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Nota Bene: Le launeddas è sicuramente lo strumento musicale più rappresentativo della Sardegna. Esso è composto da tre canne del tipo comune che vengono chiamate basciu o tumbu, mancosa manna e mancosedda. E’ uno strumento a fiato di origine antichissima ed è in grado di produrre polifonia.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
prazene Inserito il - 04/04/2011 : 16:12:01
...da Cagliari ad Arbatax!


Queste foto sono state scattate nell'arco di quattro giorni lungo i 69km della linea FDS da Cagliari a Mandas, con il sottoscritto no automunito.
Da Mandas ad Arbatax sono altri 159 km, percorsi a bordo di alcuni treni straordinari organizzati da me appositamente per scattare foto.

Si parte!

Muoviamo dalla squallida stazione cittadina, sotto un tempo anch'esso squallido.


Sempre sotto lo stesso meteo, un treno a Pirri verso Cagliari


Due viste prima di Settimo S.Pietro, lungo il vecchio tortuoso tracciato. Sullo sfondo c'è Cagliari.




Fra Settimo e Soleminis un localino minimo con carrozza mista 2^ e bagagliaio




A Soleminis vediamo la partenza di una doppia di automotrici ADe verso Mandas.


Nella successiva stazione di Dolianova una Ade è in preparazione per manovrare e agganciare un rimorchio. E' arrivata isolata da Mandas e proseguirà da qui con più posti disponibili.


All'alba un treno per Mandas lascia la fermata sperduta di Pimentel, poco prima di Barrali


E poco dopo arriva lo "studenti" del mattino diretto a Cagliari


A Barrali la stazione è racchiusa fra alberi ad alto fusto. Sembra una scena sudamericana.




Saltiamo Senorbì (non ho foto) e passiamo oltre Suelli, per arrivare fra i fiori sui tornanti successivi. Treno da Mandas:


E un altro sempre da Mandas, due scatti in sequenza:




Poco oltre inizia la salita verso Gesico, dove troviamo un locale per Mandas, visto in due scatti diversi:




Sui tornanti successivi c'è una doppia di ADe, una delle quali porta la bandiera verde per annunciare il seguente treno straordinario: la locomotiva a vapore con alcuni carri per rifornire di carbone Mandas e Seui.


Arriviamo infine a Mandas, dove fra le varie foto già viste e non scelgo questa, scattate insieme al mio caro amico Amedeo Contu (r.i.p.) prima di andare a scolarci una birra.


Di Mandas ne metto comunque un'altra, incredibilmente con la nebbia!


A nord di Mandas le due linee per Seui/Arbatax e Isili/Sorgono proseguono affiancate per 4 kilometri. Al bivio troviamo la ADe.06 con un treno per Isili...


...mentre subito dopo lo stesso bivio ma sul ramo per Arbatax assistiamo al transito di uno straordinario per le scuole in doppia di locomotori


Pochi kilometri più avanti siamo sul confine fra Mandas e Orroli


...con le immancabili pecore


Stazione di Orroli


...e poco avanti stazione di Nurri, appena dopo un temporale, con un treno da Seui


Ora inizia il lungo viaggio verso Villanovatulo e il paesaggio cambia ancora una volta


Treno da Lanusei in stazione a Villanovatulo, poco prima che inizi lo spettacolo del Flumendosa


Lungo il lago la vista è meravigliosa




Dopo aver aggirato un costone, si cambia versante e il primo luogo incredibile che si passa è la cantoniera punitiva di Palarana, isolatissima fra due pareti di roccia


Fra conformazioni rocciose degne di un Canyon proseguiamo oltre Palarana...


...per arrivare alla cantoniera di Betilli, dove esiste un piccolo binario tronco. Qui i ferrovieri mi invitarono ad assaggiare una buona tazza di caffè. Dicevano fosse il più forte della Sardegna. Io so solo che era buonissimo.


L'avvicinarsi di Esterzili è preannunciato dalla perdita del senso di orientamento! La linea infatti guadagna quota attorcigliandosi su se stessa con 3 tornanti e tratti di linea su 3 livelli diversi: a destra la tratta più bassa che con un tornante pieno di controcurve porta la ADe nel punto in cui si trova; questa sparendo di nuovo alla vista a sinistra arriverà in stazione di Esterzili che è nascosta a sinistra: il casello e la curva che si intravedono sono l'uscita della stessa in direzione Sadali


In stazione è fermo un treno da Seui...


...mentre un incrociante con un raro bagagliaio in composizione arriva da Mandas


Dopo pochi kilometri arriviamo a Sadali-Seulo


Fra Sadali e Seui la vegetazione si fa molto più verdeggiante e passiamo a fianco di resti di vecchie miniere


Arriviamo finalmente a Seui, grossa cittadina della Barbagia di Seulo, ma ancora molto lontana dalla nostra meta. Un treno per Mandas attende di partire sul primo binario, mentre uno speciale per una comitiva inglese lo sorpassa sul secondo.


In un'altra vista vediamo una ADe prendere aria con la porta spalancata, davanti al vecchio edificio del magazzino merci, trasformato in ufficio turistico


Ripartiamo da Seui e iniziano le curve


Poco dopo è il nulla! Kilometri e kilometri di rocce e ambiente selvaggio, con la linea che sembra disperatamente cercarsi un passaggio, fra gole e tacchi di roccia. I viadotti e i tornanti non si contano.








Transito per la sperduta cantoniera di Anulù, con un tronchino di servizio e rifornitore d'acqua


In questa vista presso Anulù vediamo un treno da Lanusei per Seui. Sul fondo a destra c'è il maestoso e ottocentesco ponte sul Rio S.Girolamo...


...che vediamo qui solcato dalla ADe.06


Dopo aver passato la località di Niala...


...si arriva nella sperduta stazione di Ussassai


Ancora arrampicati fra muraglioni e viadotti proseguiamo il viaggio


La località successiva è Gairo, una volta capolinea dell'antenna per Jerzu. Qui vediamo un incrocio fra due treni, uno dei quali porta la bandiera verde per annunciare un successivo straordinario


Ma anche a Gairo raramente c'è la nebbia!


La tratta suggestiva si arrampica fino all'altopiano di Villagrande, dove fra le conifere e gli acquitrini si può benissimo essere ingannti di trovarsi sulle Alpi






Incontriamo la stazione di Villagrande, a servizio di niente


La stazione sucessiva è Arzana, nella quale sta per entrare un treno per Arbatax


Inizia quindi un altro ardito tratto fra rocce e tornanti, famoso per un percorso elicoidale che permette al treno di guadagnare quota e raggiungere infine la popolosa Lanusei




Sosta a Lanusei, col piazzale asfaltato per facilitare le manovre delle corriere. Dopo tutto questo viaggio si deve ora fare il pieno di gasolio!


Prossima fermata Elini-Ilbono


Un altro tratto accidentato, raggiungendo il culmine a Sella Elecci. Qui assistiamo all'incrocio fra un merci e il treno Arbatax-Lanusei


Fra i boschi ci stiamo avvicinando alla costa


Transitiamo per Tortolì, grosso centro turistico


Ed eccoci infine arrivati ad Arbatax. Qui vediamo lo scalo vero e proprio, con un treno ricoverato, e la stazione sul mare col famoso porticciolo.




Abbiamo percorso solo 159 kilometri, ma non è possibile calcolare il tempo speso in viaggio. Qui è una dimensione che non conta.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
sonos Inserito il - 12/04/2011 : 19:57:50
Presentazione molto originale, mai viste tante fotografie del trenino verde "dal di fuori", mi aspettavo il solito reportage in vettura...invece ho trovato una piacevolissima sorpresa!
Anna Agostini Inserito il - 12/04/2011 : 11:08:20
Reportage bellissimo! Foto di questo genere non hanno tempo!
Noi ormai da anni e anni avevamo intenzione di fare questo viaggio, ma non ci siamo mai riusciti...
e adesso abbiamo il cane, e quindi non lo possiamo più fare....
Dobbiamo accontentarci del viaggio virtuale che ci permetti tu, con le tue bellissime foto.
Grazie!
Anna
prazene Inserito il - 11/04/2011 : 11:35:36
Nuragica Inserito il - 10/04/2011 : 13:27:19
Bellissimo tour fotografico!!! Grazie Stefano.
Un pochino ti invidio, per essere riuscito a fare cio' che io
sogno da anni.. le foto da te inserite sono spettacolari
e che dire dell'avventura "enologica"???.. Aahhahah !! mi sembra di vederti, scusa ma non ho potuto fare a meno di ridere mentre leggevo.. certo che sti' sardi...
burrumballa Inserito il - 10/04/2011 : 10:24:30
Io non riesco a grovare le parole per ringraziare!

I ringraziamenti sono ancora più sentiti perchè avendolo anch'io fatto quel viaggio (ma da passeggero...anche sul locomotore) anch'io vedo le immagini con gli occhi di chi ha sentito lo sballonzolare delle vetture, il caldo dell'interno sardo in estate, il desiderio di vedere il mare che incomincia prima di Lanusei e l'arrivo in un altro "continente" quando ci si ferma ad Arbatax.


maria Inserito il - 07/04/2011 : 09:01:37
Wauuuuuuuuuuuuuuuuuuuu me lo stavo perdendo questo bellissimo reportage
magnifichi posti che mai avevo visto grazie a te ecco fatto
jomaru Inserito il - 06/04/2011 : 19:29:26
prazene ha scritto:



Qualcosa in bianco e nero (vero, pellicola, no "modalità" ;-) ) l'ho fatto, ma per ora ho qualche casino con la scansione delle pellicole.....


Fantastico! Allora aspetto che tu risolva il problema e ce le possa far vedere!

Saluti
prazene Inserito il - 06/04/2011 : 15:37:55
Certo che lo rifarei! Anche domani. Ma i tempi son cambiati e parecchie cose pure (sia in famiglia, sia in ferrovia).
elam Inserito il - 06/04/2011 : 15:13:49
ashashasha!!! L'acquavite è difficile per chiunque, figuriamoci a pancia vuota!
Da come lo descrivi fai venire il desiderio di fare un viaggio cosi! sono sicuro che lo rifaresti comunque!!
Aschy Inserito il - 06/04/2011 : 15:08:24
L'unico appunto da avanzare a questo bellissimo reportage è che le immagini sono troppo ravvicinate fra loro, dovevi farcele gustare in più riprese!
Anche perchè ogni volta che entro in questa bella discussione devo attendere che il mio pc mi carichi le diverse immagini!
prazene Inserito il - 06/04/2011 : 13:50:01
L'anno successivo feci un altro viaggio simile, ma da Palau a Sassari, in due giorni densi di foto ed esperienze di vita. Una di queste la ricordo ancora benissimo.....eccola:

Il clima estivo/primaverile fa venire in mente i ricordi....

Sardegna, una delle varie volte....era il periodo in cui potevo permettermi le pazzie e noleggiare qualche treno per fare foto. In questa settimana sarda avevo già organizzato tutto, per due giorni sarei andato in giro a zonzo sulla FDS Sassari-Tempio con due treni speciali in due giorni diversi: il primo era un Tempio-Palau con loco e carrozza, il secondo era un Tempio-SS con automotrice. E proprio in questo secondo giorno mi è successo il casino.

La mattinata e il pranzo scorrono veloci con i macchinisti FDS già in confidenza da un giorno e mezzo di viaggio e di mie rotture di balle su "ferma qui e ferma la....". Al pomeriggio con la littorina siamo in zona Tempio quando, ad una sosta in linea presso un casellino con passaggio a livello sperduto, il casellante mi vede e mi chiede da dove arrivo, cosa faccio, etc.... Spiego e lui m'invita - insieme ai ferrovieri - ad assaggiare un pò del vino rosso fatto da lui nel vigneto li dietro...io, a stomaco vuoto, accetto e mi ciuccio un paio di bicchieri di un rosso abbastanza forte.

Risaliamo sul treno e ringraziamo. Il viaggio prosegue fino a Martis, dove dobbiamo incrociare un treno da SS fra 40 minuti. Ci si ferma, si spegne la automotrice e si aspetta. Il capostazione chiede ai ferrovieri notizie di questo pazzo continentale e poi m'invita a bere qualcosa su in paese. Io accetto e in un attimo siamo sul Pandino bianco del capostazione. Saliamo con mille tornanti al paesino in cima alla collina e ci fermiamo davanti ad un circolo privato....chiuso. Lui bussa e si fa aprire. Chiede di farmi assaggiare un pò della "nostra acquavite". E giù un bicchiere. Poi mi porta ad un altro bar, dove ci cucchiamo un bicchiere di bianco fatto in casa.....io sono già sfatto: mi gira la testa e mi brucia lo stomaco....ho più alcool che sangue nelle vene e niente in pancia per assorbire....

Risaliamo in macchina e ci dirigiamo verso la stazione. Dall'alto dei tornanti vedo che il treno incrociante è già arrivato e fischia a più non posso. Ma il capostazione se ne sbatte e improvvisamente gira e imbocca una strada sterrata in salita. Ci fermiamo davanti ad una cascina con annesso un enorme capannone. Saluta una signora e poi entriamo nel capannone. Dentro c'era tutto il paese riunito per una festa: 200 persone vocianti sedute a magnare!

Mi vedono e improvvisamente il silenzio....il capostazione esclama: "Diamo il benvenuto al mio amico da Milano!!!"....E' un boato! Saluti, grida, un fracco di persone si fanno vicine e mi salutano, mi offrono da bere e da mangiare....io non ci capisco più una mazza....annebbiato dai fumi dell'alcool mi mangio pure un pezzo di pane carasau con il formaggio coi vermi. Sono distrutto. Torniamo in stazione e appena arrivati i ferrovieri insultano il capostazione per i ritardi procurati ai treni.

Io mi siedo su una panchina....mi gira il mondo intorno....riesco - non so come - a scattare qualche foto DRITTA all'incrocio e poi mi accascio sulla panchina. Sudo freddo....ecco, lo sapevo....corro dietro al treno e con la testa appoggiata alla sua fiancata do fuori l'anima! I ferrovieri del mio treno vorrebbero ripartire....mi cercano e mi trovano bianco come un lenzuolo che riesco appena a parlare. Mi siedo ancora sulla panca e aspetto che mi passi un pò....intanto loro sgridano ancora il capostazione: "lo sai che i continentali non sono abituati....!". Lui mi chiede scusa e io lascio correre....risaliamo tutti sul treno, sembra che stia meglio.

Ma i binari della FDS non sono quelli della alta velocità Milano-Roma.... Fra curve e controcurve, mentre il treno va e dondola e beccheggia, io vomito ancora 2 volte dal finestrino, lordando la fiancata della povera automotrice....alla stazione successiva il capostazione - avvisato al telefono - con la canna dell'acqua lava la fiancata del mezzo, il quale sarà ancora battezzato dal sottoscritto prima di entrare in Sassari.

L'incubo è finito: siamo arrivati a SS con le nuvole. Io sono uno straccio: bianco e sudato, con le occhiaie saluto vergognandomi come un verme il personale del mio treno, il quale cerca di rincuorarmi. Le foto che ho a casa sono bellissime, d'accordo, me se mi avessero detto che per farle avrei dovuto prendere la ciucca più grossa di tutta la mia vita, forse ci avrei pensato un pò sopra!!!

elam Inserito il - 06/04/2011 : 13:01:02
Son bellissime!! sopratutto quelle in collina e montagna!! Sembrano di un'altra epoca!
prazene Inserito il - 06/04/2011 : 08:59:09


Qualcosa in bianco e nero (vero, pellicola, no "modalità" ;-) ) l'ho fatto, ma per ora ho qualche casino con la scansione delle pellicole.....
Monteferru Inserito il - 05/04/2011 : 22:33:07
prazene ha scritto:

Grazie a tutti!

A Senorbì in quell'anno stavano facendo dei lavori e la stazione era un cantiere. L'ho snobbata per quello. Mi spiace!

Le immagini sono scansioni di diapositive, le stesse che uso ancora oggi: Fuji Provia.
Scanner: Nikon Coolscan V ED
Fotocamera: Canon EOS con obiettivi 35-70 e 70-200mm sempre Canon

Ciao.



Complimenti per il tuo reportage Stefano, ci hai fatto straordinariamente rivivere luoghi indimenticabili della nostra Isola
jomaru Inserito il - 05/04/2011 : 20:36:23
Sono meravigliose! Peccato non averne scattate alcune in modalità seppia e bianconero, ma questo comunque non toglie valore allo splendido servizio. Complimenti!

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