V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
nio84 |
Inserito il - 04/11/2011 : 16:42:36 Ciao, discutendo con altre persone, mi hanno riferito che ci potrebbero essere delle aree archeologiche a rischio, dovute alla posta del metanodotto Algeria-Italia che passa per la Sardegna. Volevo chiedere se gli studiosi presenti in questo forum sono a conoscienza di questo, e se nel caso, conoscono già quali sono le aree a rischio. Grazie |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
pollo mannaro |
Inserito il - 09/11/2011 : 13:34:01 @.Machiavelli. Premesso che mi pare inelegante citare la dichiarazione di un uomo politico (di questo si tratta, anche se poi è un biologo e comunque non capisce nulla di metanodotti) senza un minimo di contradditorio, resto dell’idea che è con interventi come questi che la Sardegna si prenderà un metanodotto nella versione peggiore possibile. Ma come si fa a sentir parlare di “impatto psicologico sulla spiaggia”? Roba che neppure Crozza riesce a superare, potrebbe essere il tema per un bel programma di cabaret! Detto poi nell’ambito di una provincia che per la “vocazione turistica” ha posto in essere comportamenti atrocemente contrari alla conservazione dell’ambiente e del territorio cementificando selvaggiamente le coste.
In ogni caso: l’osservazione che il gas è caldo è una sciocchezza. Il condotto è coibentato e la temperatura superficiale sarà quella ambiente. La scelta di allocare la centrale in un’area già impegnata da una discarica è una scelta saggia, e si tratta appunto di uno di quei miglioramenti per minimizzare gli impatti (curioso che il nostro affermi che non c’è differenza senza poi spiegare perché). Quanto al dettaglio della centrale, se non si sa come funzione, basterebbe chiedere di visionare i progetti e soprattutto pretendere che vengano rispettate le leggi in termini di emissioni (da quelle gassose a quelle sonore). Se poi le amministrazioni locali non sono capaci (o non vogliono) far rispettare le leggi (ad esempio gli abusi edilizi) non prendiamocela con altri se non con noi stessi. Dire semplicemente che “non si sa” quindi non si costruisce una centrale è uno di quegli argomenti che non servono a niente. Sulle emissioni di CO2 ha torto, ovviamente, perché i dati ci sono e come (ad esempio si veda l’intervento di Deliperi). Il gas permette di ridurre le emissioni a parità di energia prodotta rispetto agli altri combustibili fossili (ovvero quelli che usiamo ora in Sardegna). Basterebbe questo per considerare la sua dichiarazione una vera fesseria. La citazione sul fotovoltaico è una stupidaggine colossale. Attualmente il costo per kWh è troppo alto. Conviene ai privati (e così rimarrà anche in futuro sul medio termine) che desiderano realizzare un impianto sul tetto della propria casa ed hanno i denari per investimenti a lungo termine (conviene nella prospettiva di un ventennio) oppure a coloro che lucrano non sulla produzione di energia col fotovoltaico bensì installando centraline sovvenzionate dal pubblico. Per gli usi industriali è improponibile (ci sarà un motivo se non lo propone nessuno salvo gli ignoranti!). Insomma un intervento che suona più o meno così: tanto il Galsi lo fanno lo stesso, quindi ne approfitto per farmi un bel po’ di pubblicità sparando un insieme di invereconde scemenze. Se poi non si migliora: chi se ne frega?
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DedaloNur |
Inserito il - 09/11/2011 : 08:30:57 | .machiavelli. ha scritto: Quindi rinunciare ad una rete sarda di metano? «Macché rete? Mi spiegate come farebbero i paesi che distano 100 chilometri dalla condotta centrale a creare reti di approvvigionamento? Questa è solo una servitù. Il resto è fantascienza».
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dal tracciato che ho postato http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2 risulta che tutta la parte orientale della sardegna sarebbe pressocchè esclusa dal progetto. Questa "pecca" per usare un eufemismo, deriva dal fatto che il metanodotto è un progetto pensato per l'Italia e non per la Sardegna. E' per questi motivi che il metanodotto appare essere una servitù e non altro.
tecnicamente cosa comporta la differenza di temperatura tra il gas e l'ambiente circostante nelle saline?
| «Una centrale come questa non esiste né in Italia né altrove. Non abbiamo dati certi [/b]e per questo siamo preoccupati |
altro punto drammatico. senza dati come si fa a progettare qualcosa del genere? |
.machiavelli. |
Inserito il - 09/11/2011 : 07:19:08 Alessandra Raggio Da L'Unione Sarda del 8 novembre 2011
Il presidente della commissione Ambiente, Benedetto Cristo, che domenica sera ha contestato pubblicamente le parole del team di Mauro Pili, porta avanti con grinta tutti i dubbi del Comune di Olbia, che fino ad oggi ha manifestato la ferma volontà politica di dire no alla centrale di Venafiorita. Ma lui, biologo marino di professione, eletto in quota Upc, va oltre e dice no anche al metano. Sembra che il suo breve intervento abbia infiammato gli animi. «Io ho fatto solo una domanda perché mi rendo conto che su questo argomento c'è una disinformazione totale. Come presidente della commissione Ambiente del Comune ho letto il progetto Galsi, e tante cose non mi convincono». La sua domanda di ieri verteva proprio sulla temperatura del gas? «Nel tubo che passerà sotto la spiaggia delle Saline il gas raggiunge i 50 gradi. Certo il tubo è coibentato ma il gas sarà sempre molto più caldo della temperatura del mare che d'inverno è al di sotto dei 15 gradi. Inoltre il passaggio del metanodotto sarà molto visibile: delimitato da boe per tutto il tratto di mare interessato e questo avrà certamente un impatto psicologico molto pesante su l'unica spiaggia che ancora conserva dune naturali».
Quindi secondo lei che la centrale sia a Venafiorita o a Spiritu Santu non fa differenza? «Nessuna: il tubo passerà comunque dalle Saline e questo non possiamo permetterlo. Il presidente della Provincia ha dato una disponibilità di massima in una non meglio definita zona all'interno della discarica: lui stesso ha detto che non ha dati tecnici per dire esattamente dove. Ma di cosa stiamo parlando? La discarica è già arrivata ad un punto critico, ci vogliamo mettere in mezzo pure una centrale?»
Fedele Sanciu ha parlato di un posto nascosto dalle colline da dove non si vedrebbe nulla. «Due ciminiere da 15 metri non scompaiono e poi su questo nuovo sito non sono state fatte ancora verifiche tecniche… Mi sembrano discorsi assurdi. Il Comune dice no e basta. Questo è un territorio a vocazione turistica. Punto.»
Nel progetto si parla di emissioni basse e rumore contenuto. «Una centrale come questa non esiste né in Italia né altrove. Non abbiamo dati certi e per questo siamo preoccupati. Sottoscrivendo il patto dei sindaci Olbia si è impegnata con l'Europa a ridurre al minimo le emissioni di CO2. Questo impianto le aumenterebbe senz'altro».
Ma il “no” del comune può bloccare l'impianto? «No. Ma Galsi non può fare un'opera senza il consenso della popolazione. Il confronto con la gente è stato sistematicamente evitato, in base al trattato di Aarhus ci sono i presupposti per un ricorso in sede europea. Faremo le nostre osservazioni in conferenza di servizi».
Ma lei non è solo contrario a Galsi, tutto il metanodotto non la convince, eppure il metano è un gas pulito e poco costoso. «Prima di tutto con la situazione che c'è in Nord Africa costruire un metanodotto adesso secondo me è quasi anacronistico. Dicono che risparmieremo? Ce lo avevano detto anche per la raffineria di Sarroch: pagherete la benzina di meno. Io so solo una cosa: il turismo fino ad oggi ci ha dato da mangiare, l'industria ha affamato la Sardegna. Difendiamo la nostra vocazione».
Ma la sua ricetta allora qual è? «La Sardegna deve restare pulita. La Regione dovrebbe incentivare il fotovoltaico, creare una rete energetica diffusa».
Quindi rinunciare ad una rete sarda di metano? «Macché rete? Mi spiegate come farebbero i paesi che distano 100 chilometri dalla condotta centrale a creare reti di approvvigionamento? Questa è solo una servitù. Il resto è fantascienza».
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DedaloNur |
Inserito il - 08/11/2011 : 21:04:45 | pollo mannaro ha scritto: ed al rimpianto per i bei tempi andati, quando eravamo i padroni del mondo!
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appunto...
| DedaloNur qui commentare il commento di machiavelli porterebbe, troppo lontano...ne sono certo... |
| è autosufficiente quando importiamo la quasi totalità dei prodotti che ci consentono di far andare le centrali!!! |
l'autosufficienza significa altro
cmq chiederei a Istranzu di dire qualcosa in più sulle scelte della Corsica sono curioso http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2 |
pollo mannaro |
Inserito il - 08/11/2011 : 20:32:21 | Istranzu ha scritto: Sono sconfortato da questa società del porcetto e malloreddus.
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Su questo non si può che essere d’accordo, ma dimentichi anche la ferale propensione alla lamentazione “a prescindere”, altrettanto esiziale, che si coniuga solitamente alla coltivazione intensiva del proprio orticello ed al rimpianto per i bei tempi andati, quando eravamo i padroni del mondo! Ecco perché, ad esempio, si proteggono i nuraghi (si fa per dire, spesso si spendono soldi per lavori di nessuna utilità) e si distruggono le tracce più antiche, dal paleolitico al neolitico.
Sul gas, al contrario, non sono per nulla d’accordo: la sua disponibilità è un’ indubbia opportunità, qualora la si sappia sfruttare (non per nulla lo riconosce anche Stefano Deliperi, non certo tenero con “grandi opere” come queste). È necessario essere in grado di sfruttarla, ovviamente, ma sta a noi farlo, ai sardi. Se non ne saremo capaci allora inutile lamentarsi contro il centralismo romano e altre menate come queste (ma chi li ha eletti i consigli regionali sardi: Momotti o libere elezioni democratiche? Se poi si eleggono uomini incapaci non vedo perché si dovrebbero incolpare i vili colonialisti, di cui non abbiamo bisogno perché le martellate sui calli ce le diamo egregiamente da soli, senza bisogno di aiuto). Infine non sarebbe male una maggiore informazione: i lavori di cui parli, quelli per i quali molti comuni hanno cominciato a sbancare e posare tubazioni, riguardano la rete distributiva capillare del gas, per l’appunto una delle possibilità da sfruttare (altrimenti che cavolo ce ne facciamo del gas?). Se poi ti domandi come mai questa differenza tra Corsica e Sardegna, prova a considerare che la Corsica fa parte della Francia, che ha scelto il nucleare e per questo paga l’energia assai meno di noi (italiani in generale e sardi in particolare). Ai corsi, del gas non gliene può importare di meno: hanno le centrali e si trovano benissimo.
In ogni caso, mentre movimenti come NO-TAV sono riusciti a dimostrare dati alla mano le pecche evidenti del progetto, prima di tutto nell’impostazione generale, per il Galsi è completamente differente, ad esempio perché il gas è utile (mentre il progetto TAV in tutta evidenza non serve a un fico). Tanto per dirne una, non sono le argomentazioni di .Machiavelli. che possono portare a qualcosa, perché sono prive di sostanza (ma quando mai si può dire che la Sardegna è autosufficiente quando importiamo la quasi totalità dei prodotti che ci consentono di far andare le centrali!!! Per favore: questi sono gli argomenti che danno una mano al Galsi!). Di questo passo, piuttosto che migliorare un progetto finiremo per averlo nella forma peggiore.
Certo, si potrebbe rifiutare in blocco perché si ha paura della modernità, ma che l’Isola possa prosperare con i guadagni del turismo o i biglietti d’ingresso alle aree archeologiche (e attività collegate) è una colossale sciocchezza. Le attività di valorizzazione dei beni archeologici sopravvivono con contributi pubblici, senza i quali sarebbero in perdita secca (come tutte le altre attività cosiddette “culturali” che fanno vivacchiare un folto branco di “intellettuali&facentifunzioni” che tettano da mamma RAS, includendo le case editrici, i quotidiani, le radio “libere” e affini, passando dalle sovvenzioni comunali per la “conferenza” dell’amico di turno; se non arrivano con regolarità i contributi, si chiude).
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DedaloNur |
Inserito il - 08/11/2011 : 12:18:47 | Istranzu ha scritto:
Mi permetto di fare capolino. (mentre in Corsica a quanto sembra lo farà sott'acqua lungo la costa)
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mi piacerebbe anche commentare questo... |
DedaloNur |
Inserito il - 08/11/2011 : 12:16:49 | .machiavelli. Inserito il - Oggi : 11:32:05 La Sardegna sarà totalmente attraversata da un tubo che trasporta gas. Già questo fatto, da solo, è preoccupante perché il gas è volatile e altamente infiammabile, non è un liquido contenibile con un intervento di risanamento. |
sì però dovreste trasferivi nella sezione sardegna che non mi piace...sennò non si sa più dove discutere delle opportunità svantaggi sul gasdotto http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2
qui commentare il commento di machiavelli porterebbe, troppo lontano...ne sono certo...
io sono sulla linea fidarsi è bene non fidarsi è meglio. un progetto pensato per l'Italia, non è detto che porti in atomatico vantaggi all Sardegna.
cmq se ne parla di là...questo topic mi pare che sia nato per individuare i siti archeo eventulmente interessati dal gasddotto.
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Istranzu |
Inserito il - 08/11/2011 : 11:55:01 Mi permetto di fare capolino. Il vero problema non è solo il grosso tubo che attraverserà la Sardegna (mentre in Corsica a quanto sembra lo farà sott'acqua lungo la costa) ma gli allacci innumerevoli che saranno fatti in tutti i centri storici sardi. Posso dire per conoscenza che molti comuni, in silenzio e senza allertare soprintendenze, archeologi e quant'altro, hanno iniziato a fare scassi ed a posizionare tubazioni. Se questo lo so io, figuriamoci se non lo sanno gli enti interessati! Devo anche osservare che se i sardi vogliono questo, che si servano. Una bella pubblicità in limba distribuita dalla Regione alla mostra sul libro di Macomer diceva pressappoco così: se credi che la cultura sia una cosa che costa molto, prova con l'ignoranza! e per quanto vedo in giro la stragrande maggioranza dei sardi ci prova. Se ne parla in continuazione, e vedo dovunque gente innamorata (a parole) della sua terra, ma poi vanno con le ruspe a distruggere, asportare, far sparire le tracce del passato. E le persone pseudo colte non sono da meno, non vedono più in là del proprio naso, si coltivano l'orticello ed allargano le braccia dicendo su mundu è gai citando un Peppino Mereu di fine 800 da una canzone che tutti cantano. Conoscono Nanneddu meu ma non il poeta nè il Giovanni Sulis (poeta anche lui) a cui la poesia era indirizzata, vedono i nuraghe ma non li capiscono, fanno massicciate e altari coprendo visibilissimi circoli megalitici del 3500 aC. come ad Ortakis (Bolotana). Sono sconfortato da questa società del porcetto e malloreddus. |
.machiavelli. |
Inserito il - 08/11/2011 : 11:32:05 La Sardegna sarà totalmente attraversata da un tubo che trasporta gas. Già questo fatto, da solo, è preoccupante perché il gas è volatile e altamente infiammabile, non è un liquido contenibile con un intervento di risanamento. Inoltre la trincea sarà eseguita con poche pieghe (curve) e intercetterà fiumi, terreni privati, cimiteri antichi, strutture archeologiche e tutto ciò che volete aggiungere a piacere. Come se ciò non bastasse è dato certo che la Sardegna è autosufficiente energeticamente, e anche questo dato, da solo, sarebbe sufficiente per chiedere in forma scritta quale tipo di offerta fanno alle nostre comunità in cambio della servitù di passaggio di una condotta che trasferisce un materiale tanto pericoloso. Non si tratta di ideologia del no...quì descriviamo una situazione di potenziale pericolo che viene totalmente oscurato dai media. Sappiamo bene cosa è stato fatto in Sardegna con la chimica e le industrie: grandi finanziamenti pubblici a privati senza scrupoli che al primo segnale di chiusura rubinetti dei finanziamenti si sono dileguati lasciando i rottami e la disoccupazione. Ripetere gli stessi errori è una pazzia! Facciamo accordi seri, a grandissimo vantaggio per i sardi...tutto in forma scritta e garantita. In alternativa si rivolgano alla Sicilia per trovare le basi logistiche, sarei curioso di vedere la reazione dei siciliani. |
nio84 |
Inserito il - 07/11/2011 : 23:14:12 Il tracciato passerà in un territorio chiamato "La valle dei nuraghi" dove c'è la più alta percentuale di nuraghi in Sardegna di cui molti ancora da studiare o evidenziare, ci sono persone che stanno sovapponendo la mappa del tracciato Galsi con quella dei siti su google earth, per avere dei dati oggettivi, quando sarà pronta la posterò qui |
pollo mannaro |
Inserito il - 07/11/2011 : 22:11:04 Ho postato un link in questa discussione; contiene qualche dato anche sui beni paesaggistici interessati dal Galsi (un intervento di Stefano Deliperi).
http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2 |
pollo mannaro |
Inserito il - 05/11/2011 : 20:16:26 | maurizio feo ha scritto:
| Forrighesos ha scritto:
@Dedalo Son pienamente d'accordo con il tuo ultimo post, ma mi vengono in mente, Serra Linta e la Domus di Grugos, il tutto sotto metri e metri d'acqua, dopo la realizzazione della nuova diga sul Lago Omodeo. Il primo di fondamentale interesse scientifico, il secondo per la straordinaria figurazione d'arte funeraria. Sperando che l'eccezione non faccia la regola.......................speriamo..............................
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Ottimo esempio Forrighesos. Io stavo pèer tirare in ballo Assuan, ma tu sei molto più sul pezzo. Qualcuno ha da mostrare i progetti relativi ai lavori o ne conosce i tracciati? Qualcuno ha da proporre - eventualmente - qualche metodo d'azione ragionevole e legale, che abbia qualche possibilità di riuscita?
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Ma certo, non si realizza l'invaso perchè c'è una domus e Serra Linta!!! Capirei se mi dicessi che il lago non serve a nulla (c'è chi lo sostiene, anzi dice che è dannoso) ma per questo motivo mi pare davvero grossa (però non ti dico di nuovo che ti accuso di qualunquismo: ciascuno è padrone di pensarla come gli pare). |
pollo mannaro |
Inserito il - 05/11/2011 : 20:12:33 | Forrighesos ha scritto: Personalmente non ho ne notizie ne dati che mi facciano pensare a possibili aree archeologiche a rischio, legate a questo progetto.
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Appunto: il progetto ha i rischi di qualunque altro, non rischi specifici. Se si scava (per qualunque motivo) ci sono elevate probabilità di trovare qualcosa (e ci sono leggi che proteggono il bene comune proprio in questi casi). Ciò non riguarda il Galsi in modo peculiare. Se poi ci si vuole lamentare della carenza di attenzione da parte delle autorità competenti la questione è del tutto differente (io non sono d’accordo ma ciascuno è padrone di vederla come gli pare). Potrebbe anche darsi che il Galsi non serva a nulla e quindi sussista il rischio di mandare all’aria qualche sito (perché le soprintendenze perfidamente non se ne occupano abbastanza) senza alcun beneficio, ed infatti nel topic specifico sui pregi e difetti del Galsi ho domandato lumi in merito. Per ora la risposta è stata questa:
| nio84 ha scritto:
Ragazzi, io non simpatizzo per nessun politico, sono proprio apolitico. Poi io non posso cambiare le vostre idee. Siete liberi.
Sembra che il problema non vi interessi, quindi è inutile che io continui a parlare
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Assieme al fatto che la Sardegna sarebbe energeticamente indipendente perché produce più energia del fabbisogno interno, che il Galsi farà scappare i tonni e modificherà l’ecosistema costiero. Ovvero il modo migliore per fare un piacere a coloro che eventualmente volessero sfruttare una grande opera per farsi i fatti propri. Se non ci sono idee precise e informazione (come per esempio è accaduto per la TAV) il resto non conta nulla, perché dire semplicemente “Io non mi fido e basta” non è un granché.
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maurizio feo |
Inserito il - 05/11/2011 : 20:03:41 | Forrighesos ha scritto:
@Dedalo Son pienamente d'accordo con il tuo ultimo post, ma mi vengono in mente, Serra Linta e la Domus di Grugos, il tutto sotto metri e metri d'acqua, dopo la realizzazione della nuova diga sul Lago Omodeo. Il primo di fondamentale interesse scientifico, il secondo per la straordinaria figurazione d'arte funeraria. Sperando che l'eccezione non faccia la regola.......................speriamo..............................
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Ottimo esempio Forrighesos. Io stavo pèer tirare in ballo Assuan, ma tu sei molto più sul pezzo. Qualcuno ha da mostrare i progetti relativi ai lavori o ne conosce i tracciati? Qualcuno ha da proporre - eventualmente - qualche metodo d'azione ragionevole e legale, che abbia qualche possibilità di riuscita?
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Forrighesos |
Inserito il - 05/11/2011 : 19:47:33 @Dedalo Son pienamente d'accordo con il tuo ultimo post, ma mi vengono in mente, Serra Linta e la Domus di Grugos, il tutto sotto metri e metri d'acqua, dopo la realizzazione della nuova diga sul Lago Omodeo. Il primo di fondamentale interesse scientifico, il secondo per la straordinaria figurazione d'arte funeraria. Sperando che l'eccezione non faccia la regola.......................speriamo.............................. |
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