V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Torecasula |
Inserito il - 17/10/2007 : 13:36:12 Una volta, un pò di tempo fa' ho sentito una trasmissione di Umberto Broccoli (con parole mie - Radio1 ore 14:05 in poi) che raccontava (in quanto archeologo) che nel corso della sua professione a Cagliari e precisamente nell'attuale Via Roma scoprì i resti dell'antico mercato dcve gli antichi abitanti di "Karalis" commerciavano con i Fenici. Con la fantasia sono tornato indietro nel tempo ed ho provato ad immaginare come poteva essere la "ICHNUSA" di allora ed i suoi abitanti, nonchè come poteva essere la vita sociale di quei tempi e chissà che concezioni avessero in quel periodo in materia di commercio, di famiglia e di giustizia sociale. Qualcuno ha letto qualcosa in proposito? Un saluto. Tore Casula
Tore |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Torecasula |
Inserito il - 22/10/2007 : 12:49:32 Per Nuragica. Queste frasi che ho ricavato le avevo poi trascritte in formato "Wordstar" di allora e successivamente in "word" che ho in una cartella del p.c. La mia potenza "mnemonica" non ha nulla di straordinario. Meglio restare con i piedi per terra. Quello che eventualmente ti conunicherò (se trovo qualcosa), sarà l'autore di queste parole, tratte da una rivista che giungeva a mio padre (da abbonato) e che io leggevo quando andavo in ferie a casa mia (Dolianova) in Sardegna. Quello che vorrei sottolineare (a mio avviso) è che queste parole interpretino i sentimenti di chi quarda i Nuraghi e che vede le cose e la storia di un popolo dal mio stesso "angolo visivo". I sentimenti sono sempre qualcosa di misterioso ed una persona, una cosa, un oggetto, una frase, un episodio, può voler dire cose diverse per ciascuno di noi, a secodo della propria indole e del proprio credo.
Un saluto. Tore Casula |
Adelasia |
Inserito il - 21/10/2007 : 23:20:07 | alfonso ha scritto:
S. Imbenia, un insediamento nuragico nel quale si installano dei Fenici....
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Potrebbe trattarsi di Carbia? |
alfonso |
Inserito il - 20/10/2007 : 16:39:10 Non appena avrò il programma e la data definitivi (metà novembre) lo inserirò con molto piacere, anche perché sono previsti tutta una serie di interventi molto interessanti che spero saranno confermati. alfonso alfonsostiglitz@libero.it |
Adelasia |
Inserito il - 19/10/2007 : 18:27:27 Richiesta che caldeggio anch'io...anzi Alfonso, se tu volessi inserire il programma del convegno tra gli eventi, in un post tutto suo, in questa stessa sezione... Grazie!
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Ammutadori |
Inserito il - 19/10/2007 : 17:39:07 Ciao Alfonso, puoi ripotare la data del convegno di Sestu? Spero di poterci andare. saluti a tutti
Saludi e Trigu http://www.contusu.it http://www.3stops.com http://www.contusantigus.org http://www.flickr.com/photos/amuttau/ |
Pier Paolo Saba |
Inserito il - 19/10/2007 : 14:59:57 Nuragica Ha SCRITTO:
Pierpaolo , Forse hai interpretato male la mia precisazione... Intendevo dire semplicemente.. che Ammutadori ci ha parlato di Monastir in una discussione dove l'argomento era il castello... Tu non sei stato affatto maleducato e tantomeno devi chiedere scusa!!
***A voler essere preciso, ribadisco che Ammutadori si riferiva al fatto che lui, essendo di Monserrato, oltre a conoscermi, sa altrettanto bene che, chi scoprì la presenza di numerose civiltà sovrapposte nel sito in questione è stato il sottoscritto, il quale parlando dei fenici, poi, ho voluto sottolineare la presenza di questa civiltà nello stesso sito, dati i reperti venuti alla luce, allora, quando effettuai la scoperta..... nient'altro
Tutto chiaro quindi..***
SHRD. |
Nuragica |
Inserito il - 19/10/2007 : 11:34:31 | Pier Paolo Saba ha scritto:
Chiedo scusa ma non intendevo essere maleducato, se hai notato bene il mio intervento si inseriva in tema ai fenici ed agli scali ufficialmente conosciuti... per questo....... Giustappunto, cara Nuragica. E' vero che la discussione era incentrata sul castello... ma io mi riferivo ai siti fenici in argomento sulla stessa pagina...
SHRD.
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Pierpaolo , Forse hai interpretato male la mia precisazione... Intendevo dire semplicemente.. che Ammutadori ci ha parlato di Monastir in una discussione dove l'argomento era il castello... Tu non sei stato affatto maleducato e tantomeno devi chiedere scusa!!
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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Pier Paolo Saba |
Inserito il - 19/10/2007 : 10:35:27 ALFONSO ha scritto:
Per Monserrato mi piacerebbe sapere qualcosa su questi materiali fenici; anche perché avevo notizie, vaghe, di materiali punici, cioè un po’ più recenti; anche se non stupirebbe una presenza più antica.
Egregio Dottore, buongiorno. Le mando un messaggio privato..
SHRD. |
alfonso |
Inserito il - 19/10/2007 : 08:07:48 Diciamo che i movimenti levantini (tra cui prenderanno sempre più corpo quelli fenici) avvengono per un lungo periodo, sostituendosi a quelli micenei del XIV e XIII sec. a.C. Nella fase dei contatti, tra XII e IX sec. a.C. (anno più, anno meno) questa componente molto composita (ci sono contatti ciprioti, filistei, aramei e, appunto fenici), che frequenta specifiche rotte mediterranee connesse allo sfruttamento di risorse preziose come i metalli, privilegia i punti di approdo nuragici favorevoli alla circolazione dei beni tra costa e interno. Alcune di queste vie sono state già individuate, come quella del Tirso, altre si stanno approfondendo. La caratteristica è quella di avere un punto di sbarco favorevole (golfi, lagune aperte, foci di fiumi ecc.) e, soprattutto, gruppi strutturati socialmente ed economicamente con i quali rapportarsi. Da qui viene il privilegiare di determinate situazioni geografiche che, inevitabilmente hanno maggiore presenza nella costa meridionale, occidentale e nordoccidentale, anche se non mancano tracce in quella orientale. La costa meridionale e occidentale è privilegiata non solo per gli aspetti geografici molto favorevoli e per una maggiore presenza di risorse, ma perché si trova lungo quella rotta che collega le due parti del Mediterraneo (occidentale e orientale) e l’Atlantico, con i ricchissimi giacimenti d’oro e d’argento dell’area di Huelva, identificata con Tartesso a partire dal VII sec., ma già frequentata nelle epoche precedenti (è probabilmente la Tarshish occidentale, diversa da quella orientale). E in questa frequentazione c’è anche una presenza nuragica, anche se, per l’VIII sec. si può notare una connessione abbastanza stretta nuragica-fenicia, per cui probabilmente possiamo parlare di navigazioni miste (navigli multiculturali per intenderci), questo può essere il caso del materiale nuragico trovato a Huelva. A questa fase legata agli scambi, nella quale pian piano prendono preminenza i Fenici, a partire dalla fine del IX sec. a.C. segue una fase di insediamento stabile di gruppi; ovviamente vengono scelti alcuni di quei luoghi frequentati precedentemente. Anche qui sono luoghi legati alla presenza di uno scalo marittimo, di un insediamento nuragico attivo (anche se questo non è per ora confermato in tutte le situazioni), di risorse primarie fondamentali, quali i metalli e il sale, oltre a terreni agricoli utili. A Sant’Imbenia abbiamo l’esempio più noto, ma non il solo e, qui, si può vedere crescere l’interesse agricolo, soprattutto connesso alla vitivinicoltura. Già dalla prima metà dell’VIII sec. compaiono contenitori anforari vinari, chiaramente fenici, prodotti da questa comunità mista (nuragico-fenicia), contenitori che troviamo diffusi un po’ ovunque nel Mediterraneo occidentale. Queste contaminazioni nuragico-fenicie si notano, ad esempio, in varie tipologie di contenitori ritrovati a Solky, Bithia ecc. A partire almeno dalla metà dell’VIII sec. e fino agli inizi del VII sec. a.C., alcuni centri cambiano decisamente natura, diventando fondazioni urbane vere e proprie, a partire da Solky e cambia anche il rapporto con il territorio e con gli spazi geografici. Inizia ad aversi un’occupazione capillare del territorio (vedi i centri di Monte Sirai, Pani Loriga ecc.), dapprima condivisa con i nuragici ma dal quale viene pian piano (nel VII sec.) a scomparire la presenza autonoma nuragica. Quindi come vedi la scelta dei luoghi è funzionale alle necessità. A Bosa, venne ritrovata un’iscrizione fenicia (di cui purtroppo si conosce solo la riproduzione pubblicata nel Corpus Inscriptionum Semiticarum e non si sa dove sia finita, né da quale punto di Bosa venga) che venne erroneamente letta come bosan, lettura poi rifiutata totalmente perché errata, anche se, purtroppo, si continua a vedere qualcuno che la legge ancora come bosan. L’interessante è che si tratta di una delle più antiche iscrizioni fenicie occidentali, contemporanea al frammento di Nora e leggermente più antica della stele di Nora, con una datazione tra IX-VIII sec. o forse un po’ più su. Da Bosa vengono altre iscrizioni ma di epoca decisamente più tarda, punica. Per Monserrato mi piacerebbe sapere qualcosa su questi materiali fenici; anche perché avevo notizie, vaghe, di materiali punici, cioè un po’ più recenti; anche se non stupirebbe una presenza più antica. Se può interessare a metà novembre a Sestu si terrà un convegno dove parlerò proprio dei fenici nel Cagliaritano e dei loro rapporti con i nuragici e presenterò l’Arca del Tempo che abbiamo realizzato a Settimo San Pietro. alfonso alfonsostiglitz@libero.it
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Pier Paolo Saba |
Inserito il - 19/10/2007 : 01:06:09 Nuragica ha scritto:
Ma che bello Pierpaolo!! Quante cose hai scoperto nella nostra isola?? Ammutadori ci ha parlato in passato di un sito archeologico nei pressi di Monastir.. ma la discussione era incentrata soprattutto sul castello..
Chiedo scusa ma non intendevo essere maleducato, se hai notato bene il mio intervento si inseriva in tema ai fenici ed agli scali ufficialmente conosciuti... per questo....... Giustappunto, cara Nuragica. E' vero che la discussione era incentrata sul castello... ma io mi riferivo ai siti fenici in argomento sulla stessa pagina... come dicevo Monserrato ha restituito, a suo tempo, frammenti ceramici del periodo fenicio, come Ammutadori conferma. Quel sito non è mai stato censito ufficialmente ed è lo stesso dove sono presenti quelle enormi sfere di arenaria che costituiscono un altare preistorico sopravvissuto ai fenici, cartaginesi romani ecc. Con questo voglio dire che tale sito pur non essendo stato indagato fin oggi... già da allora sicuramente era un centro importantissimo dato il materiale rinvenuto.
SHRD. |
dogs |
Inserito il - 18/10/2007 : 20:45:39 C'è anche l'acropoli di Pani Loriga a Santadi. Si trova su un'altura (dalla quale si vede Monte Sirai...) dove è presente un nuraghe (ad ovest) e alcune domus de janas (sul fianco est), ed è composta da un'acropoli fortificata, alcuni quartieri residenziali e una necropoli, diciamo che è simile a Monte Sirai, ma un pochino più piccola. Un altro nuraghe, molto più grande, si trova alla base del colle L'area è accessibile tranquillamente, bisogna solo ricordarsi di tenere chiuso il cancello (anche dopo che si entra) alle pendici della collina.
Alcune immagini di una mia visita, qualche anno fa:
Il pannello descittivo a fianco del cancello, ai piedi del colle.
Alcuni tratti murari dell'acropoli
Una delle poche tombe della necropoli punica (la maggior parte è stata ricoperta dopo gli scavi, per preservarle)
Indicazione di una tomba ricoperta dopo l'indagine archeologica
Le immagini non rendono giustizia al sito, che è molto più bello dal vivo, soprattutto in primavera o autunno (quando non ci sono i cardi spinosi secchi alti più di un metro....)
Il nuraghe Diana, sopra il colle
L'altro nuraghe alle falde del colle, all'interno di un antico "Medau", in fase di scavo archeologico (chissà se ora è visitabile...)
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Adelasia |
Inserito il - 18/10/2007 : 20:26:48 | alfonso ha scritto:
Su Cagliari posso dare qualche notizia di prima mano. Francamente temo che la memoria non abbia aiutato Broccoli....
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Vorrà dire che la prossima volta che verrà in Sardegna chiederemo lumi...speriamo presto!!! |
Adelasia |
Inserito il - 18/10/2007 : 20:19:10 Prezioso come sempre, l'intervento di Alfonso...ma quale era il criterio di scelta fenicio degli scali mercantili ? Noto che prediligevano piccole isole, penisole e lagune. Per questo motivo sono state ritrovati loro tracce prevalentemente nella costa occidentale sarda anzichè in quella orientale?
Nelle elencazioni precedenti mi pare manchi Bosa, dove se non ricordo male sono state rinvenute epigrafi fenicie: considerata la felice posizione anche la città sul Temo dovrebbe essere stata scalo commerciale... |
alfonso |
Inserito il - 18/10/2007 : 16:41:26 Su Cagliari posso dare qualche notizia di prima mano. Francamente temo che la memoria non abbia aiutato Broccoli. In via Roma non sono stati scoperti “i resti dell'antico mercato dove gli antichi abitanti di "Karalis" commerciavano con i Fenici”. In via Roma, infatti, non sono, per ora, state trovate tracce nuragiche né fenicie. Probabilmente si riferisce alla supposta identificazione di Piazza del Carmine con il foro della città romana, su cui si affacciava dapprima il teatro-tempio di via Malta (dietro il Palazzo delle Poste), sostituito poi dal Capitolium (dove oggi c’è un edificio rosso all’angolo con via Mameli). Più di quarant’anni fa Barreca aveva ipotizzato qui la presenza della piazza del mercato, di fronte al porto. In realtà oggi sappiamo che Krly (questo è il nome originario noto dalle iscrizioni puniche) fenicia era situata in un’area compresa tra il promontorio dove ci sono la centrale elettrica e la città mercato Santa Gilla e le vie circostanti (Brenta, Po, Simeto ecc.). Qui sono stati trovati frammenti ceramici fenici di metà VIII sec. a.C. e qualche frammento nuragico; un altro insediamento nuragico di quest’epoca era, di fronte, a sa Illetta. In questa prima fase doveva esserci qualcosa come a S. Imbenia, un insediamento nuragico nel quale si installano dei Fenici. A non molti chilometri, a Cuccuru Nuraxi di Settimo San Pietro, stiamo scavando proprio una capanna del villaggio, dove convivono materiali nuragici e fenici di VIII sec. a.C. A partire dal VII sec. l’insediamento fenicio si fa stabile e da quel momento non si hanno più tracce nuragiche, ma solo un centro fenicio che va pian piano diventando città, intorno al suo porto che, all’epoca, era nei pressi della centrale elettrica; qui doveva esserci la piazza del mercato e il tempio di Melqart di cui ci resta una iscrizione di dedica, vari elementi architettonici a “gola egizia”, tipici dei templi fenici e una statua di Bes, arredo pertinente al tempio. Dal VI sec. nasce e si amplia l’enorme necropoli con tombe a camera dipinte di Tuvixeddu-Tuvumannu, che segna il confine della città. A partire almeno dal IV sec. a.C. si formano due quartieri periferici dotati entrambi di porto. Il primo era nell’area di Bonaria dove sono state trovate tombe a camera puniche identiche a quelle di Tuvixeddu; non conosciamo ancora l’abitato ma doveva essere nei pressi del porto, situato nel golfo di San Bartolomeo, oggi completamente interrato e urbanizzato (per intenderci ci hanno costruito sopra lo stadio di S.Elia e l’intero quartiere); l’insediamento era connesso con lo sfruttamento delle saline. Del secondo quartiere conosciamo la necropoli in viale Regina Margherita e un’iscrizione che indica la presenza di un tempio dedicato a Baalshamem nel quartiere di Marina; l’abitato doveva essere nell’area tra il viale Regina Margherita e via Sonnino, a ridosso del porto, che doveva essere in una insenatura oggi interrata e occupata dal Banco di Sardegna e dal CIS. Questo quartiere nasce e si espande quando l’area di S. Gilla va impaludandosi e le navi non riescono più a giungere nel vecchio porto. Con l’età romana, a partire dagli inizi del II sec. a.C. la città si sposta definitivamente, abbandonando l’area di S. Gilla, che diventa necropoli, e il nuovo centro gravita intorno a piazza del Carmine. La cosa interessante e che la comunità punica è ancora vitale durante i primi tempi dell’età romana, tanto da mantenere ancora i propri magistrati. Non voglio rubare altro spazio ma segnalo solo che per quanto riguarda gli altri centri, situazioni di convivenza iniziale tra nuragici e fenici ci sono a Solky, a Portoscuso, a San Vero Milis per citarne alcuni. Per quanto riguarda Neapolis, sono in corso gli scavi che hanno portato a individuare meglio i contorni dell’insediamento nuragico e hanno portato alla scoperta della presenza fenicia già in VIII sec. a.C. Per le maqom hadasht, oltre a Magomadas ve ne sono altre due. Infine per Cornus, sono stati trovati ancora pochi, ma significativi reperti fenici tra VIII e VII sec. a.C. (una notazione: il nome antico era Cornus, Campu ‘e Corra è il nome moderno). alfonso alfonsostiglitz@libero.it
alfonso |
shardanaleo |
Inserito il - 18/10/2007 : 16:38:44 Nora, Karalis, Bithia, solki, nabui, antas, tharros, kornus, nure, turris bisleoni, olbia (ooops! questa è greca!), feronia, solki orientale... TUTTE CITTA FENICIE... CHE BELLO! A occhio e croce circa un milione e mezzo di abitanti!... Ma c'erano anche Sardi incircolazione? NOOOO, vi prego, lasciatemi con qiuesta goduria di una Sardinia abitata da GRECI, FENICI, ROMANI...PAPUASICI... i sardi che c. ci stavano a fare nella loro isola? NAIN! NOn esistevano... FENICI A UFFAAAA!11 CHE BELLO! Come siamo felici! SHAR (unico sardo sopravissuto?)
"SOS SHARDANA RIBELLES KI NEMOS PODET BINKERE" (RAMESSU II) www.shardana.org
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