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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Adelasia Inserito il - 28/06/2012 : 20:37:16
Non c’è pace per i Giganti di Monte Prama.
L’ultima novella che li riguarda li vede, loro malgrado, al centro di un’ipotesi di collocazione che mi appare un tantino scellerata: potrebbero essere separati, spartiti tra Cabras e Cagliari.
Cui prodest? Mah! Mi pare una soluzione pilatesca per accontentare, scontentantando equamente tutti, il loro territorio di appartenenza e il capoluogo regionale.
E perché allora non smembrarli alla stregua di reliquie (anche quelli riassemblati), nei diversi musei isolani?

Per esprimere il nostro no alla divisione delle statue, ingigantiamo la petizione con una firma:

http://www.petizionionline.it/petiz...e-prama/7363

15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
pimobalare Inserito il - 12/01/2013 : 10:06:12


I Giganti di Mont’e Prama torneranno
a Cabras nel 2016


MA....


,, .. un unico documento da addito
a una serie di diverse interpretazioni ,,


CABRAS. «Tutti i giganti di Mont’e Prama ritorneranno in laguna entro il 2016». Parola di sindaco. L’ultimo capitolo della lunga storia delle statue dei guerrieri è stato scritto ieri sera dal primo cittadino di Cabras, Cristiano Carrus, che ha anticipato pubblicamente gli ultimi sviluppi di una questione che ha tenuto col fiato sospeso la cittadinanza e la comunità degli archeologi sardi. L’occasione è arrivata durante un convegno organizzato per la presentazione dei libri di Mario Sechi e Paolo Savona, che hanno richiamato in laguna una nutrita schiera di curiosi offrendo al sindaco la giusta platea per una dichiarazione ad effetto: «Anticipo i contenuti di una conferenza stampa che si terrà a Cagliari nei prossimi giorni–, ha detto Carrus, –ma credo che questa sia la sede adatta per una prima comunicazione. Cabras riceverà due milioni di euro per l’ampliamento del museo civico che, una volta terminato, sarà in grado di ospitare tutte le statue di Monte Prama».

I fondi che permetteranno una nuova modulazione del museo civico sono stati promessi dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe): «Firmeremo l’accordo entro la fine di Gennaio e Cabras potrà usufruire di una parte dei fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) destinati al Sulcis Iglesiente». Una volta ricevuto l’impegno del Cipe, avvenuto il 27 dicembre 2012 ma ancora non formalizzato, Carrus ha incaricato i tecnici per la stesura di un progetto definitivo che definirà la struttura del rinnovato museo civico. Anche i tempi di realizzazione sono stati comunicati ieri sera dallo stesso Carrus: “Il programma cronologico prevede la fine dei lavori entro il 2016”. Una volta terminato il museo, Cabras potrà avere tutte le sue sculture: “Metteremo in pratica il protocollo d’intesa siglato tra il Comune, la Soprintendenza e la Regione qualche tempo fa, un documento che prevede il ritorno di tutti i giganti e dei modelli di nuraghe”. L’unico dubbio è determinato dall’articolato fronte degli scettici che si divide in vari gruppi, tutti a favore del ritorno in laguna dell’intero complesso scultoreo rinvenuto in località Mont’e Prama quasi 39 anni fa. C’è chi chiede che venga annullato proprio il protocollo d’intesa perché, in realtà, prevedrebbe la divisione delle statue tra Cagliari e Cabras, assegnando un ruolo anche a Sassari dove i giganti sono attualmente esposti. A sostenere la tesi dell’indivisibilità c’è anche il gruppo di archeologi guidato da Marcello Madau che ha recentemente rilanciato una specifica petizione on line. Il fronte dei dubbiosi annovera tra le sue fila anche lo storico cabrarese Francesco Cesare Casula, che è intervenuto per lanciare il medesimo appello, e il soprintendente archeologico per le province di Cagliari e Oristano, Marco Minoja, che ha spiegato il principio del museo diffuso, una struttura divisa tra Cagliari e Cabras in cui dovrebbero essere esposti i giganti. Insomma, una serie di diverse interpretazioni a un unico documento che, dopo l’annuncio di Cristiano Carrus, ritorna con maggior vigore sotto la lente d’ingrandimento della comunità scientifica sarda e della moltitudine di interessati a una delle vicende più avvincenti e controverse degli ultimi anni.
Claudio Zoccheddu
08 gennaio 2013
http://lanuovasardegna.gelocal.it/o...16-1.6315346
DedaloNur Inserito il - 14/10/2012 : 11:28:22
Solo perchè non vedo e tifo il rosso-blu Sconvolts?


Io cmq, in realtà, vedo tutto attraverso il rosso e il nero.
.machiavelli. Inserito il - 12/10/2012 : 13:31:26
Dedalo, per te è sempre tutto bianco o tutto nero? Quando inizierai a praticare qualche tonalità intermedia?
DedaloNur Inserito il - 12/10/2012 : 09:35:48
@ Alfonso,

il tempo è poco è non ho troppo tempo per specificare e motivare. cmq grazie per le precisazioni. io cmq ero rimasto al fatto che lo scarabeo fosse una produzione egizia del nuovo regno.

@ Robur
tranquillo, non ce l'ho con te, solo che certe posizioni è da anni che me le sento ripetere senza che si capisca quale sia la fonte e soprattutto le basi...


sono state trovate in una "discarica", mi ponevo il problema, da non addetto ai lavori.

molta parte dei contesti archeologici sono discariche...
la specificità di quel contesto semmai è la volontaria distruzione delle statue, di non meglio imprecisati nemici. Io presumo fossero i punici.

col permesso di Domenico, spero...
Che senso ha parlare di civiltà nuragica molti secoli dopo che di nuraghi non ne vengono costruiti più? Essendo i nuraghi la rappresentazione più ecclatante di quella civiltà, e non vedendo (sempre da ignorante) continuità in altri campi se non nella povera ceramica, mi sembra una domanda lecita, tanto più che sui "modellini di nuraghe" credo non ci sia accordo tra addetti. Sto ponendo una problematica di "classificazione" non ...

ti rispondo in modo rapido da qui...
http://gianfrancopintore.blogspot.i...ce-quel.html
@ Alfonso di nuovo...
non esiste museo al mondo, pubblico o privato, che si autofinanzi


ma mi pare che non sia proprio così. il gughenaim di bilbao si autofinanzia eccome, e sempre se ricordo bene, lessi che aumentò il PIl di quella regione del 15%

e il british lo stesso.

ma sono esempi che si contano sulle dita di una mano...il problema è questo.

Infine Dedalo, perchè il Sardish Museum non dovrebbe essere nella capitale della Sardegna? Non dirmi perchè sei di Sassari, non ci voglio credere

fate pure il sardish museum a Cagliari ma solo se avete una buona probabilità di sucesso, economico.: perchè come dicevi ad Adelasia, soldi non ce ne stanno e Pantalone non può pagare...

ma senza le statue: appartengono a tutti i Sardi, ma agli oristanesi in particolare. non sono neppure di Sassari..
robur.q Inserito il - 11/10/2012 : 21:08:36
Mah, vedo che di scivoloni ne facciam tutti !
Non ho capito la sintassi delle tue prime righe, hai riassunto le mie domande? Mi chiedi su quali fonti e quale archeologo serio?
Io sono ignorante in materia e semplicemente domandavo in base a quali fatti è attribuita la datazione delle statue. Dato che sono state trovate in una "discarica", mi ponevo il problema, da non addetto ai lavori.
Riguardo alla civiltà nuragica, sempre da ignorante, chiedevo quali sono i fatti che dimostrano la continuità della civiltà nuragica senza nuraghi fino alla conquista cartaginese. Nella civiltà egizia la continuità è evidente anche se non si sono costruite più piramidi, ma nel caso della Sardegna?
Non voglio essere provocatore, ma mi pare si confondano continuità culturali di vario tipo, continuità linguistiche (di cui non sappiamo niente) o "etniche" di cui sappiamo ancora meno (sempre che abbiano senso).
Che senso ha parlare di civiltà nuragica molti secoli dopo che di nuraghi non ne vengono costruiti più? Essendo i nuraghi la rappresentazione più ecclatante di quella civiltà, e non vedendo (sempre da ignorante) continuità in altri campi se non nella povera ceramica, mi sembra una domanda lecita, tanto più che sui "modellini di nuraghe" credo non ci sia accordo tra addetti. Sto ponendo una problematica di "classificazione" non altro.
Quanto al Betile, non capisco cosa intendi Alfonso per "musei di vecchia concezione" , forse mettere insieme più elementi per dare al visitatore un'idea il più possibile approfondita, del luogo in cui si trova? Su questa falsariga dovremmo costruire un museo per ogni tomba che s'incoccia scavando per strada. E la moltiplicazione dei musei continua ..... Capisco che un archeoloco ne voglia vedere tantissimi, ma costano e forse dovremmo decidere a chi servono i musei. Io credo che i musei servano innanzitutto ai cittadini comuni, per loro formazione culturale e come volano economico. So bene che musei che si autosostentino autonomamente sono quasi impossibili, ma tu stai negando anche l'idea di "sistema" culturale. Al British non pagheranno biglietto, ma per chi va a Londra la prima volta è tappa fondamentale: è parte integrante dell'offerta turistica londinese. E ti assicuro che quella si autosostiene.
Infine Dedalo, perchè il Sardish Museum non dovrebbe essere nella capitale della Sardegna? Non dirmi perchè sei di Sassari, non ci voglio credere.....
alfonso Inserito il - 11/10/2012 : 19:39:51
Caro Dedalo
attenzione alle simmetrie delle date, scivolosissime. In realtà la datazione dello scaraboide è 1130-945 a.C., non 1200 (quando si dà un arco di tempo, va considerato nel suo intero: 945 vale quanto 1130). Tieni peraltro conto che l'esemplare di Monti Prama è di riuso, originariamente doveva stare in un anello, ma nella tomba stava in una collana con altri oggetti; il che significa che tra fabbricazione, uso primario durante la vita del primo possessore, deposizione in una tomba originaria, depredazione della stessa e (ri)uso da parte del defunto maschio di M. Prama, è passato un certo lasso di tempo (impossibile da definire). Non sarei neanche del tutto sicuro della definizione di egiziano, per Daphne Ben Tor la decorazione sarebbe più cananea che egizia.
Per il resto sono convinto come te che le statue siano nuragiche e che debbano restare a Cabras, in uno spazio espositivo adeguato. E' un sano principio culturale, che Betile (progetto di vecchia concezione), ignorava.
Una sola annotazione sui Musei: non esiste museo al mondo, pubblico o privato, che si autofinanzi; tant'è che essendo il rapporto tra spese e introiti molto ampio a discapito di questi ultimi, il British Museum non fa pagare il biglietto. Non coprirebbe nenache un terzo delle entrate, ma renderebbe complesso l'accesso per le classi meno abbienti. Pensa tu, la perfida Albione.
DedaloNur Inserito il - 11/10/2012 : 17:10:53
- non c'è uno studioso serio che non attribuisca quelle statue al nuragico.
- che non si costruiscano più nuraghi non significa che il nuragico finisca.

ma da quale fonti attingi?

la datazione è il problema dei problemi. lo scarabeo è ormai dato per egizio. e fu creato nel 1200 a.C. però non data le statue.

si vedrà. cmq sempre più studiosi rialzano le date dei bronzetti al 1200 a.C. e la datazione delle statue può dipendere in qualche misura anche da quelle dei bronzetti.

ma ripeto: nessuno attribuisce le statue ad un altro popolo o ad una diversa cultura. il fatto che (giusto per motivare un attimo le mie convinzioni) con le statue sia stato ritrovato il più alto numero di modelli di nuraghi, dovrà dire qualcosa, tranne che ai sordi...

sul Betile si è tentato questa operazione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Guggenheim_Museum_(Bilbao)

che per molti però era destinata al'insuccesso. non potremo mai sapere se dovremo rimpiangere il betile o meno, ma dic erto, la Sardegna non aveva le risorse per far fronte ad un eventuale insuccesso.

per di più riempirlo con le statue di monte prama, sarebbe stato un vero e proprio esproprio di statue create, "cresciute" e morte nell'oristanese.

devonon restare lì dove furono trovate per rispetto dei luoghi, per motivi scientifici ( metti che vengan fuori altre statue o frammenti, e li si debba riassemblare): si costruisca ad Oristano il betile.
robur.q Inserito il - 10/10/2012 : 23:35:21
Uhhhmmm vediamo un po' perchè mi susciti alcune domande: perchè dici che sono "nuragiche"? Sono stati trovati insieme altri elementi che ci aiutano a datare i manufatti? Ti faccio queste domande perchè io comincio a non capirci più niente! C'è chi dice che si è smesso di costruire nuraghi circa 1200/1300 B.C., che però le comunità che li hanno costruiti hanno continuato a frequentarli come "santuari" per molti altri secoli. Altri dicono che non è vero. Ma insomma, un briciola di datazione si può fare per le statue o no? Poi magari si scopre che le ha fatte qualche burlone nell'ottocento. Ci stiamo ancora accapigliando sull'inquadramento temporale della civiltà nuragica (dei costruttori di nuraghi), o sbaglio? Perdonami per queste domande ma, da ignorante, veramente io vedo molta confusione proprio fra gli addetti ai lavori.
Riguardo alla definizione di contesto, che poi si lega anche a quello che dicevo prima, certo, hai ragione: un contesto "geografico" c'è ma, e qui passo al terzo tema: e con ciò? Il Betile, nell'idea di chi l'aveva pensato, sarebbe dovuto essere innanzitutto una struttura di architettura moderna capace essa stessa di attirare visitatori; in secondo luogo non sarebbe dovuto essere solo un museo archeologico, ma anche etnografico, antropologico e naturalistico; una vertina della Sardegna appunto, nella sua capitale, unica città capace di attirare turismo culturale (misconosciutissimo, tutti a urlare per Tuvixeddu ma a nessuno frega niente di uno dei più poderosi e pluristratificati sistemi difensivi di una antichissima città mediterranea) e balneare insieme (infatti ogni giorno sbarcano in porto migliaia di turisti dalle navi da crocera). Sarebbe stato l'unico museo capace di autofinanziarsi Al museo di Cabras chi ci andrà a vedere le statue? Quattro gatti, lo sappiamo tutti, non si autofinanzierà e le statue continueranno a rimanere nell'oblio nei secoli dei secoli!
Che difetto aveva il Betile? Che era a Cagliari, giusto?
DedaloNur Inserito il - 07/10/2012 : 14:44:22
robur.q ha scritto:

DedaloNur ha scritto:

Per l'unesco mi permetto di proporre i Giganti stessi. Ancora non sono uno dei simboli della Sardegna e della sua antichissima storia, ma devono diventarlo.

quanto alla questione, museo di Cabras, antiquario arborense, non entro nel dibattito, l'importante era d'vitare che scendessero a Cagliari o cmq lungi dal loro habitat..

ahahahah mi ricordi Benito Urgu, sindaco di un paesello: "Deu a cussus de sa bidda accanta s'acqua no si da 'ongiu, prima de si dda donai, a s'acqua di pongiu fogu".
Il loro habitat quale è? Le state sono state trovate fuori contesto, non si sa che età abbiano, da dove vengano, chi rappresentino e perchè, il resto è puro campanilismo sterile.

bella la battuta di Urgu... in effetti c'è in Sardegna (che poi il campanilismo, non è mica un difetto solo nostro!)chi pur di non dare acqua ai nemici del campanile vicino tenterebbe d'incediare persino l'acqua .. ahah

però nel mio caso non sono affetto da campanilismo, visto che abito in tutt'altra parte della sardegna e cmq ne in quel di Cagliari ne in quel di cabras o di Oristano

il loro habitat è sito di Monte Prama.

non è corretto, secondo me, dire che fossero fuori contesto perchè o sono della necropoli o di una struttura templare molto vicina (tesi che tendo a scartare almeno in parte e senz'altro per come l'ha formulata Pittau) o di entrambe, e cmq, la "discarica" è pur sempre un contesto archeologico per quanto sia un contesto rompicapo.

ne mi pare sia correttissimo dire che non sappiamo del tutto chi rappresentino (senz'altro un gruppo elitario nuragico)e se applichiamo un minimo di logica, almeno alle motivazioni generalissime e di base, arriviamo pure a rispondere al perchè (l'autoaffermazione celebrazione: insomma, il potere)..

voglio solo dire che a larghissime linee qualcosa o la sappiamo o la possiamo intuire e nel decidere quale debba essere la destinazione post-restauro, di queste linee generali, occorre tener conto per rispetto dell'antico "paesaggio nuragico".

cmq sia questo non è il punto.

le statue appartengono a quella zona. e se il Betile fosse stato ideato per quella zona, nulla da dire, a patto che potesse essere uno dei rari esempi di complesso museale capace di autofinanziarsi, perchè come dici tu stesso: soldi ce ne sono pochi. dunque se consenti...un poco ti autocontraddici...

altrimenti, per me, è un bene che non lo si sia fatto e che si cerchi di attrezzare all'uopo un museo già esistente. cabras o oristano, per me che non sono ne della parrocchia di cabras ne di quella di oristano, poco cambia...
robur.q Inserito il - 07/10/2012 : 09:09:15
DedaloNur ha scritto:

Per l'unesco mi permetto di proporre i Giganti stessi. Ancora non sono uno dei simboli della Sardegna e della sua antichissima storia, ma devono diventarlo.

quanto alla questione, museo di Cabras, antiquario arborense, non entro nel dibattito, l'importante era d'vitare che scendessero a Cagliari o cmq lungi dal loro habitat..

ahahahah mi ricordi Benito Urgu, sindaco di un paesello: "Deu a cussus de sa bidda accanta s'acqua no si da 'ongiu, prima de si dda donai, a s'acqua di pongiu fogu".
Il loro habitat quale è? Le state sono state trovate fuori contesto, non si sa che età abbiano, da dove vengano, chi rappresentino e perchè, il resto è puro campanilismo sterile.
Certo, metterli nell'attuale museo archeologico di Cagliari non ha senso, ma c'era un progetto, il famoso Betile ideato da Soru, idea splendida abortita per ignoranza, incapacità di immaginazione, ipercampanilismi sciocchi. Sarebbe stato una splendida vetrina culturale per la Sardegna. Ma tant'è, così siamo noi sardi. Purtroppo le statue non possono diventare "sito" Unesco, che deve essere un bene immobile. Tagliamo la testa al toro: realizziamo un museo archeologico dell'Arborea al Rimedio, chiudiamo e vendiamo gli altri locali, e facciamo contenti campanili e bilancio.
DedaloNur Inserito il - 06/10/2012 : 19:17:04
Per l'unesco mi permetto di proporre i Giganti stessi. Ancora non sono uno dei simboli della Sardegna e della sua antichissima storia, ma devono diventarlo.

quanto alla questione, museo di Cabras, antiquario arborense, non entro nel dibattito, l'importante era d'vitare che scendessero a Cagliari o cmq lungi dal loro habitat..
robur.q Inserito il - 06/10/2012 : 08:34:15
Investire si, cara Adelasia, ma con razionalità, perchè i soldi sono pochi.
Razionalità significa evitare che ogni comune si faccia il suo museino, la sua "tradizionale sagra", scavi il suo nuraghetto per impegnare in qualcosa i votanti mandronis del paese. Significa fare pochi musei, modernamente concepiti, con grande capacità comunicativa, signica tagliare i fondi alle sagre, significa effettuare scavi archeologici nei siti che, si presume, possano dare maggiori informazioni scientifiche ma che anche possano attrarre visitatori paganti.
A prop. mi permetto qui di lanciare l'idea di allargare il sito Unesco di Barumini con l'inserimento delle altre più monumentali espressioni della civiltà nuragica: Santu Antine e Losa. E' operazione comune per i siti Unesco inserire altre emergenze di pari caratteristiche in un sito già esistente. E' una possibilità importante anche per allargare il turismo culturale in zone che normalmente ne sono escluse. Magari qualcuno vorrebbe inserirci anche altre emergenze, tipo Orroli, o Seruci, ma io credo che le prime due siano per il pubblico di un maggiore impatto monumentale.
Adelasia Inserito il - 05/10/2012 : 23:50:15
robur.q ha scritto:

E non venitemi a dire la solita storia che sulla cultura non si può risparmiare e bisogna sempre risparmiare su qualcos'altro!!!


E certo che lo dico! Senza dubbio alcuno. E senza la fatica di identificare quale sia quel "qualcos'altro"...

Battute a parte ( peraltro facilissime in questi giorni), sono della fermissima opinione che sulla cultura bisogna investire, non operare riduzioni.
robur.q Inserito il - 14/08/2012 : 18:32:38
E non venitemi a dire la solita storia che sulla cultura non si può risparmiare e bisogna sempre risparmiare su qualcos'altro!!!
Se invece di fare 18.000 musei si canalizzassero le risorse sulle maggiori emergenze ci guadagneremo economicamente e culturalmente. Intanto le Domus dipinte di Sant'Andrea Priu aspettano, e aspettano, e aspettano....
robur.q Inserito il - 14/08/2012 : 18:28:21
Scusate, ma che differenza c'è nel metterle nel centro abitato di Oristano invece che metterle nel centro abitato di Cabras? 5 km? Non state proponendo di sistemarle nel luogo del ritrovamento, cosa che avrebbe un senso se solo si conoscesse l'antico contesto!
E dimenticate che l'Italia è sull'orlo della bancarotta: due musei costano il doppio di un museo, spreco inutile se i due musei sono uno accanto all'altro!!!

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