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Nota Bene: Un immenso patrimonio culturale e tradizionale Sardo è il canto a poesia o gara poetica. La sua origine (non della gara ma dell'improvvisazione) si perde nella notte dei tempi. La gara vera e propria sul palco, pare sia nata a Ozieri nel settembre 1896 in occasione della festa in onore della Madonna del Rimedio. L'ideatore fu Antonio Cubeddu, famoso poeta locale nato a Ozieri nel 1863 e deceduto a Roma nel 1955 all'età di 92 anni. Fino ad allora la poesia era cantata o recitata nelle feste paesane, senza un palco, una giuria, un compenso economico e senza un invito ufficiale dagli organizzatori. In un ambiente prettamente maschile, cercarono fortuna, esibendosi sul palco anche due donne, Caterina Porcu di Ossi e Maria Farina di Osilo.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
tradizione Inserito il - 04/01/2008 : 18:39:46
Ciao a tutti, sono nuovo di Paradisola e ho visto diverse discussioni interessanti. Ho deciso di iscrivermi e di aprire una nuova discussione perchè vorrei sentire un vostro parere.
Non vi dirò di che paese sono ma vi racconto un po' la storia di cosa è successo alle tradizioni del nostro paese. Fino a 30 anni fa le tradizioni del ballo e del canto a tenore erano vive, e per vive intendo che non si limitavano a una rappresentazione della tradizione, ma erano proprio praticate. Poi c'è stato un periodo di buio di 5/10 anni. Nel frattempo però un anziano suonatore del paese continuava ad allietare le nostre feste con il suo ballo personale, che però rispecchiava pienamente tutte le caratteristiche del canto a tenore del paese e rappresentava il ballo del paese per eccellenza. Questo suonatore è venuto a mancare alla fine degli anni 90 e nessun altro in paese sapeva suonare quel ballo.
Ritornando però indietro con i tempi, dopo questo periodo buio di cui vi parlavo, dei gruppi di giovani formarono un gruppo folk e un gruppo di canto a tenore. Il gruppo folk inizialmente invitò l'anziano suonatore per insegnargli il ballo, poi per divergenze di punti di vista e per ragioni di spettacolo, l'anziano suonatore non andava più bene e fu scartato. Il gruppo iniziò allora ad inserire nei balli le coreografie più assurde e spettacolari, chiamando a suonare i suonatori più famosi della sardegna e facendogli quindi suonare un tipo di ballo comune a tutta l'area geografica della sardegna centrale. Inoltre il costume che realizzarono era una ricostruzione di alcuni costumi di recente utilizzo e con stoffe che non facevano parte della nostra zona, scartando del tutto, l'utilizzo dell'orbace nel costume femminile.

Il gruppo di canto a tenore invece si è basato su una registrazione da loro incisa dei pochi anziani che cantavano ancora rimasti in vita e da li è partito un iter di sconvolgimenti che discostano completamente il loro canto da quello che invece dovrebbe essere il tipo di canto del paese.

Ora è successo questo. Da circa 10 anni a questa parte, un gruppo di giovani, di cui anch'io faccio parte, ha approfondito la questione di questo metodo interpretativo che è stato applicato alla tradizione del paese e dopo una serie di ricerche approfondite, abbiamo riscoperto il vero ballo del paese. In particolare ho imparato nei minimi dettagli il ballo dell'anziano suonatore, utilizzando addirittura il suo organetto. Le nostre ricerche sul canto hanno portato alla luce vecchie registrazioni degli anni 50-60 di cui minimamente si sospettava l'esistenza.
Ora in paese siamo molto criticati, in quanto stiamo mettendo in discussione l'operato di 20 anni di attività di questi 2 gruppi. In particolare pensavamo all'istituzione di un nostro gruppo, con suonatore, tenore e ballerini e con un costume realizzato da importanti ricerche da noi intraprese. Pare che però tutto questo non sia possibile per colpa di tutte le antipatie alle quali stiamo andando incontro.

Se avete capito di che paese si tratta per favore non fatene menzione qui in pubblico e vi invito a comunicarmelo in privato o con una mail.

Se conoscete una situazione analoga e un metodo per poterla affrontare civilmente sono aperto ai vostri consigli.
Grazie
4   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
gordon Inserito il - 15/01/2008 : 13:49:47
ciao Tradizione, vedi in molti paesi della sardegna si conservano ancora le vecchie usanze e tradizioni, ma a portala avanti ci sono gente come noi che vuole riscoprire i valori etnici e culturali.Ma la gente come sempre non e mai contenta.Nel mio paese si organizza sos tre res la notte del 5 gennaio, una tradizione che va avanti da tantissimi anni. Ora per la prima sono uscite anche donne e bambini, immagina la reazione degli anziani che al posto di essere contenti che non si perda l'usanza si sono messi a criticare noi della pro loco questo e il ringraziamento dopo anni di lavoro
ma andiamo avanti lo stesso perchè secondo me non si possono fermare le tradizioni con l'ignoranza
laier Inserito il - 05/01/2008 : 11:59:59
ciao tradizione,
un discorso del genere è capitato pure al mio gruppo,che dopo varie ricerche del Presidente, a riproposto i costumi tradizionali. Il peggiori nemici sai chi sono stati?purtroppo i concittadini!
abbiamo avuto momenti di sconforto, attacchi vari dall'altro gruppo (poco) folk o da gruppi del territorio (che non cito per non creare ulteriori polemiche)che non hanno nulla di tradizionale!
la cosa più stupida che ci sentiamo dire è: mia nonna non si vestiva così...
neppure mia nonna,ma l'abito tradizionale non si ferma al 1900...
nonostante tutto siamo andati comunque avanti e abbiamo avuto tanti riconoscimenti di stima.
I documenti sono dalla nostra parte,fatti forte anche tu dei tuoi documenti e rendili più pubblici possibili!nessuno potrà contradirli! La storia non si può contradire con le chiacchere
non tenere il tuo sapere solo per te,gridalo ai 4 venti!
piano piano e con molta calma la vostra situazione cambierà
tradizione Inserito il - 05/01/2008 : 02:13:01
Mi inchino alla saggezza! Una risposta così non me l'aspettavo proprio! Hai centrato in pieno l'argomento andando a toccare le vere note dolenti della questione... hai azzeccato in pieno anche la mia situazione personale. Ti prego di contattarmi in via privata per capire se effettivamente c'hai preso anche con il paese.

Io continuerei pure, ma sono molto scoraggiato, sia dal troppo tempo perso dietro le ricerche, sia dal fatto che mi sono reso conto che molte persone del paese non meritano nemmeno. In effetti quello che cerco non è riconoscenza ma soltanto creare i presupposti per una crescita culturale e sociale comunitaria senza lotte e senza invidie.
Baballotto Inserito il - 04/01/2008 : 19:56:56
La storia che racconti purtroppo è molto comune a molti paesi e sopratutto paesini quindi mi vien dura ad indovinare (anche se da una recente discussione forse ho capito) in un paese di cento abitanti 50 stanno con il sindaco e 50 con il parroco oppure 50 sono di destra (solo per interesse o promesse fatte) e 50 sono di sinistra (solo per interesse o promesse fatte) e fra le due fazioni.... guerra senza pietà...
Detto questo, secondo me andare alla ricerca della storia e tirare fuori l'originalità è un lavoro mooolto ma molto certosino, fatto di grossi sacrifici, ore e ore della tua vita spese per ciò che più credi e ti apassiona, a volte qualche piacevole sorpresa per la maggior parte grandi delusioni, ma che bello gustarsi anche la più piccola conquista, un senso di appagamento che solo tu sai quanto vale e proprio in quei momenti riacquisti fiducia e ti lanci a testa bassa convinto che quella è la pista giusta magari correndo il rischio di impegnare tutto il tuo tempo per questa passione trascurando le persone a te più vicine ma che comprendono e nei momenti peggiori ti incitano e tifano orgoliosamente per te.
Tutto questo non avrà di certo un ritorno monetario o perlomeno non sarà mai equivalente a tutto quello che hai speso, ma fermati solo per un minuto e guarda che tesoro hai messo da parte, un bagaglio culturale che era ormai perso, guarda quante persone e quante cose nuove che magari neanche riuscivi immaginare l'esistenza, questo non ha valore perchè è inestimabile.... questa è la tua soddisfazione, non aspettarti riconoscimenti dagli altri, lo hai fatto e continua a farlo per te, solo tu sei giudice di te stesso perchè solo tu nel più recondito posto della tua dignità sai se hai barato oppure no, potresti nasconderlo a tutti ma non da te stesso e proprio tu saresti il tuo giudice più duro.
La gente ride, ride di tutto, delle magagne altrui ne ride, si mettono una maschera e ridono, il riso abbonda sulla bocca degli stolti... è sempre stata così e se anche il livello culturale si è sollevato così sempre sarà.... ridono di voi stanno seduti al bar a buffai birroncini criticando l'Ichnusa perchè non la fanno più come una volta perchè fà acidità di stomaco ma in realtà non se ne accorgono che è il loro fegato che si ribella.... non farti demoralizzare dalle sciocchezze di un branco di ronzini con sa musteba negli occhi... avanti e travolgi gli ostacoli e ostacolatori, più ti criticano e più significa che ti invidiano e più questo dovrebbe incentivarti ad andare avanti, smettila di prendere il treno aspettando i suoi ritardi, sei tu il treno, sei tu che fai gli orari, chi c'è c'è, il treno parte, chi non c'è rimanga al bar che la birra la faranno sempre (il fegato no), continua il tuo viaggio, se qualche vagone frena sgancialo ma continua il percorso, avanti, avanti, magari potresti pure correre il rischio di trovare che tutte le tue convinzioni erano sbagliate, ma chi se ne frega, piglia tutto il bello del viaggio e fanne tesoro perchè questo è il bello della vita.
Continua in ciò che credi, questo è il mio consiglio

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