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 Villa Piercy e bosco incantato di Badde Salighes

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Adelasia Inserito il - 01/08/2006 : 22:49:46

Un bosco immenso di tassi, salici, agrifogli, lecci, piante esotiche, abeti, aceri ….viali di ippocastani, tessere di quello che era un giardino lussureggiante, romantici tunnel di bosso sempreverde e, immerso in una scenografia che sa di fiaba, un “castello” cinto da 4 torrette, scintillante d’estate quando le brume, che vi aleggiano fino a tarda primavera regalandogli un’atmosfera fatata, diventano uno sbiadito ricordo.
Eppure no, non è il bosco delle fiabe, anche questa è Sardegna: benvenuti a Villa Piercy.

Facile incontrare l’incanto, basta deviare per Bolotana dalla 131 Carlo Felice (dopo circa una decina di km. dal bivio per Macomer per chi viene da sud) e percorrerne una quindicina su una agevole strada che conduce, tramite una ulteriore biforcazione sulla destra, segnalata, alla località di Badde Salighes. Siamo nel Marghine, a 970 m., in un angolo dove la natura preserva come in uno scrigno un gioiello e un importante frammento di storia sarda.

Chissà se il famoso trenino verde avrebbe incantato D.H. Lawrence e noi, se non ci fosse Badde Salighes…Si era intorno al 1865 quando il giovane ingegnere britannico Benjamin Piercy ha l’incarico, da parte del governo dell’appena nato regno d’Italia, di progettare e costruire le ferrovie sarde e di verificarne lo stato delle opere già compiute .
Lungimirante e brillante, ammaliato dall’isola, alle proprietà sui terreni di Badde Salighes e Padru Mannu, in parte avute in cambio della costruzione delle tratte ferroviarie Cagliari- Terranova e Chilivani-Porto Torres, aggiunge quelle che acquista dovunque in Sardegna, da Chia a Palau, diventando ben presto il maggior proprietario di fondi rustici dell’isola.

Badde Salighes diventa una enorme azienda agricola modello, in tutto e per tutto autonoma, rivoluzionaria per tipologia e metodologia: vi si realizzano strade, moderne abitazioni per i coloni,officine, stalle razionali,una chiesa, una scuola, una caserma, un caseificio (che forniva, tramite mezzi ferroviari, latticini freschi a Sassari e a Cagliari, con apposita rivendita proprio vicino alla stazione), allevamenti zootecnici e colture innovative.
E, circondata da circa 4 ettari di giardino curatissimo, sorge la sua “reggia”, Villa Piercy: splendida, curata, arredata con gusto, che ospita tra le sue mura principi, re, illustri personaggi , diventando base per battute di caccia, centro di feste e corse di cavalli.
Benjamin Piercy è conosciutissimo dovunque, e le sue sono amicizie influenti. Re Umberto lo lusinga con alti riconoscimenti, Garibaldi lo sceglie come padrino per il figlio Ricciotti (mi hanno raccontato di un diverbio tra Ricciotti e il figlio di Piercy, entrambi fanciulli, e di una scxxxxttata che pare abbia lasciato i segni sul viso del figlio dell’eroe dei due mondi), diversi parlamentari ne elogiano le indiscutibili capacità imprenditoriali. Sono appunto questi, i suoi ospiti a Badde Salighes. Un solido regno, costruito con abilità e passione, che incredibilmente si rivelerà effimero. Con il decesso improvviso del suo fondatore, a 61 anni, inizia un declino che seppure inizialmente forse impercettibile, acquista una velocità sempre maggiore: sorgono liti tra gli eredi, i tempi sono cambiati, i latifondi così ampi (il nostro ormai comprendeva anche vastissime zone nell’iglesiente), sempre meno tollerati , probabilmente nessuno dei discendenti dimostra il carisma di Benjamin…. Il figlio Henry, forse quello che ne aveva ereditato le passioni, che dimorerà spesso a Cagliari nel palazzo Zedda Piras, morirà tragicamente e prematuramente.

Sull’ultima discendente Piercy che visse a Badde Salighes, notissima in tutto il Marghine e dintorni, donna Vera, coniugata con il conte Giorgio Francesco Mameli di Oristano, ministro plenipotenziario presso la Santa Sede, fioriscono storie e leggende, più vivaci dei ciclamini che in primavera colorano quelle montagne: si racconta di una bellissima signora, amante del gran lusso e delle feste, che non conosceva le rinunce, che voleva soddisfatto ogni capriccio, quale quello di recarsi a Cagliari in aereo (trattavasi di trabiccoli, a quei tempi) per prendere il caffè.
Fu proprio lei a porre la classica parola fine alla leggenda dei Piercy in Sardegna: i debiti contratti, la difficoltà nella gestione di un patrimonio così immenso, le proteste dei pastori, gli espropri , le varie diatribe giudiziarie ( ho trovato in internet una sentenza risalente al 1958 su un contenzioso tra l’ Etfas, il ministro dell’agricoltura e donna Vera) portarono alla disgregazione del suo regno. Con l’atto conclusivo, negli anni sessanta, della vendita della villa a privati, donna Vera lasciò definitivamente Badde Salighes, ponendo fine a una favola dall’atmosfera di altri tempi: forse nevicava, quando partì, e questo l’avrà aiutata, in quei momenti ci voleva proprio un cuore di ghiaccio per sopportare l’immagine sempre più sfumata di un castello in mezzo ai boschi, ammantato di neve, mentre abbandonava la scena di quella favola che non le apparteneva più.

Come se fosse calata una maledizione, incredibilmente fu tutto lasciato in stato di abbandono; nel giardino le erbacce soffocarono i fiori esotici, la villa fu saccheggiata e gravemente danneggiata dai vandali, i ladri si appropriarono dei preziosi arredi, gli affreschi furono imbrattati.

Ma per fortuna questa volta ci sarà un lieto fine: acquistata dalla Comunità Montana del Marghine, con solide risorse finanziarie finalmente i progetti dei quali si parlava da decenni si stanno concretizzando: attualmente la villa, che potreste vedere in fase di ristrutturazione, sta riemergendo vestita del suo antico splendore; nel parco intorno, giardino botanico di alto pregio, verranno valorizzate le specie rare e le piante assolutamente straordinarie che Benjamin, grande appassionato e giramondo, aveva portato da tutti i continenti.
Il Marghine ci sta credendo, e ha nuovamente intrecciato la sua storia con quella dei Piercy: la figlia di donna Vera, Giorgina Giustiniani, un’anziana gentildonna che mi dicono dolcissima e cortese, viene ogni tanto a Bolotana (l’ultima volta in occasione della manifestazione “Cortes apertas”, come ha puntualmente riportato Paradisola) supportando con tutte le sue forze la rinascita di quello che fu il mondo incantato dei suoi ascendenti, dallo straordinario bisnonno fino a sua madre donna Vera, l’ultima regina di un mondo che evoca suggestioni e magie anche dal nome, Badde Salighes: Valle dei Salici, appunto.



15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Adelasia Inserito il - 07/12/2012 : 21:37:56
Si potrebbe chiedere informazioni alla seguente email: bussa.i@tiscali.it, che credo sia quella del direttore Italo Bussa.

In alternativa suggerirei la mia tecnica: interpellare amici bolotanesi che, gentilmente, siano in grado di portarti comodamente presso il tuo domicilio i numeri che ti interessano, reperibili senza difficoltà alcuna nell'edicola del paese...
casteddaiu Inserito il - 05/12/2012 : 22:47:24
I Quaderni Bolotanesi qui a Cagliari sono di difficile reperimento. In quale edicola o libreria è possibile comprarli?
Adelasia Inserito il - 02/12/2012 : 17:41:56
Segnalo inoltre l' interessante studio "Francesco Giorgio Mameli, un ambasciatore sardo a Roma" di Giorgio Bussa, nel n. 35 dei"Quaderni bolotanesi".

Il breve saggio si sofferma sul padre di Giorgina Mameli, marito di Vera Piercy; partendo dalla richiesta, assolutamente riservata e confidenziale con la quale nel 1952 Alcide De Gasperi, a conoscenza dei buoni rapporti che Mameli aveva con monsignor Montini ( il futuro Paolo VI) gli chiede di fungere da intermediario per ottenere un'udienza dal Papa Pio XII, ne ripercorre a ritroso la carriera diplomatica.
Adelasia Inserito il - 02/12/2012 : 17:20:33
Mettendo in atto una proposta pervenuta da Casteddaiu, richiamo le altre discussioni sui Piercy presenti nel forum, al fine di unirle almeno virtualmente:

http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=15342

http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=7553
casteddaiu Inserito il - 16/11/2012 : 16:50:36
Ogni buon amante di Badde Salighes e della storia di Villa Piercy dovrebbe conoscere il libro che citi. Che ne pensano i discendenti che vivono nel nord Italia? Si potrebbe aprire in questa sede un interessante dibattito.

Ciao. Casteddaiu
Adelasia Inserito il - 06/11/2012 : 22:33:29
L’immutata attrazione che esercita su di me Badde Salighes mi accompagna nella ricerca delle tracce della sua storia, alla quale aggiungo ogni tanto un frammento, una piccola scoperta.

Quella che riporto oggi riguarda Villa Piercy che leggo essere stata inizialmente progettata dall’ ingegner Francesco Sanna come “casino di caccia”.
Scriveva B. Herbert Piercy (Bertie), uno dei nove figli di Benjamin, in “La Sardegna dei miei ricordi", evocando quel lontano 1887 allorchè raggiunse- peraltro molto volentieri - il padre in Sardegna:

<<Con l’egoismo tipico della giovinezza , spesso, lasciavo mio padre a Macomer e andavo a stare in quella che, allora, era nota come "la casa nel bosco" dove abitava l’ingegner Francesco Sanna.
Allora non vi erano strade per salire lassù e la casa era proprio come un amico l’aveva descritta, definendola “la casetta nel bosco” di una favola di fate. Indubbiamente era un posto davvero piccino e pittoresco, un qualcosa a metà tra una casa di bambole ed una caserma della polizia irlandese.>>


Benjamin Piercy, che morì nel 1888, pertanto non vi abitò mai.

Fu il figlio Henry a trasformare “la casa del bosco” in residenza della famiglia, abitata in seguito dal fratello Herbert che, sempre nel testo succitato, racconta:

<<A quei tempi vi era un gran numero di alberi di quercia e di leccio nella proprietà tale da giustificare il nome di foresta che le era attribuito….Quando situazioni di bisogno ed altri motivi più tardi mi costrinsero a tagliare quei vecchi alberi di quercia e di leccio sembrò più opportuno chiamare la proprietà Villa Piercy piuttosto che Foresta Piercy, essendo il termine “villa", ovviamente, riferito alla vecchia denominazione dei centri abitati, come si deduce dai nomi di paesi come Villasor, Villacidro, Villanova etc.>>

Donna Vera, l’ultima Piercy a dimorare a Badde Salighes, era sua figlia.
gabriella collu Inserito il - 26/07/2012 : 07:48:08
buongiorno,si penso ci abitasse un Generale inglese.Purtroppo di tutto cio' che mi raccontava mia madre non ho scritto niente.Quindi ho perso molti ricordi.So per certo che mia madre che faceva la cuoca aveva lavorato presso una famiglia inglese che abitava a Badde Salighes.Mia madre e' morta nel 1995 e aveva 97 anni.LA MIA ERA UNA CURIOSITA.


GRAZIE E BUONA GIORNATA

GABRIELLA
casteddaiu Inserito il - 24/07/2012 : 16:19:04
Intendi dire occupata militarmente ?
gabriella collu Inserito il - 16/07/2012 : 11:22:14
buongiorno ,e' possibile che per alcuni anni sia stata occupata dagli inglesi??? grazie
Istranzu Inserito il - 18/12/2011 : 16:54:10
Link interessante, ma uno direbbe: che c'incastra la Foresta di Burgos ed i problemi della scuola di equitazione con Badde Salighes?
laier Inserito il - 17/12/2011 : 10:24:18
http://inchieste.repubblica.it/it/r...na-26750021/
casteddaiu Inserito il - 16/12/2011 : 22:46:33
Auguri tutti gli amanti della Valle.
Casteddaiu
Istranzu Inserito il - 17/04/2011 : 15:19:08
Grazie Casteddaiu. Questo suggerimento vedo che vale se si usa il link Rispondi. Per la risposta veloce invece no.
casteddaiu Inserito il - 12/04/2011 : 12:17:30
Si clicca su Inserisci file, si seleziona la foto prescelta e si clicca su Inserisci Risposta.
Ciao Casteddaiu
Istranzu Inserito il - 09/04/2011 : 18:36:12
Ma come fate a far vedere subito le foto invece del link? Non so come fare e mi farebbe comodo un aiuto

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