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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
giuliazeta Inserito il - 28/04/2008 : 10:06:56
Non è molto che abito in Sardegna, e vorrei conoscerla di più, meglio. Per fortuna il lavoro mi lascia del tempo libero, così posso girare l'isola, per scoprire le sue bellezze. A volte però....
Ieri sono stata nella zona di Abbasanta, un bellissimo posto. Lungo la strada c'erano le indicazioni per dei siti archeologici, che ho immediatamente seguito. Prima indicazione: Sa Roda Manna, nella zona di Scano Montiferro. Kilometri di strada secondaria (o terziaria), per arrivare a nulla di fatto. Probabilmente i cartelli sono stati tolti, perché i pali c'erano, ma mancavano della parte superiore.
Nella zona di Abbasanta: Tomba dei giganti di SuPranu. Bella la tomba est, ma quella a ovest, dov'è?
Area sacro-funeraria Mesu Enas. Un cartello indicava il sito a 500 mt. Mi avvio lungo il viottolo.... il viottolo diventa un aquitrino.... affondo fino a metà gamba.... giro attorno per un'ora nell'acqua. Niente.
Probabilmente anche qua i cartelli sono stati divelti, forse perché i curiosi come me non sono graditi, a causa di qualcuno troppo maleducato.
Peccato.
Peccato per la Sardegna e peccato per il sito...
e anche per i miei piedi...
In un territorio dove l'industria è inesistente, il lavoro è poco, perché non incentivare il turismo alternativo? La Sardegna non ha solo un bel mare, ma tanto altro ancora, davvero poco conosciuto.
Forse, se la Regione incentivasse i proprietari delle tanche, in modo da favorire il turismo naturalista e archeologico, con un tangibile tornaconto invece degli espropri, forse, sarebbe meglio per tutti, specie per la Sardegna.
ciao a tutti




















15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
falkittu Inserito il - 17/06/2008 : 11:37:41
Stiamo parlando di una piramide a gradoni in Sardegna ed è completamente abbandonata! Solo da noi capitano queste cose incredibili. Un altare prenuragico abbandonato al suo destino, non ci voglio neanche pensare.
giuliazeta Inserito il - 26/05/2008 : 23:30:21
Hanno riaperto la ziqqurat di Monte d’Accoddi e ieri sono stata a visitare il sito. Davvero bella, magnifica.
Però, scusate se faccio polemica, non sono d’accordo su come questo importante sito venga lasciato aperto. Gente che sale e scende dalla ziqqurat, bambini che corrono a destra e sinistra, stanchi che si siedono sulle pietre tonde....
E’ bello poter “toccare con mano” e fruire tangibilmente d’una cosa tanto bella. Ma così facendo, non si rovinerà ulteriormente? Già è esposta alle intemperie e alle volubilità politiche, non sarebbe meglio un bel recinto? Guardare e non toccare, come al museo. Tanto da cercare di preservare quel poco che resta.
ciao a tutti
gz
Trambuccone Inserito il - 25/05/2008 : 22:02:06
Cara Kigula, grazie per le risposte decisamente illuminanti.
Appena....... metabolizzero' cio' che hai postato, ti faro' qualche altra domanda.
Ciao
T.
kigula Inserito il - 25/05/2008 : 19:42:15
Scusa Trambu non avevo letto che mi chiedevi tre punti da migliorare per il turismo alternativo.
Eccoli qui:
-assumere personale qualificato e preparato (noi archeologi non veniamo quasi considerati)
-offrire più servizi e possibilmente alternativi (laboratori, campi per volontari e summer schools, manifestazioni culturali, ecc.)
-sfruttare le risorse collaterali all'archeologia (vendita di riproduzioni, libri, souvenir; punti di ristoro; escursioni ai siti con cavalli, fuoristrada, moto ecc.) per evitare di vivere soltanto dai fondi pubblici
kigula Inserito il - 25/05/2008 : 19:36:52
Io vorrei lavorare come archeologa, fare ricerca seriamente, non solo scavare.
Vorrei poter fare indagini con metodi più moderni, con analisi e datazioni, senza avere limiti economici così esigui che spesso non permettono neppure una vecchia datazione al radiocarbonio (e vi dico che non è così cara).
Vorrei che per entrare a lavorare nelle soprintendenze e nelle università bastassero curriculum e merito.
Chiedo così tanto? Eppure all'estero vedo i miei colleghi che studiando passano il concorso all'università, anche senza conoscere i professori. Vedo i laureati che lavorano con le aziende di servizi per l'archeologia semplicemente presentando curriculum e esperienza.
Qui ho mandato così tanti curriculum e non ricordo più di 4 risposte.

L'archeologia e i beni culturali possono rendere qualcosa se si sfrutta bene il turismo, le cooperative non possono continuare a basarsi solo sui biglietti d'ingresso (che sappiamo benissimo non pagano neanche la pulizia dei siti) e su qualche sporadica manifestazione in parte spesata dagli enti.
Questo è un circolo vizioso che porta al fallimento o alla chiusura, come è successo a Sassari.
Servono servizi aggiuntivi per un turismo sempre più esigente, bisogna attirare le scuole e un altro tipo di turisti: gli appassionati.
Sono buone le summer schools di scavo e ricognizione che all'estero vanno alla grande, in Italia son già diffuse ma in Sardegna mi pare siano al massimo due. Li gli appassionati, chi ha voglia di passare una vacanza diversa, pagano volentieri per sentirsi un pochino archeologi e sporcarsi di terra anche solo una settimana. Non pensate sia una buona alternativa che impiega qualche archeologo e avvicina la gente alla storia e alla cultura?
Si possono anche fare laboratori per bambini o per adulti interessati. Ho visto che i tentativi già fatti hanno avuto successo, ne ricordo per esempio uno che insegnava la scheggiatura della pietra come nella preistoria. Organizzandosi bene se ne potrebbero fare di diversi tipi.
L'archeologia inglese ci può insegnare tanto con le loro ricostruzioni e siti interattivi in cui la gente non guarda e basta (cosa che se non si è appassionati annoia) ma partecipa attivamente, tocca, prova.
C'è già qualcuno in Sardegna che fa qualcosa di serio, ma ne servono di più, bisogna costruire una rete in modo da offrire più servizi in più posti.
Poi c'è l'appassionato di cui parlavo, quello disposto a pagare per una escursione seria con l'archeologo. Ma non come si fa attualmente, aspettando che decida da solo di prenotare la visita in un certo nuraghe. Ci vuole pubblicità, ci vogliono accordi coi tour operator, ci vogliono pacchetti completi per il turismo archeologico, in modo da poter avere piccoli gruppi a cui mostrare non solo i siti più noti, ma anche oltre.

Tutto bello, a prima vista persino semplice (basta provarci no?). Però poi c'è il muro della politica, delle amministrazioni non sempre consenzienti, dei manipolatori che vogliono solo avere in mano i fondi pubblici senza nessun interesse a lavorare sul serio. E questi ultimi spesso son quelli che forniscono l'appoggio politico.
Io continuo a vedere cooperative che oltre a mostrare i monumenti non fanno quasi nulla. E che quando gli chiedi di lavorare con loro ti dicono che purtroppo devono prendere il parente del sindaco o dell'assessore, altrimenti non gli rinnovano il contratto.
Ripeto che quando sarà un momento più favorevole ci proverò, ho le idee e la voglia di fare. Ma ora come ora si rischia di sbattere contro quel muro che ho già visto tante volte.
La mia valigia è sempre sotto il letto, finchè va bene continuo a fare l'emigrata part-time!
Trambuccone Inserito il - 25/05/2008 : 17:09:35
Cara Kigula, molto interessante il tuo scritto.
Secondo te quali sono i primi tre punti da migliorare per far partire il turismo alternativo?
Poi, qui è concesso anche sognare.....
Cosa vorresti fare come archeologa in Sardegna?
Ciao
T.
kigula Inserito il - 25/05/2008 : 00:54:13
Janahome ha scritto:

Intendevo i siti in fase di scavo:
quelli che ti ho elencato sono appunto "freschi" di scavo:
ho appena saputo che il nuraghe "Is Paras" a Isili avrà un nuovo scavo,
per scoprire del tutto il sistema si "scolo" all'interno delle mura
[e magari utilizzarlo, al posto del pietraio orribile!]
Se vuoi vedere un bel nuraghe a tholos stupendo (12metri!)
Is Paras è magnifico!
Ti puoi portare il pranzo al sacco:
all'uscita di Isili c'è un giadinetto ben curato
(unica pecca i cestini dei rifiuti mancanti)
fa piacere stare lì all'ombra.

Questione occupazione:
vero è che gli sforzi non bastano mai...
ma posso anche dirti
che esiste anche il caso "non far nulla" da parte degli inoccupati:
o meglio,
girerai tanto, e capirai che tanti giovani aspettano la manna dal cielo
senza muovere un dito
e senza sforzarsi per niente, vivendo come vegetali.
Non sto dicendo che i giovani sono così tutti,
ma che parte di loro purtroppo è così, assecondati da tante cose
non sentono il peso di trovare un lavoro o provare a cercarne uno:
io li vedo tutti i giorni al bar, a lamentarsi
delle cose che non vanno e a spendere i soldi dei genitori,
a criticare chi cerca di fare qualcosa anzichè rimboccarsi le maniche
e chiedere almeno se si ha bisogno d'aiuto...





Mi piacerebbe tanto che tu avessi ragione.
Sarebbe bello se i giovani si lamentassero invano, solo perchè non hanno voglia di lavorare.
Specie nel campo dell'archeologia e dei beni culturali mi sento chiamata in causa, perchè io sono una di quei giovani, magari con laurea, master ecc. ecc. che si lamenta per questa società così sbagliata in cui non riesce a trovare lavoro. Specie in un campo come l'archeologia che in Sardegna dovrebbe essere fiorentissimo.
E' vero che c'è gente che aspetta che la chiamino "vieni a lavorare con noi" o che pretende di guadagnare bene e subito, ma credo che molti si trovino davvero a lottare col mondo del lavoro, con l'impossibilità di fare qualsiasi cosa senza un buon padrino.
Molti bussano le porte invano per anni, spendono una fortuna in curriculum e ci rimettono in lavori non pagati o malpagati, ma la costanza non paga in questo caso.
Io onestamente non vedo così tanti scavi aperti nell'isola, anzi mi sembrano meno che in passato e sempre più ristretti.
Come dite bene il lavoro per i volontari (gratis) c'è, perchè soldi per pagare i lavoratori non ce ne sono.
Ma secondo te un ragazzo di 25/30, laureato, per quanto può continuare a lavorare gratis per l'università o la soprintendenza?
Io ogni tanto continuo a farlo, per fare curriculum, per imparare, ma vedo che diventa sempre più pesante.
Se non avessi avuto la possibilità di continuare a studiare fuori, con borse di studio ecc., credo mi sarei già adattata ad un altro lavoro o sarei emigrata.
Ti garantisco che è davvero molto difficile in questo campo.

E' vero come dice qualcuno che il lavoro bisogna crearlo, che ci vuole il turismo alternativo, che lavorando seriamente anche le cooperative possono sopravvivere. In teoria concordo con tutti voi, ma in pratica ragionate bene, è così veramente fattibile?
Credete che sia così facile entrare a lavorare con le cooperative soprattutto se dite di essere laureati?
Io ho inviato centinaia di curriculum, in tutta la Sardegna, ma pochi mi hanno risposto.
C'è chi vorrebbe assumerti pieno di buoni propositi ma non ce la fa o chi teme tu voglia muovere troppo le cose ("noi mostriamo semplicemente i siti e niente più") e ti dice no grazie.
O se hai la fortuna di riuscire a lavorare ogni tanto come accompagnatore o guida turistica se provi a proporre qualcosa di diverso, qualcosa che hai visto funzionare fuori, qualcosa che potrebbe fruttare un po' di soldini con un po' di impegno, si spaventano.
Ti dicono che già è difficile sopravvivere tenendo aperti due siti.
Spesso scelti pure male. Spesso con personale incompetente che però è nipote del sindaco e passa prima di te laureato (che tra l'altro non ti eri laureato in archeologia per fare la guida di un sito e ripetere in eterno la solita solfa).
Io ho fatto mari e monti per cercare di "infiltrarmi" in una cooperativa in cui c'era la fila degl incozzati per fare le guide in 4 siti. E' stato inutile.
Serve sempre l'appoggio giusto.

C'è poi la giusta idea "fai qualcosa tu", facile da dire e meno da fare.
Perchè sebbene esistano i finanziamenti (ogni tanto) i requisiti sono tanti e vedi quelli che ci hanno provato prima di te fallire l'uno dietro l'altro con la risposta "purtroppo in Sardegna non c'è mercato".
E nessuno ti ascolta, nessuno ti aiuta ad avviare una cosa così delicata in un posto in cui il turimo vede solo la spiaggia.

Vorrei, vorrei ma per ora non riesco. Continuo a farmi le ossa. A stare all'estero buona parte dell'anno per imparare di più e fare quello che voglio fare davvero nella mia vita e che qui non riesco: l'archeologa.
Poi tornerò e quando il clientelismo si sarà un po' ridotto proverò davvero a fare quello che ho in testa. Quel turismo alternativo di cui parlate, quello che all'estero riesce e qui ancora fallisce.

Insomma posso essere d'ccrdo con tante cose in teoria, ma la pratica purtroppo è ben diversa.
La politica clientelare continua a comandare su tutto.
Janahome Inserito il - 02/05/2008 : 15:55:15
giuliazeta ha scritto:

Cara Janahome, mi spiace d’aver dato l’impressione d’avere la verità in tasca.... di vero c’è solo che non sono sarda e non conosco la Sardegna. Sto cominciando ora a conoscerla. Sono anche certa che il “turismo alternativo” non basterebbe a risolvere i problemi della disoccupazione, sicuramente altri sardi saranno costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Però potrebbe essere un’alternativa per alcuni. Se poi la Regione sta già facendo il possibile, mi fa piacere saperlo. Per quanto riguarda i siti archeologici, non ho detto che non ce n’è, ma proprio il contrario. Anche oggi ho fatto un bel giro tra Mores e Ittireddu alla (mia) scoperta delle bellezze antiche dell’isola. E questa volta i cartelli c’erano.


Intendevo i siti in fase di scavo:
quelli che ti ho elencato sono appunto "freschi" di scavo:
ho appena saputo che il nuraghe "Is Paras" a Isili avrà un nuovo scavo,
per scoprire del tutto il sistema si "scolo" all'interno delle mura
[e magari utilizzarlo, al posto del pietraio orribile!]
Se vuoi vedere un bel nuraghe a tholos stupendo (12metri!)
Is Paras è magnifico!
Ti puoi portare il pranzo al sacco:
all'uscita di Isili c'è un giadinetto ben curato
(unica pecca i cestini dei rifiuti mancanti)
fa piacere stare lì all'ombra.

Questione occupazione:
vero è che gli sforzi non bastano mai...
ma posso anche dirti
che esiste anche il caso "non far nulla" da parte degli inoccupati:
o meglio,
girerai tanto, e capirai che tanti giovani aspettano la manna dal cielo
senza muovere un dito
e senza sforzarsi per niente, vivendo come vegetali.
Non sto dicendo che i giovani sono così tutti,
ma che parte di loro purtroppo è così, assecondati da tante cose
non sentono il peso di trovare un lavoro o provare a cercarne uno:
io li vedo tutti i giorni al bar, a lamentarsi
delle cose che non vanno e a spendere i soldi dei genitori,
a criticare chi cerca di fare qualcosa anzichè rimboccarsi le maniche
e chiedere almeno se si ha bisogno d'aiuto...


MirkoZaru Inserito il - 02/05/2008 : 02:46:20
cisto ha scritto:

MirkoZaru ha scritto:

Le domus di bonorchis (che poi è una sola) sono continuando sempre dritti verso la fonte (che ormai non esiste più) ... ad un certo punto della strada bianca trovi un cartello "domus di bonorchis" che punta verso un muretto a secco ... salti il muretto e sorpresa..c'è la domus di bonorchis monocellulare con una piccola nicchietta altare... niente di che... se sei ad abbasanta ti consiglio il nuraghe Aiga o il Zuras, il Argiola Lepres imponente ma inacessibile, il dolmen di Sangrone, il pozzo di calegastea...se questi ultimi due li trovi fammi sapere che li voglio vedere anche io!!!


Come non esiste più la fonte di bonorchis? e questa cosa è???







tutte le volte che sono andato c' era, sempre che non abbiano spostato il tutto negli ultimi mesi, ma presumo che almeno nell' ultimo millennio sia stata sempre al suo posto.



Chiaramente io parlavo della fonte nuragica, non della sorgente naturale!
giuliazeta Inserito il - 01/05/2008 : 22:30:24
Cara Janahome, mi spiace d’aver dato l’impressione d’avere la verità in tasca.... di vero c’è solo che non sono sarda e non conosco la Sardegna. Sto cominciando ora a conoscerla. Sono anche certa che il “turismo alternativo” non basterebbe a risolvere i problemi della disoccupazione, sicuramente altri sardi saranno costretti ad emigrare per trovare un lavoro. Però potrebbe essere un’alternativa per alcuni. Se poi la Regione sta già facendo il possibile, mi fa piacere saperlo. Per quanto riguarda i siti archeologici, non ho detto che non ce n’è, ma proprio il contrario. Anche oggi ho fatto un bel giro tra Mores e Ittireddu alla (mia) scoperta delle bellezze antiche dell’isola. E questa volta i cartelli c’erano.
cisto Inserito il - 30/04/2008 : 09:56:30
MirkoZaru ha scritto:

Le domus di bonorchis (che poi è una sola) sono continuando sempre dritti verso la fonte (che ormai non esiste più) ... ad un certo punto della strada bianca trovi un cartello "domus di bonorchis" che punta verso un muretto a secco ... salti il muretto e sorpresa..c'è la domus di bonorchis monocellulare con una piccola nicchietta altare... niente di che... se sei ad abbasanta ti consiglio il nuraghe Aiga o il Zuras, il Argiola Lepres imponente ma inacessibile, il dolmen di Sangrone, il pozzo di calegastea...se questi ultimi due li trovi fammi sapere che li voglio vedere anche io!!!


Come non esiste più la fonte di bonorchis? e questa cosa è???







tutte le volte che sono andato c' era, sempre che non abbiano spostato il tutto negli ultimi mesi, ma presumo che almeno nell' ultimo millennio sia stata sempre al suo posto.
MirkoZaru Inserito il - 30/04/2008 : 08:32:48
adelasia ha scritto:

MirkoZaru ha scritto:

Messaggio di giuliazeta

Nella zona di Abbasanta: Tomba dei giganti di SuPranu. Bella la tomba est, ma quella a ovest, dov'è?
Area sacro-funeraria Mesu Enas. Un cartello indicava il sito a 500 mt. Mi avvio lungo il viottolo.... il viottolo diventa un aquitrino.... affondo fino a metà gamba.... giro attorno per un'ora nell'acqua. Niente.



Sicuramente cmq è stata una uscita costruttiva, basta il paesaggio a deliziare gli occhi!



E sicuramente hai ragione da vendere, Mirko. Trovo che in questo periodo, poi, sia davvero incantevole

Leggendo il post di Giuliazeta mi sono divertita un mondo: stesso itinerario, stessi dubbi, stessi acquitrini, ma già la tomba est di Su Pranu è una meraviglia che ...val bene una messa!

Comunque le indicazioni di Mirko mi serviranno (anch'io mi chiedevo: 500 m., 200m...ma da quale parte?), e visto che ci sono gli chiedo dove caspiterina si trovano le domus de janas di Bonorchis: in mezzo oppure oltre i rovi? O al solito mi consolerò con la sorgente, il che comunque male non è????


Le domus di bonorchis (che poi è una sola) sono continuando sempre dritti verso la fonte (che ormai non esiste più) ... ad un certo punto della strada bianca trovi un cartello "domus di bonorchis" che punta verso un muretto a secco ... salti il muretto e sorpresa..c'è la domus di bonorchis monocellulare con una piccola nicchietta altare... niente di che... se sei ad abbasanta ti consiglio il nuraghe Aiga o il Zuras, il Argiola Lepres imponente ma inacessibile, il dolmen di Sangrone, il pozzo di calegastea...se questi ultimi due li trovi fammi sapere che li voglio vedere anche io!!!
Janahome Inserito il - 30/04/2008 : 02:46:57
Messaggio di giuliazeta

In un territorio dove l'industria è inesistente, il lavoro è poco, perché non incentivare il turismo alternativo? La Sardegna non ha solo un bel mare, ma tanto altro ancora, davvero poco conosciuto.
Forse, se la Regione incentivasse i proprietari delle tanche, in modo da favorire il turismo naturalista e archeologico, con un tangibile tornaconto invece degli espropri, forse, sarebbe meglio per tutti, specie per la Sardegna.
ciao a tutti


Non sono del tutto d'accordo:
la Sardegna è stracolma di siti archeologici
e la Regione da almeno 5 anni sta cercando di finanziare scavi e sistemi di sorveglianza:
a Barumini è nato il nuovo Centro Culturale G.Lilliu
con una stupenda mostra.
Il problema della Regione è da dove tirare fuori i soldi che non avrà mai!
A cosa servirebbe aprire uno scavo se poi tutto viene comunque lasciato all'aria?
Guarda cosa è accaduto proprio in questi giorni: reperti archeologici spariti!
Evidentemente non si può campare solo aspettando "i fondi" del bicchiere vuoto...
e non ci dovremmo lamentare se le tasse aumentano.
Pensa che da anni a Monte Spada si cerca di far decollare la pista da sci...
turismo alternativo?
A nessuno fa piacere sapere che i soldi che mette per le tasse si perdano per strada
per investimenti poco sicuri, no?
Comunque,
ti consiglio di andare a visitare "Sa Portisca":
è una bellissima realtà di cosa sia il turismo archeo-agreste.
La Regione l'incentivo ai "proprietari" lo ha già dato:
E' da almeno 10 anni che si parla di turismo alternativo
e si presentano progetti privati per agriturismo
e a fine 2007 + di 100 proprietari terrieri hanno avuto un bel finanziamento grazie allo
sblocco della legge,
hanno presentato regolare progetto e presto vedrai crescere
i B&B perfino nelle case abbandonate di campagna.
Io purtroppo ero una delle ultime in "classifica",
la terra di mio marito non era adatta
e non avevo comunque molte garanzie alle spalle.
Inoltre si è appena chiusa la presentazione dei progetti per la legge che incentiva
il lavoro femminile:
ti consiglio di consultare il sito della Regione Sardegna,
trovi di tutto sui finanziamenti.
In quanto agli scavi:
Carbonia ne ha uno molto grosso,
Nuraghe Sirai, ma non so a che punto siano ora;
questa estate passata si scavava nel nuraghe di Seleni, sopra Lanusei,
nuovo nuovo pure lui!
e sempre l'estate passata a Serri c'è stato un altro scavo.
Ovviamente i volontari sono sempre ben accettati, in questi casi
e proprio in questi casi il "turismo alternativo" rende:
ci sono + i volontari che arrivano dal resto d'Italia che i sardi.
Scusa, il mio è ovviamente è detto con tono molto pacato e calmo,
mi spiace che ogni "estraneo" che si presenta in Sardegna venga a dirmi
che non c'è abbastanza incremento del "turismo alternativo"
o non ci sno abbastanza soldi per l'archeologia:
20 anni fa l'archeologia era finanziata da un "fondo"
(Fondo Sociale, il termine giusto)
cioè, gli scarti degli altri Assessorati:
oggi non siamo più a quei livelli,
è poco, ma questo poco non c'è solo per l'archeologia o per incrementare
il turismo...
in 20 anni ho visto crescere delle aziende,
ma ce ne sono voluti 30 per costruire un teatro!
Ricordati che la Sardegna fa parte di quell'Italia che ha riempito la piazza
davanti alla Basilica di Bonaria 2 sere fa:
Marco Carta ora lo conoscono pure le pietre dei Nuraghi!
[Io là non c'ero: ero ad accogliere quelli che come me hanno preferito passare
una serata diversa, fra Trulli e Nuraghi, mostra fotografica e dipinti...]
Adelasia Inserito il - 29/04/2008 : 21:39:03
MirkoZaru ha scritto:

Messaggio di giuliazeta

Nella zona di Abbasanta: Tomba dei giganti di SuPranu. Bella la tomba est, ma quella a ovest, dov'è?
Area sacro-funeraria Mesu Enas. Un cartello indicava il sito a 500 mt. Mi avvio lungo il viottolo.... il viottolo diventa un aquitrino.... affondo fino a metà gamba.... giro attorno per un'ora nell'acqua. Niente.



Sicuramente cmq è stata una uscita costruttiva, basta il paesaggio a deliziare gli occhi!



E sicuramente hai ragione da vendere, Mirko. Trovo che in questo periodo, poi, sia davvero incantevole

Leggendo il post di Giuliazeta mi sono divertita un mondo: stesso itinerario, stessi dubbi, stessi acquitrini, ma già la tomba est di Su Pranu è una meraviglia che ...val bene una messa!

Comunque le indicazioni di Mirko mi serviranno (anch'io mi chiedevo: 500 m., 200m...ma da quale parte?), e visto che ci sono gli chiedo dove caspiterina si trovano le domus de janas di Bonorchis: in mezzo oppure oltre i rovi? O al solito mi consolerò con la sorgente, il che comunque male non è????
Turritano Inserito il - 29/04/2008 : 21:38:56
cisto ha scritto:

Peccato, una rarità così importante in Sardegna e in tutto il mediterraneo, non merita la noncuranza della sopraintendenza e comunque di quegli enti che sono responsabili ...


Quoto! Infatti, sino a uno due anni fa, del Monumento se ne occupava una cooperativa autorizzata dal comune di Sassari, poi non so cosa sia successo!
Turritano

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