Forum Sardegna
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Nota Bene: Nella penisola di Sinis, lungo la costa che va da Is Arutas a San Giovanni, si trovano alcune antiche cave di arenaria carbonatica utilizzate già in epoca romana e localizzate in riva al mare per un più agevole trasporto del materiale su imbarcazioni. Scavate con la tipica tecnica a grandi riquadri e soggette all'erosione dei venti e del mare, attualmente sono parzialmente sommerse. Di interesse turistico è, non lontana dalla torre costiera di Seu, la così detta “Sala da ballo” che presenta un pavimento particolarmente liscio racchiuso da pareti verticali.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
FERRARINIA Inserito il - 17/04/2008 : 12:06:14
Come succede a tanti nativi sardi che da questa bella isola son partiti per vari nobili motivi (lavoro, studio, famiglia, matrimonio, etc.) di veder arrivare il momento di pensare seriamente ad un eventuale "rientro" alla propria terra d'origine per trascorrervi ancora tanti anni in letizia guarendo dalla "nostalgia" per la cui cura non esistono medicine e nè si pensa che la ricerca in quel campo potrebbe dare un qualche utile risultato.
Chi ha conosciuto la nostalgia (ovvero attualmente ne è preda) sà che da essa si guarisce solamente eliminando le barriere che l'hanno provocata.
Essa - intesa come male sociale - è sentita e disprezzata particolarmente dalle genti isolane che non hanno avuto la fortuna di stare in contatto con ambienti simili a quelli di provenienza (per usi, costumi etc.) nelle varie sucessive residenze.
La voglia di comunicare attraverso i vari forum sardi ne testimonia l'indiscutibile esigenza di favorire l'approcio (anche a mezzo di siti informatici) con la sensazione di dialogare con persone unite dalle medesime esigenze ed aspirazioni, anche per tempi modesti, peraltro utilissimi per sentirsi un pò più vicini all'isola e quindi ancora un pò più sardi.
I Circoli sardi nel mondo fanno tanto ma di "nostalgia", quella vera, si guarisce soltanto quando i vettori del tipo: barca, bastimento, traghetto, aereo, etc., dopo una navigazione più o meno lunga, attraccano o atterrano sul territorio di Sardegna.
Sarebbe auspicabile, nel momento in cui si rimetterebbe piede sul territorio sardo che, da parte delle istituzioni preposte, siano state risolte tutte le problematiche atte a consentire ai "rientranti" di trovare soluzioni abitative agevolate (per chi non ha più ovviamente l'abitazione), ovvero l'immissione in liste ad hoc a chi è in possesso di particolari specializzazioni ed ancora in età lavorativa, etc., insomma creare le condizioni favorevoli per un sereno rientro nella terra d'origine le cui profonde carenze avevano favorito lo spopolamento dell'isola a seguito dell'emigrazione forzosa.
Spero di aver solleticato interesse per ogni tipo di intervento ed auguro a tutti i sardi, residenti in Sardegna, in "Continente" e nel Mondo ogni bene e che il loro apporto in questo Forum possa, se non a tutti, almeno a qualcuno dare un sollievo morale e, perchè nò, anche materiale nel credere per un attimo alla costituzione di un ipotetico "Comitato d'accoglienza" per tutti quei sardi che agognano al ricongiungimento con la terra natìa.
CIAO A TUTTI E GRAZIE PER IL VOSTRO APPORTO
ANTONIO
2   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
FERRARINIA Inserito il - 21/04/2008 : 12:10:38
Caro Stefano,
anch'io ho indossato la divisa e le stellette (marina militare) al servizio dello Stato sul mare. E' per questo che ho lanciato quel messaggio "provocatorio" sperando di coinvolgere chiedendo anche interventi da parte degli organi istituzionali competenti al fine di rendere meno traumatico il rientro dei sardi nei luoghi sardi d'origine. Mi rendo conto che non è semplice affrontare tale problema ma gli istituti di credito, le comunità locali interessate, le istituzioni pubbliche (come l'ex Min. degli Italiani all'Estero che potrebbero intervenire anche sui problemi degli emigrati Sardi in Italia) potrebbero coordinare proposte per il ripopolamento della Sardegna ad opera degli emigrati sardi al loro rientro nelle località d'origine. Oggetto di tali interventi potrebbero essere: gli immobili dismessi, le residenze abbandonate, l'edilizia residenziale ad hoc, gli immobili dello Stato (anche militari non più utilizzati), degli Istituti d'Assicurazione, degli Istituti di Previdenza etc. da mettere a disposizioni dei sardi interessati a prezzi agevolati.
Vi è fra di loro un patrimonio di esperienze, di cultura, di sardità che non dovrà e non potrà essere dimenticata.
Quindi Stefano capisci perchè io credo a certi valori: abbiamo servito lo Stato (nelle sue più diverse forme) ed ora chiediamo sommessamentge allo Stato (ovvero alle istituzioni che rappresentano i diritti dei cittadini emigrati) - senza alzare la voce e senza pretendere - che si facciano carico almeno di uno studio di fattibilità idoneo a dare un segnale positivo a quei concittadini sardi che volentieri vorrebbero rientrare presso i loro lidi ma che, anche per motivi economici, non riescono a far fronte alle eccessive spese di reinserimento.
Da quello che mi dici nel tuo msg devo pensare che anche tu hai origini ittiresi. Se così fosse sarebbe una buona cosa che questa iniziativa coinvolgesse tutti gli altri "paesani" emigrati, corregionali e quanti si identificassero nell'esigenza di un rientro in Sardegna al fine di ottenere un aiuto moralfinanziario che possa consentire un rientro tranquillo.
Grazie ancora per il contributo e la collaborazione
Ciao Antonio di Ittiri da Roma
stefano2165 Inserito il - 18/04/2008 : 00:24:49
Messaggio di FERRARINIA

Come succede a tanti nativi sardi che da questa bella isola son partiti per vari nobili motivi (lavoro, studio, famiglia, matrimonio, etc.) di veder arrivare il momento di pensare seriamente ad un eventuale "rientro" alla propria terra d'origine per trascorrervi ancora tanti anni in letizia guarendo dalla "nostalgia" per la cui cura non esistono medicine e nè si pensa che la ricerca in quel campo potrebbe dare un qualche utile risultato.
Chi ha conosciuto la nostalgia (ovvero attualmente ne è preda) sà che da essa si guarisce solamente eliminando le barriere che l'hanno provocata.
Essa - intesa come male sociale - è sentita e disprezzata particolarmente dalle genti isolane che non hanno avuto la fortuna di stare in contatto con ambienti simili a quelli di provenienza (per usi, costumi etc.) nelle varie sucessive residenze.
La voglia di comunicare attraverso i vari forum sardi ne testimonia l'indiscutibile esigenza di favorire l'approcio (anche a mezzo di siti informatici) con la sensazione di dialogare con persone unite dalle medesime esigenze ed aspirazioni, anche per tempi modesti, peraltro utilissimi per sentirsi un pò più vicini all'isola e quindi ancora un pò più sardi.
I Circoli sardi nel mondo fanno tanto ma di "nostalgia", quella vera, si guarisce soltanto quando i vettori del tipo: barca, bastimento, traghetto, aereo, etc., dopo una navigazione più o meno lunga, attraccano o atterrano sul territorio di Sardegna.
Sarebbe auspicabile, nel momento in cui si rimetterebbe piede sul territorio sardo che, da parte delle istituzioni preposte, siano state risolte tutte le problematiche atte a consentire ai "rientranti" di trovare soluzioni abitative agevolate (per chi non ha più ovviamente l'abitazione), ovvero l'immissione in liste ad hoc a chi è in possesso di particolari specializzazioni ed ancora in età lavorativa, etc., insomma creare le condizioni favorevoli per un sereno rientro nella terra d'origine le cui profonde carenze avevano favorito lo spopolamento dell'isola a seguito dell'emigrazione forzosa.
Spero di aver solleticato interesse per ogni tipo di intervento ed auguro a tutti i sardi, residenti in Sardegna, in "Continente" e nel Mondo ogni bene e che il loro apporto in questo Forum possa, se non a tutti, almeno a qualcuno dare un sollievo morale e, perchè nò, anche materiale nel credere per un attimo alla costituzione di un ipotetico "Comitato d'accoglienza" per tutti quei sardi che agognano al ricongiungimento con la terra natìa.
CIAO A TUTTI E GRAZIE PER IL VOSTRO APPORTO
ANTONIO
la tua proposta sarebbe davvero da prendere in considerazione, infatti la maggior parte di noi che anni fa' sono partiti x migliori fortune, dopo anni di lontananza,al rientro si ritrovano davvero in difficolta'. la casa materna e rimasta a chi non e andato via allora, oppure e stata venduta e si sono divisi i 4 spiccioli della vendita coi parenti piu' stretti, che dopo tanto tempo si sono allontanati e hanno i loro problemi. Questo costringe a ritornare sempre meno e a far soffrire di piu'. ho notato poi che fin che si e giovani la lontananza si sente meno,xche si ha la speranza viva di ritornare, poi arrivano i figli la famiglia e il ritorno si fa sempre piu' complicato, è aloora quando ci si rende conto che il ritorno e diventato quasi impossibile che si soffre ancora di piu'........
un saluto a te e uno alla nostra cara citta' di ittiri, ciao da trieste

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