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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
pollo mannaro Inserito il - 14/10/2011 : 20:51:09
Esistono culture/civiltà che hanno espresso poco interesse per il sacro? Sì. Ad esempio le civiltà urbane della valle dell’Indo (Harappa e Mohenjo Daro). Si esaurirono all’inizio del secondo millennio sviluppando una civiltà complessa con strutture urbane e un sistema di scrittura, eppure lasciarono al sacro uno spazio trascurabile rispetto alle coeve civiltà della Mesopotamia e dell’Egitto. Per certi aspetti, anche la civiltà Micenea è simile a quelle dell’Indo, dedicando al sacro appena qualche struttura templare, tra l’altro di evidente scarsa importanza.
La cultura nuragica del Bronzo Medio, sebbene non abbia sviluppato una struttura urbana (né scrittura), mostra una simile disattenzione al sacro, né le precedenti culture prenuragiche paiono differenziarsi (se si eccettua, forse, la struttura di Monte d’Accoddi).
Perché?
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Trambuccone Inserito il - 16/10/2011 : 15:21:24
Ok. Mi sta benissimo, infatti ho scritto "al momento". Sempre pronta ad esaminare e soppesare le novità. Prendo nota sul calendario...
T.
maurizio feo Inserito il - 16/10/2011 : 12:47:52
OK, Mirko, bene...
Così vedremo anche altre belle cose, (tra quelle false e quelle vere) .. .
MF
MirkoZaru Inserito il - 16/10/2011 : 12:38:32
Trambuccone ha scritto:

Per me, il culto neolitico della dea madre è ripreso pari pari per le tombe dei giganti, non è cambiato niente.


Nel neolitico/eneolitico abbiamo le statuine insieme al defunto.E fin qui ci siamo. In seguito no. La sola forma delle TdG non mi basta: potrebbe essere solo una suggestione "moderna". Non mi pare ci siano molte scappatoie al momento.
T.


Rimando questa discussione a uno o due mesi da oggi, appena esce il nuovo numero della rivista... ok??? Dovresti trovare qualcosa in merito su "idee e prospettive in grani"
DedaloNur Inserito il - 16/10/2011 : 12:21:35
pollo mannaro ha scritto:

@Zaru
intendo che non sono state dedicate risorse alla costruzione di templi (fatto evidente) nel BM, in corrispondenza alla costruzione delle torri.

Sì, bhe, tutto si sa sui nuraghi, e tutto è evidente. Meno che 700 tombe dei giganti, non siano "templi".

Quando si smette di costruire torri, si comincia con i templi (e si usano le stesse torri come templi!).

eh sì, sta proprio antipatico il bronzo recente.

Però non mi aspettavo che stessero anche antipatiche le stratigrafie a cui Jomaru dovrebbe guardare per stare nel solco del metodo scientifico.

vabbè che le stratigrafie parlano di bronzo recente...
in quel periodo i nuraghi stavano ancora in piedi ed erano perfettamente funzionanti.
pollo mannaro Inserito il - 16/10/2011 : 11:59:14
@Zaru
Direi che sul punto della Dea Madre ha risposto correttamente Trambuccone. Però non vorrei essermi espresso male (il primo post potrebbe ingannare ma poi mi pare di aver chiarito il problema: Tholoi, ad esempio (e non solo), mi pare abbia inteso ciò che intendo dire). L’assenza di strutture templari non significa necessariamente assenza di culti o di sacro; quando dico “poco interesse” intendo che non sono state dedicate risorse alla costruzione di templi (fatto evidente) nel BM, in corrispondenza alla costruzione delle torri. Quando si smette di costruire torri, si comincia con i templi (e si usano le stesse torri come templi!). Insomma c’è un periodo ben delimitato della protostoria (pur nei limiti delle periodizzazioni storiche, ovviamente), il BM, in cui ci si interessa molto alle torri e niente ai templi.
Da una parte, a naso, ovviamente, leggendo i libri che ne trattano, non mi pare che a questo fatto sia stato dato un grande risalto. Dall’altra mi domando come si possa interpretare dal punto di vista di una descrizione della società nuragica del BM. Sembra una popolazione preoccupata prima di tutto della propria sicurezza, che non collabora a grandi opere comunitarie su una scala territoriale ampia. Ho citato il caso della collina di Silbury Hill, nel neolitico, perché coinvolse, in tutta evidenza, un territorio molto ampio per il quale non c’è traccia di controllo politico, quindi c’era un senso di etnicità condiviso che nel BM sardo non si vede.
Finito il BM, finite le torri (sempre nel senso di poco prima, ovviamente, con la dovuta gradualità temporale, non ci sono cesure nette da un giorno all’altro) questo cambia. Ho anche detto che questo senso di insicurezza, andrebbe d’accordo con le tesi di LeBlanc, anche perché l’insicurezza sembra diminuire con l’avvento di una società protourbana.
Per il neolitico, soprattutto tardo, parrebbe delinearsi qualcosa di simile (ad esempio se le muraglie le si interpreta come strutture difensive).
Lessa Inserito il - 16/10/2011 : 01:58:53
meria ha scritto:

Lessa ha scritto:

E se questa mancanza di templi fosse dovuta ad una nostra imposizione mentale?
credo che tu abbia messo a fuoco il problema Lessa.
In realtaà non "Esistono culture/civiltà che hanno espresso poco interesse per il sacro" siamo noi che non riusciamo a distinguerne i confini e forse questo accade perchè i loro "confini" erano completamente ddiversi dai nostri.

Ho letto quà e là. Per ora ho troppi impegni e non ho intenzione di partecipare (prima mi piace leggere tutto quanto, sia lenzuolo o fazzoletto, ma mi ci vuole tempo)
Volevo solo ringraziare Meria della risposta.

Salude!
Trambuccone Inserito il - 15/10/2011 : 23:54:23
Per me, il culto neolitico della dea madre è ripreso pari pari per le tombe dei giganti, non è cambiato niente.


Nel neolitico/eneolitico abbiamo le statuine insieme al defunto.E fin qui ci siamo. In seguito no. La sola forma delle TdG non mi basta: potrebbe essere solo una suggestione "moderna". Non mi pare ci siano molte scappatoie al momento.
T.
MirkoZaru Inserito il - 15/10/2011 : 23:17:51
pollo mannaro ha scritto:


MirkoZaru ha scritto:
Secondo me le tombe dei giganti possono essere già considerate edifici a carattere cultuale (sacre).
Per il prenuragico: le grandi muraglie?

Per la prima parte ha risposto Trambuccone. Per la seconda, mi pare un’osservazione davvero intrigante: e se davvero le muraglie fossero legate al sacro?
Di certo sono “lavori collettivi” che rafforzano il concetto di comunità in senso etnico.
1) Ci sono segni che possano far pensare ad una sorta di “culto” legato alle (pochissimo studiate) muraglie?
2) Perché non hanno avuto un seguito? (Se “il seguito” fossero i nuraghi, perché in essi non c’è segno di culto?)


Alla domanda 1: Purtroppo mancano i dati;

per rispondere alla domanda 2: chi ci dice che i segni del culto non siano stati spazzati via? Se le domus de janas fossero state edifici ciclopici credete che avremo avuto l'occasione di trovarne qualcuna non riutilizzata? Il nuraghe, probabilmente, è molto più antico di quanto si pensi! Nel Neo/Eneolitico è possibile che ci fossero altri templi... con allineamenti di menhir ecc. ma anche altre costruzioni (se ci fossero più villaggi simili a Biriai forse ne sapremo di più).
Purtroppo lo scavo di Sa Osa si è dovuto fermare, ma stava uscendo una fossa su roccia di dieci metri di larghezza, accompagnata da almeno 10 pozzi, iniziando lo scavo è venuta fuori una quantità di tripodi incredibile... un altra occasione mancata, peccato!
MirkoZaru Inserito il - 15/10/2011 : 23:04:35
Trambuccone ha scritto:

...Sommessamente, una cosa è il culto/onori/pietas tributati ai trapassati, altro è il culto dedicato ad entità astratte. Le divinità.

T.


Nel culto dei trapassati, si insidia la dea madre (in tutto il mondo) ... la dea madre è una entità astratta, divinità! Per il neolitico la regola non vale?

Per me, il culto neolitico della dea madre è ripreso pari pari per le tombe dei giganti, non è cambiato niente.
maurizio feo Inserito il - 15/10/2011 : 20:57:11

Grazie.
Non lo ricordavo: sarà l'Alzheimer...
DedaloNur Inserito il - 15/10/2011 : 20:00:17
maurizio feo ha scritto:
Ma vorrei chiedere a Dedalo, per cortesia (credo che lo abbia già detto, ma non riesco a ritrovarlo) quale sarebbe il pozzo riferito ad epoca così antica in Sardegna?

già detto, l'esempio classico che faccio è ballao. ma ce ne sono anche degli altri.
cmq evitiamo di riparlarne -anche- quella discussione ha suscitato casini.
pollo mannaro Inserito il - 15/10/2011 : 19:47:13
tholoi ha scritto:

… a partire dal bronzo recente, per restare cauti, quando avviene l'esplosione edificatoria di pozzi/fonti e megaron, è cambiato radicalmente qualcosa nel culto alle divinità.

Sì, è un dato di fatto.
tholoi ha scritto:
Il problema lo vedo quindi nel cercare di comprendere cosa è cambiato, influenze esterne, climatiche, eventi catastrofici, mutate condizioni sociali interne ?

A parte la ricerca dei motivi del cambiamento, è singolare che questo aspetto della cultura nuragica sia così poco sottolineato (a mio avviso). Eppure è un tratto distintivo molto caratteristico, come anche per i Micenei. L’assenza di strutture templari presuppone un carattere privato del culto e l’assenza di una classe sacerdotale (o politico-sacerdotale) dotata di un forte potere. Poiché è una situazione atipica, se comparata con le altre popolazioni mediterranee (a parte, appunto i Micenei) viene spontaneo domandarsi quale caratteristiche possieda una società come questa. E poi: come mettere in rapporto le risorse dedicate alla costruzione delle torri e l’assenza di risorse destinate all’edificazione di strutture templari? Una connessione tra fine dell’edificazione delle torri e inizio del periodo dei templi viene infatti spontanea.
LeBlanc la interpreterebbe immediatamente come un indizio che conferma la sua ipotesi.
maurizio feo Inserito il - 15/10/2011 : 19:39:17
tholoi ha scritto:

L'osservazione che apre il post è davvero interessante. Personalmente ho sempre pensato che a partire dal bronzo recente, per restare cauti, quando avviene l'esplosione edificatoria di pozzi/fonti e megaron, è cambiato radicalmente qualcosa nel culto alle divinità. Il problema lo vedo quindi nel cercare di comprendere cosa è cambiato, influenze esterne, climatiche, eventi catastrofici, mutate condizioni sociali interne ? Ne ho visto qualche accenno da santa mariedda, non escludo particolari rituali in nuraghi e capanne. Inoltre, anche se ci troviamo ben lontani come periodi, anche a me torna in mente l'accenno a Gregorio Magno e/o l'iscrizione al dio Silvano delle foreste presso Sorabile Fonni.

Sì, anche io interpreto così l'argomento del post. A prescindere dal fatto che possa poi essere corretta e reale la mancanza di templi.
Qualche cosa - a mio vedere - cambiò.

Ma vorrei chiedere a Dedalo, per cortesia (credo che lo abbia già detto, ma non riesco a ritrovarlo) quale sarebbe il pozzo riferito ad epoca così antica in Sardegna?
DedaloNur Inserito il - 15/10/2011 : 19:36:34
maurizio feo ha scritto:
Mi sembra che tu sia a favore (anche) del tempio a pozzo come tempio valido anche per il nuragico, (oltre alle TdG) se ho capito bene. E' così?

capito bene, è un tempio, molto nuragico.
DedaloNur Inserito il - 15/10/2011 : 19:32:51
tholoi ha scritto:

L'osservazione che apre il post è davvero interessante. Personalmente ho sempre pensato che a partire dal bronzo recente, per restare cauti, quando avviene l'esplosione edificatoria di pozzi/fonti e megaron, è cambiato radicalmente qualcosa nel culto alle divinità. Ne ho visto qualche accenno da santa mariedda, non escludo particolari rituali in nuraghi e capanne. Inoltre, anche se ci troviamo ben lontani come periodi, anche a me torna in mente l'accenno a Gregorio Magno e/o l'iscrizione al dio Silvano delle foreste presso Sorabile Fonni.


però anche io ragionavo come Pollo tempo fa: Non ci sono i templi nel BM, da qualche parte l'ho scritto anche su Paradisola.

anche questo m'induceva a pensare che i nuraghi avessero funzione cultuale. oggi io penso che fossero rtuallizzati, ma che avessero n altra funzione, ma questo adesso non c'entra.

il mio vero errore di fondo consisteva, nel considerare male le tombe dei giganti. erroe che compie anche Pollo, vedo. La retrodatazione dei pozzi sacri, ad almeno l'inizio del bronzo recente mi ha ulteriormente aperto gli occhi.

Il problema lo vedo quindi nel cercare di comprendere cosa è cambiato, influenze esterne, climatiche, eventi catastrofici, mutate condizioni sociali interne ?

catastrofi...lo sostiene la Fadda se non erro. parla di siccità, che portò alla creazione dei Pozzi. Io sono sempre scettico verso queste spiegazioni: siccità, terremoti,
secondo me non spiegano un culto...io inquadro la cosa sempre dal punto di visa storico-sociale. e qui ovviamente ho le mie ragione.

sui cambiamenti climatici cmq ti rispondo che, leggendo un piccolo saggio (recentissimo) sulla fine delle terramare, l'Autore, prendendo in considerazione l'ipotei storiche che individuava la causa nella siccità o in un traumatico cambiamento climatico, negava fondamento a tale spiegazione, criticando l'aleatorietà dei dati proposti

in parole povere, dati insufficienti, quei pochi troppo controversi, spiegazione da rigettare. la fine della terramare si colloca nel 1200 a.C. circa.


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