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Nota Bene: Capoterra. Ugolino di Guelfo della Gherardesca, immortalato da Dant Alighieri nei canti XXXII e XXXIII dell'Inferno, ebbe per qulache tempo in feudo la villa di Capoterra, che però venne presto ceduta ai Genovesi, dopo la sconfitta patita dai Pisani alla Meloria nel 1284.



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 Ponte romano di Santa Giusta: trovato un bronzetto

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
DedaloNur Inserito il - 20/06/2012 : 08:21:01
Un bronzetto nuragico tra le fondamenta del Ponte romano di Santa Giusta, a pochi chilometri da Oristano.

L'eccezionale scoperta risale ad un mese fa ma la notizia, accompagnata dalle relative fotografie, ha già fatto il giro della comunità scientifica internazionale e stamattina è stata presentata nella sala consiliare del Comune di Santa Giusta. Il bronzetto è alto 17 centimetri, ma nel suo piccolo è uno dei più grandi bronzetti nuragici conosciuti. Altre due particolarità rendono la scoperta "eccezionale" e "straordinaria". La prima è che rappresenta una figura umana seduta (quasi certamente un sacerdote) e che di queste "figurine assise" come le chiamano gli archeologi ne sono state trovate finora solo altre tre. La seconda particolarità è che costituisce, come si esprimo gli archeologi, "uno dei più cospicui esempi di bronzi mediterraneizzanti prodotti presso le comunità sarde in contatto con le popolazioni levantine, fenici, siriaci (aramei) e ciprioti". Questo spiega l'interesse già dimostrato dagli archeologi di mezza Europa e non solo. Il bronzetto, hanno spiegato gli archeologi Emina Usai, Alice Meloni, Paolo Bernardini e Raimondo Zucca, risale alla prima età del ferro (circa ottavo secolo avanti Cristo) e proviene quasi certamente da un santuario nuragico (forse un pozzo sacro) che sorgeva non lontano dall'attuale Ponte romano e forse demolito proprio per utilizzarne le pietre nella costruzione del ponte. Lo scavo archeologico era finalizzato proprio alla messa in luce delle fondamenta del Ponte romano di Rio Palmas sulle rive dello stagno di Santa Giusta ed è stato finanziato nell'ambito del Progetto Archeo3, che ha anche una grande valenza sociale. Ai lavori di scavo, assieme agli archeologi della Soprintendenza di Cagliari e Oristano e dell'Università di Sassari, assieme a una decina di disoccupati di Santa Giusta hanno partecipato anche due detenuti della Casa circondariale di Oristano e complessivamente, nel progetto, avviato nel 2008, sono stati coinvolti una trentina di detenuti.

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/277881
14   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
pimobalare Inserito il - 02/07/2012 : 09:23:07
UN <Grazie> ad Antoi per le foto postate che rendono benissimo i particolari!

DedaloNur Inserito il - 01/07/2012 : 12:27:04
errore di digitazione...
MirkoZaru Inserito il - 01/07/2012 : 12:06:01
DedaloNur ha scritto:

il falbello a spina di pesce....

FLABELLO non falbello!
Antoi Inserito il - 30/06/2012 : 16:04:51
DedaloNur ha scritto:

il falbello a spina di pesce....


Da notare l'ondulazione dei capelli...
DedaloNur Inserito il - 30/06/2012 : 11:04:31
il falbello a spina di pesce....
Antoi Inserito il - 30/06/2012 : 08:20:49






MirkoZaru Inserito il - 25/06/2012 : 22:10:45
Tutto questo raffarza sempre di più le mie teorie sui baalim
http://www.archeologiasarda.com/Mir...u-parte1.pdf
http://www.archeologiasarda.com/Mir...e-2parte.pdf

Ciao a tutti!
DedaloNur Inserito il - 21/06/2012 : 17:55:58
dogs ha scritto:

Il più grande? Forse si sono dimenticati del capo tribù di Uta (34 cm).....

giusto..

qui alla voce su Paulilatino il miglior confronto con il bronzio di S. Giusta
http://www.aristeo.org/sardegnaemit...alleria.html
DedaloNur Inserito il - 21/06/2012 : 17:55:33
secondo Bernardini, questi particolari bronzi, tutti ritrovati in contesti nuragici sacri, rientrano negli "oggetti culturalmente aggrovigliati".

l'artigiano fenicio avrebbe lavorato in collaborazione con artigiani nuragici, in base a direttive della committenza nuragica.

in effetti è un gran groviglio...

dogs Inserito il - 21/06/2012 : 17:45:30
Il più grande? Forse si sono dimenticati del capo tribù di Uta (34 cm).....
risosardonico Inserito il - 21/06/2012 : 16:28:08
Lo straordinario e recente rinvenimento presso Santa Giusta, della statuina bronzea subito ribattezzata come "sacerdote egizio", trova un importante parallelo con le statuine rinvenute dal Prof. Atzeni durante gli scavi del pozzo sacro di Santa Cristina nel lontano 1967.
Il reperto rientra nella tipologia delle statuine cosiddette "assise" o dette anche di Negbi tipo V, Divinità Femminile in trono. In particolare si confrontino la posizione delle braccia del tutto simili a quelle della statuina centrale (vedi immagine in www.aristeo.org), ma anche i tratti somatici sembrano rimandare a queste ultime sculture, benché l'esemplare di Santa Giusta sembra essere in cattive condizioni di conservazione. Il rinvenimento non è dunque un'esclusiva delle coste del golfo di Oristano, ma gli individui o i popoli che votarono queste statuine all'interno dei luoghi di culto nuragici si spinsero nell'entroterra sardo sino a giungere nei territori dell'odierna Paulilatino.
DedaloNur Inserito il - 21/06/2012 : 00:48:32

pimobalare Inserito il - 20/06/2012 : 20:59:42

Il bronzetto dei record Un “sacerdote egizio” ritrovato a Santa Giusta
20 giugno 2012



È il più grande tra i circa seicento bronzetti nuragici della prima Età del ferro mai trovati in tutta l'Isola, con una lunghezza di ben 17 centimetri. Ma non è l'unica caratteristica che rende il ritrovamento straordinario.


Si tratta, infatti, con molta probabilità di un deposito votivo, un pezzo forse di una più ampia scultura rappresentante una vera e propria scena di celebrazioni. La figura è quella di un sacerdote, seduto e con in mano una foglia tenuta a mo' di ventaglio, che indossa veste e acconciatura riconducibili al mondo egizio. La descrizione del bronzetto è stata affidata ieri all'esperto Paolo Bernardini e si tratta della prima prova della teoria che l'archeologo oristanese Raimondo Zucca avanzò già negli anni '90. Tra il nono e l'ottavo secolo avanti Cristo le civiltà del Mediterraneo orientale (fenici, assiri, ciprioti, comunemente detti levantini) entrarono in contatto con l'antica Santa Giusta, la città di Othoca. ..........


......Scambi commerciali e religiosi, che facevano del centro sardo un importante approdo per la presenza di un presunto ma ormai probabile santuario nuragico frequentato da tutti i popoli del Mediterraneo, un grandetempio a pozzo (nell'ipotesi più accreditata) oggi forse ancora rinvenibile nelle fondamenta del Ponte Romano dove l'equipe conduce gli scavi...........


........Data l'importanza del ritrovamento, ora la priorità per il Comune di Santa Giusta è quella di non farsi soffiare il bronzetto dal museo di Cagliari. «Faremo il possibile perché ciò non accada, avvieremo un restauro in tempi brevi e ci batteremo per l'accelerazione dei tempi sui progetto di musealizzazione di tutti gli scavi del territorio di Santa Giusta», ha assicurato la Usai. Un punto che ha trovato perfettamente d'accordo l'assessore comunale alla Cultura, Salvatore Melis: «Santa Giusta ha un immenso patrimonio archeologico che va tutelato e valorizzato, il progetto di aprire al più presto un polo museale è una delle priorità di questa amministrazione
affinché anche reperti ora esposti altrove possano essere ammirati nel loro contesto originario».(c.c.)



Da <Consorzio UNO> http://www.consorziouno.it/Notizie/...o2012_2.html



pimobalare Inserito il - 20/06/2012 : 17:25:30

<Un'immagine (parziale) del bronzetto nuragico rinvenuto a Santa Giusta>
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/277997

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