse una macchia bianca.
Da allora le mucche non scomparvero più, anzi si moltiplicarono perchè era stata recitata la preghiera della croce e perchè "vi avevano posto mano" avevano cioè fatto una magìa.
Le mucche che si vedono ancora oggi pascolare nel territorio del Sinis, con un segno bianco sul manto nero, si crede che discendano dalla mandria della jana.

(Dolores Turchi)

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mezus terra senza pane, che terra senza justizia .


Ela
Ela Inserito il - 08/01/2008 : 21:54:39
Portavano un fazzoletto ricamato che dalla testa scendeva sulle spalle.Spesso tessevano su telai d'oro e stendevano sui prati, al chiaro di luna, le loro splendide stoffe.
Andavano a svegliare, durante la notte, le persone cui volevano regalare i loro tesori,e talvolta emanando una luce intensa, si accostavano alla culla dei bimbi appena nati, decretandone il loro destino.
Se una persona veniva fatata nel bene, la sua vita trascorreva tranquilla e fortunata, ma se veniva fatata nel male, passava i suoi giorni, tra affanni, disgrazie e malattie.
Perciò gli uomini vedendo una persona sfortunata spesso moromoravano "Male vadada" , se invece la vita le sorrideva, si diceva"Bene vadada".
Se si voleva augurare del male a qualcuno si diceva " Mala jana ti hurrada" (cattiva fata ti corra dietro).Si distinguevano quindi le janas buone da quelle malefiche.
A Cabras si diceva che un tempo le janas scendevano dalla montagna del sinis e si recavano nel paese a chiedere il lievito, perchè la pasta col lievito delle fate non cresceva.
Ora non vengono più; si sono nascoste e tessono sotto terra e lavano le loro vesti nei fiumi sotterranei

( Da leggende e racconti popolari della sardegna di Dolores Turchi)

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mezus terra senza pane, che terra senza justizia .


Ela

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