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Nota Bene: L'Altare Prenuragico di Monte d'Accoddi, fra Sassari e Porto Torres, e' una struttura unica in tutto il Mediterraneo Occidentale.
Si tratta di un'alta piramide tronca costruita in tecnica megalitica che risale all'età del rame ( 2900 a.C.) .
Quel che la rende straordinaria e' che all'interno si trova un'altra piramide, più antica, risalente al Neolitico Finale ( 3200 a.C.) . E' il " Tempio Rosso" , così denominato, dalla pittura rossa che ne ricopriva interamente le murature.
Sulla sommità della piramide restano le tracce di un monumentale tempietto rettangolare, forse dedicato ad una divinità femminile.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pimobalare Inserito il - 19/08/2012 : 21:04:09
la mia è semplicemente una domanda dettata dalla forte curiosità:
si vocifera che in territorio di Orroli abbia iniziato a riverdere la luce un nuraghe enorme (ancor più grande dell'Arrubiu..), parrebbe che lo si possa definire <il nuraghe più grande a tutt'oggi..> di tutta la Sardegna; di <lui> non si sa ancora nulla perchè gli scavi sono all'opera in questo momento...
si sa solo che risulta <sotto> una grandissima collina..occupandone tutto lo spazio
ne parlava un tale che da quelle parti si reca spessissimo per lavoro..
..ma su internet non si menziona alcunchè
qualcuno potrebbe cortesemente -smentire il tutto-..o -incrementare possibili notizie-???..
grazie
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
DedaloNur Inserito il - 04/10/2012 : 19:04:30
risosardonico ha scritto:

Dedalo, la bibliografia è veramente minima, almeno per quanto concerne ciò che io sono riuscito a trovare.
Contu E. 1960, Il nuraghe Pizzinnu. in : Rivista di scienze preistoriche, vol. 15 e 17.

finalmente ho il libro tra qualche notte ...saprò trarne informazioni, suggermenti e spunti critici pro e contro...il pensiero dell'autore...

qualcosa l'ho già letta...

intanto ho piacevolmente scoperto, a proposito della datazione dei bronzetti, del fatto che esista una litografia o stampa abbastanza vecchitta, di un bronzetto di guerriero recante sulle spalle, una olla con ansa a gomito rovescio.

osserva la depalmas, in un bel libro su tutt'altro argomento, che se la stampa e la resa delle anse fosse corretta, si avrebbe un indizio indiretto, nell'associare le figure dei bronzetti alla ceramica del bronzo recente...
risosardonico Inserito il - 03/10/2012 : 00:41:33
Dedalo, la bibliografia è veramente minima, almeno per quanto concerne ciò che io sono riuscito a trovare.
Contu E. 1960, Il nuraghe Pizzinnu. in : Rivista di scienze preistoriche, vol. 15 e 17.
DedaloNur Inserito il - 02/10/2012 : 20:55:04
spero di poter consultare quanto prima il tuo libro - rimando di mese in mese ormai - così da poter raggiungere quella poca bibliografia sul Pizzinnu.

da "poco" si era già parlato di quello scavo a proposito di quella che ritenevo un terzo rinvenimento di spade iroxi...

sarebbe veramente bello se la vecchia guardia, pubblicasse tutto di quanto scavato.

senza questo alcuni monumenti rimarranno solo dei "monumenti" nudi, mentre non diventeranno mai dei siti archeologici veri e propri, con una loro storia da raccontare.
risosardonico Inserito il - 02/10/2012 : 20:18:55
Come vedi Dedalo, non nascondo nulla di quel poco che so e tu hai potuto giustamente notare che i bronzi stavano comunque sopra al terzo strato. Noi, però, non sappiamo con sicurezza ne a che periodo si devono datare i frammenti ceramici rinvenuti, ne da che strato è stato prelevato il carbone che poi è stato analizzato, ma soprattutto, come sottolineo nel mio libro, perchè depositare dei bronzetti, oggetti cultuali per eccellenza, all'interno di un focolare che per la scienza ufficiale non è composto da altro che da resti di pasto della vita quotidiana dei nuragici?
DedaloNur Inserito il - 02/10/2012 : 18:57:05
ciao Riso, potresti segnalarmi le poche fonti in letteratura di tua conoscenza?

incredibile vicenda davvero.

non è mia volontà attaccare alcunchè, ma queste vicende, veramente, fanno male all'archeologia e ala cultura. Mi riferisco in particolare alla irragiungibilità dei diari, come la descrivi tu.

se anche la datazione fosse sballata, e i bronzetti fossero degli intrusi, perchè cmq non permettere a chi volesse di poter studiare la vicenda?

tu cos'hai capito?

se cmq mi dici che fu scavato al di sotto dei bronzetti, e non al di sopra, può voloer dire che i bronetti poggiavano su uno strato del bronzo recente, ma che fossero posteriori ad esso.

così voglio far l'avvocato del diavolo anche se concordo con le datazioni alte da molto tempo...puoi accertartene in ciò che da sempre dico in questo Forum
risosardonico Inserito il - 24/09/2012 : 16:15:17
Ciao Dedalo, e scusa se rispondo solo ora.
Nei primi anni '60 il nuraghe Pizzinnu di Posada fu interessato da diverse campagne di scavo, dal momento che il monumento fu interessato dalle visite di alcuni tombaroli.
Il Prof. Contu, che condusse gli scavi, rinvenne nella camera principale una congerie di materiali, dove spiccavano per abbondanza centinaia di frammenti ceramici, ma anche i segni di numerosi roghi e un grande focolare centrale (contesto che si può confrontare ai tanti da me segnalati nel libro L'isola sacra). Durante lo scavo, in uno dei livelli sottostanti il grande focolare, lo studioso rinvenne un tesoretto votivo composto da ben trenta bronzetti: tre arcieri, un bue dal profilo stilizzato, quattro pugnali di cui uno ottenuto da una lama di spada votiva, due spilloni, tredici braccialetti, cinque anelli, un pendaglio ad ancora.
Le analisi del C14 condotte dall'archeologo francese Rojer Grosjean, su dei campioni di carboni prelevati dallo strato mediano (questi si, che possono essere definiti contesti omogenei), confermarono che questo strato posto subito al di sotto del livello dove furono rinvenuti i bronzi doveva essere datato al 1399 a.C. (+/- 50 anni). La datazione così sconcertante di questi strati (stiamo parlando di XV/XIV sec. a.C.), consideriamo anche che lo scavo venne effettuato negli anni '60, spinse Ercole Contu a parlare di un'intrusione successiva dei bronzetti all'interno del focolare tanto era alta la datazione fornita.
Purtroppo, di questa indagine si trovano pochissime notizie in letteratura (una parte del focolare è esposta presso il Museo Sanna), e i documenti relativi al diario di scavo tenuto dal Professore, sembrano irraggiungibili per i comuni mortali, gelosamente custoditi nei meandri della Soprintendenza.
Se queste datazioni fossero vere, e non credo che si possa dubitare della loro bontà, perchè il Perra si meraviglia tanto, per aver rinvenuto dei bronzetti che si potrebbero datare al XIII sec. a.C. ? Il ritrovamento del Contu, infatti, se confermato, aprirebbe nuovi scenari sulle datazioni dei bronzetti nuragici, senza andare ogni qualvolta a ricercare la paternità di queste preziose sculture presso i più svariati popoli del Mediterraneo.
P.S. Per un approfondimento della questione puoi consultare il mio libro nel capitoletto dedicato a questa incredibile vicenda.
DedaloNur Inserito il - 23/09/2012 : 08:45:28
risosardonico ha scritto:
E che dire poi dei bronzi rinvenuti all'interno del nuraghe Pizzinnu di Posada? Se dovessimo dare per buone le date forniteci dal Contu, che indagò questo sito, tali manufatti andrebbero datati addirittura tra XIV e XIII sec. a.C.

potresti spiegarmi meglio questa storia?

Peccato che studi e studiosi sono pagati dai soldi dei contribuenti che non hanno la possibilità di accedere a tali documenti, nonostante gli scavi risalgano addirittura agli anni '60.
Che tristezza !!!

quoto, gli esempi di questo genere sono troppi e orrendi. non c'è nulla di peggio nello scavare e nel non pubblicare vedi Atzeni e il santa cristina.

il fatto che i dati di paulilatino non vedano la luce a decenni dagli scavi, rappresenta un immane danno alla cultura sarda e non solo. per me è un crimine culturale vero e proprio.
DedaloNur Inserito il - 23/09/2012 : 08:38:30
.machiavelli. ha scritto:

E' interessante l'affermazione di Perra che fornisce una cronologia del XII a.C. ad un frammento di bronzetto trovato nella tomba. Questa è una notizia importante, spero sia confermata perché retrodaterebbe i bronzetti di 200 anni.


chiedo scusa, ma queste "notizie" col contagoccia sono un po sconcertanti ed estenuanti.

anche io condivido l'opinione di Risosardonico: dove sarebbe la novità per chi non cavilla sulle stratigrafie?

Perra è ormai schierato coi c.d. rialzisti. anche al convegno di domus de maria datava i bronzetti al XIII secolo a.C.; ora probabilmente ne spiega i motivi, con un nuovo sito, e una nuova stratigravia che si va ad aggiungere agli studi più recenti, fatti con tecniche moderne di Ballao, matzanni, ed altri ancora.

nel caso qualcuno dei presenti fosse stato presente alla conferenza sull'IOrroli, sarei grato, se, con qualche particolare in più, si desse conto della predetta conferenza in modo più dettagliato.

ad esempio, perchè la tomba di Orroli data senz'altro il bronzetto al XII secolo? quale ceramica, quale stratigrafia, associazione, indica questa datazione?

grazie...
risosardonico Inserito il - 19/09/2012 : 13:57:02
E dove starebbe la novità? Da decenni la Lo Schiavo, Ellen Mcnamara, la Vagnetti ed altri ancora affermano, con tanto di studi alla mano, che la datazione dei bronzetti vada rialzata di alcuni secoli. E che dire poi dei bronzi rinvenuti all'interno del nuraghe Pizzinnu di Posada? Se dovessimo dare per buone le date forniteci dal Contu, che indagò questo sito, tali manufatti andrebbero datati addirittura tra XIV e XIII sec. a.C. Ed inoltre, occorreva davvero questa conferma per asserire che i bronzetti nuragici sono un prodotto degli autoctoni e che le tecnologie necessarie alla loro produzione non furono introdotte dai "soliti" fenici che ci si ostina a definire colonizzatori? Ma colonizzatori di che, dal momento che in Sardegna vi era una civiltà millenaria che non aveva certo il bisogno di attendere l'arrivo dei fenici per esprimere il meglio di se in tanti campi: archittetura, ingegneria, agricoltura, bronzistica etc.
Purtroppo, però, i documenti sugli scavi del nuraghe Pizzinnu sono "secretati" presso la Sopraintendenza, ed inarrivabili per chi volesse approfondire qualsivoglia studio. Peccato che studi e studiosi sono pagati dai soldi dei contribuenti che non hanno la possibilità di accedere a tali documenti, nonostante gli scavi risalgano addirittura agli anni '60.
Che tristezza !!!
.machiavelli. Inserito il - 19/09/2012 : 13:19:12
E' interessante l'affermazione di Perra che fornisce una cronologia del XII a.C. ad un frammento di bronzetto trovato nella tomba. Questa è una notizia importante, spero sia confermata perché retrodaterebbe i bronzetti di 200 anni.
MirkoZaru Inserito il - 19/09/2012 : 10:20:39
la "bellissima" tomba dei giganti di cui si parla in questo post, in realtà è quasi hai minimi termini. Per chi volesse capirne di più si tratta di questa:


ciao a tutti!
DedaloNur Inserito il - 17/09/2012 : 20:40:17
.machiavelli. ha scritto:

Il segreto del Gigante Rosso

Nuraghe Arrubiu e Tomba dei giganti? Coetanei




su questo si potrebbe dire qualcosa in più?

secondo me è una bomba. potrebbe darsi che tagli la testa al toro a tante polemiche.
.machiavelli. Inserito il - 17/09/2012 : 20:24:22
ORROLI. Si parlerà di questa scoperta archeologica nel convegno di martedì

Il segreto del Gigante Rosso

Nuraghe Arrubiu e Tomba dei giganti? Coetanei

Grazie ai recenti scavi organizzati dal Comune e finanziati dalla Regione, il monumento potrà essere ulteriormente valorizzato come destinazione turistica.

I segreti del Gigante Rosso, il Nuraghe Arrubiu, vengono finalmente alla luce. È terminata la prima fase di un ambizioso progetto quinquennale che punta alla riscoperta e alla valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico di Orroli. Le indagini effettuate nella Tomba dei Giganti hanno rivelato una scoperta che potrebbe aprire un dibattito tutto nuovo in campo scientifico e archeologico. «I confini tra l'età del bronzo e l'era nuragica potrebbero essere rivisti», rivela il sindaco Antonio Orgiana. Il primo cittadino intanto ha già vinto la sua scommessa: «Investire in cultura è sempre vantaggioso, si crea un virtuoso percorso di sviluppo che va a beneficio dell'intero territorio».

GLI SCAVI È quello che è successo a Orroli attraverso il lungo percorso di scoperta e valorizzazione del Nuraghe Arrubiu che ha portato anche alla realizzazione del Centro servizi e della Casa del Nuraghe in pieno centro storico. L'investimento, pari a 2 milioni e 700 mila euro (fondi Por), è servito anche a rilanciare l'occupazione e il turismo culturale nel piccolo centro del Sarcidano. Nel 2009 e nel 2010 l'assessorato regionale alla Pubblica Istruzione ha staccato altri due assegni da 150 mila euro e adesso sono arrivati ulteriori 200 mila euro (soldi dell'assessorato regionale al Turismo) per dare continuità al progetto.

LA SCOPERTA La bella notizia è che i lavori non saranno interrotti. «Siamo gli unici in Sardegna ad aver ottenuto, dal Ministero ai Beni culturali, una concessione per gli scavi della durata di cinque anni», dice il sindaco Orgiana, che dopo tanti progetti approvati (e finanziati) parla di archeologia con la competenza di un tecnico e l'entusiasmo di un appassionato. «Questo significa che, dopo le scoperte fatte con le indagini sulla Tomba dei Giganti che si trova a 150 metri di distanza dal nuraghe, siamo in grado di dare continuità al progetto procedendo con la pulizia delle capanne nel villaggio Su Putzu, con un nuovo programma di scavo e un nuovo intervento sull'area nuragica da concordare insieme alla Soprintendenza ai Beni culturali della Sardegna e alla direzione scientifica. La Tomba dei Giganti verrà presto resa fruibile ai visitatori».

IL CONVEGNO Martedì, alle 17 nei locali dell'Unità Introduttiva agli scavi nel Nuraghe Arrubiu, verranno illustrate le importanti risultanze scientifiche e culturali derivanti dalle recenti perlustrazioni nell'area del nuraghe noto come il Gigante Rosso. Interverranno Marco Minoja (soprintendente per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano), Nadia Canu (ispettore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro), Fulvia Lo Schiavo (direttore del museo Sa Domu e su Nuraxi Arrubiu). I reperti rinvenuti saranno esposti in una teca. I lavori hanno visto impegnati un operaio, un disegnatore e un assistente di scavo.

Severino Sirigu
Goffredo Inserito il - 28/08/2012 : 12:36:31
.. scusate, aggiungo anche che per quanto mi risulta è (purtroppo) assolutamente priva di fondamento la notizia secondo la quale sarebbe in corso lo scavo di una struttura complessa.
Da dire che nell'immediata periferia del paese è effettivamente presente un nuraghe complesso (si dovrebbe trattare di un quadrilobato, Nghe SA SERRA - http://www.wikimapia.org/#lat=39.68...ghe-Sa-Serra) sulla cui valorizzazione nulla, mi dicono, si muove.

Saluti.
Andrea.
Goffredo Inserito il - 28/08/2012 : 12:25:11
Mi inserisco nella conversazione per dirvi che i dubbi espressi da Mirko Zaru sono effettivamente fondati in quanto la tomba in questione non è quella indicata nell'immagine di cui al post precedente. Sulla base delle mie info vi posso dire che lo scavo in questione è durato 2 settimane ed è stato (direttamente) curato da Mauro Perra interessando un area molto prossima al Nuraghe (per chi conosce il sito è a 20-30 m dalle capanne poste sul perimetro dell'area archeologica e quindi a circa 100 m dal n.ghe).

Speriamo in una pubblicazione...

Saluti
Andrea.


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